A SCUOLA DI INTEGRAZIONE
Gelmini: "Dall'anno prossimo tetto del 30% per gli stranieri".
La Gelmini continua nella sua politica scolastica sbagliata.
LA SCUOLA DEVE ESSERE SELETTIVA! Questa è la base di un'educazione scolastica.
L'integrazione dei figli degli stranieri "obbligata" è dannosa per l'intero sistema scolastico. La scuola deve permettere ai ragazzi di crescere in fretta e non deve creare ostacoli che rallentino il processo educativo.
Occorre portare i ragazzi che vari motivi sono "indietro" rispetto alla maggioranza degli studenti e nel minor tempo possibile alla pari con gli altri.
Le elementari dovrebbero avere un test di ammissione. Chi non passa deve "recuperare" in classi ad hoc (sia italiani che stranieri, indistintamente).
In terza elementare, dopo un esamino, si rimescolano le classi e il gioco è fatto.
Le bocciature dovrebbero essere in numero sempre maggiore. In Italia abbiamo troppi "studenti- studiosi" e poi...poi rimangono senza lavoro o devono accontentarsi di fare lavori di livello inferiore rispetto al loro titolo di studio, con il risultato di essere frustrati.
LA GELMINI E TUTTI COLORO CHE L'HANNO PRECEDUTA, SEGUONO UNA FILOSOFIA COMPLETAMENTE DIFFERENTE.
APPELLANDOSI A UN "DIRITTO ALLO STUDIO" PROLUNGANO LA SCUOLA DELL'OBBLIGO, RENDONO LICEI E UNIVERSITA' MENO SELETTIVI E CERCANO DI PORTARE LA MASSA ALLA LAUREA.
Il risultato: disoccupati, precari, frustrati
Si deve rifondare il sistema scolastico. Il percorso deve essere piu' duro e selettivo. L'integrazione non deve essere un diritto acquisito ma DEVE ESSERE MERITATA.
E per integrazione non intendo fra stranieri e italiani, ma fra persone che riescono e son o capaci e persone che hanno bisogno di percorsi alternativi per arrivare agli stessi livelli.
SO CHE SOLLEVERO' INDIGNAZIONE DA PARTE DI QUALCUNO, CON QUESTE PAROLE, MA CREARE DISCUSSIONE E CERCARE DIBATTITO E' FONDAMENTALE NEL PERCORSO DI CRESCITA DELLE NOSTRE VITE.
Anche da qui si riparte per rifondare il sistema politco sociale economico del paese.
A SCUOLA DI INTEGRAZIONE
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31 commenti:
Hai perfettamente ragione Paolo e sono daccordo completamente su quello che hai scritto
Io ho una bimba di 10 anni che frequenta la quinta elementare. Mi sono reso conto che la scuola italiana ha così tanti problemi che una soluzione mi pare quanto mai improbabile. Se pensi che Ministro è una che ha comprato la laurea, abbiamo già detto tutto: non potevano fare una scelta migliore per farci capire che della scuola non sono non gli importa un fico secco, ma probabilmente il loro disegno è addirittura quello di farla funzionare peggio che possono. La Moratti ha fatto regolamenti assurdi, la Gelmini non è meglio.
Secondo me la soluzione sono le scuole private. Non quelle che ci sono adesso, ovvimente, confessionali e in larga parte anacronistiche.
Io penso che gruppi di genitori di "buona volontà", riuniti più o meno dagli stessi principi e dallo stesso desiderio di offrire ai figli la migliore educazione posssibile, dovrebbero coalizzarsi e farsi scuole "fai da te". Andando a cercare ottimi insegnanti (ci sono, ci sono, non è che tutti gli insegnanti italiani sono di bassa qualità) e fornendo tutti gli appoggi esterni (contributi, specializzazioni , ect) di cui i ragazzi hanno bisogno.
Non ci vorrebbe molto, solo un piccolo sforzo. E penso che basterebbero poche migliaia di euro l'anno a testa per la sostenibilità economica.
