FUSIONI ED ACQUISIZIONI E BASSI TASSI D'INTERESSE POTRANNO ESSERE I DRIVERS PER IL RIALZO DEI MERCATI AZIONARI ?
(sabato 21 agosto)Se vi piace l'articolo, inviatelo a un amico
Se l'economia continuerà a indebolirsi i mercati azionari non potranno che arrendersi all'evidenza, tuttavia vi sono dei segnali positivi che arrivano dal mondo dei merger che fanno ben sperare per i prossimi 9-12 mesi.
Le operazioni di Merger in queste settimane hanno raggiunto i livelli piu' alti dalla fine del 2009 (anche se i livelli sono sempre depressi rispetto alla media storica)
Apparentemente esiste la fiducia da parte di alcune aziende che ci possa essere crescita, pur in presenza di mercati azionari deboli e miliardi di dollari ed euro che corrono verso i mercati obbligazionari abbassando i rendimenti e scommettendo per un double dip recession.
Dovete tenere presente che se i tassi d'interesse scendono, gli inverstitori dovranno guardare al mercato azionario. Se i tassi sono alti il rapporto prezzo utili (che governa il valore di un'azione nel medio periodo) a cui si compra il mercato dovrà essere basso (in quanto converrà comprare obbligazioni che rendono il 10% piuttosto che azioni che rendono il 15%).
Ma se i tassi scendono (come è accaduto in questi mesi - da aprile il decennale americano è passato dal 4% al 2,55%) mentre gli utili delle aziende non sono scesi (anche se i leading indicator hanno puntato verso il basso) ecco che la liquidità presente nel sistema potrebbe accontentarsi di rendimenti piu' bassi che arrivano dal mercato azionario (comunque molto alti rispetto al mercato obbligazionario).
Un rapporto prezzo/utili di 10 indica che in dieci anni gli utili che l'azienda genera saranno pari alla attuale capitalizzazione. il rendimento implicito è quindi del 10%. Se, ripeto, i tassi decennali fossero al 4% (come lo erano ad aprile), il premio al rischio per un'azione verso un'obbligazione del tesoro americano, sarebbe pari al 6%.
Ma se i tassi scendessero (come è accaduto) al 2,55% basterebbe che il rapporto prezzo utili sia un po' meno di 12 (invece di 10) per mantenere lo stesso grado di rischio del 6% sui governativi.
NEGLI ULTIMI TRE MESI IL MERCATO AMERICANO E' RIMASTO IMMOBILE IN UNO STRETTO TRADING RANGE. PER MERCATO LIBERO LA ROTTURA DI QUESTO TRADING RANGE(9.700 -10500) SARA' AL RIALZO.(nel caso contrario il dow andrà rapidamente in area 8.800)
SE A QUESTO FENOMENO AGGIUNGIAMO CHE LE AZIENDE AMERICANE HANNO IN CASSA LIQUIDITA' PARI A OLTRE 2 TRILIONI DI DOLLARI, è certo che i CEO siano alla ricerca di opportunità di crescita.
La crescita delle aziende in un mercato globale che non cresce molto, è però estremamente difficile per linee interne. Appare piu' semplice acquistare aziende già presenti sul mercato in cerca di sinergie (maggiore efficienza, mercati nuovi, economie di scala, quote di mercato ecc ecc).
ECCO CHE NEI PROSSIMI MESI MERCATO LIBERO RITIENE CHE LE OPERAZIONI DI FUSIONE E ACQUISIZIONE PERMETTERANNO AL MERCATO AZIONARIO DI SALIRE (anche in assenza di crescita economica e sempre che le autorità di politica monetaria riescano a gestire LA MADRE DI TUTTE LE BOLLE, ovvero quella dei debiti pubblici).
Se ci pensate bene è assurdo che in questi mesi i tassi d'interesse sull'obbligazionario siano scesi pur in presenza di un rischio maggiore complessivo di default del debito. EPPURE E' ACCADUTO.
