MONTEPASCHI, RIALZO STUDIATO A TAVOLINO!
Tutto ben orchestrato dal marketing team di MPS.
Vigni che rilascia dichiarazioni da circa una settimana su tutti i principali giornali italiani. Titolo che quotava sui minimi di periodo (mentre le altre banche erano rimbalzate).
Organizzazione del road show a New York....
e il titolo oggi RIMBALZA.
E' facile far rimbalzare un titolo violentemente quando le posizioni short aperte sono corpose.
Si dice che l'azione sia stata spinta al rialzo da mani amiche del Mussari.
TUTTO UN BEL PIANO ORGANIZZATO E NULLA PIU'.
MONTEPASCHI, RIALZO STUDIATO A TAVOLINO!
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11 commenti:
.Forte rialzo di MontePaschi ;BMPS.MI> +5,6% mentre il management è impegnato in un road show negli Stati Uniti.
"vuol dire che cercano polli negli stati uniti che comprano il titolo..."
Alessandro (ct)
STATI UE VOGLIONO PER MAGGIOR PARTE PAESI INIZIO EXIT STRATEGY IN 2011, PER GLI ALTRI PRIMA -
Apr 10
13E siamo ai bunker sotterranei.
Pubblicato da Debora Billi alle 12:35 in Apocalypse now
La capacità della mente umana di cercare di spremere soldi da qualunque cosa non ha davvero limiti. In tempi di crisi la paranoia alligna, e nell'incertezza diventa più facile "vendere" la paura di terremoti, guerre nucleari, catastrofi climatiche, bioterrorismo, ire di Dio e appuntamenti con l'apocalisse.
Insieme alla paranoia, si vende così anche il rimedio. Questo fa la Vivos, compagnia californiana che sta progettando rifugi sotterranei a un costo di 10 milioni di dollari, e che potranno ospitare 200 persone ciascuno.
Vi invitiamo ad unirvi alla nostra comunità, come co-proprietari del rifugio di sopravvivenza Vivos più vicino a dove abitate tra i 20 rifugi del nostro network.
Naturalmente, nell'elenco di angoscianti ipotesi che propone Vivos si fa cenno anche all'anarchia sociale, evidentemente temutissima al punto da preferire il rinchiudersi sottoterra.
Al di là del fatto che questi presunti rifugi antiatomici che dovrebbero reggere l'impatto di meteoriti e diluvi sembrano più che altro l'ostello della gioventù, con qualche graziosa idea di arredamento del genere "all'apocalisse ma con stile", io mi chiederei anche che senso ha chiudersi per mesi in spazi ristretti con vicini antipatici, e se è previsto un rimborso nel caso la catastrofe non avvenga nel giro di qualche anno oppure si riveli poi non così catastrofica...
L’oro sta avvalorando la fuga dalla carta straccia (azioni, obbligazioni, valute ecc.) perché in euro ha toccato i massimi storici. E una certa difficoltà a reperire oro fisico, riportataci da un operatore del settore, fa pensare che molti stiano cercando nell’oro la tranquillità che altri settori non offrono.
Molti sul web azzardano che il crollo vero e proprio inizierà a marzo, ma la cosa non ci trova concordi perché sappiamo che prima ci dovrebbe essere una (falsa) ripresa economica di pochi mesi, max un anno, dettata dall’enorme liquidità immessa e che molto probabilmente aiuterà anche i listini azionari che stanno consolidando i minimi ormai da diversi mesi.
Personalmente ci aspettiamo una ripresa dei corsi azionari, magari dopo un altro affondo al ribasso, che anticipa la ripresina di fine anno, non in Italia però che ha problemi molto più gravi e profondi come abbiamo visto nell’ultimo report. Secondo noi la crisi mondiale vera e propria arriverà dopo questo tentativo di ripresa più o meno nella seconda metà del 2010 e fino al 2012-2013, anni in cui si azzererà completamente la torre di babele del debito che ad oggi è ancora a livelli enormi.
