STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


L'ACCORCIAMENTO DELLA FILIERA E I GAS (GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI) VANNO BENE SOLO SE...


Fa tanto fico sostenere i GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI, sono in molti che si riempiono la bocca con queste definizioni... MA fermiamoci un attimo e domandiamoci: FUNZIONA VERAMENTE IL MODELLO...?

e SOPRATUTTO ....FUNZIONA PER CHI???

Ricordatevi che il gruppo deve essere messo al centro e non il contadino (che è solo uno degli ingranaggi del sistema). Il vantaggio deve essere DELLA COMUNITA'. e deve essere un vantaggio ECONOMICO, evitando il lavoro gratuito di idealisti...(che poi si stufano)

E' vero che le grandi multinazionali distruggono la produzione locale o la schiavizzano, tenendo per se tutti i profitti, ma cosa rischia di nascondersi dietro i GAS (gruppi di acquisto solidali).

QUESTO BREVE ARTICOLO NON E' CONTRO QUESTE FORME DI ACQUISTO, MA TENTA DI IDENTIFICARE ALCUNE AREE DI CRITICITA' CHE DOVREBBERO ESSERE SUPERATE.

1) L'agricoltore oggi vende alla multinazionale a un certo prezzo la sua produzione (supponiamo un prezzo di 100). Arriva un GAS e l'agricoltore riesce a vendere a 200!
Questo è un sovra profitto che l'agricoltore è giusto che realizzi SOLO SE QUESTO SOVRAPROFITTO CORRISPONDE A UN REALE ABBASSAMENTO DEI COSTI PER IL CONSUMATORE FINALE.
trovo ridicolo che una PERSONA vada a comprare la stessa zucchina allo stesso prezzo di un supermercato, in un mercato organizzato dai GAS.

2) Chi organizza i GAS molte volte LAVORA e ORGANIZZA (o fa lavorare le persone della struttura) la filiera senza prendere profitto per il lavoro svolto o accontentandosi di una remunerazione bassissima. Lo fa perchè ci crede.....Assurdo, il contadino guadagna di piu' proprio perchè una parte della filiera lavora gratis...INSOSTENIBILE.

3)Il comune a volte sostiene i GAS dando gratuitamente (o a poco prezzo) degli spazi per organizzare i mercati: SBAGLIATO, infatti il comune rinuncia a del profitto (che sono soldi della comunita') per permettere all'agricoltore di guadagnare di piu', senza CONTROLLARE che i beni venduti ai mercati GAS portino un effettivo vantaggio ECONOMICO alla comunità di acquirenti (ovvero ai cittadini consumatori).

OGNI QUALVOLTA CHE I GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE AGISCONO SENZA UN EFFETTIVO GUADAGNO ECONOMICO PER IL GRUPPO D'ACQUISTO SONO PROFONDAMENTE INIQUI E SBAGLIATI!!! L'UNICO AD APPROFITTARNE E' IL CONTADINO CHE, INVECE CHE CERCARE MAGGIORE EFFICIENZA, TROVA UN GRUPPO DI IDEALISTI CHE SONO DISPOSTI A PAGARE DI PIU' O UGUALE PER PRODOTTI CHE TROVEREBBERO COMODAMENTE AL SUPERMERCATO (e che spesso si potrebbero far consegnare a casa).

Voglio ricordarvi che Mercato Libero pensa che i GAS siano una grande bella iniziativa MA SOLO SE IL CONSUMATORE SPENDE DI MENO CHE AL SUPERMERCATO senza costi sociali (ovvero senza che i gas lavorino gratis, o il comune offra sovvenzioni...che significherebbero minor soldi per la comunità per altre iniziative, o che il contadino venda a un prezzo piu' alto )

E ORA MI ASPETTO UN BEL PO' DI CRITICHE.
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32 commenti:

Anonimo ha detto...

non consideri un argomento fondamentale: questi gruppi si rivolgono esclusivamente a prodotti sani, coltivati in maniera sana, per la quale sono anche disposto a pagare di più eda far guadagnare di più il contadino a beneficio della mia salute. I supermercati e le loro filiere spesso vendono solo "plastica" prodotta in serre ambigue con fertilizzanti chimici spesso cangerogeni. Infatti con i GAS si trovano solo prodotti di stagione ed in quantità limitata. Che prezza ha la nostra salute?

