OTTIMO ARTICOLO: EVVIVA IL CONTANTE...
Elogio del contante, strumento di libertà contro banche e governi
- Con le nuove misure sulla tracciabilità dei pagamenti si stanno operando modifiche sostanziali alla circolazione della moneta con la giustificazione della lotta all’evasione fiscale.
E' ASSOLUTAMENTE VERO!!!
Ma ai più sembra sfuggire il fatto che stiamo intervenendo con superficialità in meccanismi economici molto delicati in quanto la moneta è presente in ogni transazione e in ogni settore dell’economia. Ho forti dubbi che in queste misure di emergenza siano stati considerati questi aspetti, e quindi cercherò qui di evidenziarli.
Innanzitutto dobbiamo chiederci se la moneta elettronica sia a tutti gli effetti un equivalente della carta moneta. La carta moneta mantiene il valore fintanto che l’inflazione non ne intacca il valore.
Certo ha lo svantaggio di essere deteriorabile ma se tenuta con cura ha quasi sempre mantenuto il suo valore. La cosiddetta moneta elettronica non è altro che la fruibilità istantanea di fondi che stanno su un conto corrente bancario. Come tutti sanno (o dovrebbero sapere) nel momento in cui si “deposita” il proprio denaro in banca la banca ne acquisisce la proprietà. In realtà stiamo prestando il denaro alle banche. Il codice civile art. 1834 dice questo :
“Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.”
Quindi il nostro denaro non è più nostro, abbiamo ottenuto un titolo di credito che possiamo riscuotere in qualsiasi momento ad esempio con un pagamento con il bancomat. E’ chiaro che questo meccanismo è perfetto finché non c’è la possibilità che le banche falliscano.
IL CHE E' PROBABILE OGGI PIU' CHE MAI
In quest’ultimo caso noi non possiamo andare in banca a dire “datemi il mio denaro”. Diventiamo dei creditori che riceveranno i soldi con la liquidazione degli asset della società stessa e a tempo debito. Quindi quando scegliamo di depositare denaro in banca intraprendiamo un rischio esattamente come quando compriamo titoli o facciamo impresa. Questo è la cosiddetta “moneta elettronica”. Il fatto che ci siano garanzie dello stato sui conti correnti, in una situazione in cui lo stato è sull’orlo della bancarotta, è del tutto irrilevante. Lo stato, specie di questi tempi, non è famoso per aderire al detto “pacta servanda sunt”.
ANCHE LO STATO NON E' PIU' CREDIBILE
Dunque siamo di fronte ad una scelta dettata dall’ utilità dello stato di fare la lotta all’evasione e dall’utilità delle banche di procurarsi liquidità di cui di questi tempi scarseggiano.
Anche il provvedimento che obbliga i pensionati a ricevere la pensione su un conto è iscrivibile alla stessa logica nonché la cancellazione della tassa sugli estratti conto annuali dei conti correnti bancari.
Tutte scelte che forzano i cittadini a fare senza accorgersene un salvataggio delle banche.
COME AL SOLITO, QUELLO CHE VUOLE IL GOVERNO VA PONTRO L'INTERESSE DEL POPOLO, TANT'E' VERO CHE NON APPENA SI PARLA DI REFERENDUM ...SI APRONO DUBBI SULLA TENUTA DEL SISTEMA
Tutte scelte che collettivizzano il rischio e creano una situazione di moral hazard in cui le istituzioni bancarie in futuro potranno correre rischi in misura ancora maggiore, come uno scommettitore che punta tutti i suoi averi perché tanto non pagano i loro azionisti, pagano i contribuenti. In questo senso va anche il recente provvedimento che introduce una garanzia sui titoli di debito bancari da parte dello stato e della collettività.
Nel caso del limite dei pagamenti in contanti lo stato interviene imponendo di firmare un contratto con dei privati con cui i contraenti si assumono dei rischi che prima non avevano, impedendogli di usare la moneta nel modo che il cittadino ritiene più utile. Non è più chi fruisce del servizio di trasporto del valore fornito dalla moneta a scegliere caso per caso ma è una misura coercitiva imposta dalla legge.
