STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LE BANCHE ITALIANE...SE LA LIQUIDITA' VENISSE CONFERMATA...SONO SPECULATIVAMENTE SEXY!



DA SINISTRA A DESTRA: UNICREDIT, INTESA SAN PAOLO, MONTEPASCHI, UBI BANCA, BANCO POPOLARE, BANCA POPOLARE DI MILANO.

ATTENTI A SAPER FARE LA SCELTA GIUSTA...

se si sbaglia....la sorpresa potrebbe essere dolorosa...potrebbe prender di mira il tuo di dietro...


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7 commenti:

Anonimo ha detto...

La terza da sinistra, quella col pallone, sembra la piu attraente!

Anonimo ha detto...

» 30/11/2011 11:19
CINA
Docente cinese: “La nostra economia è sull’orlo del baratro. Pechino sta barando”
A parlare non è un dissidente o un analista internazionale ma Larry Lang, titolare della cattedra di Studi finanziari all’Università cinese di Hong Kong e noto opinionista della televisione nazionale della Cina continentale. In una lezione a porte chiuse spiega: “Il regime ci impone di dire bugie. La verità è che ogni provincia cinese ha i conti simili a quelli della Grecia”. L’audio della lezione in cui, in 5 punti, spiega perché la Cina collasserà presto.

Shanyang (AsiaNews) - L’economia cinese “è sull’orlo della bancarotta” e ogni provincia del Paese “ha i conti simili a quelli della Grecia”. Tutto questo “corrisponde a verità, ma secondo il sistema politico vigente nel Paese non possiamo dirlo”. A parlare non è un dissidente o un analista internazionale ma Larry Lang, titolare della cattedra di Studi finanziari all’Università cinese di Hong Kong e noto opinionista della televisione nazionale della Cina continentale.

Il professore ha tenuto una lunga lezione a porte chiuse nella città di Shenyang, nella provincia settentrionale del Liaoning: nonostante abbia proibito ogni ripresa della sua lezione, un audio è stato reperito e messo in Rete da alcuni dei presenti. Lo si trova a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=comHcv7qSBg

Nell’audio, secondo la traduzione fatta dall’Epoch Times, il professore apre la lezione dicendo: “Tutto quello che sto per dire è vero. Ma, secondo i canoni di questo sistema politico, non abbiamo il permesso di dire la verità. Non dovete pensare che stiamo vivendo in un tempo di pace: i media non possono riportare quello che accade. Chi di noi lavora in televisione si sente frustrato, perché non si possono fare programmi reali”. Secondo il docente, ci sono 5 motivi alla base della possibile bancarotta del sistema cinese.

Il primo motivo è che il debito del regime è di circa 36mila miliardi di yuan, pari a 5,68mila miliardi di dollari. Questo risultato si ottiene aggiungendo al debito dei governi locali – fra i 16 e i 19,5mila miliardi – quello delle imprese di proprietà statali, che si aggira intorno ai 16mila miliardi di yuan: “Con gli interessi che crescono, pari a 2mila miliardi l’anno, le cose peggioreranno molto presto”.

Al secondo punto c’è la grande incognita dell’inflazione, che il regime fissa in maniera ufficiale al tasso del 6,2 %. Secondo Lang, il vero tasso è intorno al 16 %: questo dato, tra l’altro, spiegherebbe molto bene le centinaia di migliaia di proteste sociali connesse al costo della vita che ogni anno avvengono in Cina e le preoccupazioni della Banca centrale del popolo, che sta riducendo in questi giorni il volume di liquidità immesso nel circuito economico cinese.

Al terzo punto c’è lo squilibrio fra produzione industriale e consumo interno. Il cinese medio, ha spiegato il professore, consuma soltanto il 30% dei prodotti dell’attività economica interna: in questo modo non si può sviluppare un mercato interno e aumentano i prezzi al consumo. Secondo Lang il nuovo crollo del tasso di produzione industriale – che ha toccato il record negativo di 50,7 – è il segnale della recessione in corso in Cina.

Al quarto punto ci sono gli indicatori di produzione: il tasso di crescita del Prodotto interno lordo, che per Pechino si aggira quest’anno intorno al 9 %, è falso. Secondo i dati del professore, infatti, il Pil è in realtà in seria diminuzione. Questo spiegherebbe perché moltissime aziende del settore privato – che secondo alcuni studi garantiscono il 70 % totale del Pil – sono state costrette a chiudere negli ultimi due anni scatenando un’ondata di disoccupazione.

All’ultimo punto c’è la pressione http://www.asianews.it/notizie-it/Docente-cinese:-“La-nostra-economia-è-sull’orlo-del-baratro.-Pechino-sta-barando”-23316.html

osvaldo ha detto...

ma ci sarà rally di natale?sempre i migliori.ciao

Unknown ha detto...

sei sicuro che si sale anche con questa manovra? io siorto i picchi su tutto, mi sento più sicuro, e siort eurusd sopra i 1,35 ciha poca strada....
http://pigrecodomainsindex.blogspot.com/

Anonimo ha detto...

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qualcuno ha il codice isin di questa obbligazione proposta da mercato libero? potrebbe essere interessante...

Anonimo ha detto...

L'accostamento banche con alcuni tipi di donne e' quanto mai azzeccato... raffinate ma un po' zoccole, affascinanti ma ingorde, spregiudicate ma indispensabili... Questa si che e' vera informazione finanziaria: informale ma reale!

Claudio L. ha detto...

attenti alla signorina Monte Paschi, potrebbe essere un travone !!!!!!!!