STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


I PREZZI ANDRANNO ALLE STELLE ANCHE IN ASSENZA DI DOMANDA....PER LE CASE AUTOMOBILISTICHE SONO AZZI AMARI



I PREZZI DELL' IRON ORE (rocce per fare l'acciaio) RISCHIANO UN RIALZO DEL 100% NEI PROSSIMI MESI...
INFLAZIONE SENZA CRESCITA...

VEDREMO VEDREMO...

I COSTRUTORI D'AUTO COMINCIANO AD AGITARSI (i margini rischiano di sparire, in quanto non c'è modo di spostare sul consumatore i maggiori prezzi).

Iron ore price deal sparks steel fury
European steel and auto industries on Wednesday accused mining companies of unfair pricing practices following the introduction of a new system for valuing iron ore that will see the cost of the resource nearly double.
Eurofer, which represents European steelmakers, has complained to the European Commission about possible pricing abuses, saying there were “strong indications of illicit coordination of price increases and pricing models and pressure on individual steel producers to accept these changes”.
The complaints followed warnings steel prices would have to rise by up to a third after miners and steelmakers in Japan and China agreed to a change in pricing iron ore. The higher steel costs will flow onto increased prices for cars, construction girders and white goods, steelmakers said.
Brazil’s Vale and Anglo-Australian BHP Billiton have led the push to scrap a 40-year-old benchmark system of annual contract negotiations in favour of quarterly contracts linked to the global spot price for ore.
With old benchmark levels lagging spot prices by as much as 100 per cent in a tight market for the resource, iron ore costs will double in the short term.

“A 100 per cent increase in iron ore is an insult,” said Gordon Moffat, director general of Eurofer.
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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Chiedo: è ancora plausibile che fiat riveda i massimi dell'anno entro maggio? (sempre che si possa dare una risposta sensata a sta domanda)

Anonimo ha detto...

Interest rates went up across the board last week, likely reflecting a combination of four factors:
a strengthening economy;
a growing deficit caused by geometric growth in government spending, which, in some circles, has called into question the creditworthiness of the U.S.;
concerns about the upcoming supply of U.S. notes and bonds; and
forecasts of higher inflation.

..........
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The Consumer Price Index Calculation Is Rotten to the Core
"Have you ever wondered why the CPI, GDP and employment numbers run counter to your personal and business experiences? The problem lies in biased and often manipulated government reporting." - John Williams, Shadow Government Statistics Williams might be hyperbolic, but I continue to believe that, by including owners' equivalent rent (OER) as well as other substitution and hedonic adjustments, reported inflation understates the real rate of inflation (see Barry Ritholtz) and the pressure on the middle-class consumer and on small businesses, which remain an important engine to domestic economic growth and job creation.
The CPI is a statistically tortured number, and this helps to explain why the misery index of the average American consumer may be worse than meets the eye (or the statistic).
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Oh My, OER!
"A flute with no holes is not a flute. A donut with no hole is a Danish." -- Adjusted to pre-Clinton (1990) methodology, annual CPI growth rose to 6.1% in December vs. 5.1% in November, while the SGS-Alternate Consumer Inflation Measure, which reverses gimmicked changes to official CPI reporting methodologies back to 1980, rose to about 9.7% (9.68% for those using the extra digit) in December vs. 8.8% in November." Plug in the pre-Clinton or the SGS-Alternate Consumer Inflation Measure as well as a more reasonable nominal income metric -- U.S. solons greatly overstate jobs and income -- and the American misery index would be more in line with the palpable ire in the U.S.A. In summary, it remains my view that the CPI calculation is rotten to the core. It understates the consumers' misery index and could undermine the self-sustaining recovery thesis.

ML ha detto...

SI, è possibile, ma in caso di spin off. e...che i mercati rimangano drogati.


Il valore di un'azione non è dato dai suoi fondamentali ma dall'andamento dei mercati azionari.

L'andamento dei mercati non è, oggi, guidato dai fondamentali, ma da scelte politiche e di macroeconomia.

Quindi pensare che un titolo salga o scenda è corretto ma irrilevante.

Si deve cercare di capire come si muoveranno le variabili macro.

Anonimo ha detto...

ottima l'osservazione del DR BARRAI sul concetto di VARIABILI MACRO del mercato che essendo drogato da liquidita pilotata potrà dare valori numerici non respondenti alla realtà perche infatti si dovrà considerare maggiormente la valuta con cui tali titoli saranno quotati cioè nella fattispecie EURO, si potrebbero possedere asset in euro con quotazioni alte ma se l'euro si svaluta anche i nostri assett perdono di valore, l'inflazione del resto spinge al rialzo solo numericamente gli asset in modo innaturale
Luibenat

Anonimo ha detto...

esiste un investimento fattibile che scommetta sulla salita dell'acciaio?
grazie
Bruno

BOATRADE ha detto...