Facendo questo si riduce l’efficienza con cui la moneta trasporta il valore. Riduciamo l’utilità della moneta come mezzo di scambio.
Nella pratica impediamo ad alcune transazioni di concludersi o allunghiamo i tempi con cui esse vengono portate a termine, introducendo in tutti i settori della economia delle inefficienze.
SENZA CONTARE L'ENORME COSTO DELLE TRANSAZIONI ELETTRONICHE PER IL SISTEMA NEL SUO COMPLESSO
Per cercare di fare un paragone è come se lo stato decidesse che le uniche automobili che devono circolare devono essere le utilitarie. Poco importa se ci sono persone che hanno bisogno del 4×4 per andare alla loro casa di campagna fuori mano o se hanno bisogno del pickup per trasportare la moto o se hanno bisogno di una macchina grande perché sono una famiglia numerosa. L’unica scelta possibile è quella dell’utilitaria perché lo stato vuole guadagnare spazio per i parcheggi.
In sintesi non è più l’utilità degli agenti economici – base del libero mercato – a determinare la scelta dello strumento di pagamento ottimale. E’ un altro sistema, centralizzato e dirigista, non utile a chi esegue una transazione.
Se sommiamo la leggerezza con cui si interviene sulla moneta con il fatto che si pensa di ricorrere alla monetizzazione del debito attraverso il quantitative easing ci sono ottime ragioni per ritenere che il prossimo livello della crisi si sposti dal debito sovrano al valore delle monete. Non mi stupirebbe visto che il continuo tentativo dall’inizio della crisi è quello di diluire il rischio combinando situazioni da bancarotta con quanto di buono era rimasto nell’economia.
GRAZIE PER QUESTO ARTICOLO..TEMPO DI SALVARE I PROPRI RISPARMI...PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!
IN SVIZZERA SI PUO' OTTENERE LA SICUREZZA DEL VALORE DEL DENARO
http://www.tzetze.it/tzetze_news.php?url=http%3A%2F%2Fwww.libertiamo.it%2F2011%2F12%2F17%2Felogio-del-contante-strumento-di-liberta-contro-banche-e-governi%2F&key=6b3d02d02b1cc97c111d33f5cdc06b10a40761f9F&key=6b3d02d02b1cc97c111d33f5cdc06b10a40761f9
- Con le nuove misure sulla tracciabilità dei pagamenti si stanno operando modifiche sostanziali alla circolazione della moneta con la giustificazione della lotta all’evasione fiscale.
E' ASSOLUTAMENTE VERO!!!
Ma ai più sembra sfuggire il fatto che stiamo intervenendo con superficialità in meccanismi economici molto delicati in quanto la moneta è presente in ogni transazione e in ogni settore dell’economia. Ho forti dubbi che in queste misure di emergenza siano stati considerati questi aspetti, e quindi cercherò qui di evidenziarli.
Innanzitutto dobbiamo chiederci se la moneta elettronica sia a tutti gli effetti un equivalente della carta moneta. La carta moneta mantiene il valore fintanto che l’inflazione non ne intacca il valore.
Certo ha lo svantaggio di essere deteriorabile ma se tenuta con cura ha quasi sempre mantenuto il suo valore. La cosiddetta moneta elettronica non è altro che la fruibilità istantanea di fondi che stanno su un conto corrente bancario. Come tutti sanno (o dovrebbero sapere) nel momento in cui si “deposita” il proprio denaro in banca la banca ne acquisisce la proprietà. In realtà stiamo prestando il denaro alle banche. Il codice civile art. 1834 dice questo :
“Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante, con l’osservanza del periodo di preavviso stabilito dalle parti o dagli usi.”
Quindi il nostro denaro non è più nostro, abbiamo ottenuto un titolo di credito che possiamo riscuotere in qualsiasi momento ad esempio con un pagamento con il bancomat. E’ chiaro che questo meccanismo è perfetto finché non c’è la possibilità che le banche falliscano.
