STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


MARCHIONNE HA COMPRATO CASA IN BRASILE !!!

Marchionne ha affermato che IL BRASILE E' COME UNA SECONDA CASA PER LA FIAT!

Mercato Libero ha già deciso da Novembre che il brasile è la sua seconda casa, dando origine al primo progetto: MERCATO LIBERO VILLAGE e sta gettando le basi per un secondo piu' ambizioso !

SAN PAOLO 6 MAR - Il Brasile si sta consolidando come un'economia fidata,stabile e di eccellente attuazione,dice Marchionne alla rivista brasiliana 'Veja'. Dopo aver affermato che 'il Brasile e' la nostra seconda casa', l'amministratore delegato del Gruppo Fiat si sofferma sul futuro delle auto e sulla Chrysler, affermando di credere che ci sia spazio sufficiente nel mercato americano per risollevare la marca della Chrysler: 'Crediamo che la Chrysler tornera' ad essere una delle maggiori del settore'.

A proposito, Mercato Libero Village verrà consegnato a Marzo 2011, in occasione del quarto compleanno!
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36 commenti:

Anonimo ha detto...

Probabilmente sul Brasile avete visto e state vedendo giusto. Lasciatemi dire però che non sono affatto felice di questo. Loro si stanno arricchendo a spese degli USA e dell' Europa! In altre parole: non stanno creando ricchezza come hanno fatto gli americani in passato con le loro innovazioni tecnologiche, ma la stanno solo sottraendo a noi! Forse nei prossimi anni il Brasile si svilupperà molto ma nel medio-lungo termine non credo possa campetere con altre economie come quella cinese e spero soprattutto quella americana, sempre che qualcuno riesca a fermare Obama prima che ci mandi definitivamente in bancarotta! Al di là delle previsioni economiche mi pare quasi che voi "facciate il tifo" per il Brasile e non riesco proprio a capirne il motivo! A costo di passare per razzista io spero esattamente il contrario!

PS Anche gli USA se dichiarassero bancarotta o inflazionassero il proprio debito, o mettessero alti dazi all'import o coltivassero droga per poi esportarla all'estero, dopo qualche anno riprenderebbero a crescere con forza! Ma chi sarà mai quel "simpatico" paese che ha regolarmente seguito queste 3 strategie?

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Ma come si fa a dire che il Brasile ha dato bancarotta, inflazionato il proprio debito e coltiva droga????
E' proprio vero che il mondo è pieno di ignoranti che passano il loro tempo a scrivere c.zz.te !!!!!!!
Marco Milano.

Anonimo ha detto...

Scusate ma cosa ne pensate dell'argentina ?

Katermaister

Maurizio ha detto...

A Marco Milano 08.59
Hai ragione Marco, il Brasile non ha mai fatto bancarotta. ad un certo punto ha sganciato la propria moneta dal dollaro e l'ha lasciata fluttuare.
Però non capisco perché i CDS sul Brasile costano come quelli sull'Italia.
L'ho già chiesto a MercatoLibero, ma non mi hanno dato (ancora) risposta.

Anonimo ha detto...

Sono stato per un breve periodo a Porto Seguro nel 1990. Dalle foto vedo che è davvero molto cambiato.

E diversa era anche la situazione economica brasiliana. C'era insiedata al governo la cricca di Collor de Melho (in seguitò sarà processato per corruzione).

Loro, prima dell'argentina "sperimentarono" la politica del cambio fisso agganciato al dollaro.
Ovviamente proprio mentre stavo la, sicuro dei miei dollari.

La banche chiusero per una settimana, si poteva cambiare solo al nero o pagare in dollari. Ti strozzavano.
Il conto del mio albergo a Rio lievitò a dismisura, ma non potevo cambiare i traveller cheques perché le banche erano chiuse a tempo indeterminato. Ero prigioniero in un albergo che avrebbe salassato le mie finanze !

Quando riaprirono, un Cruzeiro (allora la moneta era quella) valeva un dollaro, mente prima ne valeva un decimo. Mi dissanguai con l'albergo e invece della vacanza da nababbo che avevo preventivato, mi toccò ridimensionarmi parcecchio.

Andare a Porto Seguro, all'epoca economicissimo e fricchettone, mi salvò la vacanza Insomma, fu un porto seguro di nome e di fatto.

Saluti

Teo ha detto...

Marco.... ma hai letto bene quello che ha scritto Luca????
Stava ipotizzando un probabile scenario Usa, non Brasiliano.
Prima di insultare medita e collega la materia grigia.
Con affetto, Teo

Anonimo ha detto...

Probabilmente il brasile è simile all'italia degli anni 60\70 quando c'era molto spazio di crescita economica e la gente acquistava i beni per necessità.
E' sperabile che tutti questi investimenti che si vanno a fare li aiutino la popolazione a uscire dalla povertà dei ghetti e delle favelas e recuperare i cosidetti meninos de rua(bambini di strada), altrimenti è la solita colonizzazione e speculazione.

