STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


OCCHIO AL FALLIMENTO DI BP


Oggi BP ha perso il 15,8% (e il 22% in 5 giorni).

Investors got a "sell" signal from a news report that quoted an analyst as saying BP could be forced to seek bankruptcy protection in about a month because of the oil spill. Analysts also said there were concerns that the company might have trouble paying its dividend.

Quando Mercato Libero ha parlato di possibile fallimento (tre settimane fa) e di stare attenti ai fondi comuni che possedete che non abbiano titoli azionari ed obbligazionari di BP...molti di voi ci hanno deriso.
OGGI SI TENGONO LE PERDITE E STANNO ZITTI ZITTI!!

WASHINGTON - Irritazione alla gola, tosse, mancanza di respiro, irritazione oculare, nausea, dolore al petto, mal di testa: sono tutti malori riscontrati in una settantina di persone in Louisiana e attribuiti alle esalazioni causate dalla marea nera nel Golfo del Messico. Lo hanno riferito le autorita' sanitarie locali. (RCD)



E intanto (ma che caso) il petrolio chiude sui massimi...



VEDRETE QUANDO USCIREMO DALL'EURO....CHI RIDERA' (ANCORA UNA VOLTA MERCATO LIBERO E I NOSTRI FEDELISSIMI AMICI)

Pensateci subito avete giugno e luglio!
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo questo articolo del Manifesto del 1999

http://web.peacelink.it/kossovo/intanto/07_13.html

Avevano capito tutto, ehehehe

Come mai adesso Rotschild, azionista di riferimento di BP, ne sta comprando a tonnellate???

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Sinceramente continuo a ritenere un fallimento della BP estremamente improbabile, almeno che non ci stiano nascondendo informazioni essenziali (come ad esempio la presenza di eventuali altri pozzi da cui fuoriesce petrolio, cosa di cui sta parlando Matt Simmons). La situazione cambierebbe se dopo agosto uscisse ancora petrolio, cosa che il mercato non sconta, in quel caso i danni sarebbero molto maggiori.
Sull'euro non ho mai avuto dubbi, è solo questione di tempo perchè salti...Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Stavolta la sparo grossa...

E se quello di BP non fosse un incidente?
E se la minacciata autorizzazione a trivellare in acque profonde vicino alla costa fosse stata percepita come una minaccia per le numerose piattaforme BP in acque USA? (improvvisamente circondate da piattaforme EXXON e Shell)

E se dalle minacce si fosse passati ai fatti? In fondo simulare un incidente del genere non è poi cosa tanto difficile...

Tanto, vista la piega che gli eventi geopolitici stavano per prendere, si poteva prevedere che entro pochi anni l'inossidabile alleanza USA-Gran Bretagna si sarebbe potuta rompere del tutto. E le concessioni essere annullate.

Una vendetta, il gesto disperato dello sfrattato che insudicia la casa prima di andarsene.

Sicuramente una mia fantasia del tutto priva di alcun riscontro, ma conoscendo il modus operandi di molti governi, potrebbe esserci qualcosa di vero.
I fanatici delle "false flags" potrebbero ritenere interessante questa idea.

Saluti

Anonimo ha detto...

Scusami ma la tua ipotesi penso sia assolutamente impossibile. Il motivo è che Bp non credo volontariamente si imbarchi in un incidente che solo ad oggi le dovrebbe costare 33 miliardi di dollari, più la perdità di credibità e reputazionale che peseranno sui suoi affari futuri (prima di affidare un progetto a BP le controparti ci penseranno un po sopra!); ma oltre a questo la Bp non sarebbe stata danneggiata dalla possibile trivellazione di altre aree marittime in USA. La Bp oggi estrae petrolio in tutto il mondo e spesso deve lottare con i singoli governi (tipo Russia) e riesce a fatica a mantenere costante la produzione. Questa delle trivellazioni in nuove aree marittime sarebbe stata un'ottima possibilità di aumentare la produzioni in uno stato "tranquillo" in cui la legge garantisce i diritti delle multinazionali a differenza che altrove (forse anche troppo). La mossa di Obama era in accordo con gli interessi delle compagnie petrolifere e non viceversa.

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

99% hai ragione tu, Luca, 1% io.
Forse non lo sapremo mai, era solo una provocazione, sai com'è, a pensar male si fa peccato, ma a volte di indovina... (G. Andreotti).
In ogni caso i diritti di trivellazione di BP sono così sicuri come quelli delle compagnie USA?
L'influenza politico-militare della Gran Bretagna è così forte come quella americana?
Perchè BP si è cambiata nome, da British a Beyond Petroleum?
Forse tutto questo sembra assurdo oggi, ma prova a inserirlo in un ipotetico contesto futuro di fortissime tensioni geopolitiche, con una Gran Bretagna in crisi nera e incapace di difendere i propri interessi nel mondo.
Se maneggi petrolio a quel livello, devi guardare avanti, molto avanti, minimo 10 anni.

Saluti

Anonimo ha detto...

Il tuo ragionamento potrebbe avere forse senso se Bp fosse dello stato britannico ma invece è privata! Non sapevo del cambio di nome ma non credo sia una cosa sostanziale. Dal tuo discorso sembra emergere l'idea che se il petrolio dovesse scarseggiare in futuro la Bp quello che estrae dovrebbe prioritariamente usarlo per soddisfare il fabbisogno inglese, sottraendolo agli americani dove ciene estratto...io invece credo che la Bp lo venderebbe al miglior offerente essendo privata e priva di scrupoli nel fare i propi interessi a spese di tutti, come questa ENNESIMA vicenda ha dimostrato. O ho capito male io? Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Bentornato luca Salvarani, mi pare era un po' che non commentavi.

Anonimo ha detto...

Caro dr barrai,

penso sia abbastanza azzardato parlare di un'uscita dall'euro.
Ci confronteremo fra qualche anno se lei si ricorderà ancora di quanto ha detto...mi viene in mente quanto aveva annunciato sulla febbre suina che doveva far crollare le borse e quant'altro.
Comunque rispetto il suo pensiero e spero non accada.
Buongiorno.
Roberto