BENZINA A 1,35
Si avvicina a prezzi similari a quando il petrolio stava a quasi il doppio di oggi!
Chi si ricorda il costo per un litro di benzina quando il greggio arrivò a 140 dollari? Sono passati solo 20 mesi da allora e con il greggio a 78 dollari siamo a 1,35.
NE VEDREMO DELLE BELLE.
Intanto 30.000 persone sono entrate in cassa integrazione in Italia. MA IN BRASILE GLI OPERI FIAT LAVORANO, LO STESSO DICASI PER LE ALTRE JOINT VENTURE DI FIAT IN GIRO PER IL MONDO.
E QUESTA SAREBBE L'ITALIA DELLA RIPRESA ECONOMICA PROMESSA DA POLITICI E BANCHIERI?
Chi si ricorda il costo per un litro di benzina quando il greggio arrivò a 140 dollari? Sono passati solo 20 mesi da allora e con il greggio a 78 dollari siamo a 1,35.
NE VEDREMO DELLE BELLE.
Intanto 30.000 persone sono entrate in cassa integrazione in Italia. MA IN BRASILE GLI OPERI FIAT LAVORANO, LO STESSO DICASI PER LE ALTRE JOINT VENTURE DI FIAT IN GIRO PER IL MONDO.
E QUESTA SAREBBE L'ITALIA DELLA RIPRESA ECONOMICA PROMESSA DA POLITICI E BANCHIERI?
BENZINA A 1,35
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6 commenti:
Sì, sigh.......
Giovanni
L'introduzione di veicoli a propulsione alternativa al petrolio (gpl, metano, etc.), la riduzione di consumi delle stesse e l'abbassamento medio della cilindrata certamente inducono timori al mondo del petrolio che deve però pagare gli stessi costi di impianto e vuole mantenere i livelli di profitto degli anni d'oro.
Questo porterà, inevitabilmente, ad un cartello più serrato dove il prezzo della benzina aumenterà costantemente nel tempo a prescindere dal prezzo del barile.
Unica soluzione (per chi volesse risparmiare soldi e salute) è quella di percorrere meno chilometri possibile con l'auto.
Ciò non sempre è possibile, però cominciamo a pensarci ...
Ciccio
Se non ricordo male a luglio 2008 la benzina era arrivata a 1,50 euro, e il gasolio a 1,45 (la differenza si era quasi annullata). Certo il petrolio era arrivato al doppio di oggi. Semplicemente assurdo!
Ormai gli italiani incassano i colpi senza nemmeno reagire...come un pugile ubriaco.
Sento spesso dire che la situazione è uguale a 30 anni fa, siamo sempre stati in questa situazione,e quindi non accadranno stravolgimenti particolari.
E'come una casa con il tetto che perde .Non cade subito , ma senza interventi il crollo è certo.Nel tempo ovviamente.
Non mi fa pena una società che non si scandalizza più , sopratutto se non "pensa"più.
Questo baraccone vuoto , poco lungimirante, si accorgerà che il "mare" è cambiato quando l'acqua sarà al collo.
Ho letto in un quotidiano un articolo di un economista che sosteneva l'impossibilità tecnica ,oramai, di salvare la situazione e consigliava di "spassarcela" per il tempo che rimane.
Cosa pensa di questo dott.Barrai?
Sempre grazie per la qualità del suo lavoro e per il suo tempo dedicato.
Ringrazio anche Il Folletto ...davvero speciale!
Antonio
Udine
Grazie Barrai.
scusi ma non mi quadra molto.......il 20 febbraio lei ha scritto che con il deprezzamento dell'euro il petrolio è come se lo pagassimo 93 dollari....ora l'euro si è deprezzato ancora. mi sembra che il petrolio abbia toccato brevemente i 150 per poi ritracciare velocemente intorno ai 140. con il diverso cambio credo il 40% in più di adesso. si! c'è un gap e naturalmente a sfavore dei onsumatori molto più contenuto secondo me.
sono andato a memoria e spero di non aver toppato alla grande.
saluti e buon lavoro.
alb
Guardiamo al lato positivo : almeno ci sarà meno traffico e meno inquinamento e meno confusione e la speranza che gli immigrati tornino a casa loro ......................
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