Anonimo ha detto...

spero tanto che il prossimo progetto Brasile sia economicamente più accessibile del primo...

Anonimo ha detto...

Scusa Luca,ma dove hai letto quelle informazioni sul Brasile!?Ho fatto una piccola ricerca su Google e il quadro che ne è venuto fuori non coincide per niente con il tuo...anzi,propio l'opposto!

Antonio-Padova.

Anonimo ha detto...

IN QUALE CITTA' DEL BRASILE SI TROVA LA NUOVA INDUSTRIA FIAT?

Anonimo ha detto...

Caro, anche se maleducato, Marco Milano,

1-Tanto per cominciare controlli il suo linguaggio. Non mi considero certamente un genio, ma neppure un "ignorante che passa il proprio tempo a sparare cazzate"!

2-Secondariamente non ho detto che il Brasile quest'anno o l'anno scorso ha fatto bancarotta. Mi riferivo agli anni 80 e 90. E comunque anche in assenza di un default formale la nota iperinflazione sudamericana di quel periodo ha eroso il potere d'acquisto dei creditori che avevano largamente investito in quel paese consentendone lo sviluppo quando era praticamente all'età della pietra, determinando sostanzialmente gli stessi effetti del fallimento formale. Da ignorante quale sono lasci che le ricordi i livelli annuali degli indici dei prezzi al consumo dal 1980 al 1997 in Brasile: 4-8-16-38-111-362-2,940-21,435-328,113-100,000,000-500,000,000-5,600,000,000-113,600,000,000-2,472,400,000,000-4,104,400,000,000-4,751,200,000,000-5,080,300,000,000....In altre parole era 4 nel 1980 ed è arrivato a circa cinquemilaeottanta miliardi circa nel 1997! Prima che dica che le cifre le ho sparate a caso o le ho inventate le dico che le ho ricavate dalle statictiche del Fondo monatario internazionale! Secondo queste statistiche per esempio solo nel 1990 il tasso di inflazione è stato del trentamila e trecentosettantasette per cento!
E sa quale è stata la causa? Lo stampare quantità enormi di denaro dal nulla (le risparmio le statistiche sulla crescita della quantità di moneta del FMI! mi creda sulla parola!). Esattamente le stesse politiche che sta perseguendo oggi Obama e per le quali viene osannato(non da questo blog)! Insomma il Brasile oggi contesta agni USA di fare in piccolo quello che loro hanno fatto per 20 anni in modo enorme! A casa mia si chiama faccia di bronzo!

Per tornare alla sua obiezione sulla bancarotta: nemmeno Dubai ha dichiarato bancarotta ma tutti l'hanno chiamata in quel modo, allo stesso modo nemmeno l'Argentina ha fatto bancarotta in senso tecnico stretto, semplicemente ha abbandonato la parità col dollaro e ha svalutato e dal loro punti di vista hanno ripagato i debiti nella valuta svalutata anzichè in quella forte originariamente prevista dal contratto! Anzichè discutere di lana caprina basterebbe chiedersi: gli investitori ci hanno guadagnato o perso? Nel caso del Brasile ci avevano perso alla grande!

Sulla droga ci sarebbe da approfondire a lungo, lasciamo stare!
Cmq il succo è questo: al di là degli investimenti, per un italiano, per un europeo o per un americano è bene oppure no la crescita economica del Brasile?
Le modalità su cui si basa la loro crescita danneggiano o favoriscono gli altri paesi? Questa crescita sarà sostenibile?
Cosa succederebbe se tutti gli altri paesi adottassero le misure del Brasile per crescere?
Le cito solo un dato, sempre da "ignorante che passa il tempo a sparare cazzate": a dicembre 2009 il Brasile deteneva circa 169 miliardi di buoni del tesoro USA! Cosa ne sarebbe dell'economia Brasiliana se gli USA lasciassero crescere l'inflazione stampando moneta con cui pagare i loro debiti come hanno fatto i brasiliani???? Cosa ne sarebbe dell'economia brasiliana se USA e EU adottassero politiche commerciali protezionistiche? Finora non è avvenuto ma la crescita degli squilibri commerciali, delle valute....potrebbero condurre a questa conclusione!

3-Se possibile cerchi di fare interventi articolati e argomentati come spero sia stato questo anziche insultare senza motivo! Lei ha fiducia nel Brasile? Divagando un attimo: le sta simpatico un paese che ospita molti dei terroristi in circolazione, inclusi quelli che persino la Francia non si sente di ospitare (caso Battisti), o che ci ha rubato 2 mondiali? Benissimo, io però no!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Guerra tra poveri

http://www.reuters.com/article/idUSTRE58P0E920090926

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Paolo,

guarda l'ultimo post che ho inviato ad Andrea, prima che lo cancelli.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

per MARCO da MILANO:

credo proprio che tu abbia parlato
di te stesso...

