STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


SE IL MONDO OCCIDENTALE RIPARTE..LA STRADA PER CHI DECIDE DI RIMANERE IN ITALIA E' IN SALITA!

Era MAGGIO 2008 il dow jones flirtava con i 13.000 punti....
12 MAGGIO 2008 INDICE ITALIANO 34.384
12 MAGGIO 2008 INDICE DOW JONES 12.986
12 MAGGIO INDICE DAX 7156
COSA E' ACCADUTO IN QUESTI 4 ANNI? BEH GUARDANDO GLI INDICI USA E TEDESCO NULLA...SONO PRATICAMENTE AI LIVELLI DI ALLORA.
Ma se guardiamo al debito pubblico e al Prodotto interno lordo...le cose sono ben differenti.
Il debito Usa è passato da 8,5 mila miliardi a inizio 2008 a 16,3 miliardi a fine 2012 (stima)
I tassi d'interesse in Germania e in Usa sono prossimi allo zero, mentre in Italia sono ancora terribilmente alti.
I disoccupati sono in crescita in alcuni paesi dei Piigs e stabilmente alti in america (se consideriamo quelli usciti dal mondo del lavoro)
Le case, da allora, sono scese molto distruggendo l'effetto ricchezza
i consumi interni sono rimasti bassi
i salari sono rimasti al palo
I PROFITTI AZIENDALI AMERICANI SONO MOLTO ALTI E SONO DOVUTI ALLA CRESCITA DEI PAESI COME BRASILE, CINA, INDIA RUSSIA ECC ECC
SE L'ITALIA SI RIPRENDERA' LA STRADA E' SEGNATA DA:
1) BASSI SALARI
2) DISOCCUPAZIONE
3) INFLAZIONE
4) NESSUNA RIPRESA SETTORE IMMOBILIARE
5) DIFFICOLTA' PERMANENTE NELL'OTTENERE CREDITO
6) ALTA TASSAZIONE DEL REDDITO
7) ALTA TASSAZIONE DEL CAPITALE
8) SCARSE INFRASTRUTTURE
9) ECCESSIVA BUROCRATIZZAZIONE
10) COSTI ENERGETICI E TRASPORTI ALTI
11) COSTI BENZINA ALTI
12) INCERTEZZA DELLE REGOLE
13) CONTINUA AUSTERITY (patto firmato con la germania per il rientro del debito)
14) NESSUNA CRESCITA DEL VALORE DEGLI IMMOBILI
15) CONTINUA A PESARE IL FARDELLO DEL SUD ITALIA
un occhio di riguardo verso le aziende, in particolare verso coloro che esportano (MODELLO USA). Tuttavia questo modello funziona se il COSTO DEL LAVORO (mano d'opera e costo complessivo) crolla e se si puo' licenziare facilmente.
Se le tasse sono basse e il sistema è flessibile e poco burocratico.
QUINDI SI PUO' TRANQUILLAMENTE AFFERMARE CHE SE SI VUOLE CRESCERE E FARE PROFITTO E' MOLTO MEGLIO DELOCALIZZARE L'IMPRESA E LA FAMIGLIA IN UN PAESE ANCHE VICINO CHE DIA PIU' GARANZIE SOTTO QUESTO PROFILO.
In Europa siamo fanalino di coda (a parte Portogallo, grecia e spagna).
Senza contare che delocalizzando la famiglia si spostano i risparmi in un paese che li TRATTA MEGLIO fiscalmente (anche le prime e seconde case).
Il futuro di molti lavoratori in Italia è di LACRIME E SANGUE (pagati pochissimo) oppure di disoccupazione. il futuro di molti imprenditori e liberi professionisti nei prossimi anni in Italia è quello di dover lavorare MOLTO DI PIU' DI ALTRI EUROPEI per INCASSARE MENO SODDISFAZIONI ECONIOMICHE (dati i costi e le tasse piu' alti)
ECCO PERCHE' MERCATO LIBERO CONSIGLIA HA CHI PUO' PERMETTERSELO (essendo giovane o con una buona professionalità e una buona capacita' di generare reddito) DI ABBANDONARE L'ITALIA PER I PROSSIMI ANNI ...
AL MASSIMO INVESTIRE DAL DI FUORI COME FANNO ALCUNI FONDI ISTITUZIONALI.
L'ITALIA E' UN PALLINO PICCOLO PICCOLO IN UN MONDO CHE E' SEMPRE PIU' GLOBALE E COMPETITIVO. FINO A QUANDO NON SI RECUPERA COMPETITIVITA' DI SISTEMA E' MEGLIO STARNE LONTANI

UN GRUPPO DI PERSONE SI INCONTRA VENERDI' 10 FEBBRAIO 2012 NELLE VICINANZE DI PONTE TRESA PER CERCARE DI AFFRONTARE INSIEME LE PROBLEMATICHE RELATIVE A UNA POSSIBILE DELOCALIZZAZIONE IN TERRA ELVETICA DI AZIENDE, PROFESSIONI, ATTIVITA' E DELLA FAMIGLIA..
CI INCONTRIAMO PER CERCARE DI INIZIARE A CAPIRE I PRO E I CONTRO
CERTO CEH QUANDO SI PARLA DI DIMEZZAMENTO DELLE IMPOSTE...GIA' QUESTO E' IMPORTANTE SE SI CREDE NEL RISPARMIO E SE SI VUOLE LASCIARE QUALCOSA AI NOSTRI FIGLI..CHE NON SIA MISERIA E POVERTA'

