CARMEN THE SISTER E I GOVERNI CHE STAMPANO MONETA
CARMEN THE SISTER, come sapete è una new entry del nostro gruppo.
ieri ha tradotto un bell'articolo (anche se adatto per chi mastica di economia) dove affronta il problema della creazione della moneta e della visione iperinflazionistica.
L'articolo è scritto da Randall Wray e risponde a Krugman.
La teoria di Wray si chiama MMT (modern money theory)
I Deficit di Bilancio e la Spesa Pubblica Sono Necessari per Porre Fine alla Crisi
ARTICOLO PER POCHI LETTORI CHE MASTICANO MACRO....
CARMEN THE SISTER E I GOVERNI CHE STAMPANO MONETA
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6 commenti:
paolo, non funzia il link..
La Repubblica è Res Publica, cioè la cosa di tutti, ovvero lo Stato è dei cittadini ed è i cittadini, e questi sono lo Stato.
Il buon bilancio familiare è quello dove prima di spendere si risparmia, dove si guadagna più di quanto si spende, e dove è considerato disastroso il contrario, cioè spendere più di quanto si guadagna, cioè indebitarsi. Uno Stato è esattamente come una famiglia, è virtuoso se guadagna più di quanto spende, ed è indegno se si indebita.
Chi mai può dubitare di quanto scritto sopra? Res Publica: sono 2000 anni che questo concetto è la base stessa del convivere civile. Lo Stato deve guadagnare di più di quanto spende: ma lo capirebbe anche un tordo che è la via economica per eccellenza. No?
No, sbagliato, tutto sbagliato. Anzi, catastroficamente sbagliato. Anzi, costruito apposta per ingannarci, e per arrivare proprio alla distruzione degli Stati moderni nella loro unica funzione legittima, che è, ripeto, di spendere una moneta sovrana a deficit per creare piena occupazione e pieno Stato Sociale.
Il concetto di Res Publica sarebbe dovuto morire nell’istante in cui Nixon nel 1971 sancì la creazione definitiva del denaro moderno, quello libero da vincoli con le riserve d’oro e quindi in grado di essere creato dal nulla dagli Stati e senza limiti. Prima di ciò infatti gli Stati non potevano spendere liberamente, perché in teoria per ogni lira o dollaro o marco ecc. che mettevano in circolazione, ci doveva essere una pari quantità di oro nei forzieri nazionali. Perché? Perché la legge stabiliva che i cittadini avevano diritto in qualsiasi momento di portare i soldi in banca ed esigere in cambio pezzetti d’oro, letteralmente. Quindi l’oro equivalente ai soldi circolanti doveva sempre esserci, ma non era facile procurarselo, per cui gli Stati non potevano decidere spese improvvise a piacimento. Nixon disse basta, e sganciò il dollaro dall’oro, per cui l’America poteva a quel punto emettere denaro senza limiti, proprio inventandoselo di sana pianta. Le altre nazioni ricche fecero altrettanto (è più complessa la cosa, ma di fatto fu così). Nacque la moneta moderna. I grandi capitali privati tremarono, panico.
Pochi comprendono l’importanza epocale di quella mossa. Cambiò la storia dell’economia e il senso stesso di Stato dopo almeno 200 anni. Prima, Stato e cittadini erano veramente nella stessa barca: era vero che se lo Stato pasticciava col denaro spendendo troppo, sia i cittadini che lo Stato potevano fare bancarotta (correvano in banca a richiedere oro in cambio dei soldi circolanti, ma se l’oro non era sufficiente… bang!); era vero che in talune circostanze lo Stato poteva dover tassare i cittadini per riprendersi il denaro al fine di spenderlo, perché non poteva certo crearlo dal nulla a piacimento visto il vincolo con l’oro. Dunque era vera la Res Publica, ovvero la condotta fiscale dello Stato era legata direttamente al destino dei cittadini, e viceversa. Ma dal momento in cui allo Stato fu concesso di possedere una moneta sovrana svincolata da tutto, tutto cambiò. Da quel momento lo Stato si separò dalla cittadinanza ed ebbe in mano uno strumento inedito con cui governare: poteva emettere denaro inventandoselo, poteva quindi spendere con pochi limiti.
In parole semplici: lo Stato divenne una cosa tutta sua con un suo portafoglio (cioè la moneta inventata dal nulla e quasi senza limiti) libero da noi cittadini. Noi cittadini non fummo più lo Stato. Quest’ultimo poteva perciò decidere di investire nelle infrastrutture nazionali, nei posti di lavoro, nello Stato Sociale, nella produttività privata tanto quanto voleva, arricchendoci. Oppure poteva decidere di fare l’opposto, di tassarci sottraendoci denaro e quindi di impoverirci un poco o anche tanto. Ricordo qui quanto spiegato nei dettagli ne Il Più Grande Crimine, e cioè che quando questo tipo di Stato spende a debito, esso accredita conti correnti dei cittadini aumentandoli, oppure gli offre titoli di Stato che non fanno altro che spostare il denaro dei cittadini da un conto corrente dove guadagna l’1% a uno dove guadagna il 4, il 5 o il 6%. Perciò, la spesa a debito dello Stato arricchisce sempre i cittadini, che non la devono mai ripagare, perché il debito dello Stato è contratto solo con se stesso e viene onorato dal medesimo semplicemente emettendo di nuovo il suo denaro (Keynes, Commons, Robinson, Samuelson, Minsky, Godley, Wray, et al.)
