LA GIORNATA INIZIA CON UNA RIFLESSIONE DI ICEBERGFINANZA
icebergfinanza - IL SEQUESTRO DELLE DEMOCRAZIE
Quello che sta accadendo in Africa e in Medioriente non è altro che l'inevitabile destino di chiunque cerchi con la dittatura e la forza di opprimere la libertà dei popoli, libertà che spesso è pilotata ad arte da interessi superiori ma che in questo caso è alimentata dalle infime condizioni umane e sociali in cui questi popoli per troppo tempo sono stati tenuti con la chiara e consapevole connivenza dei governi occidentali interessati allo sfruttamento di questi territori e veicolata da quello straordinario strumento e allo stesso tempo devastante che è internet.
Una dittatura che non mi stancherò mai di ripetere è in corso anche oggi nei paesi occidentali attraverso il completo sequestro della vita sociale delle comunità ad opera della finanza speculativa e di un gruppo di esaltati che grazie all'azzardo morale concesso dalla politica spesso connivente sta letteralmente imponendo il più impressionante trasferimento di ricchezza che la storia ricordi.
Ieri il buon Trichet ha detto che sarebbe stupido alzare i salari ma siccome questi ragionano solo in termini tecnici sarebbe interessante chiedere loro se anche il concetto di ridistribuzione della ricchezza darebbe loro fastidio in chiave inflattiva.
Il museo delle cere allestito presso le banche centrali usa il populismo per comunicare alla politica che il loro compito è difendere i popoli dal mostro dell'inflazione e dalla disoccupazione, quando l'inflazione è la stessa politica monetaria a cercare di crearla, di fomentarla, quando la disoccupazione oggi è in parte strutturale.
Siamo in una trappola, una trappola della liquidità e non appena il prezzo della benzina comincerà a salire oltre i 4 dollari al gallone anche il popolo americano e il mondo intero tornerà ad assaporare quella calda sensazione di ricchezza che il buon Bernanke ha cercato di diffondere favorendo in ogni istante la speculazione. La loro creatività è limitata ai testi accademici e nelle loro gabbie dorate non percepiscono nulla della realtà.
Basta che alcuni Paesi reclami il loro diritto alla democrazia e alla libertà e subito si scatena il panico e la grande fuga da quella che un gruppo di analisti ed economisti esaltati chiama la migliore opportunità del prossimo secolo, i mercati azionari, quelli che riflettono l'economia reale...che sta collassando!
Altro che inflazione, altro che recessione, il prossimo ciclo sarà una depressione, il caos totale, grazie al fatto di non aver voluto affrontare i veri problemi, la testimonianza che questa crisi ci ha lasciato!
LA GIORNATA INIZIA CON UNA RIFLESSIONE DI ICEBERGFINANZA
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5 commenti:
Ho seguito per quanto ho potuto in serata gli avvenimenti. E devo dire di essere rimasto terrorizzato da certe mie riflessioni, e sconcertato di fronte a certi commenti (molto numerosi) in cui mi sono imbattuto in blog, e nelle rubriche dei lettori anche di quotidiani importanti. Intanto ho ben presente l'effetto di certe cadute di frontiere vicine a noi. Che bello: il comunismo non c'è più! Poi una quantità di disperati, avventurieri, delinquenti si sono riversati qui. E tutti sappiamo come si viva qui da noi in Italia - ventre molle dell'Europa - l'impatto dell'immigrazione. Ma almeno con certa gente c'era qualche similitudine di origini o di religione, o al limite di razza! Ora siamo di fronte alla reale invasione di migliaia di persone sostanzialmente aliene. Migliaia! Forse milioni si riverseranno qui da tutta l'Africa, anche dell'est e subsahariana. E già si sapeva che sulle coste nordafricane ce ne erano una quantità immane. Era stato detto anche nei dettagli. Bivaccavano e aspettavano. E l'Europa ci ha scaricato ufficialmente stasera stessa, con una dichiarazione in cui sostanzialmente si fa appello al nostro buon cuore! Non basta. Sono rimasto basito dai commenti di un sacco di gente, di cui parlavo all'inizio. Ma sapete che dicono? Che è tutta colpa di Berlusconi, perché era amico di Gheddafi. Lo sbertucciano nonostante sappiano anche i sassi che il Berlusca altro non fece che proseguire negli accordi portati avanti da D'Alema e Prodi. La casa sta andando a fuoco e questi imbecilli litigano su dove siano stati comprati i fiammiferi! Avvilente. Intendiamoci: conobbi profughi italiani dalla Libia, e il leccamento di terga del Cav al beduino non l'ho MAI digerito. Ma non potendo ucciderlo, non vedo quale altra scelta il premier (sotto il ricatto pesante dell'aprire il rubinetto dei profughi) avrebbe potuto fare, onestamente. Il mio disagio è quello oggi di vivere in un contesto incerto e facile al precipitare (guardatevi in TV le scene di Lampedusa sostanzialmente invasa, e siamo solo all'inizio), e la sensazione di essere circondato da imbecilli polemici, astiosi, malmostosi, rancorosi a cui il bene comune (e il destino comune) non interessano per nulla.
