LA BELLA ITALIA
Prima di tutto vorrei rivolgere un grazie sincero agli amici TOPBLOGGERS che hanno aderito a questa iniziativa:
INFORMAZIONE SCORRETTA
ICEBERGFINANZA
INTERMARKETANDMORE
IL GRANDE BLUFF
Da quando ho iniziato questo lungo percorso tre anni fa, ho incontrato tanti amici sia fra i lettori che fra i bloggers.
Abbiamo gettato le basi per percorrere insieme un lungo percorso, nella convinzione che prima venga il rispetto, l'amicizia, il dare per poter costruire qualcosa di solido e duraturo.
Le condizioni economiche che stiamo vivendo sono PARTICOLARI. I governi sono obbligati a nascondere la verità e a pilotare molti dati economici per evitare una caduta del sistema con conseguenze molto brutte per i gangli del potere stessi.
Grazie alla rete e alla buona volontà di questi amici blogger in Italia e tanti altri in giro per il mondo , noi tutti possiamo renderci conto della realtà dell'economia e di quello che prima o dopo si svelerà come una distruzione del modello culturale economico nel quale siamo abituati a vivere.
Un grande grazie a questi amici e una certezza:
INSIEME NON POSSIAMO CHE MIGLIORARE L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE, INSIEME POSSIAMO AIUTARE E AIUTARCI MEGLIO, INSIEME, PUR RISPETTANDO E MANTENENDO LE NOSTRE UNICITA', POSSIAMO FARE QUALCOSA CHE POSSA ESSERE D'AIUTO AI NOSTRI LETTORI
Infine vorrei dare il benvenuto a tutti i lettori nuovi che oggi arrivano sul nostro blog augurandomi che l'articolo preparato stanotte sia chiaro e semplice (non è importante che venga condiviso da tutti , ma che venga capito e verificato nei messi futuri)
L'articolo di oggi prende spunto dalla trasmissione REPORT di domenica. in particolare guardatevi questo video dal minuto 1.50 al minuto 3,40. Stefano Micossi conferma il mio pensiero: se l'Europa dovesse crescere dell'1% nei prossimi anni l'Euro sarebbe destinato prima ad indebolirsi e poi a saltare. L'Europa ha bisogno di una crescita del 3% per poter ridimensionare il tremendo debito pubblico che si è creato.
L'unico modo per crescere è....INDEBITARSI maggiormente, tramite emissioni obbligazionarie non dei singoli stati ma EUROPEE.
Le risorse raccolte potranno servire per far ripartire le infrastrutture. (è ovvio che debito piu' debito potrebbe apparire insostenibile, piu' ancora di quello che è oggi, ....ma almeno avremo finalmente l'Europa unita - ovvero al pari degli USA dove esiste una confederazione di stati ma il debito è unico)
Micossi è pessimista sulla possibilità di mettere insieme le politiche europee. Mercato Libero ritiene che dopo il salvataggio greco l'Europa dovrà affrontare altre crisi (Iralnda, Portogallo, Spagna e ...Italia)
L'azzardo morale del salvataggio greco in realtà indebolirà la valuta EURO nei confronti delle valute dei Paesi emergenti (e del dollaro). La svalutazione dell'euro porterà inflazione e tassi in salita (che metteranno ancor piu' sotto pressione il debito pubblico.
Se avete voglia di approfondire la dinamica dei debito pubblici in Europa vi consiglio la lettura dello studio fatto recentemente dalla bank of International Settlement.:PUBLIC DEBT. Le conclusioni? se i governi non prenderanno provvedimenti drastici....
VEDIAMO DI ANALIZZARE IL CONCETTO DI DEBITO COME DOVREBBE ESSERE CONSIDERATO:
Il debito nei sistemi sani deve essere contratto SOLO quando i benefici siano superiori al costo.
- In una famiglia il debito dovrebbe essere contratto solamente per acquistare dei beni durevoli che nel tempo possano aumentare di valore. Esempio tipico è la casa. E' malsano quando il debito viene contratto per aumentare i consumi (vacanze, beni non necessari ecc ecc9
- In una azienda il debito dovrebbe essere contratto solo se il ritorno sugli investimenti effettuati (e per i quali il debito puo' essere contatto) sia piu' elevato del costo del debito. (il tutto tenuto conto del rischio che il ritorno sugli investimenti sia inferiore a quello atteso). E' malsano quando il debito viene contratto al fine di poter pagare dei dividendi (vedi enel e telecom)
- In uno stato il debito contratto dovrebbe servire per rilanciare l'economia e non i consumi! I parametri oggi usati (rapporto debito Pil ) sono spesso superati. Cio' che conta è che gli interessi che remunerano il debito non deono mai mettere in difficoltà il sistema dello stato. Solo un aumento dei flussi di cassa o un aumento del valore degli attivi di bilancio puo' giustificare un aumento del debito.
E' DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CAPIRE IL CONCETTO DI PRODUTTIVITA' DEL DEBITO.
Nel grafico qui di seguito (che vale per gli stati uniti, ma per l'Italia la situazione è ben peggiore) notiamo come con il passar degli anni il debito dello stato è diventato via via meno efficiente. Per ogni dollaro di debito la produttività marginale è scesa.
ma il peggio del peggio è accaduto con l'arrivo di questa crisi.
La socializzazione delle perdite del settore privato a danno di quello pubblico ha creato un enorme problema di PRODUTTIVITA' DEL DEBITO che è diventata negativa.
In Italia la situazione è molto pesante. Il debito ha raggiunto proporzioni gigantesche. Nel solo 2009 il peggioramento è stato di quelli epocali.
Ogni italiano ha un debito di circa 30.000 euro. Una famiglia di 4 persone cumula 120.000 euro di debito.
Nel solo 2009 il debito è cresciuto di circa 130 miliardi di euro.
Maggiore spesa pubblica e riduzione drastica delle entrate!!!! Una gestione da economista folle che nessun padre di famiglia applicherebbe al suo bilancio familiare.
AVERE UN DEBITO IN AUMENTO DAVANTI A UN PIL IN FORTE CONTRAZIONE E' PERICOLOSISSIMO.
La ricetta puo' essere corretta se la crisi è di tipo congiunturale. Ma quando siamo davanti a una crisi sistemica da globalizzazione, la crescita del debito equivale a una iniezione di eroina in un malato terminale.
Una volta in Italia quando non si riusciva piu' ad andare avanti si utilizzava una svalutazione seguita ovviamente da Inflazione.
Oggi non potendo piu' svalutare ne stampare moneta SIAMO OBBLIGATI AD INDEBITARCI FINO AL DEFAULT.
Ma se si aumenta il debito si potrebbe pensare che si aumenti il valore delle aziende. INVECE NON E' ASSOLUTAMENTE VERO.
Pensate che il debito publicco nel 2001 era di 1336 milioni. 7 anni dopo era salito a 1663 miliardi. E nei primi mesi del 2010 siamo arrivati a 1800 miliardi.
Di fronte a questo aumento ci si sarebbe aspettati che la capitalizzazione di borsa fosse salita. Invece:
La borsa italiana nel 2000 superò i 50.000 punti!
Nel 2003 lo stesso indice lambì i 20.000 punti. Nel 2007, dopo oltre 3 anni di rialzo, l'indice era a 44.000.
Nel marzo 2009 l'indice riuscì a malapena a reggere i 10.000 punti.
Oggi siamo a soli 23.000 punti. Da settembre (ben 8 mesi) l'indice NON SALE, eppure i giornali e i politici ci raccontano che il peggio è passato.
LA PERDITA DI CAPITALIZZAZIONE DELLA BORSA BEN RAPPRESENTA LA PERDITA DI VALORE DELL'ITALIA E DELLA SUA INDUSTRIA.
Una perdita ancor piu' grave se consideriamo l'enorme fardello del debito pubblico.
10 ANNI FA ERAVAMO TUTTI UN PO' PIU' RICCHI E PIU' SPERANZOSI. ERAVAMO APPENA ENTRATI NELL'EURO E SOLO DOPO POCHI MESI CAPIVAMO CHE LA PERDITA DI POTERE D'ACQUISTO ERA INIZIATA.
Ma oggi, 10 anni dopo, quale è la situazione macroeconomica in cui giace il paese.
Non partiamo dalle notizie sui giornali e alla televisione, ma consideramo i DATI OGGETTIVI e fermiamoci a quelli:
- LE ESPORTAZIONI ITALIANE RAPPRESENTANO L'UNICO DATO IN LEGGERO AUMENTO IN QUESTI MESI. (COMPLICE LA FORTE RIPRESA ECONOMICA DEI PAESI DEL BRIC e la svalutazione dell'euro).
