PONZELLINI PONZELLINI UNA NE PENSI 100 NE COMBINI!!!
MENTRE LEGGETE L'ARTICOLO SENTITEVI LA CANZONCINA MILANESE
LO SAPETE CHE MERCATO LIBERO RITIENE PONZELLINI UN VERO PROBLEMA PER LA BANCA POPOLARE DI MILANO E PER IMPREGILO. ABBIAMO GIA' SCRITTO NEL PASSATO RECENTE ARTICOLI CHE SPIEGANO IL SUO "STRANO" MODO DI LAVORARE...
Qualcuno dice che assomiglia a Palenzona...ma per Ponzellini sarebbe un complimentone!!!
IL SUO LAVORO, PER ORA, HA PORTATO LE AZIENDE A SOTTOPERFORMARE PESANTEMENTE
LEGGETE QUESTI STRALCI TRATTI DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE !!!
Nel biennio horribilis 2009-2010 mentre la maggior parte delle aziende in attesa di credito tira la cinghia, alla Banca Popolare di Milano presieduta da Massimo Ponzellini si respira un'aria di festosa abbondanza.
Nel luglio scorso, a ridosso del bilancio semestrale che mostra un crollo del 43,4% dell'utile netto a 70,2 milioni, ai top manager della banca cooperativa vengono riconosciuti bonus per 2,550 milioni di euro.
Direttore e condirettore generale, Fiorenzo Dalu e Enzo Chiesa, incassano rispettivamente 350 e 300 mila euro (costo per la banca 850 mila, come riportato nella delibera del consiglio che dà conto anche del voto contrario dei consiglieri Franco Debenedetti e Roberto Fusilli).
E POI PARLANO DELL'AUTO AZIENDALE: affidando a Dalu «il mandato per la determinazione dei criteri dettagliati di assegnazione».
E ARRIVA LA PORSCHE CAYENNE!!!
A piazza meda (sede BPM) arrivano i primi SUV Porsche Cayenne, tipica auto aziendale, si scopre che il piano auto sta esponendo la banca a spese esorbitanti, pare 650 mila euro all'anno per dieci anni. A quel punto il piano viene sospeso in fretta e furia. Tutto a posto? No, protestano i dirigenti che hanno già venduto l'auto personale per prendere quella aziendale e protestano i fornitori che minacciano una penale da 1 milione.
PONZELLINI SI DICE ESSERE banchiere nell'orbita della Lega Nord e anzi era stato lo stesso leader del Carroccio Umberto Bossi a dichiarare : «Ponzellini? L'abbiamo messo noi in Bpm».
PASSIAMO ORA AL SEGRETO DELLE PROMOZIONI
A gennaio, per la prima volta nella storia della Bpm, vengono secretate le promozioni dei dipendenti, spostamenti e avanzamenti di grado che la banca vara ogni anno e in trasparenza rende noti all'interno.
LA BANCA (PONZELLINI) motiva la scelta con un «profilo di meritocrazia di esclusiva pertinenza dei singoli interessati». Un'espressione che resta incomprensibile ai più fino a che, molti mesi dopo, si scopre che tra i destinatari delle promozioni ci sono i quattro (ex) capi delle quattro (grandi) sigle sindacali che hanno appoggiato l'elezione di Ponzellini. Circola in banca un documento con le 60 maggiori retribuzioni, in buona posizione si piazzano Gianfranco Modica (Fisac-Cgil), Franco Zaffra (Uilca-Uil), Roberto Gazzola (Fiba-Cisl), Mauro Scarin (Fabi).
Ognuno di loro avrebbe avuto un aumento di 40 mila euro circa e relativo scatto di grado per i meriti assunti sul campo come bancari, compreso Scarin che è segretario aggiunto della Fabi nazionale, impegno che lo chiama a Roma e lo allontana inevitabilmente dallo sportello. Zaffra viene messo fuori dalla Uilca, nessuno dei quattro lascia la banca.
E PASSIAMO ALLE ASSUNZIONI
C'è poi la vicenda della gestione delle selezioni per le assunzioni dei figli dei dipendenti in uscita. Un gruppo di genitori si è rivolto alla magistratura dopo aver riscontrato «gravi irregolarità» nelle testature in seguito alle quali sarebbero stati assunti figli di dirigenti e sindacalisti (addirittura anche una moglie) mentre sarebbero stati scartati giovani laureati in economia figli di semplici impiegati. La prima udienza è fissata per il 18 novembre.
In questo clima Ponzellini si appresta a chiedere al consiglio il patteggiamento per 220 milioni circa con il fisco sulle presunte evasioni fiscali nelle triangolazioni con l'estero.