Penso che sarebbe possibile fare iniziative simili non solo nelle grandi città ma anche nei medi centri di provincia.
Questo almeno per le elementari, che - per esperienza personale - mi sembrano veramente allo sbando.
Elianto
Consiglio a tutti la lettura dell'articolo che trovate al seguente indirizzo: http://www.wolfstep.cc/2653/prevedibili-disastri/
L'autore va direttamente alle cause che generano ANCHE le politiche della Gelmini. Ma non solo.
Leggetelo é un ottimo articolo come
molti (non tutti) quelli dell'autore che coninciano ad apparire anche su Mercato Libero News.
Evidemtemente non sono l'unico a mostrare apprezzamenti per il personaggio Uriel.
luigiza
Concordo pienamente con l'articolo, ma aggiungerei una cosa importantissima e riguarda gli insegnanti, dobbiamo ammetterlo che moltissimi di questi non sono portati all'insegnamento e non conoscono la materia che insegnano. Non credo di essere distante dalla realtà se dico che un buon 50% del corpo docente non gliene frega assolutamente niente di insegnare ma pensa soltanto allo stipendio.
Mi attendo una buona dose di insulti, ma purtroppo questa è la realtà.
perfettamente d'accordo Paolo!
Mau
Salve a tutti i lettori del blog.
Io sono un laureato in ingegneria, e sono d'accordissimo con Lei Dottore. In Italia ci si laurea mediamente sopra i 27 anni, e spesso, o quasi sempre, si entra nel mondo del lavoro impreparati o meglio "scollegati". Io ho già lavorato molti anni in proprio, prima di laurearmi, e vedo ragazzi che didatticamente parlando sono bravissimi, ma nella realtà sono degli IMBRANATI PATENTATI!!!
Le università (non tutte) danno un ottimo bagaglio di sapere e conoscenze, ma dovrebbero anche plasmare e arricchire tutta la persona intera. La sua intelligenza, ma anche il carattere, le abilità personali, trasformando lo studente in un adulto. Università, lo dice il nome, deve avere a che fare con l'universalità della persona. Invece.
Inoltre oggi, nel mondo dinamico in cui viviamo, le aziende (e io lo, perchè lo sto provando sulla mia pelle) chiedono già una conoscenza della realtà lavorativa più immediata, non solo accademica. Ma questo l'università ancora non lo offre. Cmq c'è da dire anche che con la globalizzazione, aziende (anche italiane) che lavorano all'estero (per esempio asia) non assumono più brillanti ingegneri italiani (con inglese perfetto e voti molto alti) ma cinesi o indiani e compagnia dicendo, che si sono formati nelle nuove università (spesso in jointventure con quelle italiane!!!) e solo, e dico SOLO perchè costano meno a parità di bravura! Così non solo hanno spostato le aziende dove ci sono operai sottopagati...ma adesso (ultimi 5-6 anni) anche i dirigenti. Con tutto quelo che comporterà nel lungo periodo.
Concludo dicendo...CHE FUTURO CI ASPETTA? Siamo i laureati del nostro tempo, e per essere competivi nella realtà in cui viviamo, ci serve più "olio di gomito", più impegno e grinta...altro che riforme della Gelmini e lauree di massa per raggiungere "sulla carta" le percentuali dei paesi anglosassoni (che poi il loro sistema è molto differente e quindi poco paragonabile).
Auguri a tutti di buon anno (se buono sarà...)
mi sembra che la gelmini si stia muovendo allo stesso modo di tutti i suoi colleghi ministri.
la tecnica è "sparare" dei provvedimenti che colpiscono molto l'opinione pubblica e creano grosse discussioni tra la gente.
in realtà tutte queste proposte sono fuori da un progetto più ampio e quindi non danno praticamente nessun vantaggio al sistema in generale.
