STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


CHIAMALA SE VUOI DEFLAZIONE!!! PER ME E' INFLAZIONE ALIAS PERDITA DI POTERE D'ACQUISTO


ROMA - Nel 2010 tenersi in forma costa di più. In media quasi del 5%. Con punte di oltre il 9%. L'associazione consumatori Adoc ha svolto un'indagine a livello nazionale sui costi dei corsi di ginnastica, fitness, ballo, dei trattamenti estetici e delle diete. E quel che ne esce è un aumento medio del 4,6% per singolo corso o trattamento.
TANTO IL 20% DELLE PALESTRE CHIUDERANNO ENTRO 24 MESI!!!

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Sette anni di rincari, innescati dall'ingresso dell'euro il primo gennaio del 2002, hanno fatto perdere a una famiglia italiana 9000 euro. E' il bilancio pesante che tracciano Adusbef e Federconsumatori, che hanno effettuato un monitoraggio di 99 prodotti di beni e servizi di largo consumo dal 2001, ancora nell'era della lira, al 2009.

In cima alla classifica spicca il gelato che dalle 1.500 lire del 2001 e' arrivato a 3 euro nel 2009, con un incremento, nel periodo, del 290%. Altro aumento record e' quello della penna a sfera (500 lire nel 2001 e 0,80 euro nel 2009), vede un incremento del 207%. Tramezzini e pizza margherita non sono da meno, con incrementi, rispettivamente, del 162% e del 155%.

Aumenti a tre cifre anche per la sogliola (113%), biscotti privolat (113%), e servizi di lavanderia per il lavaggio di pantaloni (111%), per il caffe' (104%). La lunga lista dei rincari prosegue con i jeans (95%), la giocata minima del lotto (92%). Pasta, patata, riso, carne di vitella mostrano aumenti di prezzo dall'88% al 77%. I rincari si toccano con mano anche per una messa in piega dal parrucchiere: se nel 2001 costava 19.000 lire nel 2009 si passa a 16 eurocon un rincaro del 63%. Per chi si e' poi voluto concedere un abbonamento a teatro a Milano o a Roma ha dovuto spendere, rispettivamente, il 61% in piu' (da 252 mila lire a 211 euro) e il 47% in piu' (da 371 mila a 283 euro).

Solo uno ha subito addirittura una diminuzione di prezzo: il francobollo di posta prioritaria che costava 1.200 lire (0,62 centesimi) e oggi 0,60 centesimi.

PECCATO CHE INVIARE IN ITALIA UNA LETTERA SIA MOLTO PIU' CARO CHE NELLA MAGGIOR PARTE D'EUROPA E CHE FINO A QUALCHE ANNO FA VI ERA LA POSTA NORMALE CHE COSTAVA LA META', DOPODICHE' LO STATO HA IMPOSTO IL RADDOPPIO DEL PREZZO OBBLIGANDO IL CONSUMATORE A USARE LA POSTA PRIORITARIA.

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Roma, 16 gen - Nel 2010 le tasse locali crescono del 5,3% passando da 106,2 a 111,8 miliardi. E' quanto risulta da uno studio condotto da Krls Network of Business Ethics per conto di Contribuenti.it
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3 commenti:

cesare ha detto...

siamo alle solite, ci chiediamo se è nata prima la gallina o l'uovo.
il costo di un dipendente,nel 2000 settore legno era esattamente il 50% di oggi,con questo non voglio dire che la colpa dell'inflazione è di chi è in libropaga, anche perche è quello che tira il carretto e per giunta chi è in cima è convinto che il carretto vada avanti da solo,ma se non diamo un taglio agli aumenti delle paghe,la spirale di aumenti non finirà,se guardiamo dal 90 al 2000 e successo lo stesso anche senza euro.
Per far guadagnare di più l'operaio bisogna toglirere costi in bustapaga in modo che aumenti il suo valore senza che a pagarla sia il mercato.
saluti
cesare

Anonimo ha detto...

Dobbiamo imparare a rinunciare ad alcune cose con una filosofia di cambiamento, e non di rinuncia.

Vi assicuro che è la ricetta giusta per risparmiare e mantenere il giusto distacco dal consumismo.

Ad esempio io ho rinunciato al calcio, e sono felice quando le pay tv si ammazzano attorno alle partite, usandole come strumento di marketing.

Ho rinunciato alle scommesse (gratta e vinci, enalotto e varie) e sono felice quando faccio il conto di quanto vinco ogni anno a non giocare.

Ho rinunciato ai capi firmati, e sono felice quando sento la gente vantarsi dei loro acquisti, della borsetta da 1000 euro o della cintura da 300. E' bello che loro sostengano l'economia anche per me!
Hahahahahahahaha

Certo, non possiamo rinunciare ai beni primari, ma se tutti usassero questo tipo di distacco dal consumismo, credo che le basi dell'inflazione sarebbero messe a dura prova, e forse il mondo dovrebbe ripensare l'attuale modello di "sviluppo" economico.

E vi assicuro che nel far ciò non mi sento affatto più povero, anzi, mi sento arricchito della consapevolezza di essere diverso dalla massa, di fare scelte personali e di non essere aggredibile dal marketing.

Questa è la vera ricchezza dell'individuo.

Saluti.
RedLizard

Maurizio ha detto...

E' già... hai perfettamente ragione ! Una volta (quattro anni fa) c'era la posta ordinaria dal costo di 0,45 centesimi e la posta prioritario (con consegna garantita in 3 giorni) dal costo di 0,60 centesimi... poi, senza colpo ferire, le Poste hanno fatto diventare ordinaria la posta prioritaria... con un aumento del 33%, e, ovviamente, niente più consegna garantita in 3 giorni!
E quasi nessuno ne ha parlato !