LO SAPETE CHE MERCATO LIBERO RITIENE PONZELLINI UN VERO PROBLEMA PER LA BANCA POPOLARE DI MILANO E PER IMPREGILO. ABBIAMO GIA' SCRITTO NEL PASSATO RECENTE ARTICOLI CHE SPIEGANO IL SUO "STRANO" MODO DI LAVORARE...
Qualcuno dice che assomiglia a Palenzona...ma per Ponzellini sarebbe un complimentone!!!
IL SUO LAVORO, PER ORA, HA PORTATO LE AZIENDE A SOTTOPERFORMARE PESANTEMENTE
LEGGETE QUESTI STRALCI TRATTI DA UN ARTICOLO DEL CORRIERE !!!
Nel biennio horribilis 2009-2010 mentre la maggior parte delle aziende in attesa di credito tira la cinghia, alla Banca Popolare di Milano presieduta da Massimo Ponzellini si respira un'aria di festosa abbondanza.
Nel luglio scorso, a ridosso del bilancio semestrale che mostra un crollo del 43,4% dell'utile netto a 70,2 milioni, ai top manager della banca cooperativa vengono riconosciuti bonus per 2,550 milioni di euro.
Direttore e condirettore generale, Fiorenzo Dalu e Enzo Chiesa, incassano rispettivamente 350 e 300 mila euro (costo per la banca 850 mila, come riportato nella delibera del consiglio che dà conto anche del voto contrario dei consiglieri Franco Debenedetti e Roberto Fusilli).
E POI PARLANO DELL'AUTO AZIENDALE: affidando a Dalu «il mandato per la determinazione dei criteri dettagliati di assegnazione».
E ARRIVA LA PORSCHE CAYENNE!!!
A piazza meda (sede BPM) arrivano i primi SUV Porsche Cayenne, tipica auto aziendale, si scopre che il piano auto sta esponendo la banca a spese esorbitanti, pare 650 mila euro all'anno per dieci anni. A quel punto il piano viene sospeso in fretta e furia. Tutto a posto? No, protestano i dirigenti che hanno già venduto l'auto personale per prendere quella aziendale e protestano i fornitori che minacciano una penale da 1 milione.
PONZELLINI SI DICE ESSERE banchiere nell'orbita della Lega Nord e anzi era stato lo stesso leader del Carroccio Umberto Bossi a dichiarare : «Ponzellini? L'abbiamo messo noi in Bpm».
PASSIAMO ORA AL SEGRETO DELLE PROMOZIONI
A gennaio, per la prima volta nella storia della Bpm, vengono secretate le promozioni dei dipendenti, spostamenti e avanzamenti di grado che la banca vara ogni anno e in trasparenza rende noti all'interno.
LA BANCA (PONZELLINI) motiva la scelta con un «profilo di meritocrazia di esclusiva pertinenza dei singoli interessati». Un'espressione che resta incomprensibile ai più fino a che, molti mesi dopo, si scopre che tra i destinatari delle promozioni ci sono i quattro (ex) capi delle quattro (grandi) sigle sindacali che hanno appoggiato l'elezione di Ponzellini. Circola in banca un documento con le 60 maggiori retribuzioni, in buona posizione si piazzano Gianfranco Modica (Fisac-Cgil), Franco Zaffra (Uilca-Uil), Roberto Gazzola (Fiba-Cisl), Mauro Scarin (Fabi).
Ognuno di loro avrebbe avuto un aumento di 40 mila euro circa e relativo scatto di grado per i meriti assunti sul campo come bancari, compreso Scarin che è segretario aggiunto della Fabi nazionale, impegno che lo chiama a Roma e lo allontana inevitabilmente dallo sportello. Zaffra viene messo fuori dalla Uilca, nessuno dei quattro lascia la banca.
E PASSIAMO ALLE ASSUNZIONI
C'è poi la vicenda della gestione delle selezioni per le assunzioni dei figli dei dipendenti in uscita. Un gruppo di genitori si è rivolto alla magistratura dopo aver riscontrato «gravi irregolarità» nelle testature in seguito alle quali sarebbero stati assunti figli di dirigenti e sindacalisti (addirittura anche una moglie) mentre sarebbero stati scartati giovani laureati in economia figli di semplici impiegati. La prima udienza è fissata per il 18 novembre.
In questo clima Ponzellini si appresta a chiedere al consiglio il patteggiamento per 220 milioni circa con il fisco sulle presunte evasioni fiscali nelle triangolazioni con l'estero.
PONZELLINI PONZELLINI UNA NE PENSI 100 NE COMBINI!!!
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2 commenti:
Bpm avrebbe bisogno sicuramente di un veloce ricambio,questa banca ha un valore inespresso.Gian
anche la lega comincia a farmi vomitare.
cosa ne pensi Paolo del tea-party??
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