STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


BRAVA FIAT: MA CHE CA...O VOGLIONO QUEI TRE SFIGATI OPERAI DELLA FIAT !!!!

invia questa notizia a un tuo amico su facebook! Potrebbe ringraziarti!
Quando lo scorso anno il governo non ha piu' concesso gli incentivi per la vendita di auto...LA FIAT DI MARCHIONNE SI E' MOSSA RAPIDAMENTE.

Un'azienda o viene aiutata con sussidi da parte del governo per mantenere l'occupazione, oppure deve poter LICENZIARE e allontanare il personale che non ritiene utile.

Altrimenti all'AZIENDA NON RESTA CHE SPOSTARE GLI STABILIMENTI.

E' nel diritto dell'imprenditore cercare il profitto per la sua azienda con o senza gli aiuti dello stato !

La Fiat da circa 12 mesi sta facendo questo. Ricatti di chiusura stabilimenti e spostamenti della produzione, licenziamenti e NUOVI CONTRATTI DI LAVORO che danno meno garanzie agli operai.

Ma non è colpa della Fiat. La colpa è della globalizzazione, dell'apertura dei mercati del lavoro, di paesi che hanno contratti di lavoro meno garantisti e che rubano quote di mercato, la colpa è della bassa produttività, di un sindacato ozioso e fazioso, la colpa è che il governo ha chiuso i rubinetti.

ORA VORREI FARE UN APPLAUSO ALLA FIAT PER LA DECISIONE PRESA DI LASCIARE A CASA I TRE RIBELLI!

Vi sembra possibile che l'Italia intera si debba occupare di tre operai! Persino Napolitano.

Ma con tutti i problemi enormi che abbiamo....proprio tre operai diventano così importanti? Ma politici e giornalisti non hanno cose piu' importanti di cui parlare o pensare?

Mi dispiace per i tre operai...ma tutto sommato, fino a quando il popolo non si sveglierà dal torpore televisivo e di bassa educazione a cui questi governi lo hanno abituato...LA SITUAZIONE NON POTRA' CHE PEGGIORARE.

Fino a quando gli Italiani credono alla destra e alla sinistra. Berlusconi o Montezemolo Bersani....pensate che fanno i vostri interessi???
Fino a quando i cittadini pensano che questi sono leader ...e litigano al bar per uno dei due schieramenti SIAMO MESSI MALE.....

Fino a quando permettiamo ai giovani di morire senza lavoro o di lavorare per pochi euro senza possibilità di crescita mentre il sistema delle multinazionali e dei monopoli di stato e non continua a macinare profitti....e nessuno si ribella...

Fino a quando applaudiamo i nostri banchieri dopo lo scempio che hanno commesso

Fino a quando non ci sarà coscienza che nessun politico o imprenditore ha cercato negli ultimi anni di gettare le basi per uno sviluppo solido e una politica industriale forte.

Fino a quando crediamo ancora che i soldi depositati nelle banche italiane sono intoccabili da tasse patrimoniali o da svalutazioni improvvise .

FINO A QUANDO NON SI AVRA' COSCIENZA CHE QUELLO CHE ACCADE A UNO SFORTUNATO DOMANI POTREBBE ACCADERE A TUTTI NOI E CHE E' ORA DI CAMBIARE, DI DIRE BASTA A UNO STATUS QUO INSOPPORTABILE....

FINO A QUEL MOMENTO LUIGI DELLE BICOCCHE E' UN PIRLA!!!



Fino a quando Luigi delle Bicocche crede di essere un eroe SENZA RIBELLARSI rimarrà un pirla!!
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50 commenti:

Anonimo ha detto...

