STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


L'EURO SARA' MORTO ENTRO 5 ANNI


E' un sondaggio fra economisti, non le idee di un sito catastrofista.

Prima del fallimento della Lehman i CDS avevano già preso in considerazione l'evento, e le azioni mondiali erano già scede molto.

oggi i Cds annunciano il default dell'eurpo..NON CREDERE A CHI TI DICE DI NON PREOCCUPARTI.

CI SONO IN GIOCO I RISPARMI DI UNA VITA DI LAVORO. NON DIMENTICARLO!"!!
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TELEGRAPH
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19 commenti:

Mario ha detto...

Beh viene dal telegraph notoriomente di parte, a dire il vero io condivido la tesi perche non esiste la possibilita di creare uno stato (l'europa) da accordi politici, troppe differenze culturali e non solo... L'Inghilterra s fosse entrata nell'euro oggi era in default.. e prima della Grecia... La possibilita di non stampare moneta propria e di agire sui propri tassi e' un pericolo immenso per chiunque.. Penso che la soluzione migliore sia quella di istituire un mercato unico commerciale ed ogni nazione partecipante, se vuole essere competitiva, debba trovare le proprie armi nella propria radice piu' consona...
Solo una mia idea...
Speriamo bene....

ludwig ha detto...

un grazie a ML per la segnalazione del link, è un articolo sconcertante!!!!

Anonimo ha detto...

Ammesso che abbia ragione, 5 anni mi sembrano un tempo ampio. Comunque sufficiente per organizzarsi. Ma credo che non succederà nulla del genere.

L'euro, alla fine conviene tenerselo un pò a tutti. Basta far guadagnare qualche Goldman sachs, ma che non esageri. Nessunom farà la guerra sui derivati e tutto si accomoderà, magari in meno di 5 anni. I paesi forti dell'area euro lo saranno ancora di più, alla Cina conviene l'equilibrio tra le due monete, ai paesi deboli dell'euro conviene restare agganciati a quel treno, anche perché dove vanno?

Insomma le banche di affari faranno miliardi, gli stati si reggeranno in piedi, le banche nostrali faranno milioni e a noi lo zero virgola. Tutto regolare. Si ricorda de "Il Gattopardo"?
"Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi!"

Si, ma fino ad un certo punto. Il cambiamento gattopardesco comprenderebbe la fine dell'euro?

Credo che dovremmo rileggere di più la nostra letteratura, piuttosto che i guru della finanza.

Rank

Anonimo ha detto...

E noi dovremmo fidarci di quello che dicono gli Inglesi, quelli che hanno un deficit/Pil dell'11.1%, che dovranno rifinanziare il loro così minuscolo debito pubblico che costringerà a detta del loro premier a anni di duri sacrifici??!!

Anonimo ha detto...

Dietro ai dollari è stampato il motto: IN GOD WE TRUST (noi crediamo in Dio). E' possibile che, tra breve, la scritta venga aggiornata in: IN GOD WE HOPE (noi speriamo in Dio). Sugli Euro non vi è scritto niente, solo il valore: senza alcuna spiegazione, promessa o garanzia. Scelta opportuna. Il portatore può credere ciò che vuole, e, in ogni caso, non sarà deluso.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Il Telegraph è notoriamente un giornale inglese e quindi dico: che questi inglesi del ca**o, che quando c'è la nebbia sulla manica dicono che "il continente è isolato" (sic), che si guardassero allo specchio invece di fare gli uccelli del malaugurio in casa altrui!
Non hanno voluto entrare nell'euro perchè legati a doppia mandata con i loro cugini americani anche nell'avventurismo sulla finanza dei derivati, sono nells me*da fino al collo con i loro deficit e debito fuori controllo.
E' pur vero che il loro deficit mostruoso (quasi il 12% !!!) è stato causato soprattutto per salvere le loro banche, ma sono isolati e se cadesse l'euro loro ci seguirebbero a ruota come pura consegenza.

Anonimo ha detto...

che consiglio date se uno non può andare all'estero o forse non ci andrà mai cosa cambierà???

