STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL GOVERNO AL LAVORO SU PARMALAT: TREMONTI PROVA A MESCOLARE LE CARTE!


DUE STRADE ..anche se in salita

1) Congelare i diritti di voto dei francesi all'assemblea di aprile (vedi Edison 2001)
Ma Bruxelles si incazzerebbe e non poco... e nel giro di poco tempo il vero dovrà essere tolto

2) Rivedere la soglia d'opa spostandola sotto il 30%. Un'asticella variabile a seconda dei casi. UN VERO CAOS IN MANO ALLA POLITICA (che allontanerebbe sempre piu' gli investitori esteri) che però aprirebbe la porta a una seconda cordata o a una co gestione Lactalis Ferrero-Granarolo.

RICORDO CHE INTESA HA UN PROBLEMA : GRANAROLO
La società deve essere piazzata (così come fece Passera con Airone in Cai) e Intesa farà di tutto).
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro ML,

ti fornisco un'ipotesi di studio: il concordato Parmalat è ancora sub judice in cassazione.

Cioè: il decreto che ha creato la Parmalat Spa dalle ceneri della vecchia Parmalat Finanziaria è stato appellato da alcuni vecchi azionisti, e i giudici devono ancora decidere se il concordato va bene oppure no.

Se la Cassazione (per assurdo) dovesse cassare il concordato (decreto Marzano) la Nuova Parmalat non esisterebbe più e tutte gli assett, il marchio, la cassa ect ritornerebbero in mano alla Parmalat Finanziaria, che nel frattempo è tornata in bonis. Enrico Bondi è ancora commissario di detta Parmalat Finanziaria...

Quindi i francesi resterebbero con una mosca nel palmo, gli azionisti della vecchia società tornerebbero clamorosamente in gioco (è da notare che le azioni di Parfin sono ancora regolarmente presenti nei dossier titoli...) e gli azionisti della attuale quotata dovrebbero bussare alla porta del commissario Bondi per ottenere un concambio nuove azioni-vecchie azioni...Bondi cacciato da AD della quotata potrebbe comunque di nuovo "dettare legge" come Commissario straordinario della Finanziaria

In questo modo Parmalat resterebbe sicuramente italiana.

ML, pensa come sono idioti i politici italiani: hanno scritto il concordato in mano da strappare di mano l'azienda ai risparmiatori italiani (azionisti), facendo perdere miliardi anche ai risparmiatori (italiani) che avevano i bond e hanno recuperato si e no il 50%... E poi se la sono fatta strappare di mano dai francesi..

Vediamo se adesso sono così intelligenti da fregare anche i francesi, rimettendo magari l'azienda nella mani dei LEGITTIMI PROPRIETARI, cioè i vecchi azionisti di Parmalat Finanziaria (che sono ITALIANI e non stranieri)

Lattaio di Parma

Anonimo ha detto...

ottimo spunto

parfin non è mai fallita. e i mld raccolto da bondi spettano a parfin.

Io un'idea sulla vicenda ce l'ho:

1) La grande regia delle banche metterà Granarolo, Nuova Parmalat, Parfin tutti insieme appassionatamente! Un bel adc con conversione 1:1 azioni vecchie e nuove e Granarolo. E i suoi pesanti debiti finalmente via dal bilancio Intesa!

2) Ai francesi verrà data una bella mancia e via!

Il gruppo fatturerà così 6-7 mld, la cassa sarà sparita e in dote arriverà il miliardo di debiti della granarolo. Ci penserà Parmalat a pagare a Intesa i prestiti per Granarolo!!!!!!!!!!!!

I francesi hanno solo velocizzato le cose...

questa la mia idea.

saluti
Alfio

Anonimo ha detto...

una bella OPA a 2,70!!!!

che le banche raccolgano 2-3 mld, una cordata di imprenditori (TZE') e la facciano finita!!!!

Anonimo ha detto...

è vero, se Bondi "timona" ancora l'altra azienda, che difficoltà ci sarebbe che lo stato faccia qualche mossa che annulli la Marzano?

Passerebbe tutto di nuovo nelle mani di bondi? Ma siamo sicuri che è così?

E ferrero che avrebbe offerto 2,65 per azione ai fondi? e Lactalis (sponsorizzata dalla Deutsche Bank) avrebbe pagato 2,80 col rischio di vedere azzerare il suo investimento?

Le azioni della parmalat di adesso sono di questa parmalat.

Al max è il miliardo e mezzo che potrebbe non essere giustificabile nel bilancio dell'attuale nuova parmalat.

Cmq dietro ci sta come al solito una porcata all'italiana... leggasi Marzano.

ciao ciao