…. all’ azienda non gli resta che spostare gli stabilimenti ….
Gia’, questo è quello che ha portato la globalizzazione…. in qualche parte del mondo si trova sempre qualcuno e qualcosa che costa meno…
Ma mi ha amareggiato non poco nel vederti scrivere : ma che ca.o vogliono quei tre sfigati….
Siamo consapevoli in che momento di mer.a stiamo vivendo noi occidentali filo americani ?
Nel tuo blog lo scrivi tutti i giorni, io stesso è da qualche anno (tu mi conosci un po’) che cerco di far capire a chi mi conosce che il futuro ns e dei ns figli qui in Italia e buona parte dell’Europa sarà più di povertà che di ricchezza, e chi può è giusto che si attivi per cercar di difendere i propri risparmi;
ma chi è in che modo devono essere difesi i ns diritti finora acquisiti ?
proprio perché stiamo vivendo e andremo in un periodo anche sociale sempre piu’ di mer.a, causato da tantissimi fattori, globallizazione senza regole comuni, crisi finanziaria, incapacità politica, corruzione a tutti i livelli, a Luigi delle Bicocche gli stanno dicendo se vuoi continuare a lavorare devi metterti a 90, e i tuoi diritti acquisiti con tanti anni di lotte sociali inizia a scordarteli, e quando hai finito il tuo turno tieniti anche libero e disponibile perché può essere che ho bisogno che ti chiami per pulire i cessi (sai bisogna tagliare i costi quindi niente più impresa di pulizie….)…… ALTRIMENTI VADO IN CINA….,
e tutto questo con il beneplacito della ns classe politica (che deve fare il bene del Popolo vero ? ) e imprenditoriale che finora ha sempre vissuto grazie agli aiuti dello Stato (i vari Agnelli, Tronchetti, De Benedetti ecc. ecc).
Se il periodo è di mer.a i sacrifici devono essere per tutti, operai, imprenditori, politici.
Quei 3 operai del ca.o Paolo sono solo 3 purtroppo, e Luigi delle Biccocche rimane sempre imbecille (il 60 % che ha votato a favore al referendum della Fiat).
Alfonso.

Anonimo ha detto...

Paolo mi fai schifo, queste tue parole mi fanno schifo. Vergognati!! Vergognati!! Vergognati!!!

Anonimo ha detto...

certo la questione è interna alla fiat, ma dico...se non si dimettono più nemmeno i nostri politici con problemi seri con la giustizia...per qual motivo degli operai dovrebbero non poter lavorare con una sentenza a loro favorevole???

marcello ha detto...

non condivido affatto il post,m frutto di una visione ideologizzata della situazione, x il quale gli operai sono fannulloni e i padroni, i cui profitti stanno andando alle stelle, delle vittime del sistema. Non è così che si risolleva il paese, Germania e WV insegnano... :-(

Anonimo ha detto...

Non è in gioco il destino di tre operai, ma il diritto, in passato conquistato con fatica, dei lavoratori di associarsi in sindacato. Sarei contento che i media attribuissero più spazio alla vicenda, perché nella montagna di gossip propinataci quotidianamente dai giornali, questa non è affatto una stupidaggine.
Mi pare comunque che gli operai in questione si siano svegliati dal torpore televisivo
Sergio Nicoli

ML ha detto...

FORSE non avete capito che il senso dell'articolo non era difendere la Fiat!!! ma far capire che fino a quando Luigi della bicocche non si ribella, il sistema porta alla rovina! La Fiat è stata usata per cercare di far capire....

franchtheone ha detto...

Dottor Barrai, la provocazione era chiarissima, peccato per i soliti buonisti che non l`hanno capita

Buona continuazione
franchtheone

Anonimo ha detto...

Marchionne è un uomo di merda... e non sono sicuro sia un uomo.

Anonimo ha detto...

Vorrei portare la testimonianza che quando l'azienda licenzia non lo fa scegliendo le mele marce o i fannulloni, ma sono proprio le mele marce nei posti strategici che fanno fuori le figure che ritengono pericolose per il mantenimento dello status quo... soprattutto le forze fresche che porterebbero rinnovamento e miglioramenti! L'azienda che licenzia il fannullone è la condizione ideale e perfetta che non si trova spesso nella realtà... Ne ho viste troppe fin'ora!

Daniele

Anonimo ha detto...