-Nei prossimi mesi le economie emergenti dovranno frenare la crescita (le avvisaglie in questa direzione sono molto chiare) altrimenti il loro surriscaldamento sarà pericoloso. (vedete il mercato cinese ieri)
-Questa probabilissima frenata metterà a repentaglio le nostre esportazioni.
Dal lato dei dati economici ITALIANI interni è sotto l'occhio di tutti che:
1) Il debito pubblico è alto e in aumento (le entrate speciali date dallo scudo fiscale si sono esaurite). In un contesto di debiti pubblici in aumento nel mondo, è probabile un aumento della competizione fra i paesi occidentali per far sottoscrivere il debito (e l'Italia potrebbe essere costretta ad aumentare la remunerazione ai creditori sull'esempio greco, con conseguenze terribili sull'economia)
2) La spesa pubblica non accenna a diminuire (per evitare le pressioni sociali). Vedi dati del ministero del tesoro
3) La piccola e media impresa NON viene aiutata dal sistema. Aumentano le aziende che chiudono e che lasciano a casa le persone. Chi soffre di piu' ora sono le fabbriche del nord. Al sud lo stato ancora garantisce un po' di falsa ricchezza.
4) La disoccupazione aumenta e il processo non è in fase terminale, bensì è possibile un'accelerazione nei mesi autunnali, quando la crisi potrebbe ripartire in maniera forte.
5) I consumi continuano a ridursi (anche se l'aumento dei prezzi mostra i dati, come le vendite al dettaglio, in leggero aumento). Infatti se i prezzi aumentano del 2% e i consumi di beni scendono dell'1%, i dati mostrano un aumento dei consumi dell'1%. DATO SBAGLIATO E BEN POCO SIGNIFICATIVO.
6) il continuo deprezzamento dell'euro porta a un aumento del costo per le materie prime ed energetiche che potrebbe diventare insostenibile per le imprese, in quanto NON riusciranno ad apportare gli aumenti ai prodotti finiti (in quanto la domanda - impoverita da bassi salari e riduzione dei risparmi - continuerà a contrarsi).
7) Le entrate fiscali (con consumi in discesa e disoccupati in aumento) non potranno che continuare a scendere (a meno di un aumento delle tassazioni)
8) Le uscite dello stato non potranno che aumentare (con debito in aumento e nessun taglio drastico alla spesa pubblica) a meno di riduzione di spese per EDUCAZIONE, SANITA' E PENSIONI.
9)La classe politica italiana è totalmente NON RAPPRESENTATIVA dei cittadini.
E' interessata a difendere gli interessi dei pochi della casta!
10) L'informazione non è libera. I giornali e la televisione NON sono liberi di dare le informazioni corrette.
11) I cittadini vengono tenuti appositamente in uno stato di incoscienza e di impoverimento continuo.
12) L'inflazione (data da un aumento delle materie prime e dalla svalutazione dell'euro) in assenza di domanda brucierà il potere d'acquisto degli italiani e i risparmi di una vita.
13) i rendimenti delle obbligazioni dello stato rimarranno NEGATIVI.
14) i prezzi degli immobili (in assenza di potere d'acquisto e di mutui tendenzialmente piu' cari) in presenza di eccesso di offerta non saliranno.
E PER CHI PENSA CHE SIAMO CATASTROFISTI:
FONTE BANCA ITALIA
ll peso del fisco nel 2009 salito dal 42,9 al 43,2%. L'indebitamento delle famiglie è in forte aumento, al 60%, consumi ancora in calo. 700.000 disoccupati in più rispetto all'aprile dell'anno scorso, per i giovani il tasso è al 28,2%. Conti pubblici peggiorati. investimenti ancora stagnanti
La situazione delle finanze pubbliche è notevolmente peggiorata", rileva la Banca d'Italia, ricordando che l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è salito nel 2009 al 5,3% del Pil, dal 2,7% del 2008.
L'aumento del disavanzo, osservano gli economisti di Via Nazionale, "è riconducibile alla marcata crescita della spesa primaria e alla flessione delle entrate. Il forte peggioramento dei conti è comunque "quasi interamente riconducibile alla flessione dell'attività economica".
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CONCLUDENDO, LA RIPRESA NON E' DIETRO L'ANGOLO. NON VI E' NESSUN SEGNALE CHE LA RIPRESA POSSA ESSERE TALE DA PERMETTERE UNA GESTIONE DEL DEBITO PUBBLICO E UNA RISALITA SIGNIFICATIVA DEI MERCATI AZIONARI.