RED ROMAN

Anonimo ha detto...

non stanno creando ricchezza come hanno fatto gli americani in passato..eheh..x me le uniche ricchezze che hanno creato sono il blues,il jazz e il rock'roll.La ricchezza che intendi te,sì l'hanno creata,ma per loro facendo centinaia di milioni di morti.punto

ML ha detto...

I cds del brasile sono uguali a quelli dell'italia?
innanzi tutto per chi è scettivo vuol dire che quel paese è sicuro come il nostro!!!

Ma in piu......quello è un paese in crescita, il nostro in rovina....quindi basterà guardare i cds fra qualche tempo!!!

Anonimo ha detto...

Ecco l'ha cancellato: tanto per dimostrare la falsa etica di IF.


http://www.gainspainscapital.com/pwa/index.html

The Shocking Truth:
How The World Almost Ended
On September 18, 2008

The following quote begins at 2:20 into the video ...

"On Thursday (Sept 18), at 11am the Federal Reserve noticed a tremendous draw-down of money market accounts in the U.S., to the tune of $550 billion was being drawn out in the matter of an hour or two.

"The Treasury opened up its window to help and pumped a $105 billion in the system and quickly realized that they could not stem the tide. We were having an electronic run on the banks.

"They decided to close the operation, close down the money accounts and announce a guarantee of $250,000 per account so there wouldn't be further panic out there.

"If they had not done that, their estimation is that by 2pm that afternoon, $5.5 trillion would have been drawn out of the money market system of the U.S., would have collapsed the entire economy of the U.S., and within 24 hours the world economy would have collapsed.

"It would have been the end of our economic system and our political system as we know it."

-Rep. Paul Kanjorski (Democratic Congressman and Capital Markets Subcommittee Chair) describing disclosures from Ben Bernanke (Chairman of the Federal Reserve) and Henry Paulson (former Treasury Secretary)

Kanjorski was Capital Markets Subcommittee Chair at the time and was only repeating what then-Treasury Secretary Paulson told him.

Da vedere assolutamente il video dal minuto 2,20.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Per Antonio da Padova e altri,

i dati che ho utilizzato provengono dalle statistiche del fondo monetario internazionale. Basta cliccare hyperinflation brazil su google.com...se non trovi quelli ce ne sono altri ma la conclusione non cambia: coloro che hanno finanziato la crescita economica brasiliana hanno perso i loro risparmi non in virtu di un fallimento formale ma dell'iperinflazione. Cmq sempre perdita è stata!
Oggi il Brasile sta economicamente bene ma ho molti dubbi sulla sostenibilità nel tempo della sua attuale crescita. Molto dipenderà dall' andamento macroeconomico generale e dall' apertura del commercio internazionale!
In particolare ho qualche dubbio sulla situazione politica di quel paese: quando Lula uscirà di scena è probabile che il potere resti in mano alla sinistra ma chi ci assicura che le politiche del passato (spendi e indebita o stampa moneta o nazionalizza) non torneranno di moda? Inoltre il governo potrebbe adottare una legislazione meno business-friendly e molte industrie potrebbero andare a produrre altrove, tipo Africa...non è una certezza ma mi pare neanche uno scenario cosi impossibile!

Cmq il messaggio che volevo lanciare era un altro!!! Parlando terra-terra: Rispetto agli USA intendevo dire che là si crea più che altro tecnologia e la si esporta beneficiando gli altri paesi inoltre gli USA consumano merce importata e dunque fanno anche lavorare gli altri paesi. Il Brasile invece impone dazi e tiene sottovalutato il real per favorire l'export e ridurre l'import danneggiando gli altri paesi (tanto le materie prime non devono importarle!), questo dopo aver preso i soldi dagli investitori stranieri e aver iperinflazionato negli anni passati, per la gioia dei creditori stranieri. Il Brasile inoltre come gli altri paesi emergenti è concentrato in produzioni tradizionali, soprattutto industria e agricoltura, sottraendo posti di lavoro in EU e USA e costringendoci a spendere sempre più risorse per il welfare (per esempio più sussidi di disoccupazione) producendo minore ricchezza di prima (fabbriche e negozi che chiudono) e dunque indebolendo le nostre economie oggi, ma ancora più grave sottraendo risorse fondamentali per la crescita futura perchè la prima cosa che si taglia in questi casi è la ricerca, la tecnologia....ossia le cose in cui abbiamo un vantaggio strategico rispetto agli emergenti! Oggi ci attaccano sulle cose a basso valore aggiunto, domani anche su quelle più avanzate! La Cina da questo punto di vista è ancora più avanti: non si accontenta di fare dumping sui prodotti industriali e di manovrare a suo piacimento il cambio ma sta iniziando una cyberguerra per sottrarre i segreti tecnologici delle imprese americane... I cinesi hanno capito che oggigiorno la vera ricchezza non la fai con l'acciaio o il cemento...questi vanno bene per uscire dalla miseria e creare lavoro sottraendolo agli americani e costringendoli in virtu del loro welfare a dissanguarsi per pagare i disoccupati,...la vera ricchezza la fai con informatica, genetica, software, biotecnologie, telecomunicazioni, nanotecnologie....siccome finora si sono limitati a copiare i nostri pdodotti, male nella maggior parte dei casi, l'unica possibilità è rubare queste tecnologie! Oggi è la Cina domani sarà il Brasile! Siamo in guerra e nemmeno le industrie più avanzate possono sperare di cavarsela come il caso Google ha recentemente dimostrato! O si provvede oppure USA e UE ne usciranno con le ossa rotte!

