STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


SPECIALE ORO: ANOTHER GOLD RUSH???


L'ORO SECONDO MICHELE SPALLINO

MERCATO LIBERO - IL BLOG DI MICHELE SPALLINO


L'Oro ha superato quota 1200 dollari per oncia sul finire del 2009, tra voci di investimenti in oro da parte di varie banche centrali asiatiche, a cominciare dalla Banca del Popolo cinese. Il dollaro, l'euro, la sterlina e lo yen hanno tutte buone ragioni per indebolirsi, ma nell'attuale sistema monetario, ciò non è possibile perchè l'indebolimento di una moneta significa il rinforzo di un altra.

Le riserve di valuta estera sono a massimi record, e le banche centrali con disponibilità non hanno niente di solido da comprare. Il che solleva la domanda: stiamo forse per vedere l'inizio della fine del sistema basato su tassi di cambio flessibili non convertibili, prevalso dal 1973? Potrebbe esseci un ritorno all'oro, o almeno ad una specie di gold standard?

SORPRESA CINESE

E' molto improbabile nel prossimo futuro un ritorno al gold standard vero e proprio, cioè ad un sistema in cui le monete , tramite quella principale, siano pienamente convertibili in oro ad un prezzo fisso predeterminato, così come avveniva fino al 1971 quando le varie valute erano legate al dollaro con un sistema di cambi fissi, mentre il dollaro era convertibile in oro al prezzo fisso di 35 dollari per oncia. Peccato. Comunque potrebbe succedere ci si avvicini ad un sistema simile anche senza raggiungere la destinazione finale. I segnali non mancano, e potrebbe esserci una "sorpresa cinese".Vediamo perchè.

L'ESPLOSIONE

L'esplosione della liquidità globale nell'ultimo decennio ha portato le riserve delle banche centrali a crescere del 414% tra il 1998 e fine 2009 quando hanno raggiunto quota 7,5 trilioni; sono cresciute ad un tasso annuo del 14,5% più del triplo della crescita registrata dal PIL mondiale, in media del 4,6% annuo. La maggior crescita delle riserve rispetto al PIL ha provocato il passaggio da un incidenza percentuale delle medesime su quest'ultimo pari al 4,2% durante il 1998, ad una dell' 11,1% durante il 2008.Il mondo pertanto è stato inondato di liquidità: Alan Greenspan, Ben Bernanke e in misura lievemente inferiore le loro controparti alla BCE, alla Bank of England, alla Bank of Japan e alla People's Bank of China, ne hanno la piena responsabilità; il risultato è che detenere moneta è diventato sempre meno conveniente.
Pertanto non ci si può stupire se gli investitori privati (e perfino le banche centrali stesse) oggi cerchino qualcosa di più solido su cui investire: ad ottobre l'India ha comprato 200 tonnellate di oro dal Fondo Monetario Internazionale, investendo 6,7 miliardi di dollari.

IL VALORE DELL'ORO
L'oro ha pochi usi pratici, per cui teoricamente potrebbe perdere valore quasi del tutto se nel mondo detenere oro non avesse più senso del detenere vecchi biglietti del bus. Comunque , perfino nel periodo di grande disinflazionamento durante gli anni 90, il prezzo dell'oro non è andato al di sotto di 250 dollari l'oncia, esattamente il costo di estrazione dalle miniere più efficienti. Oggi, esso è salito a 400 dollari per oncia, per cui : è questo livello di prezzo minimo possibile anche in caso di abbandono della funzione monetaria? in realtà, se gli investitori decidessero che l'oro non è interessante, ci sono 50 anni di produzione in giro per il mondo, così non ci sarebbe alcuna necessità di produrne di più, e nessun pavimento di costi estrattivi proteggerebbe il prezzo dell'oro; in questo caso si potrebbe scendere anche a 50 dollari l'oncia (non di meno perchè a quel punto diverrebbe un sostituto di altri metalli per usi industriali), ma è molto difficile che il mondo sposi la teoria Keynesiana in base alla quale l'oro è una "reliquia barbarica", e l'abbandoni. Come sopra ricordato, anche negli anni 90, gli investitori – incluse le banche centrali – hanno mantenuto una certa porzione delle proprie riserve in oro. E decisioni ideologiche come quella presa dall'allora ministro del tesoro,Gordon Brown, di vendere la metà delle riserve auree inglesi nel 1999-2002, si è velocemente rivelata un fiasco clamoroso, perchè proprio da allora il mondo si è rimesso a comprare oro e non solo contro dollari.