I tre sono su tutti i giornali solo perché sindacalisti spalleggiati dal sindacato.
Se fossero dei Luigi della bicocche non verrebbero considerati da nessuno.
Se si vuole entrare in FIAT e si vuole rimanere a tempo indeterminato senza ammazzarsi di lavoro bisogna essere amici o parenti di sindacalisti o mafiosi. Questa è stata la politica FIAT negli ultimi 40 anni; già' quando Lama andava al Regio con Agnelli a vedere l'opera, al nord, e la FIAT apriva stabilimenti al sud. Amici e parenti di sindacalisti e mafiosi in fabbrica in cambio di cospicui aiuti di Stato. Quindi sono solo fatti sporchi loro. Se poi la FIAT per vendere ha bisogno di de-localizzare questo vuol dire che i suoi prodotti non hanno nulla di tecnologicamente avanzato rispetto la concorrenza (In Germania e Svizzera, per esempio, questi problemi ,per chi fa vera ricerca, non ci sono). Cosa hanno fatto, negli ultimi 40 anni, i vari "premi nobel" dei circoli autoreferenziali che hanno occupato e occupano le università e le industrie e che hanno scaldato le sedie dei vari centri di ricerca? Un tubo... Copiano e incollano, nelle varie aziende, statali e finte-private, i documenti relativi alla tecnologia obsoleta che dall'estero, presunti consulenti pagatissimi, “cagano” dall'alto, sul nostro Paese fatto di parassiti statali (con una visione particolare della “loro” giustizia), delinquenti banana, nani, puttane e trans.
Luigi della bicocche ha poco da ribellarsi. A lui non ci ha pensato e non ci penserà mai nessuno. Mettere la faccia e quel po' di salute rimasta per fare comodo a questa massa di delinquenti che tra di loro si conoscono benissimo, sarebbe un altro gesto di enorme stupidità.

Anonimo ha detto...

Suggerisco a tutti la lettura di un libro che ho scritto quialche anno fa e che fa la storia di "licenziati FIAT" per rappresaglia plitica e sindacale. Sono gli anni '50. Marchionne non ha inventato nulla è solo un poco più pirla.
Il Libro, che è tutto di testimonianze orali, è "Da Mirafiori alla SALL - Una storia operaia, di Donato Antoniello edito dalla Jaca Book di Milano,
Credo che sia utile conoscere uin poco della storia della Fiat per capire di "globalizzazione" e diritti. Marchionne è lo strumento di interessi sovranazionali e molto individuali.

Donato Antoniello

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo!

La PROVOCAZIONE è arrivata forte e chiara !

E mi spiace per chi non l'ha capita! Anche perchè vuol dire che si è capito ben poco !

Peccato ...

Un caro saluto
Elisa

Anonimo ha detto...

A me non fa schifo Paolo Barrai, tutt'altro, ma mi fa schifo vivere in un paese di merda in cui vengono difesi fannulloni,pelandroni,assenteisti, da un sindacato di merda che pur di difendere questa categoria di persone rinuncia ad accettare una montagna di investimenti in un paese che attrae ormai meno soldi di Turchia e Grecia.

E mi fanno schifo quelli che criticano questo tipo di post del grandissimo Paolo.

Roberto

pollodimare ha detto...

Mi sembra di rivivere la stagione del licenziamento dei 61 operai FIAT a Torino nel 1980; anche allora proteste veementi, Berlinguer ai cancelli che prometteva la rivoluzione. Poi si è scoperto che non solo non lavoravano ma in fabbrica facevano di tutto, compreso fiancheggiare le BR indicando i capi da colpire e far entrare bagasce per sollazzare gli amici. Questo portò alla marcia dei 40.000 ed alla sconfitta politico/sindacale della sinistra. Ed il fatto che Napolitano si occupi di simili quisquilie mi sembra indice del degrado di un'istituzione (la Presidenza della Repubblica) ormai avviata ad un irreversibile declino.

Anonimo ha detto...

caro Paolo, capisco la tua analisi economica, ma il problema non riguarda 3 operai sfigati come tu li definisci, si tratta di capire se in Italia esiste ancora uno Stato di diritto, e i diritti riguardano tutti i cittadini. mi chiedo chi deve tutelarli questi diritti? la politica? gli imprenditori? forse tutti insieme ma l'arbitro ci deve pur essere e attualmente risulta essere la magistratura, se poi qualcuno vuole abolirla (Berlusconismo) lo faccia pure tanto ormai ci considerano tutti un popolo di caproni (come direbbe Sgarbi)

Anonimo ha detto...

Mi fa molto strano, davvero, che il paese sia di "Merda" solo quando si difendono gli operai e non quando si mandano al governo delinquenti e mafiosi che hanno molto a cuore la loro libertà personale e non quella di chi dovrebbero rappresentare.
Come forse qualcuno di Voi immagina: "Non c'è sviluppo senza dignità", ed è proprio questa ad essere attaccata tutti i giorni, con o senza sindacati.
Per quanto riguarda la vicenda dei '61 andatevi a leggere - anche qui - un libro scritto da Piero Baral e altre pubblicazioni simili per poter davvero parlare informati, perchè un altro pregio di questa "compagine" mafiosa di governo, è quello della disinformazione e manipolazione che porta a schierarsi - quando va bene - con l'indifferenza e quamdo va male con le varie Caste e poteri cosiddetti forti che non vogliono il bene di nessuno, nemmeno di quelli che scrivonosu questo blog