con cadenza settimanale qualche ministro a turno fa una sparata, di quelle che colpiscono la pancia della gente (extracomunitari, prostituzione, ronde, ...), in questo modo la gente al bar (e nei blog) parla di queste cose, il parlamento è impegnato a discutere di leggi che non servono praticamente a niente (e la sinistra è maestra in questa attività) ed il governo può tranquillamente pesare alle cose a cui è veramente interessato (e non sono cose che interessano al paese).
riguardo alle scuole private: è sufficiente che qualche privato ne apra qualcuna e si trovi i clienti! non penso che lo stato debba contribuire alla cosa come stà facendo per quelle cattoliche. questo vorrebbe dire prelevare soldi pubblici per darli a chi di soldi ne ha già, non certo a chi è più meritevole
Tanto per dire:
Gelmini, Ministro dell'Istruzione - esame di stato con scorciatoia.
http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_04/stella_dbaef098-7a47-11dd-a3dd-00144f02aabc.shtml
Prestigiacomo, Ministro dell'Ambiente - azienda di famiglia che sputa diossina a gogo.
http://www.lavalledeitempli.net/curiosita/tanto-per-ridere/Diossina.JPG/view
CHE ESEMPI CHE ABBIAMO! E poi vanno in tv a predicare bene...e razzolano male! E sono sempre lì!
Personalmente la penso così:
1) La scuola deve insegnare e non educare (in italia l'educazione tocca alla famiglia). Altra cosa è il senso civico.
2) I tempi delle "cicale" sono finiti. Dunque i conti devono tornare ed in nessun caso un "malvolenteroso" deve attaccarsi al seno dello Stato. Massima selezione per gli insegnanti.
3) I Governi durano una legislatura e non sono un'ipoteca. Tutti noi votiamo e se riteniamo che quello attuale sia una sciagura prima o poi passerà.
4) Per evitare che un'intera classe sia "Estera" e che quindi alla fine possa avere poche possibilità di integrazione, un tetto allo "assortimento" della stessa potrebbe essere utile ...
Ciccio
Sono d'accordo. Conosco giovani insegnati trentenni, trentacinquenni che non si perdono una puntata del Grande Fratello, che sono ignoranti e menefreghisti sulla situazione politica, economica e sociale dell'Italia e del mondo. Cosa possono trasmettere ai ragazzi queste insegnati????
si ma a chi sa insegnare dovrebbero raddoppiare lo stipendio
Siamo solito paese cattocomunista, sono i bravi che devono scendere al livello degli asini, e non i meno bravi che vanno stimaolati a migliorare. Livellamento deve essere verso il basso: uno schifo.
stefano
E' anche probabile che al 50% del corpo insegnanti non freghi più niente dell'insegnamento, ma ti sei chiesto per quale motivo?? Mi sembra che trai conclusioni abbastanza superficiali.
Prova a tirare su la testa e guardati intorno! Il sistema politico ed economico del nostro paese ha di fatto rinunciato, o meglio sistematicamente azzoppato, il sistema educativo. Troppi cervelli in giro sarebbero una mina vagante pronta ad esplodere in qualsiasi momento. Un mostro che ti si potrebbe ritorcere contro. Molto meglio avere chi sta buono buono ad aprire scatole in televisione!
Se entrassi ora in una qualsiasi classe, ti renderesti conto che è come stare ad una puntata di amici. Del resto con dei genitori che aprono le scatole che cosa ti aspetti?
Adesso cosa vuoi ancora da questi insegnanti?
Assolutamente d'accordo chi insegna bene, e ce ne sono, dovrebbero essere premiati.
Io ho un bimbo che frequenta la IV elem. e , visto che ancora non aveva fatto un'ora di inglese in 3 anni, quest'anno ho deciso di prendere una ragazza che per 2 ore a sett. gli insegni inglese.
Purtroppo è vero che alla gran parte di insegnanti non importi nulla del lavoro che fanno, siamo arrivati all'assurd che al mio bimbo + piccolo non puliscono il culetto a scuola per non avere problemi di pedofilia..... mera scusa per fare sempre meno.
Come siamo ridotti....