I TRE MODI
Poichè oggi ci si trova in piena deriva monetaria, con indebitamenti fuori controllo e presse di stampa (figurativamente) in piena azione, l'idea che si possa ritornare verso un ancoraggio all'oro, non è peregrina come può sembrare; anzi sarebbe l'unico modo per evitare il futuro iperinflazionistico in agguato.
Ci sono tre modi in cui si potrebbe realizzare un simile ritorno.

1)Innazitutto, le banche centrali del mondo, particolarmente quelle con le maggiori riserve valutarie come Cina e Giappone, potrebbero aumentare la loro quota di oro. In base ai dati ufficiali del FMI tale quota è scesa dal 13,9% al 9,8% durante il grande incremento di riserve sopracitato avvenuto nel decennio 1998 - 2008, nonostante il prezzo dell'oro si sia più che triplicato nel frattempo. Anche solo il ritorno alla quota (modesta) del 1998 significherebbe acquisti per 8.ooo tonnellate (320 miliardi in dollari), abbastanza da spingere ulteriormente al rialzo il prezzo dell'oro; se poi si andasse a quota 20% (la quota in essere nel 1994) ci vorrebbero acquisti di oro per oltre 20.000 tonnellate, cioè circa 7 anni di produzione ai prezzi atttuali, e quasi il 15% di tutto l'oro esistente(150 mila tonnellate). Questo significherebbe ridurre in misura proporzionale la continua creazione di liquidità addizionale che il deficit USA produce nei paesi in avanzo con cambio fisso(o quasi) al dollaro.

2)Inoltre, le autorità monetarie mondiali potrebbero iniziare a considerare il prezzo dell'oro un obiettivo della propria gestione monetaria, mantendolo in un range, quindi prevenendo un eccessiva espansione monetaria,ed impedendo un eccessiva fluttuazione dei tassi di cambio. In pratica, stabilito ad esempio un range 900-1100 dollari l'oncia, quando il prezzo si avvicina alla parte alta del range, le banche centrali iniziano a venderlo (drenando così dollari), e viceversa quando il prezzo si avvicina alla parte bassa, iniziano a comprarlo (creando così dollari).Una sImile politica avrebbe il vantaggio di non far manipolare direttamente le altre valute (come avviene oggi quando le banche centrali le comprano o vendono per aggiustare il proprio tasso di cambio), e pertanto si minimizzerebbe il rischio di ritorsioni protezionistiche (vantaggio non trascurabile, in fasi di crisi). Naturalmente quando gli USA vendono oro, il dollaro potrebbe anche scendere nei confronti delle altre valute, cioè questa politica non impedirebbe le svalutazioni, ma certamente ne attenuerebbe le conseguenze.


3)Infine, i popoli potrebbero decidere che creare moneta senza limiti è una cosa completamente sbagliata, e potrebbero quindi imporre restrizioni alle banche centrali, imponendo loro una creazione di tipo meccanica, proprio collegata all'oro, come succedeva con il gold standard. Ai tempi del Gold standard l'aumento della moneta dipendeva dal tasso di estrazione e scoperta dell'oro,e fluttuava lentamente , ad eccezione del periodo della corsa all'oro in California nel 1849 e nello Yukon nel 1896. Oggi l'offerta di oro cresce del 2% all'anno(3 mila tonnellate), e quindi gli inflazionisti che infestano le università, i media e le istituzioni ufficiali, griderebbero alla deflazione; ma un tasso del 4% in linea con una normale crescita del PIL mondiale, potrebbe difficilmente essere tacciato di deflazionismo.


