ECCO L'ENNESIMA PROVA DELL''ITALIA CHE CRESCE
Fabbisogno pubblico sale di 31,6 mld nel 2009 rispetto al 2008! Il fabbisogno annuo del settore statale nel 2009: il disavanzo, informa il ministero dell'Economia, si è attestato secondo le prime stime a circa 85.900 milioni, superiore di circa 31.600 milioni rispetto a quello registrato nel 2008, pari a 54.287 milioni. (e pensare che sono arrivati 4,7 miliardi dallo scudo....)
Redditi, stipendi lordi degli italiani sotto la media europea del 32,3%!!!
QUESTO NON E' PESSIMISMO MA IL REALISMO DI UNO CHE CREDE CHE L'EUROPA NON E' COSA NOSTRA! L'alternativa per un bravo e intelligente giovane è la fuga. Per uno mediocre: la fame o i call centers!
Secondo le ultime classifiche dell’Ocse gli stipendi netti degli italiani sono al ventitreesimo posto nella classifica dei trenta Paesi più industrializzati che aderiscono all’organizzazione. E se si considera lo stipendio al lordo delle ritenute fiscali e dei contributi, la nostra classifica migliora solo di una posizione. A parità di potere d’acquisto, lo stipendio di un lavoratore italiano single senza figli è pari a 30.245 dollari, e nella graduatoria Ocse siamo davanti solo alla Repubblica Ceca, l’Ungheria, il Messico, la Nuova Zelanda, la Polonia, il Portogallo, la Slovacchia e la Turchia. E nella classifica che considera il salario netto, pari per un italiano a 21.374 dollari, ci supera pure la Nuova Zelanda. La nostra distanza dalla testa della classifica, che vede al primo posto per il salario netto la Corea (39.931 dollari), seguita da Regno Unito (38.147) e dalla Svizzera (36.063), è siderale. Ma siamo molto lontani anche dalla Germania (29.570 dollari) e dalla Francia (poco più di 26 mila).
Per farla breve, basti considerare che i salari lordi italiani sono più bassi del 32,3% rispetto alla media dell’Europa a quindici. Naturalmente, siamo ben sotto la media dei 30 Paesi Ocse, con un 16% per cento abbondante in meno. Le differenze del salario tra gli italiani e i loro concittadini europei appaiono ancor più macroscopiche se si considerano i valori assoluti degli stipendi: 26.191 euro lordi per un lavoratore medio italiano, 32.826 per un francese, 43.942 per un tedesco e poco meno per un olandese. Solo spagnoli, greci e portoghesi, ma senza considerare l’inflazione, le tasse ed i carichi sociali previdenziali, sono dietro. E il peggio è che con il tempo, da noi, le cose stanno peggiorando.
In vent’anni, secondo uno studio dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, il valore degli stipendi degli italiani rispetto al prodotto interno lordo è diminuito di quasi il 13%, contro una flessione media dell’8% registrata nei 19 Paesi più avanzati. I salari reali, secondo l’agenzia dell’Onu, considerati a parità di potere d’acquisto, sono crollati in Italia di quasi il 16% tra il 1988 ed il 2006. Il calo più forte, manco a dirlo, che si è registrato tra i primi undici Paesi industrializzati del mondo, superiore pure a quello della Spagna (-14,5%).
Sul banco degli imputati, allora, vanno pure le imprese ed il sistema dell’istruzione. E anche qui è l’Ocse ad illuminare con luce tetra la situazione del nostro Paese, uno dei pochi al mondo dove una laurea non garantisce affatto salari dignitosi e dove le imprese sembrano assai poco disposte a premiare la manodopera più qualificata. Anche se sono dei geni.
Tra il 1998 ed il 2004 in Italia il differenziale di stipendio tra un lavoratore laureato ed uno che ha fatto solo la scuola dell’obbligo, è diminuito del 6,2%, del 5% se si considerano i lavoratori con il diploma di scuola secondaria superiore. È, ancora una volta, la flessione più consistente che si è registrata tra i 22 Paesi più industrializzati del mondo. Ma non è l’ultimo record negativo, perché a parità di livello di istruzione con gli uomini, le donne italiane sono quelle che guadagnano meno di tutte rispetto agli altri Paesi industrializzati del mondo. In media, il 50% in meno.