Fino a quando questo Truman Show andrà avanti è lecito pensare che
1) la liquidità presente nel sistema bancario e aziendale
2) i bassi tassi d'interesse
3) la ricerca di investimenti profittevoli e di efficienza
POSSA SPINGERE LE AZIENDE A FUSIONI!!!
E' IMPORTANTE TENER PRESENTE COME I BASSI TASSI D'INTERESSE AIUTINO I DEBITORI, MANTENGANO ALTI I PREZZI DELLE CASE (che sono funzione dei tassi d'interesse) ABBASSINO I COSTI LEGATI AI MUTUI E QUINDI FAVORISCANO I CONSUMI (o il loro mantenimento)
Questa settimana è stata caratterizzata da mercati in discesa ma con bassi volumi, e da alcune importanti operazioni di merger:
Intel Corp. offre 7,7 miliardi di dollari (importante notare come l'offerta sia in cassa e non con scambio azionario) per acquisire McAfee Inc.
Poche ore dopo, First Niagara Financial Group Inc. annuncia la fusione con un'altra banca la Newalliance Bancshares (l'operazione maggiore dal 2008 nel settore bancario) per 1,5 miliardi di dollari.
Per non parlare dell'operazione BHP - Potash (operazione di merger ostile TUTTA IN CONTANTI!)
Dell che compra 3SPAR e RANK GROUP che acquisisce PACTIV completano il quadro.
In una settimana sono state annunciate operazioni per 85 miliardi di dollari (secondo il WSJ). Non accadeva da dicembre 2009 (quando fu annunciata l'acquisizione da parte di Exxon di XTO).
Ricordo che la liquidità presente nelle aziende quotate USA è attualmente pari a oltre 2 miliardi di dollari (il 57% in piu' rispetto al 2006).
I bassi tassi d'interesse aiutano le operazioni a leva finanziaria di acquisto di aziende FATTE IN CONTANTI.
Ricordo che nel passato le operazioni di fusione erano spesso fatte con scambio di azioni in quanto la liquidità era scarsa e i tassi alti rendevano caro l'indebitamento.
OGGI E' DIVERSO. L'utilizzo della cassa indica che il denaro è piu' interessante che uno scambio azionario. I mercati azionari (per i CEO) sono depressi, non è conveniente emettere azioni per rilevare un'altra azienda. MEGLIO INDEBITARSI.
Se questa intuizione dovesse rivelarsi corretta...ABBIAMO DAVANTI A NOI 9 -12 MESI DI MERCATI AZIONARI IN RIALZO.
L'utilizzo della cassa è un fenomeno che non è certo DEFLATTIVO. Se prevedessero deflazione, utilizzerebbero per l'acquisto azioni e non denaro. In deflazione cash is king, qui le aziende pagano cash per azioni, UN POSSIBILE SEGNO CHE LA DEFLAZIONE E' FINITA e che i tassi sono tanto bassi da favorire le azioni alla obbligazioni!
(E' EVIDENTE CHE QUESTA OTTIMISTICA VISIONE SI BASA SULLA CAPACITA' DEL SISTEMA NEL MANETENERE SOTTO CONTROLLO I RISCHI SOVRANI)
Pensate che BHP ha offerto il 20% di premio rispetto al valore delle azioni sul mercato il giorno prima e Intel addirittura il 60%!!!
Molte aziende negli ultimi 12 mesi hanno preferito accumulare cassa per il timore di dover dipendere troppo dal sistema bancario (o dal mercato dei commercial paper - che nel 2008 si bloccò) e per paura di una seconda crisi finanziaria.
Ma ora, con tutte le banche centrali impegnate a tenere i tassi bassi per lungo tempo...I CEO cominciano a essere preoccupati della troppa liquidità nelle loro mani.
IL DENARO DEVE PUR SERVIRE A QUALCOSA...
Se l'economia continuerà a indebolirsi i mercati azionari non potranno che arrendersi all'evidenza, tuttavia vi sono dei segnali positivi che arrivano dal mondo dei merger che fanno ben sperare per i prossimi 9-12 mesi.