LA CUPOLA NON VUOLE

Naturalmente la gestione di un range di prezzo dell'oro, ed uno standard di crescita della moneta sulla falsariga di quanto succedeva con il Gold standard, sono un utopìa, perchè la Cupola vuole la grande inflazione, e con un ritorno all'oro del tipo qui sopra delineato, applicare la tassa che non perdona, non sarebbe possibile. Ma ci sono i cinesi, i quali si trovano in un grande dilemma, e (forse) hanno ancora l'autonomìa per muoversi a prescindere dalla Cupola.



IL DILEMMA CINESE

Il loro dilemma è il seguente:
- se vogliono mantenere il modello di sviluppo basato sui consumi degli altri, in un sistema monetario basato sul dollaro, devono continuare per forza ad accumulare crediti in dollari, mantenendo artificialmente bassi i tassi d'interesse globali, sostenendo il dollaro, importando inflazione, drogando la crescita globale ed acuendo gli squilibri già esistenti. Una strada insostenibile a lungo termine.

- se invece (sempre in un sistema monetario basato sul dollaro) vogliono smettere di accumulare dollari, ed anzi ridurne gradualmente la detenzione, devono rivalutare la propria moneta, provocando la svalutazione del verdone ed il rialzo dei tassi d'interesse globali, e dunque perdendo soldi, esportazioni, e creando crisi economica. Una strada improponibile a breve termine.

lo yuan standard
Ci si può chiedere però se sia proprio inevitabile- a seguito di una eventuale transizione dal modello di sviluppo cinese basato sui consumi degli altri, ad uno basato sui consumi propri - la rivalutazione del renminbi , ed una corrispondente svalutazione del dollaro, una volta mollato l'ancoraggio. Se si passasse dal "dollar standard" allo "yaun standard", vale a dire se il sistema monetario internazionale si basasse sullo yaun invece che sul dollaro, non sarebbero più gli esportatori cinesi a portare alla banca centrale i dollari ricevuti dai loro clienti, per farseli cambiare in yaun, bensì sarebbero i clienti a portare i dollari alle proprie banche centrali per farseli cambiare in yaun da consegnare agli esportatori cinesi. E queste ultime - non avendo yaun tra le proprie riserve valutarie - si rivolgerebbero alla Banca centrale cinese, offrendo le proprie valute. Dunque non cambierebbe nulla ai fini del tasso di cambio: la Banca del Popolo potrebbe scegliere di farlo fluttuare in base alla domanda ed offerta , oppure tenerlo fisso come oggi.

Ma sarebbe diverso se lo yaun fosse anche convertibile in oro?


Sì, perchè si tornerebbe al gold standard, ed in pratica le merci sarebbero quotate in oro tramite lo yaun; chi compra prodotti dai cinesi dovrebbe procurarsi oro oppure yaun, e consegnarlo direttamente agli esportatori, i quali possono poi trasformare l'oro in yaun al tasso di convertibilità. Il surplus commerciale cinese agirebbe sul prezzo dell'oro rispetto alle altre valute (ad esempio salirebbe in dollari), così come un deficit -ad esempio- nella bilancia cina-giappone provocherebbe un aumento dell'oro in yaun ed un calo in yen.

Il punto centrale è che la banca centrale cinese non accumulerebbe più dollari a fronte del suo avanzo netto complessivo, bensì oro, che non è il debito di nessuno. E l'oro non andrebbe riciclato, dunque non altererebbe i tassi d'interesse e la politica economica degli USA nè della Cina. Analogamente gli USA, persistendo nel loro deficit netto complessivo, vedrebbero assottigliarsi le loro riserve auree, e quando le finissero, sarebbero costretti a comprarlo sul mercato, facendo salire il prezzo in dollari e dunque disincentivando le proprie importazioni. Coevamente l'oro accumulato dai cinesi, comprerebbe più dollari, e renderebbe meno costose le importazioni dagli USA. Insomma il meccanismo spingerebbe verso un riequilibrio delle bilance commerciali.

