STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


UN FINE SETTIMANA SERENO PER TUTTI



UN TRANQUILLO WEEK END DI PAURA PER COLORO CHE SONO ESPOSTI AI MERCATI.
Dow 11,008.61 -158.71 -1.42%

Nasdaq 2,461.19 -50.73 -2.02%

S&P 500 1,186.68 -20.10 -1.67%

10 Yr Bond(%) 3.6630% (L'UNICO ASPETTO POSITIVO è RAPPRESENTATO DAL CROLLO DEL RENDIMENTO DEL DECENALE PASSATO NEL GIRO DI POCHE SETTIMANE DA 4% A 3,66%)

Oil 86.02 +0.85 +1.00%

Gold 1,178.80 +10.40 +0.89%





RIPORTO LO SCENARIO APOCALITTICO DESCRITTO DA GIANNINO .......C'E' DA STARE SERENI

Scritto da Oscar Giannino
venerdì 30 aprile 2010


Prima un antipasto, questo bel Martin Feldstein che Dio ce lo preservi alungo, in cui aritmetica alla mano spiega come e qualmente la Grecia ormai non ce la può fare, e andrà comunque al default dopo aver aspettato tanto. Ma dopo che vi siete appena appena amareggiati il palato, fatevi andare tutta la cena per traverso con queste 65 pagine di spietato realismo. Ve le raccomando davvero. L’autore è William Buiter, ex professore alla LSE, poi al Financial Times e da gennaio 2010 capoeconomista a Citi.
E’ la più completa, analitica e documentata analisi comparata e complessiva della situazione di finanza pubblica mondiale che abbia letto recentemente. Se i politici italiani frequentassero consimili letture, avrebbero un dato di cui menar vanto e 65 pagine di cui spaventarsi. Il dato è quello della figura 7 a pagina 16: che ci crediate o no, per dare stabilità alla sua finanza pubblica l’Italia deve correggere il suo deficit tendenziale con misure strutturali non superiori a 4 punti di Pil tra 2010 e 2020 per giungere al 60% di debito pubblico al 2030, cioè meno della metà di quanto ormai serva alla media dei Paesi Ocse. Ma la notizia è che Stati Uniti, Regno Unito e Giappone hanno tutti bisogno di aggiustanmenti strutturali superiori al 10% di Pil, cioè – sì, avete capito bene – maggiori di quelli che servano alla Grecia per evitare il default. Buiter stima che sia la peggior situazione che si sia mai vista, dal punto di vista delle finanze pubbliche mondiali. Ritiene che la risposta di un massiccio way out inflazionistico sia improbabile, per quanto la FED sia attualmente tra le grandi banche centrali quella più dipendente dal governo e dalla politica. E ne conclude che l’unica soluzione sia quella del panico fiscale, con massicci aumenti di imposte e minori spese che deprimeranno sicuramente per un biennio ma perfino a un un quinquennio a venire ogni prospettiva di sostenuta crescita dei Paesi avanzati. Di qui il terrore che deve venirci comunque, come italiani: perché da Paesi Ocse in brusca correzione e bassa domanda per ragioni fiscali, il nostro export avrà di che piangere e la nostra crescita si appiattirebbe ulteriormente. Serissimo il capitolo sulla Grecia, e sul nuovo patto di stabilità europeo – un Fondo monetario europeo più meccanismi di default-a tempo dichiarati ex ante per le istituzioni finanziarie in difficoltà – di cui c’è bisogno nella crisi attuale. Altro che fine della crisi.
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6 commenti:

Anonimo ha detto...

si e' vero...nel 2012 il mondo finira' e creperemo tutti- lo dice nostradamus.

Anonimo ha detto...

Lo dicono i Maya...
Il dato di cui l'Italia può "menar vanto" è merito di anni e anni di debito pubblico... che sia veramente sotto controllo il nostro debito, vista l'abitudine???

Anonimo ha detto...

Buongiorno, dove trovo le 65 pagine????
Avete un link????
Grazie et saluti
Giancarlo

sergiob ha detto...

Paolo,
sai dove si possono trovare le citate 65 pagine di William Buiter?

grazie mille

Sergio

sergiob ha detto...

le ho trovate.

eccole qui per tutti

http://www.zerohedge.com/sites/default/files/Buiter%204.26.pdfhttp://www.zerohedge.com/sites/default/files/Buiter%204.26.pdf

ML ha detto...

GRAZIE MILLE