Anonimo ha detto...

beh, c'e' in giro la vulgata che la qualita' dei prodotti che arrivano ai supermercati e' ben diversa da quella che si trova tramite GAS.
Io devo riconoscere che sul pesce ad esempio e' verissimo!

Max

ML ha detto...

Ma se il contadino vende al supermercato....NON E' LO STESSO PRODOTTO?

Attenti a non farvi incantare da buone argomentazioni..ma che spesso nascondono altri interessi economici...

SIAMO COSI' SICURI DI CERTI RAGIONAMENTI POPULISTI?

E poi....rifletti..oggi la vita media continua ad allungarsi...mentre 50 anni fa...mangiando prodotti naturali si moriva prima.

di chi era la colpa?

Anonimo ha detto...

è vero bisogna considerare la qualità ma il ragionamento fatto é giusto ... a lungo andare le cose funzionano solo se non solo guadagna il contadino ma anche il consumatore finale.
l'entusiasmo degli idealisti é temporaneo e se viene a cadere tutto l sistema crolla.

ML ha detto...

è ovvio che la mia è una provocazione...ma conoscendo qualche gas....neppure poi tanto!!!

ML ha detto...

in che senso max?

Anonimo ha detto...

Da parte mia nesuna critica per ora, ma solo qualche osservazione.

Ho degli amici che fanno parte di un GAS, il "Gasperix" http://www.gasperix.org/
qui a Roma nel X° municipio, non ci partecipo perchè la famiglia della mia compagna ha terre in Irpinia, provincia di Avellino e quindi prodotti genuini e "aggratise", coltivati e allevati, "biologicamente" non mancano mai sulla mia tavola. Loro comunque, "Gasperix" operano anche al di la del semplice approvvigionamento alimentare, cercando di creare un circuito solidale che coinvolga i coltivatori attivamente, non solo come fornitori. I problemi che hai posto riguardo il modus operandi dei Gas, sono giusti e veri e per me si potrebbero superare proprio con il coinvolgimento diretto dei produttori nella rete del gruppo, mettendoli così nel ruolo di partecipanti e non di fornitori esterni. Essendo io rappresentantante di mestiere, adesso di pubblicità, ma in passato di prodotti alimentari, posso dirti che un ragionamento tipico di chi si limita a vendere è "io te venno l'olio, si poi ce lavi a machina a me che me frega, abbasta che paghi" quindi ho capito perfettamente il tuo discorso e concordo. I Gas sono comunque un tentativo, un esperimento, molto pratico e scusate la battuta "terra terra" sicuramente pieno di storture e difetti ma se vissuti con la giusta logica e quindi con la voglia di migliorarli rappresentano comunque un tentativo di superare le storture e i difetti ben più gravi della produzione e distribuzione agroalimentare industriale globalista.
E adesso scusate, ma vado a cucinare il cinghiale cacciato da Mast'Antò (mio suocero) con contorno di verdure coltivate da donna Celeste (la consorte di Mast'antò), tutto condito con l'olio del loro uliveto, e annaffiato col vino delle loro vigne, e la prox sett si va a cogliere olive, che bisogna meritarsele le cose :-) ciao e buona domenica.

Marcello detto Gaporion

ML ha detto...

Marcello..ti invidio!!!
comunque condivido perfettamente il tuo ragionamento!

Anonimo ha detto...

semplicemente che di branzini buoni come quelli che mi ha passato un mio amico, acquistati tramite GAS a pavia, e provenienti dalla laguna veneta, non li ho mai trovati in alcun supermercato.
Max

Anonimo ha detto...