Marco Ardea
Parole sante, caro Paolo. Peccato che, in nome del politicamente corretto, a esprimere opinioni del genere siamo rimasti in pochissimi, e come giustamente sostieni, si corre il rischio di sentirsi dare del "classista" (mi è capitato più di una volta sostenendo argomentazioni uguali alle tue). Sono sempre più preoccupato per la situazione italiana, senza un cambio di rotta decisivo la decadenza totale è ormai assicurata. Compirò 30 anni nei prossimi mesi; in pochi anni di lavoro (di cui 3 in una società di revisione) mi sono reso conto di quanto la situazione sia grave e forse senza più speranza. La soluzione è emigrare?!?
Saluti e grazie ancora per i tuoi articoli, sono una boccata d'aria in un panorama del tutto asfittico!!!!
Ridateci, vi prego, la meravigliosa scuola di Giovanni Gentile.
La scuola deve essere la piu' severa, rigorosa e selettiva possibile. E questo dovrebbe essere un "must" soprattutto per ogni politica o governo che voglia dirsi di "sinistra": chi ha le spalle coperte dalle sostanze della famigli puo' tranquillamente fregarsene dell'istruzione scolastica. La scuola, di contro, rappresenta l'unica chance di chi parte da condizioni sociali svantaggiate.
Chi come me è prossimo a tagliare il traguardo del mezzo secolo ben ricorda come fossero frequenti le bocciature alle medie e, incredibile dictu, alle elementari.
Purtroppo i farabutti e gli incapaci che si sono alternati al governo del paese, di qualsiasi colore politico, della scuola hanno fatto carne di porco: e le conseguenze di cio' si vedono chiaramente nella societa' italiana di oggi e ancor meglio si vedranno negli anni a venire.
A dire il vero, alla Laurea non ci arriva una gran massa, proprio perchè la scuola funziona male.
Considero la Gelmini molto brava nell'individuare i veri problemi della scuola. Ha iniziato a mettere le cose apposto "dal punto in cui erano giunte" . Esempio nella scuola di mia figlia mi accoglievano sette bidelli ( ci mancava solo il tappeto rosso)ma nessuno si adopra almeno per controllare cosa succede all'interno della scuola.
Qiundi per me costo inutile.
Per un certo senso anche questo blog potrebbe essere considerato un disfattista se non si vede il punto da cui ha dovuto iniziare a lavorare.
Ritengo sensato per una crescita dell'immigrato un numero limite in una classe.
Francamente ho due figli e li seguo a scuola (1 e 3 superiore), uno liceo ed altro istituto tecnico e In tutto il percorso studi gli immigrati che abbiamo incontrato, per la stragrande maggioranza, NON HANNO VOGLIA DI FARE UN CAZZO.(ci aggiungo anche gli zingari). Qualunque siano le loro ragioni la realta' e' questa .Sfiancano i professori e i ragazzi stessi a cui gli viene inculcato sin dalle elementari di aiutarli.
Ritengo sia salutare per loro una manovra di questo tipo che spero sia solo l'inizio.
saluti
PF
il problema immigrati è solo campagna elettorale. fanno queste sparate, raccolgono voti e fanno dimenticare che si sta procedendo al graduale ma inesorabile smantellamento della scuola pubblica. il prossimo passo sarà la trasformazione della scuola in materia regionale, gli albi regionali degli insegnanti, il reclutamento diretto da parte dei presidi e così a insegnare saranno solo figli e parenti di politici (all'università non ci sono più posti perciò si sono rassegnati a sistemarli nella scuola. gli altri crepassero pure...)
mario
quale indignazione? parole sacrosante!
è ora di stringere il cerchio...
la dicotomia non è italiani contro stranieri ma persone civili e ragionevoli contro cafoni ignoranti (che di solito governano)...
un saluto
Alessandro
la scuola è lo specchio della società
oggi conta solo l'apparire, il fare soldi e fregare il prossimo.
molti studenti non hanno voglia di studiare ma frequentano la scuola perchè le famiglie vogliono quel pezzo di carta; molti insegnanti scelgono questa professione come ripiego e non come scelta di vita.
quale società assumerebbe personale, anche precario senza verificare le capacità e l'attitudine al lavoro del futuro dipendente, ma da decenni a scuola il personale viene utilizzato senza verifiche preliminari e non vi sono incentivi per quelli meritevoli.
