TELECOM, LA VENDITA DELLA RETE, E LA FREGATURA PER I CITTADINI!!!
Si parla tanto di vendita della rete fissa da parte di Telecom allo stato. I media (appositamente spinti a farlo dal sistema di potere) spesso ci fanno credere che sia giusto che lo stato controlli la rete infrastrutturale delle telecomunicazioni.
(peccato che non dicano la stesaa cosa per AUTOSTRADE dell'amico della casta Benetton)!
Ci fanno credere che sia Telecom che non voglia vendere la rete. IN REALTA' E' ASSOLUTAMENTE VERO IL CONTRARIO...
Telecom e soci non vedono l'ora di vendere (a caro prezzo) la rete fissa allo stato italiano.
Una rete che solo per essere mantenuta efficiente ha un costo altissimo, se poi si dovessero fare dei miglioramenti...allora il costo sarebbe insopportabile per TELECOM ITALIA (specie se il costo per finanziare il debito mostruoso accumulato dovesse lievitare).
Dai dati che trovate qui di seguito anche un ragazzino capirebbe che IL VALORE DELLA RETE FISSA STA SCENDENDO PAUROSAMENTE....(il numero dei telefoni fissi sta crollando e internet flat con il cellulare sta aumentando a dismisura)
Il vero valore è nella telefonia cellulare (unica in forte sviluppo).
IL TELEFONO FISSO STA MORENDO....E OGNI COSA CHE MUORE....NON VALE NULLA.
Il governo italiano potrebbe decidere di socializzare le perdite di Telecom acquistando una rete colabrodo come se valesse oro.
In realtà SAREBBE UN VERO E PROPRIO AIUTO DI STATO. I cittadini vedrebbero le loro tasse usate per regalare soldi a TELEFONICA, MEDIOBANCA, GENERALI, BANCA INTESA ....ovvero agli azionisti privati di TELECOM (nonchè parte della casta del potere monopolistico).
Mercato Libero è contro la vendita della rete fissa allo stato. SAREBBE UN FURTO VERSO I CITTADINI.
DIFFIDATE DA POLITICI E GIORNALISTI CHE VI RACCONTERANNO NELLE PROSSIME SETTIMANE L'OPPOSTO CON L'IDEA DI PERPETRARE L'ENNESIMA FREGATURA (IL DISASTRO ALITALIA E IL REGALO FATTO A COLANNINO TOTO, BANCA INTESA E AMICI
E' ANCORA LI' DA VEDERE, IL TUTTO A SPESE DELLO STATO, OVVERO DEI CITTADINI)
ECCO I DATI:
Stando ai dati dell'Ofcom, in Italia circolano 155,77 sim card ogni cento persone contro le 97,66 che si registravano nel 2003. La crescita in cinque anni è stata dunque pari al 58,11%.
Parallelamente è andato riducendosi il numero di abbonati al telefono fisso: nei cinque anni presi in esame, c'è stata una flessione dell'11,51%, che ha portato il numero dei telefoni di casa da 51,63 a 40,11 ogni cento persone.
Il cambiamento del costume sulla tecnologia si riflette ovviamente sul tempo trascorso all'apparecchio: nel 2003 gli italiani avevano passato 102 miliardi di minuti parlando al telefono di casa; nel 2008 queste conversazioni si sono "ridotte" a 80 miliardi di minuti. Al contrario, le chiacchierate al cellulare sono passate dai 52 miliardi di minuti del 2003 ai 97 miliardi del 2008.
TELECOM, LA VENDITA DELLA RETE, E LA FREGATURA PER I CITTADINI!!!
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21 commenti:
una fregatura sicuramente per i cittadini, ma una manna per i piccoli azionisti, non è così mr. barrai ?
Simone Galimberti
Hanno fatto i loro porci comodi con Parmalat (regalata alle banche truffatrici e sottratta agli azionisti di minoranza, con due lire di contentino dati agli obbligazionisti), hanno fatto i loro comodi con Alitalia, pagata da Pantalone e regalata agli amichetti...
Perchè non dovrebbero riuscire a fare lo stesso con Telecom? Il vero problema dell'Italia è la catastrofica ignoranza degli italiani, che votano coloro che glielo mettono puntualmente in tasca. Parlo di centro destra e centro sinisra, che ormai sono un'unica melassa affaristico mafiosa.
Nel week end Re Silvio ha parlato di ridurre le tasse, cioè di una vera presa per il culo elettorale, considerando che l'Italia con quasi 2 mila miliardi di € di deficit non se lo può certo permettere.
IL ministro dell'interno venerdi ha parlato di "eccessiva tolleranza coi clandestini" e poi gli stessi organi di polizia (cioè quelli che lui dovrebbe dirigere) hanno detto che a Rosarno erano quasi tutti immigrati regalari.