Chiaramente due entità separate, Stato e cittadini; il primo con una funzione di ‘levatrice’ dei secondi, e questi ultimi con il potere di legittimare la propria levatrice democraticamente. E cosa avrebbe fatto la cittadinanza fossa mai stata informata di questa reale funzione dello Stato? Ovvio, avrebbe decretato democraticamente che sì, lo Stato doveva spendere il suo denaro a deficit per creare il benessere pubblico, di noi tutti. Quasi senza limiti. Ma questo avrebbe decretato anche un’altra cosa: la fine per sempre del potere dei grandi capitali privati di dominare l’economia, cioè il mondo, poiché essi avrebbero da quel momento dovuto sempre competere con un potere assai più forte e illimitato, quello degli Stati come 'levatrici' nell'interesse dei cittadini. Marchionne blatera il suo “investimento sì o investimento no”? E chissenefrega, in uno Stato a moneta sovrana che svolgesse le sue funzioni legittime il signor Marchionne sarebbe stato invitato a proseguire a passi lunghi e ben distesi verso la frontiera, dove un solerte finanziere avrebbe magari aggiunto una buona pedata nel suo didietro, e la forza lavoro licenziata dalla Fiat sarebbe stata impiegata dal programma di Stato di Piena Occupazione dotato di un budget confronto a cui l’investimento di Marchionne è una paghetta (Wray, 1998-2011). Le banche giocano sporco e ci trascinano nel baratro finanziario? Bene, le si nazionalizza, i manager si spediscono nelle nazionali galere, e con la vendita degli asset bancari più una buona iniezione di denaro dello Stato si salvano i correntisti, poi le aziende assetate di credito e i cittadini creditori/debitori truffati (cioè si fa tutto quello che ha fatto il governatore della Banca Centrale americana Ben Bernanke, cambiando però il finale per i manager e i destinatari dei trilioni di dollari di Stato che Ben ha prontamente emesso dal nulla senza che per questo crollasse l’America).
Lo stesso è accaduto con l’assurdo concetto secondo cui uno Stato è esattamente come una famiglia, e deve spendere o risparmiare come la famiglia. Sappiamo che questo, nel caso di Stato a moneta sovrana moderna, è del tutto falso. Ne Il Più Grande Crimine trovate la piena spiegazione tecnica del perché, al contrario, lo Stato con propria moneta deve spendere a deficit e non ha quasi limiti di debito. Ma di nuovo badate all’insidia insita nel concetto Stato=famiglia: paralizzare le casse governative nella loro funzione di spesa a deficit pro cittadini attraverso una vera e propria PsyOp, che nel gergo dei servizi segreti sta a significare Operazione Psicologica di manipolazione di massa. Vengono comunemente impiegate dal dopoguerra, e i casi più noti furono quelli associati al ‘pericolo rosso’ in Italia e in America Latina, alla Guerra al Terrorismo, ma anche all’economia. Nessuna teoria del complotto, al contrario, sono operazioni sofisticatissime citate in infiniti documenti declassificati oggi consultabili nei National Security Archives di Washington. Nel caso in questione si usò il concetto di cui sopra che è di micidiale penetrazione, perché risuona assolutamente plausibile alle orecchie non solo dei politici, ma anche di tutti i cittadini. Ripeto: lo Stato è come una famiglia, deve guadagnare di più di quanto spende, e non deve spendere di più di quanto guadagna se no s’indebita, e questo è un disastro, ci dissero. Logico, no?
Ma se una crisi colpisce il Paese e ci porta la disoccupazione giovanile al 29% come oggi in Italia? Peccato. Lo Stato potrebbe inventarsi sia i posti di lavoro che gli stipendi per quei poveri ragazzi… ma no! Perché la ‘famiglia’ non può dare tutta la paghetta che gli pare ai figli, c’è un limite. Peccato davvero se un terremoto devasta l’Aquila trasformando un gioiello italiano in uno spettro conficcato nel mezzo del Paese con la rovina finanziaria di migliaia di persone in lutto. Lo Stato potrebbe inventarsi tutto il denaro per una piena ricostruzione abitativa, lavorativa, artistica, psicologica e senza Clooney o il G8… ma no! Perché la ‘famiglia’ ha limiti di budget, anche quando si versano le lacrime. E così per gli ospedali, le scuole, l’università, i parchi, i musei, le pensioni, ecc. ecc. Tanti hanno per cinquant’anni rinunciato a tantissimo, ingoiato a volte tragedie immense, perché convinti che in effetti questo nostro Stato è come noi, e come noi deve tutte le sere fare i conti sul tavolo di cucina sperando di non dover dire ai proprio figli “non ce n’è più, questo mese niente pizza fuori”, che però nella realtà di una nazione significa rinunce che troncano destini per sempre. Ma non era vero, lo Stato con propria moneta non deve mai bilanciare i conti, non è una famiglia.
Tutto il resto che ci spiegano e' secondo me ( ed e' solo il mio parere)SOLAMENTE ED ESCLUSIVAMENTE ARIA FRITTA. Colgo l' occasione per ringraziare Mercato Libero, che mi ha aiutato ad osservare il mondo che mi circonda con occhi più attenti, ed arrivare alla conclusione, che stiamo giocando una partita (la nostra vita)senza conoscerne le regole.E giocare la nostra partita più importante con dei bari, che cambiano continuamente le regole del gioco è una cosa che mi fa veramente arrabbiare parecchio. Buon lavoro a tutti.
Marco Boggio
Gira e rigira i soldi sono sempre "COSA LORO", loro li stampano, loro li prestano, loro li riscuotono.
Tesla
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