MORALE DELLA FAVOLA: Il Brasile crescerà ma lo farà soprattutto a nostre spese. A guadagnarci saranno solo le rendite finanziarie ma non chi lavora e produce e manda avanti la baracca Italia...Chiunque di voi non vive di rendita e non è un dipendente pubblico, ma producendo e lavorando dovrebbe guardare con preoccupazione a tutto questo invece di festeggiare!
Scusate tanto se io, nella mia ignoranza, non faccio i salti di gioia!

Luca Salvarani Mantova.

ML ha detto...

Caro Folletto, ti ripeto, cerchiamo di non litigare o di criticare le persono che si muovono in questa crisi con la voglia di fare e spiegare.

Occupiamoci di ben altri bastardelli.....

Anonimo ha detto...

A luca Salvarani
Complimenti davvero ineccepibile la Sua analisi

Anonimo ha detto...

Paolo,

credevo in principio di trovare ben altro terreno, ma mi sbagliavo e mi sono fatto prendere .... dal prurito.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

http://www.goodporkbadpork.com/2010/03/janet-tavakoli-washington-must-ban-u-s-credit-derivatives-as-traders-demand-gold/

La Tavakoli colpisce ancora!

Speculators Want U.S. CDS Payoffs in Gold

Remember AIG? When prices moved against AIG on its credit default swap contracts, AIG owed cash (collateral) to its trading partners. AIG paid billions of dollars and owed billions more when U.S. taxpayers bailed it out in September 2008.

U.S. credit default swaps currently trade in euros. After all, if the U.S. defaults, who will want payment in devalued U.S. dollars? The euro recently weakened relative to the dollar, and market participants are calling for contracts that require payment in gold. If they get their way, speculators on the winning side of a price move will demand collateral paid in gold.

The market can create an unlimited number of these contracts very rapidly. The U.S. wouldn't have to ever default to trigger a major disruption in the gold market. Spreads (or prices) on the credit default swaps could simply move based on "news," and demand for gold would soar.

If this speculation drives up the price of gold, and the available gold supply becomes limited, are you willing to post your children as collateral? I am pushing the point so that we put a stop to this before it is too late.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Caro, anche se molto disinformato e pieno di luoghi comuni, Luca Salvarani di Mantova,

scusami ma la mia era una risposta un po' secca, come quando vado all'estero e mi sento dire che gli italiani sono solo mafia, mandolino e spaghetti.... ho avuto la stessa sensazione sulla pelle leggendo la quantità di stupidaggini che scrivi e che continui caparbiamente a sostenere.

ti rispondo per punti(non per polemizzare)

1 Il Brasile non ha mai dato default nella sua storia. Non esistono default formali e informali.
Io personalmente guardo al futuro (gli anni 80 erano trent'anni fa... un po' troppo lontani... e noi all'epoca avevamo il buon Craxi...lasciamo perdere)
Ha letto o controllato per caso negli ultimi quattro anni lo stipendio minimo quanto è salito con il governo Lula? Si è triplicato, sa cosa significa questo? che ogni anno il 5% della popolazione sta piano piano uscendo dalla 4 fascia (quella senza reddito) e sta piano piano formandosi una piccola classe media...

Come fa a scrivere che l'economia del Brasile è Basata sulla svalutazione della moneta quando Il Real è la moneta che si è rafforzata maggiormente al mondo nel 2009? e non dica che non lo ha scritto...riporto le sue parole..."tiene sottovalutato il real per favorire l'export e ridurre l'import danneggiando gli altri paesi"

2 Sulla droga sono d'accordo con lei....lasciamo perdere.... così come sul caso politico Battisti (sono convinto che le maggiorni pressioni per la non estradizione siano messa da alcuni "politici" e amici franco-italiani al governo brasiliano che di fatto ha già votato mesi or sono per l'estradizione dello stesso....)