Le risorse dopo decenni di sprechi sono ora diventate insufficienti e nei prossimi anni saranno ancora meno.
La scuola non aveva bisogno di riforme srutturali ma di aggiustamenti per far funzionare il sistema.
I ministri che si sono succeduti in questi decenni hanno solo creato confusione senza tentare mai di riorganizzare il sistema scolastico così da remderlo efficiente e funzionale.
Tutto questo credo che abbia comunque un filo conduttore, più uu popolo è ignorante più facilmente lo si può soggiogare, se poi gli si propinano ore e ore di trasmissioni demenziali il gioco è fatto; cosi tutti a parlare delle stupide partite del pallone dal lunedi alla domenica o del grande fratello o dell'isola dei famosi.
solo pochi ormai si interrogano di come si svilupperà questa crisi economica e quali risvolti potrà avere sui futuri livelli occupazionali ed economici.
Quando mandiamo i nostri figli a scuola, quanti di noi si chiedono quali futuri sbocchi professionali potranno avere; infatti i licei classi e artistici traboccano di studenti che ingrosseranno le fila dei futuri disoccupati.
molte faglie non vogliono sentir parlare di scuole tecniche e professionali, ma queste scuole offrono ancora oggi ottime possibilità di lavoro.
Non esiste un serio orientamento per la scuola secondaria ma nemmeno per l'università
il sistema italia è un insieme di scatole chiuse che non comunicano tra loro perchè a molti interesa che il sistema non funzioni.
PF
Sembri uno spot televisivo della padania senza critica ne' analisi ne' diagnosi ne' cura..
prpoprio quello che non ci si aspetterebbe dall'educazione scolastica.
Beppe Torino
Per vederla un po' sotto il profilo dei diritti, l'istruzione è, con sanità e sicurezza, uno dei servizi irrinunciabili che la comunità (lo stato, noi) dovrebbe garantire a sè stessa.
Poco importa se il servizio venga prestato dalla comunità in maniera diretta o da altri prestatori di servizio qualificati (le scuole private parificate, e ne esistono anche di non confessionali).
L'unico modo di garantire l'accesso e la qualità del servizio è di definire i livelli delle prestazioni (qualificazione/motivazione del personale all'insegnamento), dei contenuti (controllo sui programmi ed il loro svolgimento) e dei risultati ottenuti dall'utenza (valutazione del grado di preparazione raggiunto annualmente dagli alunni, cioè possibilità di obbligo di ripetizione del corso già frequentato o "bocciatura").
Se ci pensiamo un attimo nella nostra attività professionale tutto funziona più o meno cosi'. Perchè la scuola dovrebbe poter funzionare diversamente e poter garantire risultati?
Nella scuola del paese di residenza dei miei bimbi (io lavoro e sono residente in Francia) un bimbo si è presentato alla cattedra per chiedere qualcosa all'insegnante di inglese che durante l'ora di lezione stava al telefono con amici da 30 minuti (un giorno si e un giorno si'). L'insegnante lo ha allontanato dicendogli "non mi rompere i c...i, non vedi che sono al telefono?". Niente è successo. Ne' genitori a protestare, ne' rapporto al preside, niente di niente. Quando me lo hanno detto, ho deciso che per i miei bimbi c'era la sola possibilità di una scuola privata, visto che lo stipendio estero me lo permetteve e che intelligenza me lo suggeriva.
In Francia, per l'insegnante ci sarebbe stata al massimo un'altra settimana di stipendio, nella migliore delle ipotesi. Questo perchè i francesi sono cittadini, e sono stati formati ad esserlo (non transigono sui diritti, e conoscono il termine "doveri"). Troppo spesso in Italia l'essere cittadino si accompagna all'accettazione di essere anche suddito.