In altre parole il GAS va bene se è più efficente e fa guadagnare tutti. Se uno rinuncia al guadagno, per mantenere il prezzo competitivo, rende le filiera meno stabile. Prima o poi si romperà le scatole. Mi sembra una tesi condivisibile.
gjovi

Anonimo ha detto...

scusa ML ma affrontare il problema dei GAS solo dal lato economico è molto sbagliato. Le finalità dei GAS non sono principalmente il risparmio economico ma altre tipo favorire una produzione KM zero, privilegiare la qualità, favorire chi fa un'agricoltura biologica, aiutare l'economia agricola della zona, creare una comunità di persone che condivide qualcosa. Se poi a tutto questo si riesce ad aggiungere anche il risparmio economico, ben venga.
Ma fare il confronto con i supermercati che tengono dei prezzi bassi grazie alla pessima qualità dei prodotti che vendono (e parlo soprattutto di frutta e verdura) e per il fatto che sfruttano la propria posizione per prendere alla gola gli agricoltori, mi sembra assurdo.

ciao Luca71

Anonimo ha detto...

faccio parte di un gas da qualche tempo e vorrei precisare che:
- "acquistare in gruppo" significa entrare in contatto con tante famiglie che vivono da sempre nel tuo stesso quartiere e non avevi mai conosciuto; quindi l'importanza delle "relazioni personali" tra vicini che nessun altro modo di fare la spesa ti può dare
- "conoscere il fornitore" è fondamentale: capisci le sue difficoltà, condividi le sue scelte, determini insieme il suo giusto guadagno e alla fine, cosa per me importante, sai esattamente da dove vengono formaggi, verdure, carne che mangi
- che io sappia, sono pochissimi i contadini fornitori dei GAS che vendono i loro prodotti anche ai supermarket;

per il resto sono d'accordo che ci debba essere anche un vantaggio economico per il gruppo, ma questo non viene al primo posto o comunque non è il principale criterio: è più importante che vengano pagati tutti i contributi dei dipendenti del fornitore e che questi mi rilasci scontrino o ricevuta fiscale.

Ricordate i fatti di Rosarno di un anno fa? a me, di comprare arance dietro alle quali c'è sfruttamento, soprusi e illegalità varie, non mi va; preferisco quelle che compro col GAS anche se forse sono di pari qualità e costano di più.

Luca - Firenze

ML ha detto...

Luca 71...frutta e verdura spesso sono le stesse che l'agricoltore vende ai supermercati. occhio a generalizzare.
Secondo: l'agricoltore preso per la gola???? ma hai mai pensato al consumatore e al suo continuo perdere potere d'acquisto?

L'unica soluzione è mettere al centro il RISPARMIO del consumatore e non la gola dell'agricoltore, che con la SCUSA di prodotti buoni alza i prezzi!!!

ML ha detto...

luca di firenze

1) per venire in contatto ...basterebbe avere ancora dei valori cattolici...ma oggi preferiamo musulmani e mente aperta...perdendo le radici culturali e legati al consumismo di massa..adesso i GAS per mettono il contatto (mi sembra una giustificazione poco sostenibile)

2) se gli agricoltori non vendevano ai supermercati fino al giorno prima...mi domando: dove vendevano? e a che prezzo? Al centro deve esserci il vantaggio per il consumatore e non per il contadino.

3) pagare di piu' la frutta e la verdura a me non interessa...permettendo magari al contadino di andare in giro in porsche....non è questo il concetto di GAS.

il gruppo d'acquisto deve essere economicamente sostenibile per il gruppo.

