STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


LEGGETE QUESTO REPORT E POI RISPONDETE A QUESTA DOMANDA: MEGLIO INVESTIRE IN ITALIA O IN BRASILE???


Questa è una nota preparata ieri da Intesa San Paolo SERVIZIO STUDI E RICERCHE sul REAL brasiliano

DOPO AVERLO LETTO, E SE SIETE CLIENTI DI QUESTA BANCA, PROVATE ANDARE ALL'UFFICIO TITOLI E CHIEDETE LORO SE E' IL CASO DI INVESTIRE IN TITOLI ESPRESSI IN REAL BRASILIANI!!!

A VOI RIDERANNO IN FACCIA...AI LORO TOP CLIENTS INVECE GLI PREPARANO PURE UN REPORT!!!


BRL - Real brasiliano
Le prospettive per il real brasiliano rispetto al dollaro USA dovrebbero essere di tendenziale stabilizzazione in questi mesi, ma con possibilità di almeno temporaneo rafforzamento al di sopra dei livelli recenti (media luglio-agosto 2010 = 1,7633 USD/BRL).
Un elemento – ma non prevedibile – che potrebbe indebolire la valuta brasiliana sarebbe un eventuale deterioramento del sentiment di mercato globale, come fu allo scoppio della crisi del debito sovrano nell’area euro. Come detto, non è possibile prevedere un evento simile, così come non lo fu quando questa crisi esplose.



Un fattore negativo per il cambio, questo invece più “controllabile”, deriverebbe dall’incertezza sulla ripresa globale.
Posto che però, strutturalmente, i fondamentali dell’economia brasiliana sono positivi, quest’ultimo fattore non dovrebbe provocare l’avvio di un trend ribassista marcato e prolungato. Parrebbe più probabile semmai che possa impedire l’avvio di una tendenza stabilmente rialzista, mantenendo il cambio USD/BRL relativamente stabile, come è stato negli ultimi due mesi estivi.
Nel World Economic Outlook di luglio l’IMF prevede per il Brasile una crescita pari a +7,1% nel 2010 dopo il -0,2% del 2009, e al +4,2% nel 2011. Tali previsioni sono sostanzialmente in linea con quelle dell’indagine condotta dalla banca centrale presso gli economisti di circa un centinaio di istituzioni finanziarie.

Una caratteristica dell’economia brasiliana è la solidità del sistema bancario, che è infatti uno dei fattori che ha agevolato una ripresa dopo la crisi economico-finanziaria globale più rapida rispetto alla maggior parte delle altre economie.


Inoltre, a favore del real gioca l’elevato livello dei tassi d’interesse, che la banca centrale ha iniziato ad alzare ad aprile portandoli da 8,75% a 10,75% con l’ultimo intervento di luglio.

L’inversione di rotta della politica monetaria è stata determinata dalla necessità di tenere sotto controllo l’inflazione, in risalita con la ripresa dell’economia, guidata soprattutto dalla domanda interna. Le attese di consenso sono per un ritorno dell’inflazione sotto il 5,0% nel 2011, a riportarsi sul target ufficiale del 4,5%. Ulteriori rialzi dei tassi sono possibili entro fine anno, ma si tratterà verosimilmente di interventi la cui entità complessiva sarà piuttosto contenuta.
Eccessivi afflussi di capitali legati al livello dei tassi potrebbero infatti indurre la banca centrale ad intervenire, attraverso nuove misure di controllo diretto degli afflussi (come già fece nell’ottobre del 2009), per impedire un eccessivo apprezzamento della valuta domestica, che avrebbe effetti negativi sulle esportazioni.