(continua...)
Ivano, Varese
Cambiare il sistema si puo', ma l'attuale sistema (scuola elementare e media) non è riformabile. L'unica soluzione è un "assegno di istruzione" fornito dalla Repubblica Italiana a ciascun alunno e spendibile per l'iscrizione ed i servizi di una scuola riconosciuta dalla repubblica. Questo atto da solo porterebbe alla rivoluzione nel sistema (lo rivolterebbe come un guanto da un anno all'altro). Il preside dovrebbe divenire manager per garantire a se stesso ed al corpo docente la continuità dello stipendio, i docenti non sarebbero più proni al lassismo poichè una qualità del servizio negativa porterebbe alla scomparsa del loro posto di lavoro, l'aspetto disciplinare nei confronti degli studenti sarebbe finalmente visto come la istituzione delle condizioni di base necessarie alla prestazione del servizio in termini accettabili. L'eccessiva mancanza di disciplina verrebbe finalmente considerata per quel che è realmente, cioè la creazione di ostacoli allo svolgimento regolare di un servizio pagato.
Finchè gli italiani non pagano di tasca loro, non cambierà nulla.
Per chiuderla qui, la scuola privata (Scuola Bosina, Varese) puo' anche costare ("solo", chiedo scusa a quanti potrebbero avere difficoltà nel permetterselo) 250€/mese x 10 mesi (più buoni pasto che costano quanto per la scuola statale). Con un contributo annuo del 25% o del 30% della retta rimborsato dalla Regione Lombardia a distanza di 12 mesi (lo trovo corretto, se si pagano le tasse e non si usufruisce del servizio, almeno si è rimborsati di una parte del contributo fiscale alla comunità).
E continuiamo con immensa soddisfazione, perchè quando tua figlia non vuole stare a casa da scuola perchè andarci è gradevole e divertente, e quando ti ritrovi una bimba che va avanti con la media del 9 (raffrontabile con le difficoltà e carenze oggettive dell'istruzione di base che puoi facilmente riscontrare in suoi coetanei), l'unica cosa che puoi fare è preparati a mandarci pure la seconda.
Per inciso: in questa scuola privata l'anno scorso sono stati bocciati due studenti che per il loro comportamento (disturbo e impedimento allo svolgimento delle attività, mancanza di rispetto per i compagni) e per la tendenza a non fare nulla perchè tanto il papà gira con la Porsche. E questo corrisponde all'implementazione del pricipio secondo cui chi ha meno, ha il diritto nei servizi di avere di più, o almeno il diritto all'accesso ad un servizio corretto.
Ivano, Varese
Povera/o PF! Mi fai pena!!!
perfettamente d' accordo con te Dott. Paolo in italia oramai è tutto un diritto ed anche il titolo di studio che invece dovrebbe essere meritato invece così tutti uguali tutti somari.nelle scuole non bocciano perchè gli insegnanti devono salvaguardare il loro posto di lavoro.Per es. se ci sono tre terze e bocciando alcuni alunni dovessero restare solo due terze alcuni prof. rimarebbero senza lavoro; purtroppo ragionando così non si va da nessuna parte. Le università sono un grosso spreco di denaro e strutture vi sono troppe facoltà molte delle quali inutili, che vengono mantenute sempre per mantenere il posto agli insegnanti;in Italia la scuola e molti enti pubblici funzionano da amortizzatore sociale e non da servizio per i cittadini comportando così un doppio danno grosse spese e pessima qualità del servizio.
saluti a tutti Stefano
@ Beppe
...Spot? Beh, direi allora che è uno spot ineccepibile! A volte di fronte un problema ci si complica tanto la vita avventurandosi in analisi forzate quando invece la soluzione è più semplice di quanto sembri! Tanto da poter sembrare uno spot.
Ebbene si, il problema della scuola sta in buona parte nella perdita di severità e selezione, con conseguente svalutazione del titolo di studio... Tutto questo in nome di una pretesa uguaglianza senza se e senza ma.. che ipocrisia.
