STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


BEH CHE SALTASSE UNA BANCA LO AVEVAMO ANTICIPATO NO?


MA SE UNA BANCA VIENE SALVATA DALLA SPAGNA? CHI SALVERA' LA SPAGNA!


la Banca Centrale spagnola ha fatto un passo avanti per il salvataggio di una delle più grandi banche iberiche, Cajasur, cassa di risparmio controllata dalla Chiesa cattolica. Negli ultimi tempi buona parte dei prestiti immobiliari non aveva riportato buoni risultati



INTANTO LA BCE HA COMPRATO OBBLIGAZIONI EUROPEE...
15:33 24May10 RTRS-BCE CONDURRA' DOMANI NUOVA OPERAZIONE STERILIZZAZIONE A 7 GIORNI PER 26,5 MLD EURO
15:34 24May10 RTRS-BCE A VENERDI' 21 MAGGIO HA COMPRATO BOND PER 26,5 MLD EURO
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

Profumo (UniCredit): oggi come oggi investirei in azioni europee

BlueTG.it - lunedì, 24 maggio 2010 - 14:46
Il rischio che l’euro cessi di esistere è “minimo” nonostante la mancanza di una leadership politica nella gestione della crisi, secondo quanto ha rivelato in un’intervista a Bloomberg l’amministratore delegato di UniCredit, Alessandro Profumo.

“Fino a qualche mese fa attribuivamo zero percento di possibilità di arrivare ad una rottura dell’euro, ora gli attribuiamo un 2%” ha dichiarato il banchiere italiano aggiungendo: “l’euro continuerà a vivere, il problema non è avere un euro più forte o più debole ma la rapidità del cambiamento”.

Quanto alle borse, Profumo sostiene che esse non siano depresse a causa dei timori sui futuri utili aziendali, quanto per l’umore negativo sull’euro: “oggi io investirei in azioni europee” ha concluso Profumo

Anonimo ha detto...

Il Governo dica finalmente chiaro agli italiani quanto può diventare grave la situazione e che sono necessari dei grossi sacrifici.
Sono sicuro che se gli italiani fossero consci dei rischi che corre il paese, accetterebbero di buon grado qualche sacrificio in più, cose minime in confronto ai rischi porenziali che potremmo correre.
Questa crisi è figlia del silenzio dell'informazione.

RL

Anonimo ha detto...

Ma veramente zio barbero aveva detto tedesca e l'aveca individuata....

salvo ha detto...

Una goccia nell'oceano!!!!

Poi salgono i tassi e la BCE si ritrova in portafoglio tanta tanta schifezza.

c'è BISOGNO DI UNA GRANDE RIVOLUZIONE ETICA E MORALE, IN ITALIA IN PRIMIS!!!

salvo

Anonimo ha detto...

ritengo sia possibile che salti una banca mediogrossa tedesca o francese, questo sarebbe da detonatore perche la merkel sotto la prerssione di weber annunci il distacco dall'euro ed il ritorno al marco come avevano preparato da tempo.
Faran passare la decisone (molto desiderata da tanti in germania) come cosa necessaria di fronte alla nazione e all'intera comunita europea (saranno seguiti da austria e francia). a questo punto dell'economia i vantaggi di una moneta stampabile all'inverosimile , forte con cui pagare tutti i debiti in euro, fara si che le banche tedesce si salvino, che l'inflazione non riparta ed i tassi potranno esser tenuti bassi. Sul calo dell'export dovuto ad un marco forte ci sara da valutare e trovare i rimedi, del resto l'euro potrebbe esser poi ripristinato in futuro quando tornera a servire alla Germania
Luibenat

Sincero ha detto...