3 - Non sono d'accordo nemmeno con lei quando scrive che in Usa si produce ed esporta soprattutto tecnologia.... quando da sempre attraverso multinazionali americane o guerre del petrolio sono state sfruttate risorse e materie prime a stati in via di sviluppo senza dimenticare l'ultimO prodotto esportato dagli stati uniti.... LEHMAN BROTHERS....

3 Ma lo sa che in Brasile hanno scoperto il più grande giacimento di petrolio e lo stanno estraendo da due anni e da un anno il paese è autosufficiente da un punto di vista energetico e nel giro di 5-8 anni sarà uno dei maggiorni esportatori di petrolio del mondo???

Ma lo sa che in Brasile il 50% della popolazione ha meno di 20 anni e la forza lavoro di quel paese è enormemente maggiore della nostra che oramai siamo un paese di vecchi.... e saremo sempre piu' vecchi....

Ma lo sa che I suoi stati uniti e la cina sono anni che fanno totale ostruzionismo sul protocollo di Kyoto???? e sugli accordi commerciali per l'abolizione dei dazi doganali di Doha?????

Gurdi in realtà le dico che io sono un forte nazionalista, ma da alcuni anni (dal 2005) per lavoro sto facendo 5-8 viaggi all'anno in brasile e le assicuro che l'aria di cambiamento e di sviluppo li si sente.....
Ogni volta che torno qui vedo scoramento, crisi e tristezza!!!!

Sono d'accordo con lei solo sui due mondiali rubati!!!!!


Marco Milano

Anonimo ha detto...

per Luca Salvarani
mi sembra che la tua analisi sia molto attenta. è molto difficile capire quale può essere lo scenario futuro ma l'impressione e che a forza di comportarsi come negli ultimi anni da parte di grandi industriali e classe politica (non occuparsi di crescere ma solo dell'immediato benessere loro)........la situazione possa negli anni peggiorare fino a precipitare. per adesso tranquilli, spendiamo quelli risparmiati dalle precedenti generazioni e poi vediamo.
non mi è però chiaro se in Brasile negli scorsi decenni se la passavano tanto male come mai abbiamo tanti immigrati dal Perù, Argentina e persino dal centro america ma di Brasiliani solo calciatori e poco altro (Viados)?
grazie
Bruno

Anonimo ha detto...

trovo poco appropriato e molto negativo denigrare in modo cosi netto una persona come LUCA SALVARANI di Mantova che offre sempre ragionamenti ed informazioni nonche spunti di riflessione interessantissimi e ben impostati, quindi caro Luca hai tutto il mio appoggio morale
Luibenat

Anonimo ha detto...

Caro Marco Milano 1/2,

Spero che mi perdonerà se le risponderò nuovamente punto su punto! A causa della lunghezza spezzo la risposta in 2 parti. Al di là dei singoli punti credo però che Lei non abbia colto il messaggio centrale del mio post ossia che per NOI la crescita del Brasile non è affatto un bene, almeno dal mio modesto punto di vista.
1-Tanto per cominciare sono costretto a ripetermi: tu puoi anche non fare default ma se l'indice dei tuoi prezzi al consumo passa da 4 nel 1980 a cinquemilaeottanta miliardi circa nel 1997 l'effetto per i creditori è esattamente lo stesso. Se non capisce questo punto allora è inutile andare avanti! E' come dire che la Germania nel 22-23, quando occorrevano cariolate di marchi per comprare il pane, non ha fatto default, economicamente è la stessa cosa!
Visto che ha fatto un parallelismo con l'italia, da noi persino negli anni di maggiore inflazione siamo arrivati al massimo al 21% circa, in Brasile si è arrivati al trentamila e rotti per cento, se non vado errato mi pare ci siano molti zeri di differenza!
Noi abbiamo sempre aumentato il debito e non fatto confisce del patrimonio privato (fra cui investitori stranieri) come in Brasile (marzo 1990, giverno Collor), al contrario abbiamo venduto il patrimonio pubblico per onorare i nostri debiti. Io in realtà non parlo solo degli anni 80 ma anche dei 90! Per esempio potrei parlare del 1999 quando si abbandonò il cambio fisso dollaro-real e nel giro di 2 settimane si è passati da 1.21 real per dollaro a 2.15 quindi non 20 o 30 anni fa ma 10! Domanda: pensa che chi aveva investito in Brasile ci abbia guadagnato? In realtà anche se lontante nel tempo sono fondamentali quelle cose: l'Italia la maggior parte del suo debito l'ha accumulata in quegli anni solo che noi ce lo portiamo dietro come un macigno dai primi anni 90, e frena non solo la nostra crescita ma ci impedisce persino di fare politica anticiclica quando la congiuntura è negativa come oggi e lo stato non può spendere 1 euro! E' facile fare i fighi quando si è ripudiato il proprio debito, anche se indirettamente tramite l'iperinflazione, però bisognerebbe anche capire che chi non lo ha fatto e ci paga sopra ogni anno interessi mostruosi (circa 70 miliardi di euro ogni anno!) non sia bendisposto a sorbirsi queste "lezioncine"!

