STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


FINANZIARE IL DEBITO PUBBLICO E' UN PROBLEMA?


A guardare il comportamento dei cds di oggi parrebbe proprio di sì!!! L'Irlanda sull'orlo del fallimento (lo stato irlandese ha delle belle grane da pelare con il sistema bancario locale ultrafallito)

Per non parlare poi dei CDS su Italia, Spagna, Portogallo....LA TENSIONE E' IMPROVVISAMENTE SCOPPIATA...il tutto ha preso il via da un articolo del WSJ che mette sotto accusa il sistema bancario europeo e la sua tenuta.

Certo che oggi girando su TUTTI i siti finanziari che contano nel mondo SI SENTE PUZZA DI CATASTROFE. (anche l'oro ha ripreso a correre).

Ma quello che oggi viene considerato un porto sicuro (OBBLIGAZIONI usa) LO E' VERAMENTE?

Oggi è stata collocata un'obbligazione a tre anni da parte del tesoro americano (importo di 33 miliardi) AL TASSO RECORD DI 0,79%...

EPPURE SONO IN MOLTI COLORO CHE PREANNUNCIANO LA FINE DEL DOLLARO:
non perdetevi questo fantastico articolo:
HUSSMAN FUNDS

Tassi bassi aiutano i mercati a rimanere in trading range! ma ci domandiamo quanto potrà andare avanti questa situazione.


ALCUNE NEWS :

- Il premio nobel Krugman cassa come inefficace il piano di stimoli di Obama.

- Molti analisti hanno rivisto le previsioni sui disoccupati USA per fine anno : siamo a oltre il 10%

- Rosemberg nella sua lettera agli investitori parla di depressione economica

- Pimco afferma che la grecia è fallita e che non sarà in grado di pagare il debito (i detentori del debito greco devono cominciare a contabilizzare le perdite)

- Lo Yen ha toccato il massimo da 15 anni sul dollaro

- Il franco svizzero ha toccato il massimo di sempre sull'euro

- Euro debole anche verso real brasiliano, dollaro canadese e australiano (da mesi lo diciamo.

- Non parliamo dei cds...

MA NON DOVREBBE ESSERE TEMPO PER I MERCATI DI SCENDERE PIU' DI TANTO!!!


PER ORA SIAMO IN TRADING RANGE!!!


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5 commenti:

Anonimo ha detto...

E l'indice brasiliano? Si può avere l'andamento anche di quello?
Grazie

Anonimo ha detto...

sei bravissimo Paolo...e ti mando un salutone anche da parte di babbo.lorenzo pisa

Anonimo ha detto...

basta che metti bovespa in google........

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo. Ecco qua:

L'INCERTEZZA FRENA LA RIPRESA

L'incertezza economica è generata dal fatto che nuove leggi come la riforma sanitaria, i cui regolamenti
non sono ancora chiari, aumentano i disincentivi ad assumere personale. Inoltre la discussione sulla politica
fiscale paralizza molte aziende. Il mondo degli affari ha bisogno di conoscere le regole con le quali
operare. Ora invece tra nuove leggi e progetti fiscali si è creato un clima che scoraggia chi ha capitali da
investire. E senza investimenti e con la difficoltà per molte imprese di accedere al credito, le aziende sono
restie ad assumere personale e i disoccupati hanno difficoltà a trovare lavoro. E senza lavoro non si hanno
le risorse per acquistare case e/o per pagare i mutui. Inoltre molti operatori economici sperando in un
cambiamento di politica, aspettano ad investire dopo le elezioni di novembre quando si prevede che la
maggioranza del Partito Democratico al Congresso diminuirà o sparirà del tutto a favore del Partito
Repubblicano che è storicamente più "business friendly".


RECESSIONE E CINA HANNO EFFETTO SUL DOLLARO

La speranza del presidente Obama di aumentare l'occupazione con l'export è una chimera perché, da
quando ha annunciato il programma di raddoppiare le esportazioni in cinque anni, il valore del Dollaro è
salito. Il recente rafforzamento dell'Euro è apparentemente una reazione temporanea generata
dall'incertezza della politica economica degli USA. Alla prossima crisi di un paese come Spagna o
Portogallo, o di nuovo la Grecia, l'Euro potrà subire un nuovo crollo.
La recente ripresa dell'Euro dipende dal fatto che l'economia statunitense stenta a risalire e,
secondo il Wall Street Journal, che i cinesi stanno approfittando dell'Euro basso per diversificare il loro
pacchetto di valute estere vendendo dollari ed acquistando Euro. Questa strategia ha due vantaggi: da
una parte serve a investire in strumenti finanziari che rendono di più di quelli denominati in dollari perchè i
tassi d'interesse in USA sono quasi a zero, e dall'altra, sostenendo l'Euro i cinesi riducono il vantaggio
competitivo dei concorrenti europei.