Donato Antoniello

Anonimo ha detto...

secondo me la globalizzazzione fatta in questa maniera ci porterà ad un'altra rivoluzione: pare che abbiano ragione entrambi,quindi, divisione: uguale lotte; e non sempre vince il migliore purtroppo.
un cordiale saluto a tutti
Donato.S

marcello ha detto...

allora io non avrò capito ma il pezzo è scritto male..poi, io non sono un buonista, e chi lo dice è una persona pronta solo ad offendere..io sono per una giustizia sociale ed oggi qui non c'è..perchè non vi scandalizzate x la mondadori, perchè non fate degli sprechi...perchè non pensate che quei tre siano persone normali a cui un gigante sta mettendo i piedi addosso..perchè non leggete la ricetta del miracolo tedesco..degli investimenti WV...etc etc.. siamo delle merde, egoiste, avide, delle monadi isolate che è bene che periscano perchè tanto non sappiamo pensare, e agire, come società, ma solo come individui... Mi auguro 10000 fiat e 5000 romiti marchionne a tutti voi! ps. la cosa angosciante è sentire altri operai dire certe cose... sioamo proprio italiani!

ML ha detto...

BENE...quando si parla di economia tutto tranquillo...appena si va sul socio politico...si scatenano i tifosi.

CHE BRUTTA ITALIA!

marcello ha detto...

non dovrebbero essere cosi distanti ma il dramma del ns paese è che lo sono.. la politica è autoreferenziale, l'economia è a briglia sciolta! se non capiamo che senza certezze e senza giustizia è la fine... è giusto che il ns paese fallisca..e noi con lui! ps. poi, questa fantomatica rincorsa al ribasso, potrà mai finire? io penso di no.. il mondo è grande e ahimè qualche disperato pronto a lavorare x 2 lire lo si trova... pps. paolo, si può dissentire qualche volta da ciò che dici... e magari avendo pure ragione :-)

Anonimo ha detto...

era sottinteso che fossero di merda anche delinquenti e mafiosi al governo, nonchè evasori fiscali, falsi invalidi, truffatori, millantatori e quant'altro. ma se lavorare è un diritto (e anche una fortuna di sti tempi)è altrettanto un dovere. Il sabotaggio non è pratica corretta, obbligare altri a scioperare non è democratico.
Questo gruppo di persone le colloco assieme al gruppo di cui sopra.

Roberto

Anonimo ha detto...

Personalmente ritengo che dall'articolo non emerga il messaggio che forse volevi lanciare, ossia, che fino a quando Luigi della Bicocche non si ribella, il sistema porta alla rovina!

Cerco di spiegare il perchè: afferma che la fiat ha fatto bene a lasciare a case quei tre e che le sembra strano il grande interessa che i media stanno dedicando a questo argomento, afferma tutto questo proprio nel momento in cui 3 operai si sono ribellati ad un licenziamento ritenuto dalla magistratura ingiusto ed al mancato rispetto di una sentenza.

Quello che questi 3 operai stanno facendo ha anche un valore simbolico, accettare il comportamento della fiat significherebbe buttare via le tante lotte sindicali condotte per l'acquisizione dei diritti, ma significherebbe anche non portare rispetto ad un organo dello stato quale la magistratura.

Purtroppo penso che la fiat a Melfi sta cercando di intimorire gli operai, non è nuova a questi atteggiamenti già uno o due anni fa, non ricordo bene, sono stati licenziati 3 operai, anche essi facente parte dei sindacati, i quali erano coinvolti in una indagine della magistratura che li riteneva appartenenti a gruppi terroristici. I 3 operai sono stati licenziati in quanto solo indagati, i 3 operai sono stati assolti e la fiat è stata condannata a riassumerli e corrispondegli gli stipendi dalla data di licenziamento, non sarebbe stato meglio attendere il responso della magistratura per poi agire?

Purtroppo è facile intimorire gli operai della Basilicata, questi non hanno alternative lavorative, e penso che l'attività intimidatoria stia avendo successo dal momento che alla notizia del divieto di ingresso ai 3 operai è stato indetto uno sciopero di un'ora al quale ha aderito solo il 5.2%.

PS: in riferimento al suo ultimo messaggio non si tratta di tifoseria, rispondere o partecipare a post di natura economica richiede competenza, molti lettori leggono anche per imparare e ritengo opportuno non intervenire piuttosto che esprimere un'opinione per un semplice sentito dire o un semplice impulso.