IL CHE E' PROBABILE OGGI PIU' CHE MAI
In quest’ultimo caso noi non possiamo andare in banca a dire “datemi il mio denaro”. Diventiamo dei creditori che riceveranno i soldi con la liquidazione degli asset della società stessa e a tempo debito. Quindi quando scegliamo di depositare denaro in banca intraprendiamo un rischio esattamente come quando compriamo titoli o facciamo impresa. Questo è la cosiddetta “moneta elettronica”. Il fatto che ci siano garanzie dello stato sui conti correnti, in una situazione in cui lo stato è sull’orlo della bancarotta, è del tutto irrilevante. Lo stato, specie di questi tempi, non è famoso per aderire al detto “pacta servanda sunt”.
ANCHE LO STATO NON E' PIU' CREDIBILE
Dunque siamo di fronte ad una scelta dettata dall’ utilità dello stato di fare la lotta all’evasione e dall’utilità delle banche di procurarsi liquidità di cui di questi tempi scarseggiano.
Anche il provvedimento che obbliga i pensionati a ricevere la pensione su un conto è iscrivibile alla stessa logica nonché la cancellazione della tassa sugli estratti conto annuali dei conti correnti bancari.
Tutte scelte che forzano i cittadini a fare senza accorgersene un salvataggio delle banche.
COME AL SOLITO, QUELLO CHE VUOLE IL GOVERNO VA PONTRO L'INTERESSE DEL POPOLO, TANT'E' VERO CHE NON APPENA SI PARLA DI REFERENDUM ...SI APRONO DUBBI SULLA TENUTA DEL SISTEMA
Tutte scelte che collettivizzano il rischio e creano una situazione di moral hazard in cui le istituzioni bancarie in futuro potranno correre rischi in misura ancora maggiore, come uno scommettitore che punta tutti i suoi averi perché tanto non pagano i loro azionisti, pagano i contribuenti. In questo senso va anche il recente provvedimento che introduce una garanzia sui titoli di debito bancari da parte dello stato e della collettività.
Nel caso del limite dei pagamenti in contanti lo stato interviene imponendo di firmare un contratto con dei privati con cui i contraenti si assumono dei rischi che prima non avevano, impedendogli di usare la moneta nel modo che il cittadino ritiene più utile. Non è più chi fruisce del servizio di trasporto del valore fornito dalla moneta a scegliere caso per caso ma è una misura coercitiva imposta dalla legge.
Facendo questo si riduce l’efficienza con cui la moneta trasporta il valore. Riduciamo l’utilità della moneta come mezzo di scambio.
Nella pratica impediamo ad alcune transazioni di concludersi o allunghiamo i tempi con cui esse vengono portate a termine, introducendo in tutti i settori della economia delle inefficienze.
SENZA CONTARE L'ENORME COSTO DELLE TRANSAZIONI ELETTRONICHE PER IL SISTEMA NEL SUO COMPLESSO
Per cercare di fare un paragone è come se lo stato decidesse che le uniche automobili che devono circolare devono essere le utilitarie. Poco importa se ci sono persone che hanno bisogno del 4×4 per andare alla loro casa di campagna fuori mano o se hanno bisogno del pickup per trasportare la moto o se hanno bisogno di una macchina grande perché sono una famiglia numerosa. L’unica scelta possibile è quella dell’utilitaria perché lo stato vuole guadagnare spazio per i parcheggi.
In sintesi non è più l’utilità degli agenti economici – base del libero mercato – a determinare la scelta dello strumento di pagamento ottimale. E’ un altro sistema, centralizzato e dirigista, non utile a chi esegue una transazione.
Se sommiamo la leggerezza con cui si interviene sulla moneta con il fatto che si pensa di ricorrere alla monetizzazione del debito attraverso il quantitative easing ci sono ottime ragioni per ritenere che il prossimo livello della crisi si sposti dal debito sovrano al valore delle monete. Non mi stupirebbe visto che il continuo tentativo dall’inizio della crisi è quello di diluire il rischio combinando situazioni da bancarotta con quanto di buono era rimasto nell’economia.
GRAZIE PER QUESTO ARTICOLO..TEMPO DI SALVARE I PROPRI RISPARMI...PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!