Comunque ognuno è libero di farsi abbindolare come crede

Anonimo ha detto...

mi dispiace molto non aver sentito nessuno che mangia a occhi chiusi (sentendo il sapore di quello che mangia e non mangiare con gli occhi quello che ha comprato, molto bello, ma senza sapore).
Per fortuna io e la mia famiglia mangia prodotti coltivati dai miei genitori (polli che per arrivare al peso di quelli che trovi al supermercato ci mettono un anno anzichè un mese), insalata che ha sapore e non sa solo di erba, frutta bacata, ma saporita.
E sapete quello che vi dico: se ha tatto prodotto in più di quello che è il nostro fabbisogno (e considerate che congeliamo, sciroppiamo la frutta, facciamo succhi di frutta per tutto l'anno)o lo regala a persone che sono grate di ricevere un prodotto buono in dono o lo lascia marcire nel campo (è stufa di sentire cazzate come quelle scritte oggi).
buona domenica a tutti.
Marco

P.S. Ieri mia madre ha tagliato una zucca da 25 kg: ne ha tenuto un pezzo per lei e il resto: un pezzo al vicino, due pezzi a due amici ... fino alla fine. La vicina gli aveva dato due broccoli la settimana scorsa .......
Come lo definite questo???

Anonimo ha detto...

io non so dalle tue parti, ma dalle mie CONTADINI che abitano in cascina e che coltivano la terra (non sfruttatori che hanno xtracumunitari senza permessi di soggiorno per 18 ore al giorno nei campi) non girano sicuramente in porsche. Io non sono contadino, ma impiegato, però provengo da una famiglia di contadini.
Marco

ML ha detto...

Marco, io so di contadini che con i gas fanno lauti guadagni e non lo trovo giusto. Dico solo attenti a ciò che si nasconde dietro alcuni gas. tutto qua

ML ha detto...

anonimo delle 16,27: lo definisco un atto stupendo.
ma quante persone potrebbero permettersi di mangiare quel pollo con quello che costerebbe?
La qualità va premiata. concordo. Spesso il contadino che vendeva ai supermercati, oggi vende ai gas guadagnando di piu' DICO SOLO QUESTO.

I contadini c'erano prima e ci sono anche oggi. Dove vendevano prima?
Se ora guadagnano di piu'..forse sarebbe il caso che una parte dei sovraprofitti andasse al gruppo di acquisto.....altrimenti che senso ha?

webalex ha detto...

Se il GAS mi porta in tavola prodotti di migliore qualità, e nello stesso tempo coltivati nel massimo rispetto possibile per l'ambiente, allora la comunità un guadagno ce l'ha lo stesso.

Se vengono mancare quei due presupposti è una presa per i fondelli.

Ma poniamo che siano veri.
Quello che individuo come principale punto critico è il secondo, perchè il lavoro a costo zero va bene per i soldi già li ha... finchè continua ad averli.

Se il costo non si abbassa significa che c'è un problema di costi di produzione/distribuzione che non è stato nè affrontato nè risolto.
E non si dà alcuno stimolo per risolvere il problema.

Anonimo ha detto...

Mah..che guadagnino di piu'non direi, forse e'unimpressione data dalla sicurezza dell'attivita' e del mercato (la gente deve mangiare)rispetto ad altre professioni piu' precarie.
Il fatto che molti si siano costruiti casa e villette dipende anche dal fatto che in campagna si fanno minimo 12 ore di lavoro (anche un operaio cosi' se la farebbe)ma non certo ville ad antigua.
Un fatto molto aleatorio di questa impresa (agricola) e'che sia molto difficile estrpolare il costo di produzione rispetto all'industria e quindi non sai nemmeno se vendi sottocosto o meno, vuoi per i rischi (meteo, malattie, insetti ecc)vuoi per i prezzi di vendita che cambiano nel tempo.
La mia famiglia ha un'azienda orticola. Noi si vende ad una cooperativa che rifornisce supermercati. Pochi prodotti di cui a inizio stagione si conosce gia' prezzo e grosso modo quantita' richieste per cui si puo' programmare il lavoro. Penso che se ci fosse programmazione e buona conoscenza della domanda e prezzi abbastanza standardizzati anche per il gas, in modo da distribuire equamente il reddito fra i vari operatori ci sarebbero oltretutto meno sprechi.
Purtroppo non conosco nessun agricoltore che vende ai gas qui vicino per cui non posso pronunciarmi sul fatto che guadagnino molto rispetto ad altri. Trovo solo stupido antiecologico e costoso il fatto che la nostra produzione dalla provincia di torino vada a milano (sede della societa') e da li' distribuita (magari ritorna a torino!)
Beppe Torino

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,

permettimi di dirTi fraternamente
una cosa, Te di A come Agricoltura,
per citare una nota trasmissione RAI, dedicata al mondo agricolo, conosci ben poco.