Saluti

Anonimo ha detto...

Luigi della bicocche che lavora "x 2 lire" non ha tempo ne il potere di ostacolare il percorso di un carrello robotizzato che rifornisce di materiale l'azienda. Qualcuno con leggi mirate gli ha tolto tutto. Quando mai avete mosso le vostre menti, le vostre lingue, il vostro orgoglio e sopratutto i vostri culi (già solo per sponsorizzare i vostri libri) in questi venti anni durante i quali i Luigi della bicocche venivano continuamente depredati dei loro diritti?...
Invitate il prossimo ad essere ben informato. Siete senza vergogna...
Chi ha fatto il PACCHETTO TREU introducendo per la prima volta il precariato (lavoro nero legalizzato) con la complicità di tutto il sindacato (che vede i suoi adepti al riparo con il posto fisso statale/para statale o finto privato protetto dalla magistratura)?
Sotto quale presidenza UE, nel 2000, sono state spalancate le porte alla Cina con gli accordi al WTO?...Chi ha firmato?... Luigi della bicocche?...
Sotto quale presidenza UE, è stata introdotta la Direttiva Bolkestein?...
Mi fa piacere che il magistrato abbia dato ragione ai suoi 3 "compagni" sindacalisti. Loro 4 alla fine cadranno sempre in piedi o non cadranno mai, mentre Luigi della bicocche, che paga per tutti (per mantenerli), ha trovato, grazie a loro e ai loro amici, il fondo ed ancora scava.
Ma fate il piacere...almeno il pudore di tacere...

Anonimo ha detto...

Scusate l'ingenuità, ma dove sta scritto che le merci e la finanza debbano godere della libertà più assoluta ?
Ricordo che fino agli anni '90 le auto giapponesi avevano forti limiti nelne importazioni e questo ha difeso le nostre industrie automobilistiche (e il nostro benessere).
GLOBALI ANCHE I DIRITTI!!!
non dobbiamo fare una rincorsa verso il bassso, c'è sempre qualcuno più disperato pronto a prendere il nostro posto!

in caso contrario, che spostino le aziende in Cina.... poi però che vendano ai cinesi auto costose e di mediocre qualità...

Alex

Anonimo ha detto...

Cancellare subito l'artico 18 prima che i sindacati e sindacalisti affondino l'Italia.

Anonimo ha detto...

leggendo il messaggio e i post incomincio ad avere nostalgia di Marx...se la libertà è solo del capitalismo più sfrenato io mi schiero con la Chiesa cattolica o divento Comunista, altro che Bossi che rappresenta un'italietta che mira a difendere solo se stessa, fatta di padroncini e servi plebei che gli leccano il culo!

Anonimo ha detto...

A luglio le vendite di auto in Europa hanno registrato un calo del 17,4% rispetto a luglio 2009, con contrazione da parte della FIAT del 32,6 %. Dalla top ten sono usciti tutti i modelli FIAT.
Credo che dovremmo tutti cominciare a ragionare in termini di sopravvivenza industriale, in un contesto di feroce competizione globale.
lucky man

Lorenzo ha detto...

A me sembra giusto che la FIAT rispetti le sentenze. Al di la' della mia posizione filosofico-politica che e' ben lontano dall'essere non liberista.

Anonimo ha detto...

Non condivido nè i contenuti ne' il linguaggio utilizzato nell'articolo.
Fermo restando che sarà un giudice sulla base della legge italiana a dire chi ha ragione o torto, i tre operai Fiat sono soprattutto delle persone, che chiedono di poter lavorare con dignità, e che per questo meritano rispetto.
Non credo si possa o si debba rinunciare a questi valori in nome dell'economoicità.

marcello ha detto...

Cancellare subito l'artico 18 prima che i sindacati e sindacalisti affondino l'Italia. ANONIMO SEI SOLTANTO UN VIGLIACCO STOLTO CHE NEMMENO OSA FIRMARSI! secondo te il male dell'italia sono i sindacati? se non fosse stato x loro, mio padre nato contadino del mezzadro ora sarebbe contadino del mezzadro... ma te che ne sai tanto sarai un figlio di papà... con questo non nego che abbiano le loro colpe, ma se dobbiamo fare una quota, il 70% dei mali risiede nell'imprenditorucolo all'italiana alla tronchetti... ps. che la fiat faccia auto migliori, il problema sta lì, guardate lo sfacelo che hanno fatto alla punto con la evo... :-(

Anonimo ha detto...