2-"la forza lavoro di quel paese è maggiore della nostra": non mi stupisce affatto dato che hanno 190 milioni di abitanti e noi 60!

3-"Il 50% della popolazione ha meno di 20 anni" Questo è tipico di molti paesi emergenti e dunque non è un punto di grande forza del Brasile rispetto ai suoi concorrenti! Gran parte dei paesi africani che muoiono di fame hanno tantissimi giovani eppure non crescono! Semmai potrebbe essere un punto di debolezza: tutti questi giovani oggi producono ma poi dovranno essere in qualche modo "mantenuti" da parte dei nuovi giovani di domani. A meno che la popolazione non cresca a questi ritmi ininterrottamente si pone un grande problema di welfare in prospettiva: sanità, istruzione, pensioni, sussidi di disoccupazione... Visto che ha fatto un'altra volta il paragone con l'Italia: anche l'Italia negli anni 50-60 la popolazione aumentava a grande ritmo e la forza lavoro era giovane e produceva, facendo da volano alla crescita. Poi la popolazione è cresciuta sempre di meno e sempre meno giovani lavoratori devono mantenere un numero elevato e via via crescente di vecchi che vanno in pensione sottraendo risorse ai consumi e soprattutto agli investimenti. Morale della favola: oggi i giovani danno una spinta all'economia ma domani il loro effetto sarà esattamente contrario!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Caro Marco Milano 2/2,

4-Per dimostrare che il real non è sottovalutato lei sostiene che nel 2009 è stata la valuta che si è rafforzata di più.. Io non so se sia quella che si è rafforzata di più, ad ogni modo chi se ne frega se si è rafforzata! Resta comunque troppo bassa rispetto al suo valore reale ottenibile col tasso di cambio reale che presuppone la parità dei poteri d'acquisto delle diverse valute! E' come dire che siccome lo yuan cinese si è rafforzato un pochino sul dollaro allora non è sottovalutato per finalità commerciali...lo vada a dire agli americani e sentiamo cosa le rispondono! A dimostrazione che il real è sottovalutato il mercato lo stava spingendo ma la Banca centrale brasiliana è intervenuta poco tempo fà (non ricordo la data precisa) per arrestarne l'apprezzamento per non danneggiare l'export, segno che il mercato ritiene inadeguato l'attuale tasso di cambio!

5-Sul petrolio temo abbia preso una cantonata colossale! E lo scrivo in modo sicuro perchè è un tema che mi appassiona molto! Il più grande giacimento del mondo si trova in Arabia Saudita ed è in incontestabilmente Ghawar, il secondo è in Kuwait e il terzo è in Messico. Sarei curioso di sapere quale sarebbe questo immaginario "giacimento più grande del mondo da cui si estrae da 2 anni". Anche perchè il Brasile HA DETTO, recentemente di aver fatto alcune scoperte molto importanti in alcuni giacimenti. Praticamente tutte queste scoperte si trovano in acque ultraprofonde. Ad esempio il giacimento di Tupi si trova sotto 2100 metri di acqua, più di 3000 metri di sabbia e rocce, e altri 2000 metri di uno duro strato di sale. Quindi: non è affatto detto che le riserve estraibili siano effettivamente quelle dichiarate, questo petrolio può essere estratto solo TRA DIVERSI ANNI (si stima 10) a costi elevati e importando tecnologia straniera (fatto positivo!). Per questi motivi sostenere che il Brasile sarà uno dei maggiori esportatori di petrolio è come minimo azzardato, soprattutto se prevedi una forte crescita interna e dunque un maggior fabbisogno energetico! Un altro punto da sottolineare è che il Brasile punta molto sull'etanolo da canna da zucchero per ottenere la sua autosufficenza energetica. Per tutta una serie di motivi, soprattutto ambientali, credo che sia una pessima idea! Ciononostante è indubbio che il Brasile sia ricco di materie prime e che questo sia un punto di forza importante almeno che non si preveda che la tecnologia ridurrà l'uso di materie prime e ne abbasserà il prezzo, come io credo e spero! Questo arricchirebbe moltissimo USA e UE a scapito dei paesi arabi ed emergenti! Cmq sia le materie prime è sempre meglio averle, male che vada non le si usa!
Cmq secondo gli ultimi dati disponibili il Brasile produce circa 1.817 milioni di barili di petrolio al giorno contro i 3 degli Emirati Arabi Uniti ossia l'ottavo produttore mondiale....prima che lo superi deve quasi raddoppiare la propria produzione, auguri! Al 2005 il Brasile era un IMPORTATORE NETTO di petrolio, non credo che in questi ultimi anni sia riuscito a diventare l'ottavo esportatore mondiale!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Qui non si tratta di fare il tifo per l'Italia, il Brasile o gli Usa.
In Italia viviamo da sempre ben al di sopra delle nostre possibilità.
E verrà il giorno, che può essere anche domani, che dovremo pagare il conto.
A quel punto poco importa se saremo pensionati, dipendenti pubblici o imprenditori.
Necessariamente il paese Italia sarà più povero e dovrà contare sui giovani immigrati per tentare di reagire (il nostro è indubbiamente un paese di anziani da mantenere).
Il Brasile ha conosciuto la povertà ed adesso con le sue materie prime e la forza lavoro giovanile può aspirare ad elevarsi.
Non ha scelto, a differenza di noi, la strada dell'indebitamento e dunque procede in base alle proprie possibilità.
Questa è una qualità da ammirare poichè da consapevolezza che nulla è dovuto ma tutto si deve conquistare ...
Ciccio