Tenendo tale argomentazione come riferimento di base parrebbe più probabile che il real possa beneficiare almeno di una fase temporanea di rafforzamento oltre i livelli correnti portandosi verso/intorno 1,70 USD/BRL. Con aspettative IMF (comunque generalmente condivise) di crescita mondiale al 4,6% nel 2010 e in lieve arretramento al 4,3% nel 2011 dopo un 2009 a -0,6%, non parrebbe molto probabile l’instaurarsi di un trend rialzista che vada a stabilizzare il cambio USD/BRL sotto 1,70 nel 2011. Non è tuttavia esclusa la possibilità di un’eventuale provvisoria incursione all’interno del range 1,70-1,65 USD/BRL.
In ottobre si terranno le elezioni presidenziali. Al momento la candidata più avanti nei sondaggi è Dilma Rousseff, del partito dei lavoratori (PT, sinistra), fortemente appoggiata dal presidente Lula da Silva. Una sua vittoria darebbe al Paese un terzo governo consecutivo del PT, garantendo una certa continuità nella gestione delle politiche economiche. Tuttavia, la frammentazione politica che ha caratterizzato anche quest’ultima legislatura potrebbe rendere quasi indifferente una vittoria della Rousseff o dell’avversario Josè Serra (socialdemocratici). Complessivamente,
salvo particolari tensioni, o colpi di scena in prossimità della scadenza elettorale, non si dovrebbero osservare effetti negativi sul real.
Per quanto riguarda il brevissimo termine, un fattore da cui la divisa domestica potrebbe trarre buon sostegno sono le speculazioni di questi giorni legate ad attese che il mese prossimo venga venduta una grossa quota (25 miliardi di dollari) di PetroBras - l’importante compagnia petrolifera brasiliana. Questo rafforzerebbe ulteriormente le aspettative già abbastanza forti che il Brasile possa continuare ad attrarre investimenti dall’estero, contribuendo a stabilizzare la crescita del Paese su livelli elevati anche al di là del 2011.
Dal livello medio di luglio-agosto a 1,7633 USD/BRL, la sopra menzionata indagine condotta dalla banca centrale fornisce attualmente come previsioni per l’USD/BRL 1,80 a fine 2010 e 1,85 a fine 2011. L’odierno consenso Bloomberg è allineato a tali numeri.
La combinazione di
(1) buoni fondamentali dell’economia brasiliana, che dovrebbero andare consolidandosi ulteriormente nei prossimi anni, e di
(2) un’economia mondiale che almeno dopo il 2011 dovrebbe essersi lasciata alle spalle la crisi del 2008 (anche se soprattutto in certe aree e non ovunque) potrebbero però forse consentire una dinamica del real su livelli generalmente più forti di quelli risultanti dall’indagine della banca centrale.

TASSI SU OBBLIGAZIONI DELLO STATO BRASILIANO AL 11%!!! RICORDO CHE CHI FA INVESTIMENTI DIRETTI IN BRASILE DEVE AMBIRE A UN RITORNO ALMENO SUPERIORE AL 50% RISPETTO AI TITOLI GOVERNATIVI - QUINDI SUPERIORI AL 16,5%
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Dott. Barrai, investire in obbligazioni brasiliane, qui in italia, come si fa?

le compro con gli equivalenti euri di controvalore e mi rendono l'11% su tale controlvalore?

oppure devo aprire un conto in valuta brasiliana?

saluti e grazie per le ottime notizie.

Anonimo ha detto...

beh che dire il mondo è in evoluzione, ma se proprio dovessi ora come ora investirei in africa, il brasile è ormai superato a mio avviso.
questo mo modesto parere ....

Anonimo ha detto...

mha..... l'africa......
al massimo e' buona per farci un bel safari.......
gli investimenti oggi e' meglio farli in terre fertili e con enormi possibilita' di sviluppo, con una classe borghese in via di consolidamento e con infrastrutture di buon livello ma soprattutto con materie prime ovunque.........
beijos
marco

Anonimo ha detto...

esatto materie prime , mica i cinesi sono scemi l'africa la stanno clonizzando da 50 anni....
vediamo oltre il proprio naso

Anonimo ha detto...

purtroppo non bastano solo le materie prime........
ci vuole ben altro......
e il brasil c'e l'ha.......
l'africa NO!!!