Senti Paolo quello che scrivo tienilo per te,ci sono abbastanza problemi e non voglio allarmare piu' di tanto gente e ditte oneste che hanno sacrificato la vita per la famiglia e il lavoro.Ho una attivita' e benche' piccola sono a conoscenza nel settore ferramenta e edilizia,quello che serve per la casa e nel settore impresa.
Il 2008/2009 crisi .Il 2010 se va' avanti cosi' e' un macello.La causa principale e' la concorrenza asiatica (costo 65/75 % di meno rispetto al prodotto italiano)
Il 2008 e 2009 anche calando il fatturato del 50% con tutte le difficolta'si riusciva a stare sul mercato non pensando che i distributori intanto si organizzavano a fare copiare i prodotti di qualita'. Anche se fatti male li vendono per buoni contando sull'ignoranza delle persone acquirenti, creando un gran caos a livello produttivo nazionale dove le ditte per prendere tempo e stare a galla fanno promozioni a tal punto di perdere e questo non puo' durare a lungo...., si spera in una forte ripresa dove a quel punto ci si possa difendere meglio.La globalizzazione selvaggia e' stata una rovina,se bevi un bicchiere di vino a pasto va' bene ma se ne bevi una damigiana tutto cambia ,si diventa ubriachi e alla fine cadono tutti per terra distributori compresi.Tu che hai i piedi per terra, dal dopo guerra sai benissimo che sono state le piccole ditte a sostenere il sistema Italia con la manodopera sana degli operai.Mi domando chi lo fara' in futuro,a poco a poco tutto si sta' spegnendo come un lume in una candela.Nelle vecchie crisi ci siamo risollevati grazie alla ns.volonta' e ingegno personale,si tribulava ma c'era posto per quasi tutti,oggi se non hai lavoro e chiudi resti disoccupato a vita perche' non c'e' posto per tutti.Di questi problemi 10 anni fa'ne parlai con gente della LEGA oggi deputati,le risposte di tranquillita' e protezione dei ns.prodotti con dazi era massima priorita' per salvare la ns.economia ,ancora oggi
parole e parole poi non si fa' niente con la scusa dell'europa,contropartita perdente di un contratto CineseAmericano.
Ciao

Anonimo ha detto...

ECONOMIA: Dove andrà l'Euro?

La crisi generata dalla situazione in Grecia ha fatto cadere il valore dell'Euro a livelli
impensabili all'inizio dell'anno. Mentre fino a qualche settimana fa si poteva prevedere un
declino dell'Euro entro fine anno a 1,20-1,25 rispetto al dollaro, ora la crescente crisi ha reso
possibile un caduta a ruota libera. La Grecia è un paese le cui finanze non possono essere
facilmente risanate e, dal punto di vista strettamente economico, era meglio che diventasse
inadempiente e che le banche estere assorbissero le perdite piuttosto di continuare a
sussidiare un paese che spende come "un marinaio ubriaco" (espressione tipicamente
americana). Alla fine è probabile che il "default" avverrà ugualmente, con la
differenza che si saranno buttati via tanti soldi.
La decisione di cercare di salvare la Grecia è stata politica e ha seguito la decisione
di alcuni anni fa di fare entrare nell'area Euro paesi che non se lo potevano permettere.
L'Italia, adottando l'Euro, ha perso la possibilità di svalutare e di rendere le proprie
esportazioni competitive, come si faceva con la vecchia Lira. La Grecia era ancora più
impreparata dell'Italia. L'entrata nell'Euro è servita alle aziende multinazionali, tuttavia ha
danneggiato enormemente la piccola industria. Hanno cessato l'attività centinaia di piccole
aziende esportatrici e sono andate perduti decine di migliaia di posti di lavoro. Ora,
qualunque siano le misure prese in Europa, l'Euro è stato fatalmente danneggiato dalle
premature ambizioni europee di integrazione politica e monetaria. Sono tramontati i sogni di
farne una moneta di riserva e di scambio internazionale in concorrenza con il Dollaro. E anche
se il Dollaro è debole, l'Euro sta peggio. Ora non ci si chiede più in che direzione vada il
Dollaro. Ci si domanda dove andrà l'Euro.