STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


PER WALL STREET ITALIA SIAMO ALLA BANCAROTTA


bandiera fatta da: Gianvito Alessandro Garra

Oggi sono un po' allibito! Per WSI il rapporto debito/PIL per l'Italia è pari al 141,6%!!!

WSI parla di bancarotta

Noi crediamo che abbiano preso una cantonata e che tale rapporto risulta inferiore a 120% (sulla bancarotta potrebbero aver solo anticipato in tempi).

qualcuno può verificare se hanno preso una cantonatona!!!


DA WSI:
In un mese, tra settembre e ottobre, il debito e' cresciuto di 15 miliardi. Il Pil (prodotto interno lordo) alla fine del 2008 era di 1.272 miliardi in valore assoluto (gia' in calo rispetto a 1.284 miliardi del 2007) per cui la percentuale del debito sul Pil (retrodatata) e' del 141.6%-
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27 commenti:

Anonimo ha detto...

Bhe non so come lo calcolano il rapporto ma se fai una proporzione con il pil come 100 risulta quel numero

1801 : 1272 = x : 100

X = 141.588

ma come ripeto non so come venga calcolato il rapporto

saluti
Realmente Anonimo

ML ha detto...

Il problema è che 1272 è sbagliato!!!!

Anonimo ha detto...

Sì, ma 1272 dovrebbe essere sbagliato per eccesso.
Infatti se è il valore certo a fine 2008, nel 2009 di certo non è aumentato. O sbaglio anche io qualcosa?

Saluti
Frank

Anonimo ha detto...

il valore nominale certo a fine 2008 è 1572!!

A.

gian ha detto...

anche quì dicono la stessa cosa però e parlano di rilevazione istat :
http://www.marketingjournal.it/pil-2008-calo/

Anonimo ha detto...

1272 è a valore assoluto!

A.

The lone investor ha detto...

infatti è sbagliato e WSI si riconferma essere un sito di dilettanti. il PIL a prezzi correnti è stato:

1 TRIM 2008 392.252
2 TRIM 2008 396.388
3 TRIM 2008 393.629
4 TRIM 2008 389.782
TOT 2008 1.572.051


1 TRIM 2009 381.875
2 TRIM 2009 381.128
3 TRIM 2009 384.592
STIMACCIA 4 388.000
TOT 2009 1.535.595 STIMA

WSI ha confrontato pere con mele e, al denominatore, ha utilizzato i prezzi deflazionati. Assurdo che dilettanti del genere si permettano di scrivere superficialmente post così catastrofisti!

per la cronaca, a fine anno ci assesteremo poco sotto il 120%

The lone investor

Anonimo ha detto...

Il PIL 2008 è stato 1572. Ipotizzando un calo del 5,5% (come ormai sembra +/- qualche decimale) per il 2009 si ottiene circa un PIL di circa 1485. Il rapporto debito PIL per il 2009 dovrebbe quindi essere circa 121% e non 141%come scrive WSI.

Saluti

Marco P

Anonimo ha detto...

IMF, World Bank e CIA danno un GDP 2008 di 2.4 trilion US$ (1570 mld euro)

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_GDP_(nominal)


ma altre fonti, come il corriere, indicano un PIL 2008 a 1.272 mld euro (dati Istat).

http://www.corriere.it/economia/09_febbraio_13/pil_istat_103caff0-f9ad-11dd-b292-00144f02aabc.shtml

Non capisco.

RL

Anonimo ha detto...

a parte che, come fatto notare, il dato sul pil era sbagliato, in realtà il rapporto debito/pil è minore, visto che non comprende l'economia sommersa che in italia è ai livelli che sappiamo. questo una volta lo fece notare lo stesso berlusconi. d'altronde sapete bene che il nero sarà nero ma è pure lui reddito.

se il pil ufficiale italiano è sui 1600 io direi che quello reale è almeno sui 2000. ma non mi sorprenderei se arrivassimo a 2500. chi offre di più?

mario

Anonimo ha detto...

Boh devo capire perchè considerate ancora i dati del p.i.l., acronimo di programmi (statali) inesorabilmente letali come diceva Chuck Butler qualche tempo fà.

Il p.i.l. può essere falsificato come vogliamo, in effetti seguendo i calcoli di shadowstat.com in america hanno superato di gran lunga il 300%.

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Intanto in austria hanno nazionalizzato una banca per non lasciarla fallire essendo troppo esposta sui paesi dell'est, e sembra ci sia pericolo per altre banche tedesche anche se di minore importanza

Anonimo ha detto...

Appunto 1272 è il p.i.l. 2008 a VALORE ASSOLUTO.