In Brasile

Anonimo ha detto...

Caro Marco Milano FINALE,

6-Lo so benissimo che USA e Cina sono contro Kyoto! A parte che non me ne può fregare di meno della Cina, ritengo che sia loro interesse farlo! Dal punto di vista ambientale cmq il Brasile non ha molto da insegnare agli altri: se fà qualche ricerca sui biocarburanti scoprirà che hanno un impatto notevole!Inoltre se si ritiene, erroneamente, che il Brasile diverrà un importante esportatore di petrolio questo atteggiamento di USA e Cina dovrebbe essere apprezzato!

7-Riguardo allo stipendio minimo: io non so se è esattamente triplicato, so che è certamente aumentato! E' aumentato in Brasile come anche in Cina o altri emergenti, quindi non è merito di Lula! E' grazie alla globalizzazione, ad un periodo di forte crescita delle economie mondiali, ........tutte cose che da circa 2 anni sono venute meno! La prova del nove è crescere quando gli altri non lo fanno non crescere quando tutto il mondo cresce! Cmq io non nego che OGGI l'economia brasiliana vada bene, dico solo che a NOI non conviene e che potrebbe non crescere nei prossimi anni secondo le previsioni o le aspettative della maggioranza! In particolare contesto che sia sempre una cosa positiva l'incremento dei salari: se davvero sono aumentati del 300% (fatto non impossibile se il salario di partenza è molto basso, come in tutte le economie emergenti!): ogni aumento dei salari reali che eccede l'aumento della produttività genera inflazione nel lungo periodo e mi pare quantomeno improbabile che la produttività dei lavoratori brasiliani sia triplicata, a meno che non abbiano scoperto la fusione fredda o qualcosa del genere! Tali incrementi di produttività sono riscontrabili in settori quasi assenti dall'economia brasiliana ossia tecnologia avanzata....

Ci sarebbe molto altro da dire ma rischia di diventare un duello rusticano....a me preme capire perchè Lei è contento della crescita brasiliana e non ritiene che sia contro i nostri interessi. Nostri = Italia, Usa e Ue!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Caro ciccio,

Sul fatto che noi viviamo oltre le nostre possibilità sono daccordo con te! Sono anche daccordo sul aftto che avendo pochi giovani che lavorano e molti anziani da mantenere il sistema si sta pericolosamente squilibrando! Non sono affatto daccordo sul fatto che il Brasile non abbia fatto debiti, ne ha pochi adesso perchè quelli passati li ha bruciati con l'iperinflazione...pensa come cambierebbe l'Italia se ogni anno potessimo disporre per investimenti dei 70 miliardi che paghiamo solo di interessi...

Cmq il Brasile è tutto meno che un competitor economico corretto: per esempio proprio ieri (cazzo che tempismo!) ha deciso di imporre sanzioni commerciali agli USA!!! Ma vi rendete conto? Il Brasile che impone sanzioni agli USA??? Da quando c'è Obama l'America è diventata come un "qualunque cimicioso paese sudamericano"! Per me che amo gli USA "alla vecchia maniera" è un po' uno scock....