Parli sempre che il contadino incassa di pi più,....NOOOOOO incassa il giusto quando vende i suoi prodotti ai GAS...ed è scippato se fosse costretto a vendere alla grande industria.

E' quest'ultima che fa il prezzo, dei prodotti agricolo-caseari e basta vedere quante Aziende agricole che negli ultimi tempi sono state costrette a chiudere, incitate prima ad indebitarsi per riammodernare le proprie strutture e le propri colture e ad "industrializzare il processo produttivo",....e la chiamano OTTIMIZZAZIONE ....per poi buttare
giù i prezzi dei prodotti agricoli e non solo, e cosi trovarsi con l'azienda sotto pignoramento, pronti per quattro soldi ad essere comprate dalle multinazionali italiane e\o estere.

Tu caro Paolo, non parli di di Contadini, di semina, di fotosintesi, di raccolto, ...stai
parlando di un'agricoltura industrializzata che cresce nei cassonetti di terra stivati nei capannoni, facendo una comparazione di prodotto non equivalente, di questo stai parlando,
e le due zucchine, quella prodotta
in capannone e quella prodotta all'aperto, sono due prodotti completamente diversi, almeno che tu non auspichi che questa figura professionale - il CONTADINO - che fa parte della storia dell'uomo sparisca per sempre e lasciare il posto ad una omoggeneizzazione del palato ed anche delle nostri menti.

Con affetto, da un figlio di contadini, coltivatori diretti.

vincenzo misale

Daniele74 ha detto...

Senza fare polemiche sterili,bisognerebbe fare dei distinguo,io sono dentro al mondo dei gas marginalmente come consumatore e ho visto diversi casi,il consumatore molte volte e' un volontario non retribuito e un vantaggio tangibile lo avrebbe solo pagando meno prodotti buoni.Mi e' capitato di acquistare in un gas...per poi trovare due giorni dopo gli stessi prodotti agli stessi prezzi in un Carrefour!Mi e' capitato di acquistare in un altro gas dove si e' venuto a sapere che il "contadino " importava da altri e rivendeva ......Ma mi e' capitato anche di acquistare da un contadino che ti porta a casa i prodotti buoni e naturali col camioncino a un ottimo prezzo!Le esperienze non sono ne tutte positive ne tutte negative,il dott.Barrai voleva dire che bisogna stare attenti a queste associazioni che non sono tutte volte a portare un vantaggio SIA AL PRODUTTORE CHE AL CONSUMATORE come deve essere...

Anonimo ha detto...

Grande Vincenzo!
il Gas prima bisogna provarlo..
la pasta biologica per esempio..è introvabile nella grande distribuzione ed è di una bonta inequiparabile..prezzo 1,60-1,80 al chilo.Personalmente con il tempo ho conosciuto il paradiso a tavola.I Gas non sono solo cibo ma molto altro e la solidarietà si sente.Il prossimo anno la riunione nazionale verrà preparata a L'Aquila per dare un aiuto alla popolazione.Certo orecchie sempre alzate..ma mi soddisfa maggiormente fare da tramite gratis, salvaguardare qualità e territorio che spendere per mantenere grandi marchi che producono schifezze o meglio ancora acquistare vuote ed inutili azioni in borsa.
Pensate alle scarpe in "crosta di maiale" di famosi marchi..nei Gas si trovano in sottopelle di vitello a metà prezzo! ed è venuto pure a spiegarci i trucchi!
Per me l'esperienza è entusiasmante e i profitti li lascio più volentieri a loro che ad investitori "mangiacedole"..eheheh..

Daniele74 ha detto...

