MERCATO LIBERO

Di certo non mi aspetto che Francia e Germania sostituiscano la loro classe politica con una corrotta, inetta e malavitosa, o che favoriscano gli evasori o che consegnino un terzo del paese ad organizzazioni criminali, che sprechino i soldi dei contribuenti in enti inutili e auto blu, o che moltiplichino per 10 la corruzione, etc per mettersi al _nostro_ livello.

Non vogliamo diventare schiavi? Rimbocchiamoci le maniche, invece di piagnucolare.

Andrea

Beh in realtà i governanti europei sono Illuminati, ma non nel senso che intendi tu.

Secondo il ragionamento i paesi PIIGS sarebbero abitati da deficienti che non sono artefici del loro destino ma che necessitano di aiuto dai paesi "piu' forti" (per diritto divino probabilmente, sempre seguendo il ragionamento) per rimettersi in carreggiata....
Giusto?

Il problema vero è che lo specchietto per le allodole dell'illusione europeista di Prodi e compagnia bella lo pagheremo molto, molto, molto a lungo...
Per quanto mi riguarda, io in Italia non possiedo nulla, e risiedo all'estero già da tempo.

Franz

Lorenzo...il senso era quello, ovviamente le parole forti sono state usate per far capire a tutti!

Se un "ricco" (individuo o Stato che sia) accetta nella sua "società" un "povero", lo fa solo perchè pensa di averne un tornaconto, non certo per far beneficenza. Allora è logico che il "povero" sempre ci rimetterà: o sarà utile per far guadagnare il "ricco" e forse se se ne stava per conto suo magari stava meglio o, quando neppur utile più a quello scopo, sarà sbattuto via. Abbasso l'Europa, prima ci han fregato grazie a Prodi sul cambio, poi ...si v. situazione attuale.
Ma abbasso anche le società costituite da più di un individuo: io non frego nessuno e a me nessuno mi può fregare finchè in società ci son solo io!
Insomma...viva l'individualismo.
Sempre e comunque. Almeno in economia. La beneficenza, ripeto, è un'altra cosa.
Guardate QUANDO una società si quota in Borsa: quando ha bisogno di soldi, mica quando vuol farci un favore! Guardate le privatizzazioni dell'Enel, Eni, per non parlare della Finmeccanica! A quei tempi ero troppo scema, le ho sottoscritte tutte e ci ho sempre rimesso. Se qualcuno ti offre qualcosa che tu non chiedi, c'è sempre la trappola.
Claudia.

Seguo e apprezzo molto questo blog soprattutto per l' analisi finanziaria, anche macro (che è il mio "bread&butter"). Non condivido però spesso le valutazioni politiche e geo-politiche dell' autore. Le trovo spesso decontestualizzate. Mi spiego riferendomi al caso specifico di questo post. L' Italia è un paese a sovranità limitata e nessuno sembra ricordarselo mai nella stampa "mainstream" e in molti blog. Da alcuni anni invece persino ex-presidenti, insigni giuristi e storici famosissimi del nostro paese ormai "ricostruiscono" ad ogni occasione la storia d' Italia nella sua reale prospettiva dal dopoguerra ad oggi. Ovvero quella di colonia americana. L' Italia dentro la comunità europea non può, come all' interno del suo territorio, che fare gli interessi del suo padrone. Dalla sua fondazione a oggi. Solo così si possono leggere correttamente gli eventi di ieri e di oggi...e molto probabilmente di un domani prossimo venturo.

Evidente che la Francia, specie quella pre-Sarkozy, l' Europa l' ha fatta per se. Idem per la Germania (che ha fatto l' Euro a sua immagine e somiglianza)...due Nazioni (con la N maiuscola) molto più libere dell Italia, per motivi molto diversi, dal giogo americano.
Riccardo

Secessione dall'europa e da Roma!! viva la liberta'!!!

Mi scuso per non aver capito :)

Ma se l'Euro (e l'Europa) sono state fatte a imamgine e somiglianza della Germania, che funziona all' incirca pi greco volte meglio dell'Italia....
e sicuramente ha una visione non esattamente simile a quella anglosassone della societa'...
com'e' che noi saremmo una colonia americana anche all'interno dell'euro e dell'UE ? :/

x lorenzo: a me pare che il padrone (cioè l'america)hà voluto che noi entrassimo in europa come fecero i troiani per sconfiggere il nemico.
la mia è solo una sensazione e spero che rimanga tale.
donato.