In un paese civile Re Silvio lavorerebbe al circo Medrano come clow e il ministro dell'interno si sarebbe dovuto dimettere cinque minuti dopo aver detto questa incredibile stronzata.
Ovviamente l'oppozione ha fatto finta di nula... ci mancherebbe! Tanto poi si trovano nei CDA delle banche e dei monopoli per divedersi la torta.
Aprite gli occhi se non volete fare la fine dei poveracci di Rosarno...Sfruttati, trattati da animali e poi presi a fucilate...
Elianto
ciao Paolo, sulla rete fissa viaggia ad oggi la maggior parte della connettività italiana "a banda larga"... credo che seppure in perdita sia un asset che non possa essere lasciato allo sbando, ne va del futuro dell'Italia (tecnologicamente parlando). Senz'altro non da paragonare alla "questione acqua"... ma mooolto importante da mantenere e sviluppare per abbattere il digital divide.
Da vedere poi se lo Stato sarà in grado di sviluppare "a modo" questo asset italiano... o se sarà solo un piacere come dici te ai soliti noti.
...per Elianto:
condivido pienamente il tuo post, ma dimmi, ad oggi a chi si puo' dare il voto? sono - putroppo - tutti veramenti uguali, io stamattina , visto quello che ha detto ReSlvio, ho chiamato un mio amico e gli ho detto: la prox volta (mi turo il naso) e gli dò il voto.... almeno ci guadagno sull'IRPEF... (o almeno mi illudo....).
saluti. Al-to
devo proprio ringraziarla dottor barrai perche' questi brevi articoli hanno la capacita' di spiegare in modo semplice il vero stato delle cose,dote che per comodita' o incapacita' manca sia ai politici che ai mass-media italiani!grazie
Norman
E' pur vero che il telefono fisso è bello che morto, tuttavia la rete fissa serve a chi va su internet e il fatto che la controlli lo stato non mi piace granchè.
Non sia mai che ci mettano i filtri come in Cina...
Alessio
Bravo Elianto,
il vero dramma siamo noi Italiani.
Una piccola piccccolisssssima parte,come noi di ML, cerca di fare qc ma se lo prende lo stesso nel c...lo,
colpa di quella parte di Italiani incolti, disinteressati, mafiosi, menofreghisti, arroganti ecc.
oltre ovviamente colpa dei politici, GIORNALISTI, BANCHIERI ecc. ecc.
Caro Paolo,
siamo in 8000 e penso la gran parte gente onestà e voglioso di cambiare.
Molti di noi sono ormai certi che andiamo incontro a una catastrofe o qualcosa di simile.
Ma come possiamo diffenderci? Cosa possiamo fare in concreto?
Forse, prima che sia troppo tardi, perchè non facciamo una grande riunione.
Prova a fare un sondaggio in quanto sono convinto di non essere l'unico a pensarlo.
Ciao.
Maurizio
A PROPOSITO DI AUTOSTRADE...MA NESSUNO SI RICORDA CHE I PEDAGGI SERVIVANO PER PAGARNE LA COSTRUZIONE POI ALLA SCADENZA DI 30 ANNI SAREBBE STATA GRATIS?? ANCHE DI QUESTO GLI ITALIANI HANNO PERSO IL RICORDO!!!
DAVID
su fatto che la rete fissa sia morta mi lasci esprimere qualche dubbio..il futuro di internet non sono i telefonino o le chiavette ma bensì il wi-fi..ma per portare il segnale che poi verrà trasmesso dalle antenne ci vuole una rete
da wikipedia
"Le reti Wi-Fi sono infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione e permettono di realizzare sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti ovvero creandone di nuove.
L'architettura internet è del tutto simile ai tradizionali ISP che forniscono un punto di accesso (il PoP) agli utenti che si collegano da remoto.
La fonte di connettività a banda larga può essere via cavo (ADSL o HDSL), oppure via satellite. Oggi esistono connessioni a internet satellitari bidirezionali, che consentono alte velocità di trasferimento dei dati sia in download che in upload. La trasmissione satellitare ha, tuttavia, tempi di latenza elevati; il tempo di attesa prima che inizi l'invio dei pacchetti, detto tempo di latenza, è dell'ordine di 1-2 secondi, e quindi un tempo molto grande se confrontato ai pochi centesimi di secondo necessari ad una connessione DSL.