ML ha detto...

che rischia l'uscita dall'euro e la perdita di valore dei risparmi depositati in banca, qualsiasi valuta abbia.

ML ha detto...

Rank, lei ha ragione. La domanda che dobbiamo porci è: ma affinchè nulla cambi l'euro deve rimanere o no?

dato che la risposta non la so....porto legalmente i soldi fuori dal sistema . e lascio il dubbio ad altri

ML ha detto...

L'inghilterra RISCHIO COME L'eUROPA E GLI usa DI FALLIRE.

Infatti non abbiamo mai detto di comprare ne dollari ne sterline

Anonimo ha detto...

Ma non si può pensare di proteggere il potere d'acquisto in assoluto cambiando valuta, si può solo cercare di perderne il meno possibile ma comunque è chiaro che il potere d'acquisto si perde in ogni modo, io però non andrei in brasile ad investire è a rischio bolla mi pare evidente.

Che l'euro\dollaro torni a 0.97 o meno non mi pare un problema in fondo qualche anno fa non ci si preoccupava molto anche perchè l'anno scorso era a 1,5 chissà che non ci torni, ora ingenerare nel piccolo risparmiatore queste paure mi sembra inutile lo fate correre dietro al trend del momento seguendo la logica prevalente del momento.
Di solito i trend follower entrano al momento sbagliato e escono al momento sbagliato soprattutto se hanno poca esperienza.

ML ha detto...

lettore delle 8.08.
1) Noi queste cose le diciamo da tre anni quindi prima si informi.

2) il dollaro a 0,97 ora sarebbe un disastro (se lei non si è reso conto...in questi anni abbiamo assistito alla globalizzazione e alla chiusura di molto del nostro tessuto produttivo...mi mer

3) i trend follower perdono sempre (ne sono convinto..ma i pionieri sono quelli che vincono. Aprire un conto all'estero legalmente - come leggera' nell'articolo scritto oggi- è da pionieri e a un costo limitato.

QUELLO CHE LEI SCRIVE...FA IL MALE DI CHI LO LEGGE...SE LO RICORDI FRA TRE ANNI!

Anonimo ha detto...

tra 3 anni sarà cambiato poco, gli unici paesi che potranno permettersi di comprare quello che producono in cina saremo sempre noi

ML ha detto...

ANONIMO DELLE 9.33: illuso

Anonimo ha detto...

guardate che là lavorano, anche abbastanza male e a poco prezzo per noi, o lavorano per noi o ci copiano, in ogni caso vendono a noi ed è il motivo per il quale comprano i nostri bond, per continuare a farci comprare da loro.

Gli imprenditori che ci guadagnano molto sono quelli che mantengono parte della produzione qua, anche se non è redditizia al massimo, e aprono imprese altrove dove producono a basso prezzo e poi un po' vendono in loco e un altro po' importano nei paesi d'origine.

Anonimo ha detto...

Pazienza Fioi,
La perfida albione sarà la prossima vittima, basta aspettare e non fatevi spaventare dagli articoli di propaganda.
I totali si fanno alla fine.
Giancarlo

Anonimo ha detto...

Mi è sorto un dubbio riguardo al fatto di trasferire i propri risparmi su di un conto estero.
Viste le interconnessioni esistenti nel sistema bancario, il rischio di fallimento nell'attività bancaria non è così remoto.....
Bisogna scegliere accuratamente la banca, per evitare di correre rischi, e viste le poche informazioni disponibili a noi comuni mortali, mi chiedo: qual'è la banca che mi mette al riparo da questi rischi?
Cordiali saluti
Lorenzo

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dare un piccolo suggerimento per chi avese denado da investire :a mio parere non cè investimento migliore da fare che investire sulla propria attivita e su se stessi ..pensateci .
ts

Anonimo ha detto...

E'incredibile pensare che se falliranno, nell'ordine,Europa,GB e USA ci saranno paesi virtuosi a reggere in piedi,come Brasile o Cina. MA siete proprio sicuri che un disastro finanziario simile farà rimanere in piedi qualcuno? Suvvia.........