Sinceramente questo post proprio non lo capisco!
Cmq per me la cosa più urgente in assoluto per l'istruzione è rinnovare completamente i programmi: è incredibile che si studino ancora obbligatoriamente materie come latino, greco, filosofia, letteratura italiana e inglese mentre le materie che servono davvero cioè matematica, fisica, chimica, biologia, inglese (non letteratura ma grammatica e lessico) e informatica sono insegnate poco e male per non parlare del fatto che non si insegna nulla di economia e di finanza! Rispetto al primo gruppo di materie cioè italiano, filosofia, latino....io le metterei facoltative in modo tale che chi vuole concentrarsi sulle cose che servono non debba perdere ore preziose di studio dietro a lingue che non vengono parlate da millenni! Fare questo cambiamento sarebbe già un enorme passo avanti!
Luca Salvarani Mantova.
Salve. Sinceramente non vedo il problema "ghetto" nel fare 4-5 ore alla settimana di italiano in una classe extra in prima e seconda elementare. Vedo che certi bambini stranieri che non sanno la lingua passano le giornate in aula in un angolo a non fare nulla, non dire nulla, sentirsi un nulla. Sicuramente soffrono l'abbandono e serbano rancore. Si sentono di restare ignoranti, si sentono sbattuti, inferiori, non possono farci nulla, e non capiscono il perché. Sono proprio queste le condizioni ideali per ghettizzare, per dividere.
La lotta ideologica delle classi ghetto mi fa ridere, o indignare, a seconda di quanto ci penso. Sa da buonista bigotto.
Una precisazione sugli insegnanti. Lo sono stato 4 anni. Penso che sia un bellissimo mestiere. Un intellettuale deputato all'educazione e alla formazione delle menti, quindi della società. Il risultato del suo lavoro può migliorare o peggiorare la vita della società, cioè la vita di tutti.
Chi non la pensa così non dovrebbe fare l'insegnante, non ne ha la vocazione. Come il medico. Serve passione, competenza, inventiva, per arrivare alla necessaria autorevolezza. Purtroppo alcuni insegnanti sono lì solo per il posto sicuro, senza passione, lamentandosi dello stipendio (circa 1400 euro i primi anni, qui un operaio prende 1000 euro per otto ore al giorno, e mi scuso per il luogo comune), trascinando le giornate. Danno un cattivo esempio agli adolescenti, e loro lo percepiscono bene, lasciandoli disillusi e ostili. In pratica, danneggiano le menti, le sporcano, senza forse rendersi conto che stanno facendo lo stesso alla società (in cui anche loro vivono). Sicuramente tutti voi avete avuto insegnanti che ricorderete così negativamente, e altri invece che ammirate come esempio di operosità, rigore, simpatia, sapienza, saggezza. Spero con tutto il cuore che i secondi siano (o saranno) molti più dei primi.
Saluti, Francesco da Vicenza
Buon anno a tutti, il tetto del 30% è un provvedimento tutto sommato dovuto in quanto, soprattutto nella scuola primaria e dell'infanzia diverse famiglie hanno "problemi" a far frequentare la scuola dai loro figli in presenza di percentuali di extracomunitari elevate. Il diverso per molti è ancora un problema, in effetti quello che manca è una procedura di accoglimento che essenzialmente consisterebbe in corsi obbligatori di lingua e cultura italiana per quegli stranieri (e anche per diversi italiani o presunti tali) che frequentano le prime classi, obbligo che estremizzando, sarebbe da estendere anche alle famiglie!!. Questo però...acc. COSTEREBBE!!! se fatto bene, è sempre il solito problema, la coperta è troppo corta. In generale per la scuola italiana si prospettano anni bui per le seguenti ragioni: 1)Insufficiente e solo formale interscambio tra mondo della scuola ed enti locali, ordini e collegi professionali, associazioni industriali ed altri enti istituzionali. Questo interscambio dovrebbe essere OBBLIGATORIO ED ISTITUZZIONALIZZATO per obbligare gli insegnanti e gli studenti ad uno stretto rapporto con il futuro mondo del lavoro ( accidenti ma... questo potrebbe mettere i bastoni fra le ruote a qualche politico o amministratore!!!), ma si perchè avere sempre un sacco di gente a cui spiegare il perchè ed il per come delle scelte effettuate!!! CHE SE NE STIANO A SCUOLA (...a meno che non ci sia un controllo pubblico su chi e su come...non si sa mai!!!). Vedete come io sia malfidato...forse perchè per professione le cose le vedo da due lati!!! E so come funzionano alcune (non tutte per fortuna) amministrazioni pubbliche e ordini professionali (vogliono apparire corretti e inappuntabili anche se non lo sono). Dall'altra parte della barricata alcuni professori (soprattutto degli ormai ex tecnici e della vecchia guardia anni 60-70), ...ma perchè si dovrebbero impegnare anche al pomeriggio con il rischio magari di studiare cose nuove quando lo stipendio rimarrebbe pressochè lo stesso?!!