Le operazioni di Merger in queste settimane hanno raggiunto i livelli piu' alti dalla fine del 2009 (anche se i livelli sono sempre depressi rispetto alla media storica)
Apparentemente esiste la fiducia da parte di alcune aziende che ci possa essere crescita, pur in presenza di mercati azionari deboli e miliardi di dollari ed euro che corrono verso i mercati obbligazionari abbassando i rendimenti e scommettendo per un double dip recession.
Dovete tenere presente che se i tassi d'interesse scendono, gli inverstitori dovranno guardare al mercato azionario. Se i tassi sono alti il rapporto prezzo utili (che governa il valore di un'azione nel medio periodo) a cui si compra il mercato dovrà essere basso (in quanto converrà comprare obbligazioni che rendono il 10% piuttosto che azioni che rendono il 15%).
Ma se i tassi scendono (come è accaduto in questi mesi - da aprile il decennale americano è passato dal 4% al 2,55%) mentre gli utili delle aziende non sono scesi (anche se i leading indicator hanno puntato verso il basso) ecco che la liquidità presente nel sistema potrebbe accontentarsi di rendimenti piu' bassi che arrivano dal mercato azionario (comunque molto alti rispetto al mercato obbligazionario).
Un rapporto prezzo/utili di 10 indica che in dieci anni gli utili che l'azienda genera saranno pari alla attuale capitalizzazione. il rendimento implicito è quindi del 10%. Se, ripeto, i tassi decennali fossero al 4% (come lo erano ad aprile), il premio al rischio per un'azione verso un'obbligazione del tesoro americano, sarebbe pari al 6%.
Ma se i tassi scendessero (come è accaduto) al 2,55% basterebbe che il rapporto prezzo utili sia un po' meno di 12 (invece di 10) per mantenere lo stesso grado di rischio del 6% sui governativi.
NEGLI ULTIMI TRE MESI IL MERCATO AMERICANO E' RIMASTO IMMOBILE IN UNO STRETTO TRADING RANGE. PER MERCATO LIBERO LA ROTTURA DI QUESTO TRADING RANGE(9.700 -10500) SARA' AL RIALZO.(nel caso contrario il dow andrà rapidamente in area 8.800)
SE A QUESTO FENOMENO AGGIUNGIAMO CHE LE AZIENDE AMERICANE HANNO IN CASSA LIQUIDITA' PARI A OLTRE 2 TRILIONI DI DOLLARI, è certo che i CEO siano alla ricerca di opportunità di crescita.
La crescita delle aziende in un mercato globale che non cresce molto, è però estremamente difficile per linee interne. Appare piu' semplice acquistare aziende già presenti sul mercato in cerca di sinergie (maggiore efficienza, mercati nuovi, economie di scala, quote di mercato ecc ecc).
ECCO CHE NEI PROSSIMI MESI MERCATO LIBERO RITIENE CHE LE OPERAZIONI DI FUSIONE E ACQUISIZIONE PERMETTERANNO AL MERCATO AZIONARIO DI SALIRE (anche in assenza di crescita economica e sempre che le autorità di politica monetaria riescano a gestire LA MADRE DI TUTTE LE BOLLE, ovvero quella dei debiti pubblici).
Se ci pensate bene è assurdo che in questi mesi i tassi d'interesse sull'obbligazionario siano scesi pur in presenza di un rischio maggiore complessivo di default del debito. EPPURE E' ACCADUTO.
Fino a quando questo Truman Show andrà avanti è lecito pensare che
1) la liquidità presente nel sistema bancario e aziendale
2) i bassi tassi d'interesse
3) la ricerca di investimenti profittevoli e di efficienza
POSSA SPINGERE LE AZIENDE A FUSIONI!!!