Paolo non avevo capito la tua provocazione….
Purtroppo stò constatando che come sempre, qualunque azienda medio/grande prende come esempio quello che per prima fà aziende sue simili “più grandi e importanti” (leggi Fiat in questo caso ) e sempre più spesso conosco miei coetanei operai che dove lavorano vengono continuamente ricattati e sono costretti ad accettare tutto quello che la classe dirigente impone a discapito dei diritti acquisiti, pur di mantenere il posto di lavoro.
E ciò mi fa schifo.
Alfonso

Anonimo ha detto...

Io non capisco più nemmeno il Dottor Barrai...eppure l'ho sempre capito, finora...
La situazione è drammatica dal punto di vista economico al punto che si teme un collasso globale.
Quando la nave affonda, si sciopera contro il comandante o si pensa a mettersi in salvo?
A parole sembra che tutti abbiano capito, per lo meno chi frequenta questi siti, che cosa sia la Crisi.
Poi si ragiona in termini di come se tutto il mondo dovesse continuare come prima.

NIENTE E' GIA' PIU' COME PRIMA.

Impariamo invece un po' dai nostri giovani!!!
Ma lo sapete che cosa pensano veramente i giovani di noi??
Che siamo troppo vincolati all'idea del posto fisso, che ormai nel mondo globalizzato tutto il mondo è paese, che il precariato ormai è la norma e, visto che sono più svegli di noi, dicono che tanto vale guardare il lato positivo di tutto ciò:
pensate a chi ha lavorato per 40 anni nel posto fisso: non vedeva l'ora di andare in pensione.
E' produttivo uno che non vede l'ora di andare in pensione o è più produttivo un giovane entusiasta di fare un'esperienza di tre mesi per farsene poi un'altra diversa in un altro paese e a fare dell'altro?

PER UNA VOLTA IMPARIAMO DAI GIOVANI.
Claudia

ludwig ha detto...

Conosco un impiegato FIAT (non un dirigente o chissà chi) che mi ha detto che a Pomigliano, in occasione delle partite di calcio, l'assenteismo sfiorava a volte il 50/60%. Chi critica Paolo per questo articolo, scusate l'espressione, NON CAPISCE UNA CIPPA. E poi non è questione di difendere o attaccare la Fiat: è questione di riflettere sulla situazione di un sistema imprenditoriale, quello italiano, che è ormai ALLA FRUTTA.

Anonimo ha detto...

ma la nostra non è un'economia capitalista????

Anonimo ha detto...

In linea di massima mi spiace per chi si trova in difficoltà per il lavoro. Il vero problema è quello di una politica che permette la concorrenza sleale di paesi dove la vita dei lavoratori (non parlo dei diritti) vale meno di nulla, portandola all'interno delle nostre aziende. Il principio del libero commercio è solo una scusa bella e buona a favore delle lobbies economiche, per le quali produrre in Italia o in Pakistan è indifferente, basta farlo dove costa meno. Io ho visto molti lavoratori cassaintegrati e piccoli imprenditori in difficoltà. Qualcuno ha visto degli azionisti delle multinazionali in cassa integrazione o in mutande?

Mauro

Mauro

Anonimo ha detto...

marchionne è il solito capitalista con le pezze al C..., deve ringraziare gli operai e gli ingegneri che si sono rimboccate le maniche in questi anni e gli incentici a gogò se la fiat è ancora in piedi.
e' una vergogna, quello che sta accadendo

Anonimo ha detto...

E' triste un paese dove non si puo' licenziare nessuno perche' altrimenti i sindacati si scatenano... ecco perche' tanti imprenditori se ne vanno, dato che non si possono licenziare le mele marce, tanto vale la pena chiudere e trasferirsi in Cina , dove lavorano giorno e notte dormendo a turni sui lettini per miseri 100 dollari.
Ma senza andare in Cina, qui in Inghilterra se dormi in piedi o sei uno scansafatiche non duri una settimana, in Italia ne puoi fare una carriera e vantarti con gli amici di quanto sei furbo... che tristezza.

Anonimo ha detto...