Non so se quel che dico può essere impraticabile ma se l' IRON ORE potrebbe essere conveniente il riciclo dell'Acciaio penso a molte carcasse di Auto abbandonate Navi sequestrate in disarmo etc sparse come spazzatura nel Nostro bel Paese
Insomma un incentivo economico al solo recupero delle Carcasse in Acciaio.
Mi ricordo che raccogliere ferro ( negli scali marittimi o altri siti industriali) ed altri metalli o materiali di resulta, per i Nostri Nonni era una professione un'attività.
Insomma il classico 2 piccions with 1 favas.....
che ne pensate ? sono o no anch'io un Duttturun?
Saluti Auguri Buona Pasqua ed ancora complimenti

P.s.
Inflazione con con domanda in discesa è stato da subito il mio Credo osservando la Massa Monetaria legge Fisher esplodere

O.t.


Schacht nacque a Tingleff, Germania (ora in Danimarca), figlio di William Leonhard Ludwig Maximillian Schacht e della baronessa danese Constanze Justine Sophie von Eggers. I sui genitori, memori dei trascorsi negli Stati Uniti d'America, scelsero il suo nome in omaggio al giornalista Horace Greeley. Schacht studiò medicina, filologia e scienze politiche e si laureò in economia nel 1899.
La Presidenza della Reichsbank [modifica]

Nel 1903, entrò nella Dresdner Bank, guidata da Jakob Goldschmidt, che favorirà la sua nomina a capo dell'istituto nel 1908, e poi della Reichsbank. Nel 1905, insieme ad altri membri della Dresdner Bank, Schacht conobbe il famoso banchiere americano J. P. Morgan, ed il Presidente degli U.S.A. Theodore Roosevelt.

Dal 1908 al 1915 fu amministratore della Dresdner Bank. Nel 1923, fu nominato responsabile economico della Repubblica di Weimar, varando una serie di misure che ridussero l'inflazione e stabilizzano il marco tedesco. Schacht venne promosso presidente della Reichsbank nel 1924. Partecipò all'elaborazione del piano Dawes ed al piano Young.

Il 7 marzo 1930, 6 mesi dopo l'inizio della Grande depressione, lasciò la carica di Presidente della Reichsbank, che riprese il 17 marzo 1933 dopo l'ascesa al potere di Hitler.

Anonimo ha detto...

compra DANIELI se vuoi sfruttare il rialzo dell.acciaio. marco (mi)

Anonimo ha detto...

Non tutto il settore è roseo !!
Il consumo specifico per ton in autoveicoli è in diminiuzione così come è evidente che sia per la contrazione del consumo (leggasi riduzione della capacità di indebitamento delle famiglie)
questo per il settore euro (italia/spagna/ portogallo/germania)
non per eCONOMIE IN SVILUPPO
Notate che siccome il comunsumatore soprattutto europeo è attento all'inquinamento e agli effetti sul portafoglio del consumo le vetture tendono ad essere più compatte e più leggere (si cerca di diminuire il peso perchè è l'unico elemento in grado di aumentare il rendimento, ovvero ridurre i consumi nel caso i prezzi della benzina salgano, è ovvio che sia così, ma lo spiego in una altro post, e se posso mando un grafico per un semplice modello di correlazione)
Non che le ultime novità sull'efficienza dei motori non incidano anche loro, ma l'effetto combinato dei due elemeti massimizza la scelta per il cliente finale.
Da ciò, auto sempre più piccole ma consumi sempre inferori per l'acciaio
quindi ....
PER MANTENRE il PROFITTO la mineraria DEVE MANIPOLARE IL PREZZO IN VENDITA !!!!
con due soluzioni
1) Ridurre Output di estrazione e lavorazione
2) manipolare i prezzi con fraquenza, ossia fare contratti corti che sono facilmente condizionabili con variazioni Offerta
....
se a ciò si somma il fenomeno della dimunuzione del ferro/acciaio per Strutture (tondo...ecc..)a causa sempre della minore capacità di indebitamento del cliente finale
E D'OBBLIGO (1 la chiusura di stabilimenti temporanea per l'estrazione ) con una diminuzione della Offerta
E La REVISIONE AL RIALZO DEL PREZZO

il chimico F.F (go)