IN SVIZZERA SI PUO' OTTENERE LA SICUREZZA DEL VALORE DEL DENARO
http://www.tzetze.it/tzetze_news.php?url=http%3A%2F%2Fwww.libertiamo.it%2F2011%2F12%2F17%2Felogio-del-contante-strumento-di-liberta-contro-banche-e-governi%2F&key=6b3d02d02b1cc97c111d33f5cdc06b10a40761f9F&key=6b3d02d02b1cc97c111d33f5cdc06b10a40761f9
OTTIMO ARTICOLO: EVVIVA IL CONTANTE...
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9 commenti:
prego è un dovere civile
ciao Laura
senza togliere niente a nessuno scrivo che è VERGOGNOSAMENTE SCANDALOSO CHE LA MUSSOLINI SI SIA SCAGLIATA CONTRO L'ON BARBATO PERCHè QUEST'ULTIMO HA RIPRESO CON TELECAMERA IL 15 DICEMBRE, LE ESTERNAZIONI DI ALCUNI DEPUTATI CHE CONFESSAVANO APERTAMENTE DI AVER VOTATO IN CAMBIO DI DENARO.
E QUESTI HANNO IL CORAGGIO DI VOTARE MANOVRE DI INAUDITA GRAVITà CHE TOLGONO IL PANE AGLI ITALIANI
DIMETTETEVI SUBITO SIETE DA MANDARE DAVANTI A UN PLOTONE DI ESECUZIONE.
Approvo.
Una volta mi hanno chiesto:" Hai mai visto il Papa?"
Io ho risposto:"No. Ovvio!!!"
E il mio interlocutore ha risposto:"Beh come? Non hai mai visto il Papa? E' sempre in Televisione"
Io contro rispondo:"Ciò che vedi non è il Papa, ciò che vedi in realtà è un insieme di pixel illuminati. Sono due cose diverse"
Lo stesso vale per il "denaro cartaceo" vs. "denaro virtuale" (che è rappresentato dai pixel del monitor dell'internet banking ... o della banca).
Insomma ... ci stanno fregando alla grande.
Io comunque il poco che avevo l'ho ritirato e i prossimi bonifici (da parte di clienti vorrei che fossero su una banca "sicura" in Svizzera). Credo molti abbiano anche il problema del salvaguardare il "flusso di cassa" ... non si può ogni 30 giorni andare in banca a ritirare il contante, giusto? Il flusso di cassa è un elemento continuo ... va altrettanto messo al sicuro (di qui l'idea di delocalizzare l'attività in CH ...). A piccoli passi c'è la farò ... :-)
Ciao a tutti
se leggete lo stralcio vogliono tassare tutti gli immobili anche i terreni agricoli, le case agricole vogliono condannare le persone alla fame mentre loro compreso NAPOLITANO INCASSANO VITALIZI PENSIONE E EMOLUMENTI COME PRESIDENTE:VERGOGNATI
1. L'istituzione dell'imposta municipale propria e' anticipata, in
via sperimentale, a decorrere dall'anno 2012, ed e' applicata in
tutti i comuni del territorio nazionale fino al 2014 in base agli
articoli 8 e 9 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, in
quanto compatibili, ed alle disposizioni che seguono.
Conseguentemente l'applicazione a regime dell'imposta municipale
propria e' fissata al 2015.
2. L'imposta municipale propria ha per presupposto il possesso di
immobili di cui all'articolo 2 del decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 504, ivi compresa l'abitazione principale e le pertinenze
della stessa. Per abitazione principale si intende l'immobile,
iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unita'
immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede
anagraficamente. Per pertinenze dell'abitazione principale si
intendono esclusivamente quelle classificate nelle categorie
catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unita'
pertinenziale per ciascuna delle categorie catastali indicate, anche
se iscritte in catasto unitamente all'unita' ad uso abitativo.
segue
3. La base imponibile dell'imposta municipale propria e' costituita
dal valore dell'immobile determinato ai sensi dell'articolo 5, commi
1, 3, 5 e 6 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504, e dei
commi 4 e 5 del presente articolo.