QUANTO ORO???
La situazione di partenza è la seguente: nel mondo ci sono circa 150 mila tonnellate di oro, al prezzo attuale pari a circa 6 trilioni di dollari, di cui solo 30 mila detenute da banche centrali (1,2 triloni di dollari) a fronte di riserve valutarie .....CONTINUA....

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24 commenti:

Anonimo ha detto...

Insomma bisognerebbe scegliere se farsi comandare dagli americani o dai cinesi...

Ma noi non comandiamo mai?

Alessio

Anonimo ha detto...

Sarebbe la fine di questo folle tunnel in cui il mondo si è cacciato.
Bravo Michele Spallino, ottima analisi.

RedLizard

Paname ha detto...

Scusate correggetemi se sbaglio
in realtà loro in euro non è salito molto a gennaio 2009 23,05 € al grammo oggi 25,80 € al grammo...
mi sfugge qualcosa o prendo una cantonata??

Brugo519

Anonimo ha detto...

molto no , ma è pur sempre quasi il 10%

Anonimo ha detto...

Grande Michele, è un articolo chiarissimo!

Anonimo ha detto...

Brugo,

l'errore è che consideri l'oro di carta, cioè quello finto.

Ti fai un'idea qua:
http://www.soldionline.it/blog/cardinale-gardel/l-oro-finto-e-in-fase-di-correzione

Non considerare la poetica, il Cardinale è una persona molto seria.

In Vietnam avevano capito tutto e pur di avere il fisico pagavano fino a 1300 $/oz, a quel punto lo Stato per "tutelare" (eheheh) i cittadini ne ha vietato la vendita da Marzo.

http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5i2CFXWwN6o8w7nn9GqYjOZ2dHNwA

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Il futuro della moneta è nell'elettronica e sempre meno nella carta ed ancor meno che nell'oro (soprattutto al tungsteno)
Il collasso monetario che presto avverrà e che includerà soprattutto la Cina,non sarà altro che il preludio di una grandiosa guerra economica che finirà all'inizio del 2012 con un "nuova Bretton Woods" ossia una moneta universale a corso forzato,unica e creata dalla nuova banca mondiale di proprietà di alcuni soliti personaggi. Il grande sogno dell'inflazione quasi infinita.

Paname ha detto...

Grazie Folletto
l'avevo intuito ma comunque se oggi compro 100 g di oro 999 li pago circa 2580€
Se poi va tutto in palla allora se ne riparla...
Approposito spuntano come funghi i negozi di acquisto oro "usato" come se l'oro si consumasse ma questo la gente non lo sa e vede collanine anelli ecc.. a 10€ al grammo... è vero magari non è oro 999 ma mi sembra che spennino i polli.

L'unico dubbio è la rivendibilità del 999 non ho avuto risposte univoche in merito speriam bene

Per l'oro finto ogni gain si potrebbe trasformare in oro fisico ;-)



Brugo519

Giuliano ha detto...

Ribadisco il concetto:il minor spread per l'oro fisico, certificato dal gruppo DEGUSSA:


Prezzi del metallo prezioso senza impegno

15.01.2010 07:30

Prezzi di vendita del metallo prezioso di Ögussa


Lingotti dell'oro raffinati di Ögussa EUR/pezzo
vendita acquisto
1000 g 25.831,00 24.663,12
500 g 12.929,00 12.331,56
250 g 6.474,00 6.165,78
100 g 2.596,00 2.466,31
50 g 1.302,70 1.233,16

20 g 526,80 493,26
10 g 267,40 246,63
5 g 137,40 123,32
2,5 g 72,90 61,66
1 g 34,15 24,66

Lingotti d'argento raffinati di Ögussa EUR/pezzo
vendita acquisto
1000 g 468,46 398,20
500 g 239,32 199,10
250 g 120,93 99,55
100 g 51,13 39,82
50 g 28,11 19,91
1 ounce 18,45 12,38
20 g 12,70 7,96

Anonimo ha detto...

qualcuno mi sa dire quale sarebbe il prezzo giusto x acquistare sterline oro lordo 8 gr, fino 7,32 gr.??