purtroppo a volte è meglio lasciarsi alle spalle un paese difficile e cercare nuove strade, se poi sono a pochi chilometri dall'Italia e non ci sono barriere di cultura e di lingua, meglio ancora
TRADIRE L'ITALIA PER SALVARE NOI STESSI ? NON DIREI, IL CENTRO DEL MONDO RUOTA INTORNO AL PROFITTO E ALL'IMPRESA. MI SEMBRA GIUSTO E ONESTO NON ESSERE PATRIOTI MA LAVORARE CON ONESTA' PER IL PROPRIO FUTURO.
altrimenti si rischia di essere schiavi di un sistema che premia la GRANDE IMPRESA A scapito della piccola media e che, diminuendo il grado di ricchezza farà chiudere MOLTISSIME PROFESSIONI (e /o le farà guadagnare meno ...per giunta tassandole moltissimo)

per partecipare o per chiedere informazioni:

MERCATILIBERI@GMAIL.COM indicando
nominativo
telefono
azienda
Lunedì sera invierò le conferme del GROTTO (ristornate tipico ticinese) selezionato a tutti coloro che vorranno far parte del gruppo. (non è quello nella foto)

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

MONTI ESORTA GLI ITALIANI A SCAPPARE ALL'ESTERO,IN ITALIA NON C'E' FUTURO,SE LO DICE LUI.
MONTI: “I GIOVANI? NON PENSINO A UN FUTURO SOLO IN ITALIA”
– 3 FEBBRAIO 2012
POSTED IN: LAVORO, PRIMO PIANO, TITOLO PRINCIPALE


Se il commento sul posto fisso ha fatto scandalo, quest’ultima perla del premier fa drizzare i capelli


Mario Monti. Foto CC di ESMT
Di Ivan Rocco

Solo l’altra sera Mario Monti, invitato a Matrix, affermava che con il suo “predecessore, ex presidente del Consiglio, presidente del partito più numeroso nel Parlamento”, si sentiva spesso. A quanto pare il Banana si da fare e suggerisce frasi assurde all’attuale premier, giusto per assicurare lo stesso livello di follia.

Inviterei tutti a non pensare necessariamente a un proprio futuro in Italia, come credo che un americano non pensi necessariamente al proprio futuro in America”, ha detto Mario Monti nel corso di un’intervista. “Suggerirei di fare tranquillamente la scuola in Italia, di cercare degli stage durante l’Università all’estero, in aziende o altre università, e poi un periodo di specializzazione anche quello magari all’estero”. Quella che dovrebbe sembrare un’esortazione ai giovani a continuare a formarsi in terra straniera allo scopo di migliorarsi, ricorda più un invito a levarsi dalle scatole. È noto, infatti, che l’italiano che ritorna non viene visto di buon occhio dai datori di lavoro. La partenza, a meno che non si abbiano i contatti giusti (anzi: giustissimi) viene interpretata come una sorta di tradimento del sistema-Italia e spesso, durante i colloqui, il datore di lavoro sembra considerare il periodo oltre i patri confini come qualcosa che “toglie”, invece di “aggiungere”. Dunque: di che parla il presidente del Consiglio quando suggerisce ai giovani di partire? Probabilmente l’idea montiana è di andare e non tornare, perché – a meno che non si creda alle favole – il rientro non è contemplabile.

Un caso recente e noto è quello del professor Paolo Macchiarini, chirurgo toracico esperto in trapianti di polmone, in endoarteriectomie polmonari, in chirurgia dei tumori maligni del cuore, nonché uno dei massimi esperti di chirurgia della trachea, conosciuto a livello internazionale per aver effettuato a Barcellona il primo trapianto di trachea al mondo con una tecnica che non richiede l’immunosoppressione. Dopo la laurea a Pisa ha passato ben vent’anni all’estero, lavorando in Spagna, Germania, Francia, Stati Uniti, Inghilterra e Russia, Macchiarini sarebbe dovuto rientrare come cervello dall’estero grazie alla legge Gelmini del 2009, chiamato da l’allora assessore alla Sanità toscana Enrico Rossi. Ma i Baroni gli fanno la solita guerra, fatta anche di accuse infamati a mezzo stampa (nazionale), mentre si riunisce una commissione per valutarne il curriculum. Per valutare il curriculum del professor Macchiarini ci vogliono più sedute. Intanto Macchiarini resta a Firenze, in attesa, continuando il suo lavoro in sala operatoria all’ospedale Careggi e a luglio compie altri due trapianti: su una ragazza inglese e su una della Repubblica Ceca. Morale? Macchiarini se ne è dovuto andare via nuovamente, richiamato dal prestigioso Karolinska Institutet di Stoccolma.

Cosa si deve pensare delle parole di Monti, quindi? Sono le parole di un ingenuo o di uno che sa che non c’è più alcuna speranza? È infatti lecito pensare che dietro questo suggerimento si nasconda una amara verità: è probabile che l’Italia, se non è ancora morta, sta agonizzando. Suggerire ai giovani –e dunque alle forze lavoro -di andarsene dal paese, significa ammettere che non c’è più nulla da fare. E significa prosciugare le ultime risorse esistenti.

http://www.futurolibero.it/?p=5302

Anonimo ha detto...

ok, mi sto organizzando per andare. ma poi non c'e' bisogno neanche di una grande professionalità, se ti accontenti.
DeeJay

anp ha detto...

Super grazie al commento delle 21,48,dal profondo dell'ANIMA.