4. Per i fabbricati iscritti in catasto, il valore e' costituito da
quello ottenuto applicando all'ammontare delle rendite risultanti in
catasto, vigenti al 1° gennaio dell'anno di imposizione, rivalutate
del 5 per cento ai sensi dell'articolo 3, comma 48, della legge 23
dicembre 1996, n. 662, i seguenti moltiplicatori:
a. 160 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale A e
nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, con esclusione della
categoria catastale A/10;
b. 140 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale B e
nelle categorie catastali C/3, C/4 e C/5;
c. 80 per i fabbricati classificati nella categoria catastale
A/10;
d. 60 per i fabbricati classificati nel gruppo catastale D;
e. 55 per i fabbricati classificati nella categoria catastale
C/1.
5. Per i terreni agricoli, il valore e' costituito da quello
ottenuto applicando all'ammontare del reddito dominicale risultante
in catasto, vigente al 1° gennaio dell'anno di imposizione,
rivalutato del 25 per cento ai sensi dell'articolo 3, comma 51, della
legge 23 dicembre 1996, n. 662, un moltiplicatore pari a 120.
6. L'aliquota di base dell'imposta e' pari allo 0,76 per cento. I
comuni con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi
dell'articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446,
possono modificare, in aumento o in diminuzione, l'aliquota di base
sino a 0,3 punti percentuali.
7. L'aliquota e' ridotta allo 0,4 per cento per l'abitazione
principale e per le relative pertinenze. I comuni possono modificare,
in aumento o in diminuzione, la suddetta aliquota sino a 0,2 punti
percentuali.
8. L'aliquota e' ridotta allo 0,2 per cento per i fabbricati rurali
ad uso strumentale di cui all'articolo 9, comma 3-bis, del
decreto-legge 30 dicembre 1993, n. 557, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1994, n. 133. I comuni possono
ridurre la suddetta aliquota fino allo 0,1 per cento.
9. I comuni possono ridurre l'aliquota di base fino allo 0,4 per
cento nel caso di immobili non produttivi di reddito fondiario ai
sensi dell'articolo 43 del testo unico di cui al decreto del
Presidente della Repubblica n. 917 del 1986, ovvero nel caso di
immobili posseduti dai soggetti passivi dell'imposta sul reddito
delle societa', ovvero nel caso di immobili locati.
10. Dall'imposta dovuta per l'unita' immobiliare adibita ad
abitazione principale del soggetto passivo e per le relative
Con il limite al contante la gente farà ancora più nero di prima, la lotta all'evasione fiscale è solo una stronzata per i creduloni
Lìaltro giorno mi arriva un cliente dalla libia e mi acquista dei camion,stipulo il contratto,fattura per esportazione il cliente estrae un pacco di euro al che rifiuto e gli dico di farmi un bonifico.
Lui mi dice:sono partito che sparavano,ho fatto 3000 km alla frontiera ita(g)liana li ho dichiarati e tu non li prendi!..sei scemo??
Ha ragione, ho avuto enorme vergogna,vedermi umiliato da norme burocratiche che mi impediscono di lavorare onestamente,fatte dalla peggior feccia che non ha mai lavorato.
L'altro giorno mi arriva un cliente libico e gli vendo dei camion,stipulo contratto,fattura alche il cliente tira fuori un pacco di euro che rifiuto e gli chiedo un bonifico.Lui mi risponde:sono partito che sparavano,ho fatto 3000km,denunciato il denaro alla frontiera e tu rifiuti il contante,sei scemo??
Aveva ragione,ho provato vergona,mi sono sentito umiliato da una norma burocratica ideata dalla peggior feccia che non ha mai lavorato
Ho chiamato la mia banca per prenotare il ritiro di 20000 euro in contanti dal mio conto corrente.
Mi hanno detto che sopra i 10000 euro devo rispondere ad un questionario. Le stanno inventando tutte per mettersi a nostro carico.
Forse le banche stanno collaborando con lo stato perchè in caso di patrimoniale si possano tassare anche i quattrini che hai in tasca.
Assale il dubbio che in caso di ritorno alle monete nazionali non si possa convertire l'euro ritirato dal c/c.
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