Anonimo ha detto...

LA RIFORMA FINANZIARIA CRITICATA DA DESTRA E DA SINISTRA

Il Congresso ha approvato la riforma finanziaria, il più ambizioso intervento da parte del Governo
Federale per regolamentare i mercati finanziari e bancari dai tempi della Grande Depressione. La
riforma, approvata al Senato con 60 voti favorevoli e 39 contrari, fissa una serie di regole per rendere più efficaci e funzionanti i mercati finanziari e i loro strumenti di controllo dopo la crisi del 2008. La
riforma aumenta i poteri di supervisione della Federal Reserve (FED) sulle compagnie finanziarie; le
banche commerciali non potranno investire in operazioni speculative o particolarmente rischiose per una
percentuale superiore al 3 per cento del proprio capitale. Viene istituita una nuova agenzia per la
protezione dei consumatori e vengono introdotte nuove misure di trasparenza per la gestione dei prodotti
derivati. I Democratici hanno affermato che la legge ridurrà la probabilità di una nuova crisi e stimolerà
la crescita proteggendo i consumatori e ripristinando la loro fiducia.
Molte sono anche le critiche alla riforma. I Repubblicani hanno detto che il disegno di legge
potrebbe compromettere la ripresa economica in quando le banche limiteranno l'accesso al credito.
L'economista Paul Krugman, uno degli ispiratori della riforma, ha affermato che la legge non ha
sufficientemente riformato il sistema finanziario americano. Nouriel Roubini, il professore di economia alla
New York University che aveva predetto la crisi finanziaria, ha affermato che la riforma non affronta
problemi quali la cartolarizzazione dei mutui immobiliari che hanno innescato la recente crisi economica.
Henry Paulson, ex segretario del Tesoro, ha affermato che la riforma ha ingorato i problemi più gravi e
ha creato una nuova e costosa burocrazia.



L'AMERICA E' IN UNA CRISI STRUTTURALE DALLA QUALE E' DIFFICILE USCIRE

Michael Snyder, redattore del blog "theeconomicollapse", sostiene che la classe media negli Stati Uniti sta
diminuendo, con tutte le conseguenze economiche e politiche del fatto. Tra le statistiche riportate vi è
quella che il 61% degli americani fa fatica a finire il mese, mentre nel 2007 la percentuale era del 43%.
Il 43% degli americani ha meno di 10.000 dollari risparmiati per quando andranno in pensione. Il 24%
dei lavoratori afferma di aver rinviato il pensionamento.
Nel passato gli americani hanno risparmiato in media molto meno degli europei per il fatto che
fino a pochi anni fa la disoccupazione in America era un fenomeno passeggero. Quando si perdeva un
posto, se ne trovava un altro. Se non c'era lavoro in California, ci si trasferiva nel Texas, oppure dall'Ohio
si andava a lavorare nel Kentucky.
Ora la disoccupazione è al 9,5% e non si prevede un veloce declino come nelle recessioni
passate. I motivi sono molteplici: con l'entrata della Cina nella World Trade Organization (WTO) e
l'eliminazione dei dazi d'importazione, migliaia di aziende statunitensi hanno cessato l'attività e milioni di
lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Con il crollo del settore casa nel 2007, altri milioni di lavoratori
e impiegati che lavoravano nell'edilizia sono diventati disoccupati.
La conseguenza dell'alta disoccupazione sarà un periodo di instabilità politica. I democratici
perderanno le elezioni nel novembre 2010. Poi, dal momento che l'economia non si riprenderà cosi in
fretta, saranno i repubblicani a perdere le elezioni successive. Senza stabilità politica sarà difficile fare
una politica economica coerente ed efficace. C'è da dire tuttavia che gli Stati Uniti sono un paese che ha
sempre mostrato una grande capacità ad adattarsi alle nuove situazione. Speriamo che anche questa
volta sia così.