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Caro Luca pensa che anche nell'ultimo g-20 il presidente cinese non ha avuto tempo di ricevere il "Grande Obama" in quanto impegnato in un incontro con i futuri grandi comandanti della Terra...
Il presidente Brasiliano
Il presidente Russo
Il presidente Indiano
Che assieme fanno il BRIC!!!!
Purtroppo (o per fortuna senno' il mondo sarebbe ancora in mano agli egizi....) le cose cambiano con i tempi......
Per concludere i nostri vecchi discorsi saro' telematico:
1 - Quando il Brasile ha iperinflazionato sono i detentori dei c/c in valuta che ci rimettono... il debito brasiliano ai tempi (e credo tutt'oggi) è espresso in dollari... quindi se un paese svaluta la propria moneta lo fa a danno dei propri cittadini... (prova a chiedere a tuo nonno se aveva soldi in banca durante la nostra forte inflazione, che potere d'acquisto si è ritrovato dopo.... con quello che prima comprava una casa ...dopo forse si predeva il biglietto del tram....) e lo stesso è successo ai brasiliani...non agli stranieri investitori (a meno che avessero un c/c in cruzero...cosa di cui dubito fortemente)
2 - Non ho mai detto che la forza lavoro è maggiore in termini assoluti, ma in termini relativi (%) è ovvio che lo sia in termini assoluti.... molto più importante e rilevante il fatto che lo sia in termini percentuali.La somma dei due dati poi amplifica il tutto (Se fosse il 50% dei 240.000 islandesi è d'accordo chesarebbe un dato alquanto insignificante spero!!!!!.
L'esempio del boom italiano degli ani 60 lo ha poi spiegato bene lei.... Ecco li sta succedendo proprio quello che da noi è successo negli anni 50-60 (purtroppo ne posso parlare solo per sentito dire....). I problemi di pensioni, welfare ecc.. ecc. verran fuori chissà quando... e chissa come... e chissenefrega ora... e nel prossimo futuro....
4 - Il real le assicuro che non è sottovalutato... cmq. guardi i grafici... è inutile continuare a parlarne così come di Kyoto e stipendi minimi...sono dati oggettivi che chiunque può verificare...


5 - Si è ovviamente tupi.... che in realtà è diviso in due zone ... pre-sal e post-sal....
Una è davvero difficile estrarre, l'altra è praticamente in acqua rasa.... poco sotto il mare e di fatto lo stanno già estraendo società come Petrobras e OGX del miliardario Aike Batista....
In realtà è stata la scoperta del maggior giacimento a livello ondiale fatta dal 1978 ad oggi... non volevo dilungarmi troppo nella spiegazione sapendo di parlare con un tecnico... se vuole le allego un link ma credo non serva, basta scrivere su google Tupi....

6 - Le confermo che francamente non faccio il tifo per il brasile e contro la nostra italia...
Sicuramente non includo gli USA come mio obbiettivo o paese da imitare...... per me piu' che USA sono GETTA!!!!
Per il resto le ho scritto quanto sulla mia pelle "sento" ogni volta che mi sposto e vado li.....
e poi quello che vedo e sento quando torno qui.....

Le assicuro che se oggi dovessi fare degli investimenti, da imprenditore, non avrei dubbi su dove investire la mia moneta!!!!
Poi se i tempi non cambieranno mai e il mondo sarà sempre comandato dagli USA.... che dire....
Tanto di cappello.
Beijos
Marco Milano

Anonimo ha detto...

leggo in data odierna che gli affari per la fiat in brasile non vanno proprio così bene come dite.
menagramo

Anonimo ha detto...

Ma non lo sapete? stanno chiudendo gli stabilimenti fiat qui per aprirli in Brasile! E' dall'anno scorso che lo so per certo! Immaginate le politiche economiche delle grosse aziende che seguono questo piccolo colosso...ed è tutto lì ora! Non ci credete? Beh...in fondo questa non è una notizia....

Anonimo ha detto...

Caro Luca, comprendo il tuo punto di vista.
Tieni presente che dalla scoperta dell'America ad ieri, Americani ed Europei sono andati in giro per il mondo ad "arraffare" tutto ciò che potevano.
E si sono arricchiti.
A queste "ricchezze" abbiamo abbinato il termine "certezze" e, esaurite le ricchezze, cerchiamo a tutti i costi di mantenere le "nostre" certezze.
I Brasiliani fino a ieri vivevano alla giornata ed in maniera "precaria", ma oggi hanno le idee più chiare e ti assicuro che non pensano (pur avendo qualche possibilità) come noi.
Quando ad esempio parlano di territorio anche loro edificano ma lo fanno con una grazia ed un ordine che noi ci sogniamo.
Noi europei (un'azienda legata alla Fiat per l'esattezza) in tutti questi anni abbiamo saputo DISBOSCARE l'Amazzonia.
In sostanza non credo che questo popolo, sia pur ospitale, voglia farsi mettere i piedi in faccia dal nostro modo di vivere e di pensare ...

Anonimo ha detto...

X Marco Milano,

Al di là delle nostre opinioni differenti, dopo il primo post, è stato comunque un dialogo costruttivo!

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Caro Luca,

Le opinioni differenti aiutano sempre a crescere e migliorarsi.
E' stato un piacere...
Un saluto
Marco Milano