A partire dalla fonte di banda, si può espandere la rete attraverso la tecnologia Wi-Fi. L'installazione delle antenne è semplice. Si tratta di antenne piccole: normalmente sono scatolotti larghi circa 20 cm e spessi qualche centimetro, ma possono essere anche più piccole."
http://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi
poi che venga fatto un "furto" ad un'azienda privata solo perchè qualche altra azienda ha bisogno della rete (e la sta cercando disperatamente) per i suoi affariquesto è un altro discorso
andres
Le telefonate su rete mobile, una volta raggiunte le antenne GSM o UMTS viaggiano sulla rete fissa di Telecom. Oltre a questo c'è il traffico internet.
Il problema però è lo stesso che riguarda la privatizzazione delle autostrade: privatizzazione fatta male, scarsa manutenzione dell'infrastruttura, regime di quasi monopolio e aumento incontrollato dei prezzi.
Ricordiamo che l'investimento nelle infrastrutture è fondamentale per lo sviluppo economica e civile: una politica di privatizzazioni gestita male è di gran lunga peggiore di una politica di "assistenzialismo".
Simone Chinellato
Per Al-to
sono 15 anni che berlusconi promette riduzioni delle tasse e non l'ha mai fatto. A parte forse l'ICI, che pero' pagheremo caro con corrispondenti riduzioni di servizi.
Quindi, vota chi vuoi, ma almeno non prenderti in giro pensando che ti riducano le tasse.
Solo chi fa del nero e usa i condoni riesce a ridursi le tasse :D
M.
ma si' ,vedremo che il Cavaliere mettere le mani
sull’unico territorio mediatico che gli è ancora ostile: Internet. (Ovviamente con il plauso del PD)
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
max (pavia)
Ciao Paolo, ti espongo il mio punto di vista, che per una volta non collima col tuo. Graditissima una tua replica. L’ affaire Telecom è a parer mio lo snodo di tanti fatti e fattacci politico-economici italiani. Quindi meritevole di molta attenzione.
Secondo Bernabè la rete Telecom è al momento più che sufficiente in quanto il problema non è l’offerta ma la domanda di banda. BISOGNA FAR ESPLODERE I CONTENUTI,allora si vedrà il vero valore della rete.
Il sistema IPTV è generalmente usato per diffondere contenuti televisivi attraverso connessioni ad internet a banda larga. L'IPTV è stato visto da molti come un settore che potrà avere in futuro una forte diffusione, di pari passo con la disponibilità della banda larga. La banda utilizzata dal segnale video dipende dal gestore e dalla qualità del segnale trasportato. Un segnale a bassa definizione occupa tra i 4 e i 6 Mbit/sec. Un segnale ad alta definizione può richiedere 12-16 Mbit/sec e quindi non è generalmente fruibile se non dalle utenze che hanno un accesso a fibra ottica, o una linea ADSL2 in ottime condizioni
Ma, e qui sta il problema,chi controlla il mercato tv ha interesse a sviluppare la rete e con ciò pregiudicare la propria posizione mono/oligopolista?
Liv
ben detto Paolo Barrai.
complimenti per le tue analisi estremamente obiettive... una vera rarità in Italia.
io penso che una volta nazionalizzata la rete telecom verrà attuato il Wi-Fi-max superando i limiti impeditivi , cioè l'eccessiva onerosità per spiare il flusso dati, visto che a gestire la futura Rete sarà il Ministero degli Interni.
Giobbe1971
Salve a tutti, notizia odierna che non centra nulla con Telecom ma che potrebbe risultare piuttosto costosa per i cittadini:
"DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE S.P.A."
"La nuova Società che dovrebbe nascere in seguito alla riorganizzazione del Dipartimento della Protezione Civile si dovrebbe chiamare «Protezione Civile servizi spa», posta sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La costituzione della società è indicata nell’ultima bozza del decreto legge con cui verranno chiuse le principali emergenze in corso (Campania, Abruzzo, Messina). Il testo ripropone anche un’idea che già altre volte in passato era stata presa in considerazione da altri Governi: l’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali, quasi una tassa a carico di tutti i proprietari di immobili. L’obiettivo della riforma è di concentrare la forza del Dipartimento, che dal primo gennaio 2010, dovrà fare a meno di Guido Bertolaso, sulla sua missione naturale: la prevenzione delle catastrofi e le emergenze dei soccorsi. Tutto il resto dovrebbe essere affidato a strutture più adatte.
La proposta della protezione civile Spa dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri. Ma in una forma molto diversa da quella formalizzata nella prima bozza. A invadere il regno di Bertolaso è stato Giulio Tremonti, che prima ha provato a bloccare il provvedimento, poi, dinanzi all’insistenza del presidente del Consiglio, ha deciso di mettere anche lui le mani sui ricchi appalti della protezione civile.