Anonimo delle 22:00,capisco il tuo stato di grazia quand oscrivi della tua esperienza,pero' come esistono gas sani e marci ci sono aspetti del mondo degli affari che li ricalcano,nel senso che se una persona si vuole muovere nel rispetto degli altri puo' farlo comprando in un gas come compiendo correttamente i propri affari senza fare male a nessuno,se lei e' contrario a chi investe in borsa lo dica pure ma io non mi sento un "mangiacedole",anzi sono convinto che i capitali debbano andare verso le societa' sane(anche agricole) e che i capitali debbano girare,se lei pensa che il capitalismo sia marcio le do ragione fino ad un certo punto ,il capitalismo sano e' la forma migliore di societa' che possa esistere,se poi i soldi facili le fanno schifo ...bhe quello e' un suo problema ,a me non fanno schifo e non ho problemi di coscienza a farli

Daniele74 ha detto...

A proposito...vorrei aggiungere una cosa,se chiedete a un qualsiasi professionista del settore quanto costa coltivare prodotti bio e quanto costa un ogm o prodotti trattati vi diranno che costa meno il bio(ci pensa la terra....),lascio a voi conclusioni sui costi del bio e i costi dei prodotti trattati(speculazione sul "naturale"),io i prodotti naturali li compro da amici meridionali e da agricoltori che conosco e li pago come al supermarket se non meno...provate a entrare in quelle catene di negozi "bio"(furboni)che vendono 2 wurstel a 7 euro o marmellata a 6 euro poi ditemi che siete contenti.....

Anonimo ha detto...

per rispondere a ML.
50 anni fa non si viveva di meno anche mangiando cibi più genuini.
oggi si vive di più perchè
1. cìè più igiene.
2 50 anni fa l'alimentazione era più deficitaria in quantità e il sistema immunitario meno efficiente di oggi.
3 importante oggi contiamo nella statistica del'allungamento della vita migliaia e migliaia di anziani con malattie degenerative gravi che allora non esistevano e che oggi vengono SOLAMENTE TENUTI IN VITA, anche se vita non è

ML ha detto...

molto belli i commenti di tutti voi!
grazie

Sincerita' ha detto...

Si in generale e' una bella presa
in giro a favore di chi specula con prodotti biologici che alla fine non lo sono.Io conosco contadini e allevatori che di prodotti nostrani ne hanno in abbondanza,basta andare da loro e i prezzi sono piu' che accettabili.
Tutto il resto e' puro commercio.
I negozi con prodotti solidali e' una presa per il culo.Vantaggi e aiuti che vanno nelle tasche di chi lucra con la povera gente.

Anonimo ha detto...

Sono stra d'accordo con questo post! Un grandissimo applauso!! Io inizialmente avevo aderito ad un Gas ma l'ho abbandonato a gambe levate appena ho capito l'andazzo!! Ero obbligata ad acquistare roba scarsa in quantità immenso, che spesso non era disponibile e veniva rimpiazzata con prodotti di livello ancora inferiore (grazie a tutte le scuse possibili ed immaginabili) pagandola 3 volte di più che i prodotti biologici della coop ad esempio che sono anche qualitativamente superiori e più controllati! E sembrava che fosse il contadino a fare un favore a me capito?? Gli altri del gas poi erano tutti dalla sua parte e mi guardavano male ad ogni piccola critica, quindi ho capito tutto di 'ste cose e mi sono disassociata, se voglio far beneficienza compro da mangiare a chi non ce l'ha, non pago 6 euro al kg due albicocche piene di larve, stramature e tutte ammaccate spesso sostituite con dei cavoli che nei supermercati costano 30 cent al kg!

Anonimo ha detto...

dico la mia...

faccio parte di un Gas e condivido quanto detto da ML. Infatti vedo che alcuni produttori sfruttano i gas per fare margini più elevati rispetto a ciò che farebbero con la grande distribuzione.

Come posso fare io per evitare ciò? Semplicemente conoscendo il produttore, e cercando di agevolare i piccoli a crescere, in modo tale da sostenere una produzione di qualità e ben radicata sul territorio.