L'OCCUPAZIONE NON RIPRENDERA', QUINDI LE ENTRATE DELLO STATO NON POTRANNO RISALIRE. LE USCITE NON POTRANNO CHE RIDURSI CON GROSSE PROBLEMATICHE IN RELAZIONE AL WELFARE.
IN EUROPA CONTINUEREMO AD ASSISTERE A UN DEPAUPERIMENTO DEL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE (IN ITALIA IL PROCESSO SARA' SEMPRE PIU' ACCELERATO)
SE SARA' SUFFICIENTE ASSISTEREMO ALLA SOLA SVALUTAZIONE DELL'EURO. SE LE COSE DOVESSERO PEGGIORARE ARRIVEREMO ALLA DISTRUZIONE DELLA MONETA UNICA.
LA BELLA ITALIA
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7 commenti:
Intanto mi viene da chiedere che succederà quando saranno resi noti i dati delle dichiarazioni dei redditi 2009 ...
Non serve essere esperti di macro economia per capire che saranno ca**i amari (scusate il francesismo).
Calo a due cifre?
Duturun,
hai scritto un articolo memorabile;
purtroppo credo che nessuno, ORA, Ti accusi di catastrofismo atteso che anche gli ottimisti più incalliti....... iniziano a vedere nero. Sono molto tentato dall'iniziativa brasiliana, ma temo che se oggi, per il viaggio, occorre la tredicesima di un impiegato, domani non basteranno i risparmi di un lustro per pagarsi la sola trasferta aerea.
Qui mi fermo perché non avendo figli ma solo uno splendido e fidato cane, non voglio infierire troppo su chi ha ben altri tipi di responsabilità e ha l'obbligo di credere e tenere duro per poter dare ai propri figli la possibilità di avere oggi un abbonamento (in curva) e domani la speranza di partecipare al Grande Fratello.
Chiudo con una nota di ottimismo:
resistere, resistere, resistere e tranquilli che domani arriverà il figlio di Bossi a districare l'intricata matassa economica
Articolo interessante però non sono affatto daccordo con quello che dice l'ottima Gabanelli! Lei, o Micossi, non si capisce bene, sostiene che siccome i debiti pubblici nazionali sono troppo alti ad emettere debito potrebbe essere l'unione europea e con questi soldi finanziare le infrastrutture per avere più crescita! Ma scusate un attimo se davvero si emettesse debito europeo quello sarebbe comunque una forma di debito pubblico che si sommerebbe a quello già esistente! Insomma se non è zuppa è pan bagnato..chiamatelo come volete sono sempre soldi che i singoli paesi, pro quota, devono restituire....a casa mia si chiama sempre debito pubblico! Inoltre quello che sostiene la Germania è vero, non è una fantasia: a trarne giovamento sarebbero i paesi del PIGS che oggi si finanziano a tassi elevati mentre con quello schema avrebbero tassi più bassi....ma la Germania li avrebbe più alti in quanto la sua minor rischiosità sarebbe più che compensata da altri soggetti più rischiosi come i PIGS...in conclusione la Germania è contro perchè ci perde, non per sport..e questo a prescindere dalle problematiche tecniche sollevate da Micossi! Come si può sostenere questo tipo di soluzione se si ammette che non si va affatto verso una integrazione politica?...sono 2 cose in contraddizione! L'emissione di debito comunitario richiede una ben maggiore coesione politica...persino in USA ogni stato ha il suo debito e ogni stato nazionale può fallire sul proprio debito..e noi che non siamo 1 unica nazione dovremmo averne uno unico??? Il problema è per giunta che i vari stati hanno strategie diametralmente opposte: alcuni paesi tipo il nostro continuano a spendere e spandere, altri cercano di aggiustare in modo strutturale i loro squilibri come l'Irlanda, altri ancora hanno previsto per legge che lo stato non possa andare in deficit come la Germania...e secondo voi un'insalata dal genere può fare un debito unico????
Altro passo falso: ammesso di fare il debito unico si pensa davvero di rilanciare la crescita con le infrastrutture??? Le infrastrutture servono in paesi in via di sviluppo tipo Cina, da noi sarebbero solo cattedrali nel deserto (guardatevi le analisi si Tav, Ponte stretto e altre cazzate di queso tipo...)...forse è anche per questo che la produttività del debito è crollata! Qui sembra che il problema sia come fare altro debito visto che il mercato si è insospettito...il problema è che per venirne fuori non bisogna fare altro debito!!!! Per crescere occorre ridurre il debito lasciando fallire chi se lo merita e non ternelo in piedi pagandogli i debiti coi soldi di tutti, occorre liberalizzare, tagliare tasse e tutta la spesa pubblica che non sia davvero essenziale (almeno il 50% di quella attuale non lo è affatto!), licenziare come minimo il 50% dei dipendenti pubblici....servirebbe la Thatcher!