Articolo di:
Mario Sensini
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7 commenti:
sarebbe in interessante affiancare a questi dati quello delle retribuzioni della classe dirigente (politica ed economica), almeno si vedrebbero dei valori con il segno più
un po di ragione sicuramente possiamo darla al sig Mario.
Questi personaggi si sono mangiati una bella fetta, per non dire quasi tutta la torta, che poteva essere destinata alla forza lavoro.
E comunque sbagliato fare il paragone in questo modo,perchè ogni stato prima dell'euro,aveva una sua situazione,che è continuata anche dopo la moneta unica e non potrebbe essere altrimenti.
Piutosto il paragone lo possiamo fare su tasse e benefici.
saluti
cesare
scusa ma ti sei dimenticato la terza alternativa ai call center e alla fame;
per pochi fortunati ci sono anche le RACCOMANDAZIONI DEI POLITICI
cioa
sacrosante verita
sono michele da torino ( quello che vi segue da poche settimane, ho gia fatto altri interventi in precedenza)
bene....per una scelta personale ( fondamentalmente sono stufo di questa italietta mediocre e furbacchiona..)
ho venduto casa e sono andato in affitto ( il contrario di quello che fanno tutti eheheh)
e mi appresto a fare un viaggio con la mia famiglia ( con mio figlio di 3 anni ) in giro tra nuova zelanda e australia..
partiro tra 8 giorni e mi rammarica seguirvi meno ma............ci saro sempre quando potro
purtroppo e solo un viaggio di piacere della durata di 4 mesi ma....................
dovessi trovare opportunita....... chissa..
per che volesse contattarmi darmi o avere suggerimenti..
mdarmiento@libero.it
chissa? magari comprare casa li..o avviare una farm..
se avete suggerimenti o consigli lascio mia mail
cia a tutti a presto
mdarmiento@libero.it
Ok e fin qua ci siamo, voglio dire, questo è la "situazione"... e come spesso, accade, si evidenzia il problema ma non la soluzione.Voglio dire, quello che la gente si chiede,(quella per di più spaventata ma dotata ancora di un cervello proprio),dopo aver letto certe notizie sconcertanti come questa(non che non lo si sapesse già) è, ok prendo atto, ma ora cosa posso fare? come posso uscire da una situazione del genere?
Che mi resta da fare? Mica tutti possiamo emigrare all'estero per vivere con uno stipendio decente perchè in Italia, nel mio paese,lo stipendio "decoroso" è una chimera che sta tra i primi posti solo se la si guarda rapportata ai paesi del terzo mondo e al 20esimo tra quelli europei...Allora qualcuno potrà dire che si fà strada solo con la meritocrazia e chi và avanti và avanti per sue proprie capacità.Ok ma quali? Quelle trasmesse da un'attuale(non solo attuale) sistema scolastico che fà pietà per non dire schifo? Che gente seppur dotata e di buona volontà potrà mai formare la scuola italiana? E la tv? con il GF ed il Gossip a tutte le ore? I cervelli se ne vanno, ma mica tutti i cervelli hanno possibilità di andarsene, e per chi resta, cosa rimane? Dovremo sopportare ancora a lungo tutto ciò?
Aiutoo:
Sono un disoccupato 35enne...del nord italia..con laurea in economia)
Non riesco, (anche per via della legge 30)...a trovarmi un lavoro..o meglio una prospettiva di lavoro.
Qualcuno a qualche consiglio su quale paese europeo preferire per cercare più fortuna??
ma queste classifiche non considerano tutto il nero che c'e' in italia,PIU' DIFFUSO CHE IN ALTRI PAESI COME UK, GERMANIA ECC.CMQ LO STIPENDIO MEDIO IN ITALIA E' DA FAME
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