STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


KERSELF


IL TITOLO NON MI E' MAI PIACIUTO.

LA BORIA DEL SUO PROPRIETARIO, CHE QUANDO IL TITOLO QUOTAVA 10 EURO DICEVA CHE ERA POCO CARO, E' DI QUELLE DA FAR RIDERE I POLLI.



COMUNICATO STAMPA
Kerself: precisazioni in merito all'andamento del titolo

Correggio, 23 aprile 2010 -- Kerself S.p.A. (KRS IM), in merito al recente andamento
del titolo, verifichiamo che sul mercato finanziario non va bene. Consci che il mercato
finanziario è sovrano, si sottolinea che Kerself non ne capisce il motivo e che non è a
conoscenza di notizie che possano essere collegate a tale andamento.
Attualmente in termini di multipli, il moltiplicatore sull'Ebitda atteso per l'anno 2010
meno la posizione finanziaria netta è inferiore a quattro. Se questa è la valutazione
del mercato finanziario presto qualcuno interverrà.
I
Il Gruppo Kerself è leader in Italia nell'ingegneria, progettazione, produzione, installazione e
distribuzione di impianti solari fotovoltaici in Italia ed in Europa.

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Kerself
Investor Relations Office
PMS
Ufficio Stampa

KERSELF S.p.A. - Via della Tecnica, 8 - 42015 Prato di Correggio (RE) -- Italia
Tel: +39 0522 736034 - Fax: +39 0522 736033 www.kerself.eu

Intanto:
Gli analisti di Intermonte hanno ribadito la valutazione positiva su Kerself. Gli analisti (specialist della società al segmento STAR), in un’analisi datata 3 febbraio 2010 , hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni e il target price di 17 euro, nonostante la decisione di tagliare le stime sul fatturato e sulla redditività per i prossimi esercizi.


GUARDATE QUELLO CHE SCRIVEVANO A NOVEMBRE: ROBA DA RIDERE!

18 novembre 2009 Kerself ritiene che siano in atto manovre speculative, tese a mantenere basso il valore del titolo per scalare la società. Il gruppo, si legge in un comunicato, ha denunciato la situazione alle autorità e ai soggetti competenti, "riservandosi di dare mandato ai propri legali a tutela e difesa della società e degli azionisti".
Nella nota, Kerself parla di "movimenti anonali" e di "manovre speculative, tese a mantenere il valore del titolo a livelli che favoriscono un'operazione di scalata ostile".
Il titolo Kerself ha chiuso in calo del 2,67%, a 8,76 euro.

INTANTO MOLTI VANNO VIA...

Kerself ha annunciato che il consigliere non esecutivo ed indipendente Luciano Pannocchia ha rassegnato le proprie dimissioni. La nomina era stata proposta da un'azionista di minoranza (Mps Capital Services Banca per le Imprese) che non ha più alcun rapporto, avendo proceduto alla cessione totale della propria partecipazione nella società.

23/04/2010
Kerself: dimissioni dell'investor relator - Kerself comunica che Ezio Martini, investor relator della società, si è dimesso con efficacia in data odierna. Kerself comunica che Ezio Martini, investor relator della società, si è dimesso con efficacia in data odierna. I competenti organi di Kerself si sono prontamente attivati per reperire, nel più breve tempo possibile, idonea risorsa in via sostitutiva. Nel frattempo, le funzioni di investor relator sono temporaneamente assunte dal presidente e amministratore delegato Pier Angelo Masselli.
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6 commenti:

lord byron72 ha detto...

CARISSIMO PAOLO....complimenti per la telepatia....Alla notizia dei 2 licenziamenti dell'altra sera(e per il fatto vi stiate battendo per l'investimento di ML nel fotovoltaico)mi ero chiesto:strano che nn abbiano ancora scritto a tal proposito (avevo mezza idea di entrare sul titolo....son sincero...visto aveva raggiunto i minimi)...Quindi altro titolo da mettere nella spazzatura....????uffaaaaaaa.....bello l'articolo,mi ha fatto desistere da eventuali pensieri...grazie come sempre da udine

ML ha detto...

Lord B. forse il titolo andrà anche a 17 euro, sta di fatto che la gestione delle comunicazioni da parte della società è arrogante e difficilmente credibile e il titolo perde terreno da 18 mesi. Il bilancio è stato rivisto al ribasso e sono ala ricerca di soldi disperatamente.

Quando li troveranno? se gli incentivi per il 2011 si dovessero dimezzare....sarebbe traumatizzante per il titolo, in quanto i margini di vendita pannelli crollerebbero e i parchi nuovi renderebbero meno che il business plan.

Oggi un'azienda deve valere solo per quello che avrà già operativo entro dicembre.

Se gli incentivi saranno buoni anche per il 2011, e se troveranno i capitali, forse il titolo sarebbe da prendere in considerazione.

Anonimo ha detto...

lui non saprà scrivere ma tu non sai leggere.. Antonio Buozzi non lavora mica per kerself.. il comunicato è stato scritto dal IR che si presume sia il presidente Masselli.. complimenti per le analisi.. ora sento il mio gatto e le confronto con le tue.. ma va a ciapà i ratt

ML ha detto...

e l'ufficio stampa che ci fà? e da chi è pagato.

Ti attacchi a un dettaglio e rompio i coglioni a un sito d'informazione gratuito?

ma vai a farti una sega su youporn maleducato cafone anonimo

IL RISPETTO PER LE PERSONE CHE LAVORANO DOVE LO HAI MESSO...NEL CESSO DI CASA TUA

vergognati

Anonimo ha detto...

Spero che mercatolibero,continui con attenti approfondiemnti sulla società che non riecse o non vuole chiarire niente sul disastroso andamento del titolo.
Un nuovo caso Burani?
Continuate ad occuparvene con la serietà e lungimiranza che vi contraddistingue.

Vittorio
Modena

Anonimo ha detto...

Se anche gli incentivi 2011 fossero dimezzati (ma non succederà, probabilmente ci sarà una riduzione progressiva che arrivera in 2/3 anni al 30%) i business plan starebbero benissimo in piedi perchè il costo del modulo fotovoltaico è passato da 3,15/3,25€/W (ottobre 2008) a 1,25€/W (inizio 2010), il BOS (balance of system) che è tutto il resto che serve per fare un impianto "chiavi in mano" (inverters, telecontrollo, recinzioni, strutture ecc) da 1,80€/W (ottobre 2008) è oggi tra 0,80 e 1,20€/W (inizio 2010). Il calo percentuale dei prezzi è evidente (siamo alla metà circa dei prezzi di quel periodo. Il contributo (conto energia) è ancora lo stesso. Con questo contributo e i costi attuali il ricavo è molto alto. Se anche ci fosse una forte riduzione dell'incentivo non ci sarebbe crollo del mercato, i ricavi di chi fa' l'impianto resterebbero importanti. La riduzione dell'incentivo otterrà sicuramente un risultato: gli speculatori diminuiranno e si andrà verso un uso più sociale del fotovoltaico (tetti delle case e dei capannoni). Ognuno produrrà l'energia di cui ha bisogno e la consumerà (potrà comunque vendere quella in eccesso). Non dimentichiamo, comunque, che l'obiettivo è la grid-parity cioè il momento in cui l'energia prodotta da fotovoltaico costerà come quella da fonti fossili e non ci sarà più bisogno di nessun incentivo. I comparti industriali devono funzionare senza assistenza da parte dello stato. E' stato giustissimo usare gli incentivi, sarà altrettanto giusto farne a meno e stabilizzare il mercato. A quel punto i più bravi (tecnologicamente e finanziariamente) avranno la meglio.