Con Berlusconi e Obama dove pretendete che andremo a finire?
Luca Salvarani Mantova.
Mi ero dimenticato un altro passaggio: se il paese più in avanzo commerciale ossia la Germania non sviluppa i consumi interni e continua a voler massimizzare l'export come possono, senza svalutare, e in piena crisi economica, i PIIGS riuscire ad esportare qualcosa e stabilizzare la loro bilancia dei pagamenti??? Se non rimettono a posto la loro bilancia dei pagamenti come potranno ripagare i debiti nei confronti dei grandi esportatori tipo germania....In un mercato normale i PIIGS svaluterebbero, riprenderebbero ad esportare, avrebbero più risparmio con cui far fronte alle loro spese e ripagare i debiti e chi esportava tanto poi esporterebbe via via meno...insomma gli squilibri si ridurrebbero invece ora, grazie all'euro, aumentano! E' talmente evidente che l'euro è una contraddizione vivente!!! Anziche ammetterlo si cerca sempre di arrampicarsi sugli specchi incentandosi qualche giochino tipo emissione di debito a livello comunitario...non conta molto se paghi l'1% o il 2% di interessi in meno se non hai niente da esportare. La prova del nove à che a proporre per primo questa roba è stato Tremonti...il number one della finanza creativa, dei giochini contabili e della polvere sotto al tappeto...perchè di questo si tratta infatti!
La verità è che i paesi comunitari, anche volendo essere solidali tra loro, e finora non lo sono stati (giustamente secondo me: la beneficenza non può essere imposta, la fai se te la senti e se ne hai la possibilità!), per definizione non possono avere una moneta unica: uno fà esattamente il contrario di quello che fa quell'altro...ognuno segue strategie divergenti e a lungo andare il mercato le farà saltare!
Da una grande Giornalista come la Gabanelli, e per me sarà sempre grande, mi sarei aspettato questo ragionamento!
Luca Salvarani Mantova.
Sono perfettamente d’accordo con le sue conclusioni e con gran parte degli argomenti trattati nell’articolo. Mi trovo tuttavia in disaccordo su alcuni punti, in particolare con Micossi quando accenna alla possibilità di crescita mediante l’emissione di obbligazioni europee (debito su debito), rimandando ancora l’inevitabile disastro. Secondo me va invece cambiato radicalmente il concetto di moneta non più basato sul debito ma sulla sovranità nazionale (o sovranazionale nel caso dell’UE). Inoltre questa soluzione è prospettata negli standard classici che prevedono una crescita continua e non tengono invece conto che oggi siamo in una situazione di sovrapproduzione che fino ad oggi è stata coperta dall’indebitamento privato. Infine, e tronco qui per non appesantire troppo il commento, oggi le aziende, per cercare di mantenere i profitti, stanno aumentando la produttività (producono lo stesso quantitativo, se non di più, diminuendo i dipendenti) a scapito quindi dell’occupazione (che infatti è in aumento generalizzato, a parte qualche fortunata realtà). Si prospetta quindi un probabile futuro in cui per assorbire i disoccupati sarà necessaria una crescita più vigorosa di quella attualmente ipotizzata.
Saluti
Marco P
Provengo dalla cultura contadina vera. Mio padre mi ha educato nella paura e nel disonore del debito.Nella mia famiglia prima si risparmia e poi si compera un pezzo per volta con l'onestà e il lavoro. MI HA MANDATO A SCUOLA non in quella statale,ma dai preti,perchè diceva lo stato odia il mondo contadino. Era tutto vero.O SI RIPARTE DALLA CULTURA CONTADINA O SIAMO FINITI
Ritorno al gold standard aureo
Abolizione delle banche centrali
Creazione di un sistema bancario libero ma con le seguenti caratteristiche:
eliminazione della riserva frazionaria,ed introduzione del
coefficiente di cassa al 100% dei depositi irregolari di moneta.
Creazione appositi fondi di investimento.
Totale eliminazione della finanza creativa hedge found,CDS etc.
Contratti future con consegna effettiva della merce contrattata...
Qualcuno farà mai tutto ciò?
No. Aspettiamoci una bancarotta genarale,compresa la Grande Cina...
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