E poi, da consumatore, ti assicuro che le verdure del contadino dove ci riforniamo ci mettono la metà del tempo a cuocere, tanto sono tenere... e la differenza di sapore si sente.

Pisadog da Rosta (TO)

Anonimo ha detto...

caro Daniele74..con che esperto hai parlato? un vino Bio non è detto che non abbia trattamenti..e una terra non trattata probabilmente produce molto meno no?
come sempre si storce il naso se paghi la pasta 30cent. in più..
invece le villette o appartamenti a 4volte il valore con il mutuo a 25anni e l'AudiA3 fiammante quello è tutto Ok.Hahaha! siamo dei pazzi!
Indubbiamente c'è chi ne approfitta ho sentito anch'io storie in merito ma è importante che il Gas prenda contatti diretti con i produttori,noi per esempio li inviato sempre a presentare i prodotti e poi valutiamo assieme..
e anche in catene Bio la roba la devi assaggiare prima,sennò significa che di cibo capisci poco oppure ti accontenti,e non mi stupirei anche se siamo in Italia,gonfi di Cinese McD e Kebab)
Ci sono prodotti a prezzi davvero esosi..ed altri che valgono decisamente la spesa..
Ma mi chiedo..ci guadagna di più uno che produce roba Bio a tot soldi o quello che ti vende a metà prezzo qualcosa che vale qualitativamente 1/4?
Non so che Gas abbiate incontrato ma il nostro lo trovo molto critico in merito..inoltre ci sono altri produttori (jeans,scarpe,polo e biancheria..)che meritano attenzione. Abbiamo avuto qualche problema con i detersivi per es.
Per quanto riguarda gli "Investimenti" sinceramente non me la sento più..preferirei guadagnare in modo meno stressante..più diretto e più sincero.
E vorrei proprio sapere dov'è che faresti girare i capitali in società sane..? insomma sono davvero poche..
Parlarne qui comunque è piuttosto limitante la materia è piuttosto complessa,ma ti farei assaggiare qualche cosa!
ciao

Anonimo ha detto...

ciao ragazzi,
il tempo è sempre tiranno,in ritardo voglio dire pure la mia.

Dai commenti dei più, è evidente che di Agricoltura e Grande Distribuzione ne masticate poco.
Nessun piccolo agricoltore arriva a fornire il supermercato.
Si contano sulle dita di una mano le grandi realtà italiane che forniscono direttamente la GDO
Non sempre Bio è meglio, a volte il non trattamento della frutta costringe a buttare il raccolto.
Io sono per l'accorciamento della filiera come stanno tentando di attuare i GAS ma....
con accorgimenti da mettere in atto fra i contadini ed i fruitori dei loro prodotti.
Uso una metafora per spiegarmi in due righe: fra me, zoticona di finanza ed economia, e la banca, è necessario Paolo che se ne intende e mi evita delle fregature.
Ecco che fra i fruitori finali ed i produttori ci vuole qualcuno che se ne intenda!!
Quindi Paolo,ti prego, continua ad istruirci su azionario,derivati e quanti altri accidenti stanno in giro nel settore finanziario,non "puntare" l'agricoltura perché tutto ciò che può servire a rendere un po' meno difficile la vita a chi produce ed ha a che fare con le bizze atmosferiche è degno di giusta remunerazione,di attenzione, di rispetto.
Poi io sono dell'idea che ognuno deve fare il proprio mestiere, il ciabattino non può improvvisarsi muratore ed il professore di lettere non ci può insegnare l'algebra.
Quindi ognuno di noi deve parlare di ciò che conosce e non buttare parole al vento che possono essere fraintese.
Domandiamoci poi, se non avremo più in Italia qualcuno che produca per noi perché la campagna rende meno della finanza, che faremo? Mangeremo i derivati?
Si quelli cinesi.....manco morta piuttosto prendo vanga e zappa e comincio a zappare!!!
Buona serata a tutti
Piera