STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


I VERI PARASSITI MODERNI!



OTTIMO ARTICOLO (COME SEMPRE) TRATTO DA PHASTIDIO:

Mentre parassiti di ogni calibro dicono la loro su una patrimoniale straordinaria, che è l’ultima, prevedibile (e prevista) scorciatoia di una classe politica inetta e meritevole di una rivolta non solo verbale, non dovrebbe sfuggire (ma sfugge, ampiamente) il fatto che stiamo correndo con la lingua a penzoloni verso una stretta fiscale che finirà col fare crollare la situazione su se stessa.

La patrimoniale, si diceva: è comoda, rapida, di pronta esazione (conti correnti, immobili, depositi titoli). Piace molto alle nostre termiti sociali, come il prestigioso sindaco di Roma, o il masaniello Fabio Granata, o l’intero Pd, che usa il termine ormai come un mantra; o a blogger de il Fatto che sognano l’Uomo Nuovo e di ripristinare la “giustizia sociale”, ma finiranno con lo spararsi nelle gonadi, visto che con ogni probabilità, una misura di questo genere cadrà anche e soprattutto sui risparmiatori medi e piccoli.

A corollario di questo delirio estivo, il fatto che moltissimi di questi acari aggiungono alla lista della spesa anche la celeberrima “tassazione delle rendite finanziarie”, sognando forse di colpire i Soros ma prendendo in pieno la Sora Lella. E ribadiamolo, alla nausea: un aumento della cedolare secca colpisce non solo i flussi cedolari delle obbligazioni, ma anche i capital gains, ed opera anche in modo simmetrico. Quindi, visto dove sono i mercati azionari, con minusvalenze del 20 per cento in una settimana, tutta la manovra si trasformerà in un aumento dei crediti d’imposta, per il riporto a nuovo delle perdite. Sono geniali, questi parassiti della politica.

Soprattutto, in queste ore si discute di un prelievo una tantum, come quello che Prodi impose per agevolare l’entrata in Europa. E infatti già si parla di chiamarlo non patrimoniale ma “Eurotassa”, proprio come usava ai tempi di Prodi. Se le cose andassero così, sarebbe la nemesi definitiva per i Buffoni della Libertà, dopo la campagna anti-evasori che ha riabilitato in modo postumo le “tasse bellissime” di Tommaso Padoa Schioppa.

Ma il picco del sublime si raggiunge nell’editoriale di oggi di Vittorio Feltri, che sostiene che, date le resistenze di Berlusconi ad un prelievo straordinario, vi è un’unica via d’uscita:

«Per far digerire al premier una simile tassa, sarà necessario almeno cambiarle definizione»

Orwell docet, evidentemente. Oppure il “premier” è un vecchio rimbambito o un facilone prono ad essere raggirato, secondo Feltri. Interessante poi il fatto che il governo non intenda rendere pubblica la euro-missiva in cui Trichet e Draghi suggerivano le misure da adottare per la correzione. Forse perché si trattava soprattutto di tagli di spesa, mentre i nostri parassiti vogliono soprattutto aumenti di imposte, per mandare definitivamente il paese a puttane. Nel frattempo, dalle parti di Gemonio, tra un dito medio, un rutto ed un pannolone, il condottiero dallo spadone afflosciato reitera il suo no alla eliminazione delle pensioni di anzianità, perché colpirebbero gli operosi padani. Per fortuna ora il Trota studia economia in modalità homeschooling col Cepu, c’è speranza per il futuro.

E mentre torme di pennivendoli digitano furiosamente per salvare il proprio fondoschiena, invocando tagli senza pietà tranne che ai sussidi che tengono in vita i loro falliti giornali, non abbiamo neppure la magra soddisfazione di leggere la ribellione dei blogger di centrodestra. Anche loro si sono istituzionalizzati, evidentemente: le dissonanze cognitive fanno sempre male, e per di più ora alcuni di loro vivono di costi della politica, direttamente o indirettamente. Sono lontani i tempi dei libri-feticcio e della foto di Barry Goldwater sul comodino. Ora ci si arrabatta puntando il ditino sullo statalismo della sinistra, perché in fondo tutti teniamo famiglia e sussidi. Al massimo, possiamo sempre prendercela col socialista Obama.

Presto questa farsa italiana sarà terminata e ci congratuleremo per il senso di responsabilità di una classe politica che ha rinunciato alle ferie estive per promuovere una manovra che accelererà la ricaduta in recessione del paese.


GRAZIE PHASTIDIO....

UN MOTIVO IN PIU' PER DELOCALIZZARE IN SVIZZERA I PROPRI RISPARMI!
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13 commenti:

Anonimo ha detto...

E' ora di dire basta a questa gentaglia di parassiti, ladri, corrotti, mafiosi........ecc....
SVEGLIATI POPOLOOOOOOOOO

Anonimo ha detto...

puo' svegliarsi un popolo dove c'e' gente che frequenta un sito di un psicopatico che si chiama michele nista che ha fatto gli ultimi due anni a scrivere che vede il dow jones per la prossima primavera a 13.500 ed insiste dicendo che Obama e' un grande e anche la salvezza degli usa ?
Golda

Anonimo ha detto...

aggiungici questo video e vedrai che effettp! gli insetti del podere di caparezza.
http://www.youtube.com/watch?v=dXVN40jPOIg
fiodor

Anonimo ha detto...

insieme all'ultima manovra finanziaria hanno approvato anche l'acquisto di 2 elicotteri blu super accessoriati.
speriamo stiano comodi.