Testo tratto da www.centrofondi.it
«La catastrofe, nelle sue diverse forme e manifestazioni, è lo sfondo permanente entro cui tutti noi oggi ci muoviamo. Ma la vera novità è che siamo entrati nell' era dell' incidente integrale, sistemico. Dall' incidente isolato siamo passati all' iper-incidente globalizzato, vale a dire un incidente che degenera, producendo altri incidenti a catena. Si pensi al recente crac finanziario. Un primo fallimento ne ha provocati altri, con ripercussioni che non sono ancora finite, visto che ora rischiano di fallire interi stati». Qual è la sfida maggiore che il decennio trascorso ci lascia in eredità? «Il problema della velocità, ma nessuno sembra preoccuparsene. Siamo passati dalla velocità mobile alla velocità immobile delle nuove tecnologie. L' attuale accelerazione tecnologica supera ogni nostra precedente conoscenza, alimentando rischi altissimi e costringendoci a vivere in una realtà dominata dall' istante. Siamo in balia di un' istantaneità che sfugge alla ragione, rischiando continuamente di travolgerci. La Terraè diventata troppo piccola per il progressoe per la ricerca del profitto istantaneo oggi dominante. Questo cambiamento è un avvenimento politico fondamentale». La velocità trasforma il nostro rapporto con il tempo? «Finora avevamo presente, passato e futuro. Oggi però la velocità immobile e la dittatura delle nanocronologie annullano la durata della storia, condannandoci al futurismo dell' istante. Siamo prigionieri di un' istantaneità di fatto inabitabile, senza memoria del passato né immaginazione del futuro. L' uomo si crede onnipotente ma, delegando alla tecnologia, perde il suo vero potere che è quello dell' intelligenza. Di fronte a questa deriva catastrofica, sostengo da tempo la necessità di un' università della catastrofe che, attraverso un' alleanza tra scienze umane e scienze tecniche, possa produrre un' intelligenza del disastro contemporanea. Solo così si potrà tentare di prevenire i disastri futuri». C' è chi vede nella fine del decennio l' occasione di voltare pagina. Che ne pensa? «Mi auguro che sia vero. Ma l' ottimismo, per essere reale, deve innanzitutto riconoscere i danni prodotti dalla deriva tecnologica. Altrimenti è solo un bluff della propaganda del progresso. In realtà, dobbiamo aspettarci nuove inevitabili catastrofi, come il tracollo d' internet, che paralizzerebbe tutte le nostre attività, o qualche cataclisma provocato dalla geoingegneria che cerca di dominare il clima. Purtroppo, i rischi dell' incidente globale crescono parallelamente al progresso tecnico, ma gli uomini preferiscono far finta di non saperlo. È per questo che bisogna continuamente ripeterlo». - FABIO GAMBARO
Cosa ne pensi del nuovo piano di riforma della finanza varato da Obama dove tante regole si alternano a maggiori poteri dati alla FED?
E' come dare le chiavi della cantina a un ubriaco. La FED è l'istituzione che porta le maggiori responsabilità della crisi. La sua politica di denaro facile e bassi tassi d'interesse è la causa principale della difficile situazione finanziaria ed economica che stiamo tutti vivendo. Darle ora maggiori poteri di controllo è un errore epocale. Ma rientra tutto nella logica ben nota che ogni situazione di crisi è una buona occasione per aumentare i poteri del governo.
Come ogni nostra intervista concludiamo con un messaggio di speranza per la nostra generazione che, cresce, vive e deve pensare al proprio futuro in questi anni illiberali.
Speranza per modo di dire! Poiché la libertà non è mai il gentile omaggio della classe politica, l'unica chance della libertà è un collasso sistemico che permetta di ricominciare da zero o quasi. Del resto, quando esisteva l'Urss, nessuno, tranne i seguaci di Ludwig von Mises, immaginava che sarebbe crollata da un giorno all'altro. Ecco, la speranza per la libertà delle generazioni future è un crollo a Occidente paragonabile a quello avvenuto a Oriente.
David Mazzerelli
tutte le quotate fanno così, c'è anche un modo forbito per dirlo
azz a leggere sti post c'è da grattarsi le palle per tutta la vita... ma qualcosa di positivo ...di bello ... di speranza per un domani non si legge mai?
Paolo, potresti spiegarmi il giochetto di far rimbalzare un titolo con molte posizioni short aperte?
Vorrei capire come mai anche con un titolo come Cell therapeutics, che come fondamentali vale MENO di 10 cent, riescono a fargli fare balzi del genere, e come mai fondi interi sono dentro con MILIONI di pezzi...nonostante a mio parere, ora come ora, sia destinata al fallimento...
Buongiorno
a RepubblicaTV
hanno parlato benissimo di questa azienda e di come è gestita
Cordialità
Robertoß
sapete dirmi qualcosa su Banca Monte Parma (prima nel gruppo MPS ora in mano alla Fondazione Monte Parma al 68%)?? circolano voci di difficoltà.
grazie da Paola di Parma
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