Grazie al cielo qualcuno che dice le cose come stanno realmente.
Ormai il tam-tam si sta diffondendo e la ruota e' tempo che giri perche' Governi, Banche e Corporation sono stati inventati per servire gli essere umani,non per essere serviti.
"Una dittatura che non mi stancherò mai di ripetere è in corso anche oggi nei paesi occidentali attraverso il completo sequestro della vita sociale delle comunità ad opera della finanza speculativa e di un gruppo di esaltati che grazie all'azzardo morale concesso dalla politica spesso connivente sta letteralmente imponendo il più impressionante trasferimento di ricchezza che la storia ricordi."
Quello che sta accadendo in medio-oriente, oltre ad essere espressione di malcontento di milioni di persone, è anche il risultato di una pianificazione ben orchestrata dagli USA.
Il gigante americano ha capito che per guadagnare terreno non servono bombe e missili, ma una fine strategia che faccia leva sui bisogni reali della gente.
Purtroppo gli USA non sono la caritas, e il loro lifting di democrazia esportata servirà, come sempre, esclusivamente ai loro fini econmici.
I popoli arabi forse ci guadagneranno (forse!) in diritti, ma che senso ha tutto ciò se la pancia continua a rimanere vuota?
Resta comunque il problema della variabile NON calcolata, ossia il pericolo che la protesta si estenda a macchia d'olio in quei paesi che sono i maggiori esportatori di gas e petrolio mondiale.
Provate ad immaginare per un attimo l'Iran che chiude lo stretto di Hormuz o il gasdotto algerino fuori uso.
Uno scenario molto preoccupante.
Cordiali saluti
F. Faggin
bel problema !
se fosse vero che accadra' nei prossimi anni (5-10) , non ci sara' un buco al mondo dove andare a infilarsi ...
basti pensare a che ne sara' della vecchia europa assediata da 850 mil di africani poverissimi e giovanissimi ...
sara' forse un "si salvi chi puo' " che i governi ciechi e colpevoli occidentali lanceranno infine ?
giovanni (pavia)
Io non sono d'accordo con la visione di questo articolo. Tutti gli sconvolgimenti socio politici, bancari e azionari sono sempre provocati artificiosamente. Vengono studiati a tavolino con grandissima precisione e certezza di risultato. I servizi segreti sono il mezzo scatenante. La situazione mediorrientale e quella africana non nascono dal popolo ma sono provocate da infiltrazioni, disinformazione, controllo dei media da parte dei poteri forti. Le persone sono vittime ignoranti provocate e sacrificate per fini di mediatici e di controllo. Vedrete che ora sarà necessario proporre e approvare leggi straordinarie che limiteranno ancor più la libertà. La parte alta e occulta della piramide di controllo sta accerchiando Russia e Cina e sta prendendo il controllo delle fonti energetiche mondiali.
Saluti Alessio
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