Nella nuova bozza di decreto, a sottoscrivere tutte le azioni (un milione di euro) della nuova società sarà il ministro delle Finanze. La nuova Spa agirà secondo gli indirizzi strategici e i programmi stabiliti dal presidente del Consiglio dei ministri su proposta del capo di dipartimento nazionale della Protezione civile, che nominertà l’intero consiglio di amministrazione. Ma il ministero delle Finanze esercita i diritti dell’azionista.
Dunque, davanti a note spese troppo esose, il ministro Giulio Tremonti potrà alzare il pollice verso."
Si avete letto bene...ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO LE CALAMITA' NATURALI...cosa vuol dire? Che tutti i proprietari di case ed altre attività dovranno stipulare un'assicurazione che li risarcisca in caso di calamità. E poi una struttura che per adesso è al 100% pubblica ma che in futuro...DUBBIO ATROCE!!!!! Sapete cosa vuol dire dover stipulare un'assicurazione contro i danni da terremoto? o da alluvione? Vuol dire che le assicurazioni, che notoriamente non sono enti di beneficenza, vorranno garanzie e le garanzie si hanno "ADEGUANDO GLI EDIFICI ALLE NUOVE NORMATIVE PENA MAGGIORI COSTI ecc. ecc. ecc. così in campo idraulico ecc.. ecc.
COSA NE PENSATE?
P.S. Probabilmente per me è manna, ma per tutti gli altri?!
Michele Santini
La rete di TLC fissa (che è ben di più che la semplice rete telefonica) è un asset strategico del Paese che i nostri alleati pretendono che sia o di proprietà di società USA o sotto il controllo di un governo amico e affidabile. Quello spagnolo non credo sia considerato tale, pertanto stante la rilevanza di Telefonica nel capitale TI, sarebbe gradito uno scorporo della rete in modo da mantenerne il controllo in mani più amiche. Mi auguro che l'operazione si concluda con il minor esborso di denaro pubblico possibile, ma in qualche modo andrà fatta. L'errore su Telecom è stato fatto anni fa, adesso si può solo cercare di mettere qualche pezza per salvare il salvabile.
alfonso
GRAZIE PER LA NOTIZIA
Michele Santini
....l'avevo dimenticata l'assicurazione obbligatoria contro il Rischio di Forza Maggiore.
grazie ancora. è chiarissimo ora il perchè della Privatizzazione della Protezione Civile... oltre gli appalti di opere pubbliche c'è di più !!!
giobbe1971
Dott. Barrai Buonasera, un quesito da porre ! cosa puo dirmi sul consorzio per le autostrade siciliane. Sul sito internet esce la dicitura "Il Consorzio per le Autostrade Siciliane, nasce nel 1997 dalla unificazione dei tre distinti Consorzi Concessionari ANAS per la costruzione e gestione delle Autostrade Messina - Catania, Messina - Palermo e Siracusa - Gela. La sua natura giuridica è di Ente Pubblico Regionale non economico, sottoposto a controllo e vigilanza della Regione Siciliana."
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Anche questo consorzio è controllato in maniera indiretta dai Benetton o è indipendente....
Saluti - Alessandro (CT)
riguardo le assicurazioni contro le calamità naturali.......
guarda caso le banche stanno facendo la gara ad offrire assicurazioni ed alcune obbligano chi sottoscrive un mutuo ad essere assicurato da loro.......IL TERREMOTO ERA L'ULTIMA COSA CHE QUANDO CAPITAVA ERAVAMO TUTTI INFELICI.....ORA QUALCUNO CI RICAVERA' PROFITTO (I SOLITI NATURALMENTE)
Telecom : in un'ipotetica cessione di rete allo stato, sarebbe utile comprendere a chi andrebbe pagato il CANONE FISSO attuale. ...e telecom reggerebbe senza le "Royalties" del canone.
Concordo con chi che definisce "essenziale e strategica" la rete fissa ai fini internet. Il punto è stabilire che tipo di rete, se a fibra ottica, a doppino di rame adsl.2, oppure l'uso della rete elettrica per il trasporto di dati. Di quest'ultima se ne parla dal 1998, per ora cio sono progetti sia di enel che rwe, ma non a fini civili,
Good night, link
@ link 11 gennaio 2010 19.36 - riguardo al canone, io la vedrei così: il gestore della rete vende ai provider a tariffa, l'utente finale paga il suo provider un prezzo stabilito dal mercato. Il gestore della rete potrebbe eventualmente vendere un servizio base a tariffa di legge ad utenza disagiata.
A proposito del tipo di infrastruttura, la mia idea è che sia un mix di tutte le tecnologie che hai elencato. Sarebbe sbagliato legarsi esclusivamente ad una soluzione, la tecnologia cambia velocemente e dobbiamo rassegnarci a contare sugli investimenti (e le scelte) stranieri, visto che gli utili di TI servono a pagare i debiti :-(
Alfonso
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