SE NON CREDETE A MERCATO LIBERO...POTETE SEMPRE CREDERE ALLA BOSTON CONSULTING GROUP!
LA FAMOSA SOCIETA' DI STRATEGIA E CONSULENZA AZIENDALE BOSTON CONSULTING GROUP HA FATTO USCIRE UN REPORT: BACK TO MESOPOTAMIA
And now it is time to face the facts. What facts? The facts which state that between household, corporate and government debt, the developed world has $20 trillion in debt over and above the sustainable threshold by the definition of "stable" debt to GDP of 180%. The facts according to which all attempts to eliminate the excess debt have failed, and for now even the Fed's relentless pursuit of inflating our way out this insurmountable debt load have been for nothing.
The facts which state that the only way to resolve the massive debt load is through a global coordinated debt restructuring (which would, among other things, push all global banks into bankruptcy) which, when all is said and done, will have to be funded by the world's financial asset holders: the middle-and upper-class, which, if BCS is right, have a ~30% one-time tax on all their assets to look forward to as the great mean reversion finally arrives and the world is set back on a viable path
The programs we have described would be drastic. The would not be popular, and they would require broad political coordinate and leadership – something that politicians have replaced up til now with playing for time, in spite of a deteriorating outlook. Acknowledgment of the facts may be the biggest hurdle. Politicians and central bankers still do not agree on the full scale of the crisis and are therefore placing too much hope on easy solutions. We need to understand that balance sheet recessions are very different from normal recessions. The longer the politicians and bankers wait, the more necessary will be the response outlined in this paper. Unfortunately, reaching consensus on such tough action might requiring an environment last seen in the 1930s.
BCG_Back_to_Mesopotamia_Sep_11[2]
And now it is time to face the facts. What facts? The facts which state that between household, corporate and government debt, the developed world has $20 trillion in debt over and above the sustainable threshold by the definition of "stable" debt to GDP of 180%. The facts according to which all attempts to eliminate the excess debt have failed, and for now even the Fed's relentless pursuit of inflating our way out this insurmountable debt load have been for nothing.
The facts which state that the only way to resolve the massive debt load is through a global coordinated debt restructuring (which would, among other things, push all global banks into bankruptcy) which, when all is said and done, will have to be funded by the world's financial asset holders: the middle-and upper-class, which, if BCS is right, have a ~30% one-time tax on all their assets to look forward to as the great mean reversion finally arrives and the world is set back on a viable path
The programs we have described would be drastic. The would not be popular, and they would require broad political coordinate and leadership – something that politicians have replaced up til now with playing for time, in spite of a deteriorating outlook. Acknowledgment of the facts may be the biggest hurdle. Politicians and central bankers still do not agree on the full scale of the crisis and are therefore placing too much hope on easy solutions. We need to understand that balance sheet recessions are very different from normal recessions. The longer the politicians and bankers wait, the more necessary will be the response outlined in this paper. Unfortunately, reaching consensus on such tough action might requiring an environment last seen in the 1930s.
BCG_Back_to_Mesopotamia_Sep_11[2]
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6 commenti:
A una tassa del 30% sugli asset finanziari (liquidità, obbligazioni, azioni, etc) si può sopravvivere ma per tanti sarebbe difficile far fronte ad una patrimoniale sugli immobili (penso alla tassa greca al metro quadro). Ci sarebbe chi dovrebbe vendere proprio la casa per pagare una tassa importante, ma a parte i tempi lunghi, dove mai troverebbe qualcuno che se la compri? Oppure fiorirebbero le immobiliari che prima ti comprerebbero la casa e poi ci ti lasciano abitare in affitto?
Sono sempre quello del primo commento. Aggiungo: una patrimoniale potrà tranquillamente colpire anche i beni detenuti all'estero. Pur permanendo gli altri benefici, da questo punto di vista il conto legale in Svizzera non dà vantaggi e neppure l'immobile a Berlino, se vorranno tassare anche le case. L'unica sarebbe di andarci a vivere, a Berlino, e chiudere qualsiasi rapporto col fisco italiano.
Io spero di gran lunga che la patrimoniale sia fatta sugli immobili invece che sono l'unico bene che non può darsela a gambe e può dare un ritorno di entrate sicuro.
E comunque il 30% è follia criminale in ogni caso,se facessero una cosa del genere bisognerebbe prendere il mitra e sparargli in faccia,e spero che questa volta,se osassero fare una follia del genere,ci sia davvero qualcuno che si organizza e lo faccia!!!!!!!!
Abbiamo gia' tutti i nervi a fior di pelle e se tirano troppo la corda dovranno scappare prima che si ritrovino appesi in piazzale Loreto
Ragazzi voglio fare una domanda, secondo voi,chi stà messo peggio, un benestante, che magari si ritrova un patrimonio fatto dai nonni,tutto al nero,con i bot che fruttavano il 22% e buoni postali con tassi d'interesse del 9%,oltre agli immobili,che oggi e chiamato a restituire una piccola quota allo stato,ma salverebbe il valore del patrimonio,o un benestante che vive in un paese con le stesse prospettive della grecia?Questo vale anche per tè ML,che rispecchi perfettamente il ritratto del benestante sopra descritto e,che da oltre sei mesi organizzi gite collettive in svizzera,con la speranza che l'italia fallisca,per poi,con i capitali raddoppiati,fare le sanguisughe,in patria.
Non sono ML e parlo per me. Sinceramente spero che l'Italia se la cavi perché sarebbe la soluzione di gran lunga più comoda ed indolore. Però non se la potrà cavare finché non avrà ridotto il debito e fatto scendere il tenore di vita di tutti. Un bel reset agli anni '70. E' uno scenario brutto ma pur sempre migliore rispetto al disastro sociale che accadrebbe con altre soluzioni. Quando la gente perde la casa e non ha letteralmente da mangiare si arrabbia parecchio. Se sono tanti, meglio girare al largo (molto al largo).
Anche per chi ha i soldi in Svizzera per un bel pezzo non sarà un bel vivere e gli anni persi nel disastro non ce li renderà nessuno. Per il resto si sà, più soldi hai e pur tra i guai, meglio te la caverai, per cui se hai il modo di metterne un po' al sicuro, è meglio se lo fai. Vederseli raddoppiati (ma solo perché sono dimezzati quegli degli altri) è il minore dei vantaggi.
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