Giovanni ha detto...

Questi sono gli articoli che vorremmo leggere sulle prime pagine
dei principali quotidiani.
Il fatto che ciò non avvenga la dice
lunga sullo stato della nostra libertà di stampa.
Non parliamo poi dei telegiornali.
Un direttore dei TG Rai o Mediaset
che declamasse in prima serata un
editoriale del genere, che fine mai farebbe?
Giovanni.

Andrea ha detto...

L’Europa chiede di tagliare le nostre pensioni. Ma perché non comincia a tagliare le pensioni (d’oro) degli uscieri di Bruxelles?
By Mario Giordano On agosto 11, 2011

Ma l’Europa, a proposito di pensioni, che diavolo sta facendo? Ogni giorno un appello, una richiesta, un monito per esprimere la necessità urgente di tagliare le pensioni dei cittadini italiani: e quelle dei burocrati di Bruxelles? Perché non cominciamo a tagliare un po’ quelle? I 44mila dipendenti dell’Ue, infatti, non solo godono di stipendi maxi (un usciere guadagna dai 4mila ai 6mila euro netti al mese, un archivista arriva a 9000, un amministrativo sfonda quota 10mila) ma godono anche di enormi privilegi previdenziali (tanto per dire: alla faccia del contributivo possono andare in pensione con il 70 per cento dell’ultima – elevatissima – retribuzione). Le pensioni Ue oscillano dai 3500 euro netti per l’usciere ai 12mila euro netti per i dirigenti e sono in media (in media!) attorno ai 6mila euro netti (oltre 10mila lordi). Vorrei ricordare che nel 2007 un primo ministro austriaco un po’ Carneade, tal Alfred Gunsenbauer, lanciò l’allarme per il bilancio Ue: “E’ uno scandalo che nel prossimo anno ci voglia un miliardo di euro per pagare le pensioni agli euroburocrati”. In effetti è stato tanto uno scandalo che nel 2008 abbiamo speso un miliardi e 50 milioni, nel 2009 un miliardi e 130 milioni (+7 per cento) e nel 2011 spenderemo un miliardo e 275 milioni (ancora + 7 per cento). Se le previsioni saranno rispettate nel 2013 l’Unione europea arriverà a spendere un miliardo e 473 milioni, cioè il 34 per cento in più al 2007 quando la spesa veniva ritenuta uno scandalo insopportabile. Inutile dire che quei soldi arrivano dai nostri contributi, cioè dalle nostre tasse. Inutile dire che poi l’Europa chiede di tagliare le nostre pensioni.

Anonimo ha detto...

Come non condividere , il pareggio di bilancio in un paese in recessione Tremonti se lo puo solo sognare

Gabriele_ics

Anonimo ha detto...

LYX.ETF XB FTSE/MIB 929
0 929 EUR 36,3056 58,07 33.727,91 53.947,03 20.219,12
+59,95%

Il mio portafoglio.Speriamo che duri;)

Frank

Anonimo ha detto...

Tanto è tenace a difendere le proprie rendite che la Kasta del Monnezzastan (1,6 Milioni di persone che vivono di politica, cioè fuffa, alle spalle dei servi della gleba), quanto è molle nella tassazione del risparmio (contro l'art. 41 della Costituzione) . Non è una contraddizione ? Non dovrebbe tutelare anche questo suo interesse così come ha tutelato la propria rendita ?
I signori della Kasta hanno rendite da centinaia di migliaia di €/anno (vedi Amato) e non hanno niente da parte ?
E' evidente, visto i fatti, che la Kasta non ha motivo di difendere il proprio risparmio con le unghie e i denti, per il semplice motivo che sta già fuori dai confini.
Bene fanno quindi i lettori di Mercato Libero ad imitare i loro eletti che li hanno preceduti nella delocalizzazione dei loro risparmi, e che ora si stracciano pubblicamente e con grande enfasi le vesti (così da sembrare onesti agli occhi del popolo-bue)per tassare i patrimoni sopra i 50.000 € (va punito quindi chi ha risparmiato onestamente, mentre hanno tappezzato il territorio del Monnezzastan di legalissime slot-machines, mentre hanno istituito giochi d'azzardo on-line, lotto, superenalotto e non so più che altro, in modo che la gente si possa rovinare : questo sì è bello e morale, poiché fornisce risorse ai vampiri della Kasta!
Il risparmio invece sottrae risorse, il risparmio è il male e va punito.
Portate via i vostri soldi, evadete le tasse il più possibile : affamare i vampiri della Kasta del Monnezzastan deve diventare una missione civile.

Anonimo ha detto...

.. sto aspettando una rivoluzione stile 1917 in Russia, i primi ad essere impiiccati saranno quei farabutti!
Paolo

Anonimo ha detto...

+60 % !! Se sei frank 77, bentornato, mancavi da un bel pezzo.
Alessio

Anonimo ha detto...

l'unico modo per mandarli a casa è azzarae il sistema utilizzando l'arama che loro hanno creato per alimentare il loro potere: il debito pubblico, bisogna distruggerlo e renderlo inutile pezzi di carta sono e pezzi di carta devono tornare ad essere

questa è dittatura di una burocrazia ottusa e diabetica di cui ci dobbiamo liberare

Anonimo ha detto...

Che gioia leggere un articolo di spessore, da mesi ormai uso i quotidiani italiani di qualunque area come carta per pulire i vetri o per accendere il caminetto. La vera informazione si trova solo su internet cercando bene :)
Grazie Paolo, grazie Phastidio