continua
Michele Santini
Seconda parte
2)Tendenziale aumento del tasso conflittuale tra scuola e famiglia. Chissà perchè già da parecchi anni un insegnante che assieme ai colleghi all'esame di stato decide di bocciare uno studente può rischiare un ricorso su questioni anche solamente formali!!!; 3)I fondi a disposizione della scuola, checché se ne dica nel prossimo triennio diminuiranno, come saranno ostacolati i nuovi ingressi (docenti giovani). L'età media nelle scuole superiori e medie è ormai di 50 anni e gli stipendi stanno stretti a quei docenti che s'impegnano, mentre per gli altri...lasciamo perdere; 4)L'Università in crisi di iscrizioni è divenuta anch'essa poco selettiva ed ha un livello intermedio (laurea breve) corrispondente, a livello di preparazione, al vecchio liceo di 30-40 anni fa, i tecnici che produce con questa laurea a metà non si sa bene a chi e a che cosa servano, risultato... fallimento completo. Anche qui ci vorrebbe più interscambio di esperienze e di studio a livello internazionale e soprattutto migliori stipendi e strutture per i ricercatori ed estromissione dei "Baroni". Guardate cosa è riuscita a dilapidare l'Università di Siena in pochi anni (Paolo non è che Mussari se ne è occupato assieme al MPS?!!). Discorso a parte meritano lo studio delle "LINGUE", sono mediamente del tutto inesistenti in termini di risultati alle scuole superiori e se si va a vanti di questo passo diventerà "straniera" anche la lingua Italiana. Da sottolineare non solo la povertà di linguaggio dei diciottenni ma anche le diffuse carenze ortografiche e di organizzazione delle frasi(in alcuni casi gli extracomunitari sono molto più bravi degli italiani). Per quanto riguarda mia figlia sto provvedendo personalmente mediante insegnante madre lingua e in futuro con viaggi-studio all'estero. Quanto alle scuole private, a parte qualche rara eccezione, per ora si possono definire solo dei “Diplomifici” dove basta pagare per ottenere un semplice pezzo di carta facendo un giretto ad esempio in quel di “Nettuno” vicino Roma dove si svolgono esami farsa, la preparazione?...un optional. Ultima considerazione riguarda il sempre crescente disinteresse da parte dell'utenza (allievi) che oramai da anni arriva a ritenere la scuola un necessario quanto inutile obbligo!!! Per la maggior parte di questi elementi le parole dovere, impegno, passione non hanno senso e del resto perchè dovrebbero averlo visto il livello di clientelismo raggiunto a livello locale e centrale? Se il merito nella società fosse il discriminante per l'assunzione...forse la musica cambierebbe, ma la classe dominante questo non lo vuole.
Michele Santini
Leggo solo ora questo articolo.
Sagge parole.
Con l'applicazione di questi semplici principi si eviterebbe finalmente di rovinare la vita a un sacco di bambini e ragazzi..
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