Il prezzo giusto e'' fino x valore oro del giorno o e' inferiore???

e se lo vendo che scarto ho???

grazie

Anonimo ha detto...

Si parla sempre di oro....ma l'argento utilizzato per i beni di consumo,pile,cuscinetti,biocidi,saldobrasatura,marmitte catalitiche,monete, conduttori elettrici,elettronica,galvanoplastica,gioielli,applicazioni mediche,specchi e rivestimenti riflettenti,fotografia,argenteria,celle per l'energia solare,saldatura,depurazione acque.
Oggi come oggi le scorte sono inesistenti l'argento è più raro dell'oro. Andate a vedere le scorte disponibili.
Quindi avanti a tutto argento....

Ad Majora e un saluto al Dott.Barrai e al suo staff.

Adduca Roberto

Anonimo ha detto...

Sì adesso tutti a comprare oro, chi mi dice che un bel giorno i governi non tassino o peggio sequestrino tutto l'oro posseduto dai privati o lo rendano fuori legge o non so che cosa, ricordiamoci che in una crisi gravissima tutto è possibile, dopotutto non vedete che viviamo in una dittatura, fanno e disfano quello che vogliono, non c'è niente da fare tutto quello che si possiede si è destinati a perderlo!

ML ha detto...

E chi le assicura che domani troverà ancora la sua banca aperta?

IO HO CONSIGLIATO 14 MESI FA L'ORO FISICO E ANONIMO.

lO TIENE IN UNA CASSETTA DI SICUREZZA, A CASA O SOTTO TERRA.

MA NON NE DEVE COMPRARE TROPPO, E' EVIDENTE!


Credo che dovrebbe preoccuparsi molti di piu' dei suoi BTP...

Anonimo ha detto...

Sinceramente non ho capito molto di questo articolo! L'unica cosa che ho capito e che condivido è che a lungo andare questi squilibri in un modo o nell'altro scoppieranno!
Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Brugo,

hai preso la cantonata.

A gennaio 2009 era tra 650-700 Euro, a Marzo è arrivato a 770 Euro, adesso è a 787.

http://www.kitco.com/gold_currency/charts.htm?EURO

Paname ha detto...

Grazie per la correzione avevo i miei dubbi ho preso il dato su un grafico piccolo piccolo

Ps grazie per il link interessante con confronto quotazioni

Brugo519

Anonimo ha detto...

Brugo,

Non è tutto oro quel che luccica nè gli erranti son perduti.

Olorin

Paname ha detto...

Grazie Olorin
non è che son disperato ;-)
mi preoccupo solo di capire e non fare ca...te

Brugo519

Anonimo ha detto...

http://www.appelloalpopolo.it/?p=1031
attenti all'oro FALSO.....

Anonimo ha detto...

Brugo,

capisco.

E allora riduci il rischio al 30%.
Se su 30% perdi il 30%, complessivamente perdi il 3%.

Capito?

Olorin

Paname ha detto...

Olorin puoi essere più chiaro
non l'ho capita

Grazie

Brugo519

Anonimo ha detto...

Se metti via il 30%, al massimo potresti perdere il 30% di questo 30% che equivale ad una (ipotetica) perdita del 3%.

Non guardare gli spread attuali e turati il naso.

Oro Perugia ha detto...

A distanza di tempo si apprezzano ancora meglio i post sull'oro.

Da quando è stato scritto si è assistito ad un rally continuo fino a metà 2011 arrivando a 1900 dollari l'oncia.

Ora c'è un rintracciamento, lento ma costante da mesi che ha fatto scendere a 1600 dollari.

Eppure anche così che al momento del post ha avuto l'accortezza di acquistare oggi si ritrova con 4 volte il valore iniziale.

Fabrizio ha detto...

Incredibile come a distanza di anni l'articolo sia ancora attuale. Oggi loro è arrivato a quote interessantissime, può solo salire nel medio periodo.

Sul fatto che l'oro ha pochi usi è vero solo se si esclude i gioielli e gli investimenti in monete e lingotti. Detto ciò quasi ogni apparecchio elettronico ha la sua piccola quantità di oro.