Lasciamo che Marchionne se ne vada in Polonia, Romania, Bulgaria o dove cavolo vuole.
Proponiamo ad una qualsiasi industria Automobilistica Europea le condizioni di privilegio di cui la FIAT ha goduto per quasi un secolo e poi vediamo che succede.
Abbiamo un governo senza palle succube di un imprenditore medievale e che senza una idea di politica industriale degna di un paese civile, si lascia illudere che la progressiva riduzione dei diritti dei lavoratori possa risollevare l'economia Italiana.
Gli operai della FIAT di oggi sono gli stessi che con il loro sacrificio ed il sudore hanno contribuito a rendere grande il marchio FIAT nel mondo.
La FIAT sta sputando sul piatto dove ha mangiato per decenni.
I sindacati (TUTTI) hanno il dovere di difendere quei 3 lavoratori perchè la loro sconfitta sarà un calcio alle lotte e ai sacrifici di chi si è battuto per ottenere quei diritti di per cui io, voi e tutti i lavoratori dipendenti Italiani possano vivere la loro vita lavorativa con dignità.
La loro sconfitta sarà una sconfitta di tutti.

Jobogan

Paolo Cogorno ha detto...

La Fiat è rimasta a Galla negli ultimi anni UNICAMENTE per gli aiuti statali, illudendo ed alimentando colpevolmente le pretese di alcuni lavoratori che hanno difficoltà a capire:
1) che non esiste nessun futuro per le automobili, per come vengono fatte ora, ovvero con motori vecchi di 100 anni, che inquinano e che costano tantissimo alle tasche.
2) gli operai oltre che a lamentarsi devono pretendere che le fabbriche vengano riconvertite a produrre oggetti più utili e competitivi che nessun altro produce. In quel caso avranno la possibilità di avere un futuro
3)La FIAT non ha nessun progetto produttivo concreto, ed innovativo, è diventata una finanziaria di altre finaziarie,
4) La FIAT non fa impresa ma ha fatto essenzialmente operazioni finanziarie coi soldi pubblici, in questo senso non è molto corretta la tua analisi Paolo, quando dici che un imprenditore fa impresa con o senza sovvenzioni...

Anonimo ha detto...

Sergio Marchionne e Paolo Barrai vergogna dell'Italia!

Saluti.

Livio Lenta

Anonimo ha detto...

@Ludwig: oggigiorno esistono decine di forme di stimolo e di incentivo per i dipendenti. Da fonte di primissima mano posso dirti che negli esempi che tu citi gli incentivi (passaggi di livello, aumenti...) sono dati in base all'anzianità lavorativa e NON in base al merito. Perchè dare un aumento a chi si distingue per l'assenteismo durante le partite di calcio?
perchè non mandare visite ispettive ai finti malati che regolarmente stanno a casa subito dopo un ponte festivo?
Perchè tantissimi manager non hanno coraggio e non fanno il loro lavoro, perchè è più facile sparare nel mucchio che affrontare il problema causato da un singolo che magari alza la voce!

Alex

Anonimo ha detto...

ELIMINARE L'ARTICOLO 18 E TUTTI COLORO CHE LO DIFENDONO!
Fino a quando gli italiani non non avranno capito che il male sono solo e soltanto i sindacati è giusto che le aziende delocalizzino le produzioni.
Il diritto dei lavoratori deve essere tutelato da uno stato onesto e imparziale, non da 200 sigle sindacali preoccupate di mantenere se stesse.
Nella tanto decantata Svizzera non esiste un articolo 18, tuttavia hanno lavoro e pagano bene e i fancazzisti e falsi malati durano meno di due giorni.

ML ha detto...

Livio lenta, vergogna della tua maestra di prima elementare..

Ma hai letto bene l'articolo????

ML ha detto...

ha già...ma forse sei ...lenta!!!! di testa

Anonimo ha detto...

"E' produttivo uno che non vede l'ora di andare in pensione o è più produttivo un giovane entusiasta di fare un'esperienza di tre mesi per farsene poi un'altra diversa in un altro paese e a fare dell'altro?
PER UNA VOLTA IMPARIAMO DAI GIOVANI."