E' IMPORTANTE TENER PRESENTE COME I BASSI TASSI D'INTERESSE AIUTINO I DEBITORI, MANTENGANO ALTI I PREZZI DELLE CASE (che sono funzione dei tassi d'interesse) ABBASSINO I COSTI LEGATI AI MUTUI E QUINDI FAVORISCANO I CONSUMI (o il loro mantenimento)
Questa settimana è stata caratterizzata da mercati in discesa ma con bassi volumi, e da alcune importanti operazioni di merger:
Intel Corp. offre 7,7 miliardi di dollari (importante notare come l'offerta sia in cassa e non con scambio azionario) per acquisire McAfee Inc.
Poche ore dopo, First Niagara Financial Group Inc. annuncia la fusione con un'altra banca la Newalliance Bancshares (l'operazione maggiore dal 2008 nel settore bancario) per 1,5 miliardi di dollari.
Per non parlare dell'operazione BHP - Potash (operazione di merger ostile TUTTA IN CONTANTI!)
Dell che compra 3SPAR e RANK GROUP che acquisisce PACTIV completano il quadro.
In una settimana sono state annunciate operazioni per 85 miliardi di dollari (secondo il WSJ). Non accadeva da dicembre 2009 (quando fu annunciata l'acquisizione da parte di Exxon di XTO).
Ricordo che la liquidità presente nelle aziende quotate USA è attualmente pari a oltre 2 miliardi di dollari (il 57% in piu' rispetto al 2006).
I bassi tassi d'interesse aiutano le operazioni a leva finanziaria di acquisto di aziende FATTE IN CONTANTI.
Ricordo che nel passato le operazioni di fusione erano spesso fatte con scambio di azioni in quanto la liquidità era scarsa e i tassi alti rendevano caro l'indebitamento.
OGGI E' DIVERSO. L'utilizzo della cassa indica che il denaro è piu' interessante che uno scambio azionario. I mercati azionari (per i CEO) sono depressi, non è conveniente emettere azioni per rilevare un'altra azienda. MEGLIO INDEBITARSI.
Se questa intuizione dovesse rivelarsi corretta...ABBIAMO DAVANTI A NOI 9 -12 MESI DI MERCATI AZIONARI IN RIALZO.
L'utilizzo della cassa è un fenomeno che non è certo DEFLATTIVO. Se prevedessero deflazione, utilizzerebbero per l'acquisto azioni e non denaro. In deflazione cash is king, qui le aziende pagano cash per azioni, UN POSSIBILE SEGNO CHE LA DEFLAZIONE E' FINITA e che i tassi sono tanto bassi da favorire le azioni alla obbligazioni!
(E' EVIDENTE CHE QUESTA OTTIMISTICA VISIONE SI BASA SULLA CAPACITA' DEL SISTEMA NEL MANETENERE SOTTO CONTROLLO I RISCHI SOVRANI)
Pensate che BHP ha offerto il 20% di premio rispetto al valore delle azioni sul mercato il giorno prima e Intel addirittura il 60%!!!
Molte aziende negli ultimi 12 mesi hanno preferito accumulare cassa per il timore di dover dipendere troppo dal sistema bancario (o dal mercato dei commercial paper - che nel 2008 si bloccò) e per paura di una seconda crisi finanziaria.
Ma ora, con tutte le banche centrali impegnate a tenere i tassi bassi per lungo tempo...I CEO cominciano a essere preoccupati della troppa liquidità nelle loro mani.
IL DENARO DEVE PUR SERVIRE A QUALCOSA...
FUSIONI ED ACQUISIZIONI E BASSI TASSI D'INTERESSE POTRANNO ESSERE I DRIVERS PER IL RIALZO DEI MERCATI AZIONARI ?
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6 commenti:
Questo lungo e ottimo articolo spiega perchè i mercati azionari non scendono pur in presenza di dati macro che da un paio di mesi escono sempre più negativi (cioè: disastrosi)
Le borse in queste sedute sono abilmente manovrate da mani istituzionali: SP500 ha danzato per due giorni a ridosso del supporto 1070 e in chiusura di settimana l'ha (miracolosamente?) salvato, chiudendo a 1071.
Sempre venerdi la volatilità (VIX) è scesa del -4%, segno che tra gli investori c'è grossa fiducia in un rimbalzo, e forse anche in una partenza in rally.
Altri parametri: la borsa cinese (che è sempre un ottimo leading indicator) è in crescita da diverse settimane e nelle ultime sedute ha accusato appena il ritracciamento che invece c'è stato in Europa.
Baltic Dry Index (indice del noleggio di navi mercantili, escluso petrolio): dal 16 luglio (minimo a 1700 punti) ha chiuso venerdi 20 agosto a 2700 punti, marcando una serie interrotta di sedute positive come non si vedeva da mesi.
Inoltre: le due sedute di ribasso hanno fatto saltare gli stop tagliando fuori i trader che si erano posizionati al rialzo...Segno che gli istituzionali vogliono riprendere il mercato in mano e salire.
Inoltre: dati disastrosi come quelli di giovedi avrebbero dovuto provocare un crash (almeno -5/6% in due sedute) che invece non si è visto.
Sarebbe interessante dare un'occhiata ai COT... (posizionamento degli istituzionali)
Io sono daccordo con ML: sul breve-medio termine hanno "deciso" che le borse debbano salire... Non dimenticate che a tra due mesi negli USA ci sono le elezioni di medio periodo, quindi è difficile che non faranno di tutto per scatenare un rally...
Elianto
Aggiungo un altro dato da valutare:
considerando le sedute della scorsa settimana (lunedi-venerdi) FTMIB ha perso il -2,9% contro una perdita di -0,7% di SP500 (e il Nasdaq ha chiuso in pari!)
Questo ci dice che:
1. I dati Usa disastrosi (disoccupazione e Filly Fed, usciti giovedi) non hanno avuto impatto sul mercato più importante (SP500)
2. Con la chiusura in recupero di venerdi sera si è creato un forte differenziale tra gli altri mercati e quelli Usa. Se non accadono cose impreviste, è possibile (parere personale, ovvio!) che entro due-tre sedute il FTMIB possa recuperare un bel pò.
Vedremo.
Elianto
Peccato che quei 2 trilion nelle casse delle aziende rappresentano comunque debito.
E che ogni volta che si aumenta la liquidità nel sistema si aumenta il debito complessivo.
Questa è una crisi da eccesso di debito e offerta, e va combattuta in maniera opposta!
Alzando i tassi di interesse!
Qualche anno di lacrime e sangue, ritorno del sistema aureo e della riserva frazionaria al 100%, banche centrali esautorate dal potere di fissare i saggi di interesse!
I saggi di interesse li deve fare il mercato, sempre e SOLO il mercato!
Se il denaro costa il giusto e non viene moltiplicato dal nulla dal sistema bancario allora chi lo prende a prestito lo userà solo per investimenti che diano un ritorno favorevole, e questo creera lavoro e ricchezza!
I bassi tassi di interesse (o bassissimi come ora) hanno solo creato bolle che hanno impoverito le masse ed arricchito a dismisura le solite lobby...
RISERVA FRAZIONARIA AL 100% non c'è altra via..
TANO
0ttimo articolo e con valide considerazioni.Un suggerimento dr.Barrai:ci dia spesso questi report con dovizia di analisi e valutazioni.In tanti gliene saremo grati.Gianni
Io continuo a non capire....fino a 20 giorni fa circa...tutti ribassisti...ora pare tutto sia cambiato in un mese e ci si aspetta un rialzo vigoroso dei mercati.....vorrei solo dire ai piccoli risparmiatori attenzione a chi continua a gettare le reti sempre piu' al largo....la salita dei mercati ci sara'.....è ovvio ma non cosi' a breve...prima dovremmo aspettarci ancora una bella discesa....ma molto molto forte....ovviamente opinione personale....
Gianni, grzie, ma ero in vacanza e il tempo di scrivere molto ridotto!
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