Le bollette, in tutte la parti del mondo, non arrivano per tre mesi e poi per sei mesi spariscono.
E in tutte le parti del mondo non si rimane "giovani entusiasti" per tutta una vita.
Ha presente il “mettere radici”, la famiglia, il muto, i figli, le spese, le scadenze? Non sembra...
Di solito chi fa i suoi discorsi, "signora", ha le parti nobili ben parate e i relativi figli fanno gli "entusiasti" all'estero sotto l'ala protettrice di "amici" (clientelismo e raccomandazioni) o di parenti (nepotismo). Queste vecchie panzane le conservi per i suoi sodali quando nelle cene, tra una porzione e l'altra messa sulla stessa greppia, vi auto-convincete di essere persone per bene (raccomandate pure i vostri figli ma smettetela di fare i tromboni che devono "elargire" la loro "particolare" morale).
Se invece la storiella, trita e ritrita, che lei ripropone è solo una sua convinzione personale per giustificare il suo singolare comportamento rispetto alle persone che LEI ha deciso di mettere al mondo, allora beh...poveri figli...che sfiga...fanno solo bene ad andarsene.
Se ne ricordi però in punto di congedo...Uno raccoglie ciò che semina...

Anonimo ha detto...

Sergio Marchionne grandissimo manager che ha salvato 90000 persone dal perdere un lavoro nel 2005;

Paolo Barrai ottimo intenditore di economia che ha salvato molte persone dal crack finanziario degli ultimi anni sconsigliandole ad investire.

Silvio Lenta tu chi hai salvato?

Roberto (TO)

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare che i 3 operai durante uno sciopero hanno deliberatamente bloccato la linea per impedire il lavoro a chi in sciopero non era,bloccando la produzione.
Il (sacrosanto) diritto di sciopero comprende anche il diritto al sabotaggio??
La magistratura non ha affatto dato ragione ai 3,li ha solo temporaneamente riammessi al lavoro in attesa della sentenza!!
Domenico

Anonimo ha detto...

@ anonimo di ieri delle 11,58:

Lei non meriterebbe risposta perché è solo un gran cafone prevenuto mentalmente che si permette di fare supposizioni, peraltro sbagliate, sulla mia vita personale mentre qui si fanno discorsi che esulano dal personale, spero che quello che scrivo faccia pensare gli altri, quelli con LA MENTE APERTA:

ad agosto una mia conoscente, dipendente comunale, mi comunica di star riprendendosi da un buio periodo. Le chiedo: cosa le è successo? Lei: mi hanno trasferito in un altro quartiere perché la mensa comunale dove lavoravo è stata privatizzata.
Quindi: non aveva perso il posto, solo TRASFERITA!
E con quello che succede in giro, si era pure concessa il lusso di andare in depressione!
E, sempre per tutti tranne che per il tizio delle 11,58, a me nella vita me ne sono davvero successe di tutti i colori ma non ho mai potuto permettermi di andare in alcuna cavolo di depressione!!!
LA DEPRESSIONE VALE PER CHI HA I SOLDI DELLO PSICOLOGO E QUALCUNO CHE PENSA A LORO.
Chiusa parentesi.
Il figlio della signora, che lavora precariamente all'estero ha dovuto consolarla!
Lui che molto probabilmente non potrà mai:
avere una famiglia, comprarsi una casa e avere dei figli. Perchè il futuro dei nostri figli lo vedo molto più duro del più duro presente di ognuno di noi.

Claudia

Anonimo ha detto...

Barrai, ottimo, solo una precisazione, non si evince in modo chiaro, dall'articolo, il senso che gli volevi dare. Ad ogni modo, se il senso è quello che tu hai poi precisato, sono d'accordo.
Io sono visceralmente anticapitalista, e detesto il liberalismo (sono libertario, non liberale), ma quel che dici è vero, i "Luigi delle Bicocche" dovrebbero smettere di farsi difendere dai sindacalisti, che fanno solo il proprio interesse di parassiti, e iniziare a ribellarsi.
Non si è eroi solo perché si lavora tutto il dì, semmai lo si è se si cerca di liberarsi da questo giogo, e finché uno non si libera non merita di essere libero.

Nessuno ha dititto di possedere ciò che non osa prendersi.

Anonimo ha detto...

Ma chi C...o le vuole tutte queste auto!! e euro 3/4/5/6 etc etc..tutte prese per i fondelli poveri italiani.Incentivi incentivi per buttare sempre più smog in casa...e poi abbiamo delle strade che fanno cag..e!
purtroppo siamo ad un punto di non ritorno ..e la fiat ne è un triste esempio di azienda cotta e ricotta.
E la lista italiana è ben numerosa...Telecom p.e.
Aziende che hanno arricchito i pochi e illuso tanti!
Da dove ripartire???
Beh intanto non permettiamo più ad aziende indebitate fino all'osso di pagare fior di dividendi per arricchire i soliti!
Meditiamo meditiamo