Per quanto concerne i beni e servizi prodotti è opportuno procedere ad una loro
classificazione. I beni, tipicamente prodotti dalle imprese, possono seguire flussi alternativi: se
vengono venduti alle famiglie, vengono considerati beni di consumo finali; se vengono venduti ad
altre imprese, o autoconsumati dalle stesse imprese produttrici, possono assumere tre tipologie
diverse: essere beni strumentali, ovvero beni durevoli; essere beni intermedi, nel senso che entrano
come fattore produttivo nella produzione di altre imprese o delle stesse imprese produttrici; essere
considerati come scorte: se non tutti i beni prodotti vengono venduti, per ipotesi la quota invenduta
va a modificare le scorte in magazzino. Analogamente possono essere viste le imprese produttrici di
servizi, e tra queste l’operatore pubblico, con l’osservazione che esse non producono beni
strumentali ne’ scorte; la Contabilità Nazionale chiama “beni e servizi non destinabili alla vendita”
quelli erogati dall’operatore pubblico
Avendo così identificate le quantità, si pone il problema della scelta dei prezzi a cui valutare
tali quantità al fine di determinare il valore del prodotto globale.
Per convenzione, la Contabilità
Nazionale adotta il criterio di valutare le quantità di beni in termini di prezzi che includono le
imposte indirette, quindi prezzi al quale il ben esce dalla fabbrica, aumentato delle imposte
indirette che gli competono. Potremmo dire, prezzi “ivati”. Tale criterio è ovviamente inapplicabile
all’operatore pubblico, che in questo modello stilizzato si suppone fornisca i servizi a prezzo nullo.
La contabilità nazionale adotta la convenzione di valutare i servizi offerti dall’operatore pubblico al
costo di produzione, che la Contabilità Nazionale per convenzione pone uguale ai salari e stipendi
pagati dall’operatore pubblico ai propri dipendenti, maggiorati della quota di ammortamento sui
beni durevoli utilizzati nella produzione dei servizi stessi.
E’ pratica comune valutare il PIL nominale o reale non in termini di valore assoluto dei
prezzi, ma in temine di numeri indice; in tal caso si pone pari a 100 l’indice dei prezzi inerenti
all’anno base, e si esprimono come valori percentuali gli indici dei prezzi inerenti ai vari anni
diversi da quello base. Svariati sono i criteri di costruzione degli indici.

BLABLA BLABLA BLABLA....

Si definisce deflatore del PIL il rapporto tra il PIL nominale e il PIL reale; ne segue che il
PIL nominale è pari al PIL reale moltiplicato per il deflatore.

bla bla bla bla....

E ancora diamo retta al p.i.l.!!!!!

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Spesso si passa da valori lordi a valori netti detraendo dai valori lordi le quote di
ammortamento inerenti al solo periodo considerato.
- Quale valore di ammortamento si considera?
Si considera il flusso di ammortamenti inerenti al periodo considerato, e non l’intera quota
ammortizzata. Questo perché la contabilità nazionale include valori di flusso, e non di stock
- Le costruzioni vengono valutate nella Contabilità Nazionale?
Si, e come esse i beni analoghi, in quanto costruzioni costruite durante il periodo
considerato; non si considera il valore delle abitazioni già esistenti, perché questo è un concetto di
stock, e la Contabilità Nazionale considera valori di flusso.
- Che cosa si intende per beni e servizi non destinabili alla vendita?
Quelli erogati dall’operatore pubblico, per ipotesi a prezzo nullo.
- Come valuta la Contabilità Nazionale e i beni e servizi erogati dall’operatore pubblico, se per
ipotesi sono erogati a prezzo nullo?
Per convenzione la Contabilità Nazionale li valuta al costo di produzione, definito come
somma di salari e stipendi più quota di ammortamento dei beni durevoli destinati alla produzione
degli stessi beni e servizi.
- Che cosa si intende per imposte indirette nette?
Il totale delle imposte indirette al netto dei contributi alla produzione.
- Che differenza c’è tra prodotto interno netto e reddito nazionale netto?
Il prodotto interno netto include anche i redditi pagati ai residenti ma provenienti dall’estero
(sia redditi da lavoro che da capitale).
- Che differenza c’è tra prezzi base, prezzi di mercato e prezzi correnti?
Prezzi base sono quelli in uscita dalla fabbrica, prezzi di mercato sono quelli base aumentati
delle imposte indirette nette, prezzi correnti sono quelli vigenti nell’anno considerato.

Bla. bla. bla.....

Uffa che noia ancora sto P.I.L.

Folletto

Anonimo ha detto...

Per chi ha voglia di perdere tempo o capire la beffa dl p.i.l. vi consiglio la fonte ufficiale.

http://www.istat.it/strumenti/metodi/contabilita/articoli/misuradelpil.pdf

Il Folletto

Anonimo ha detto...

La roba bella è che trovate che è tutta una sperimentazione di metodologie per stabile il p.i.l.....roba da matti.

"i recenti risultati del lavoro di ricerca e sperimentazione sulla metodologia degli indici a catena che si sta conducendo nella Direzione Centrale della Contabilità Nazionale per il passaggio da un sistema a base fissa a quello variabile per le valutazioni a prezzi costanti.
Dalle elaborazioni svolte si è verificato che l’adozione di formule alternative nella tecnica del concatenamento ha una modesta rilevanza sui risultati ottenuti in termini di variazioni degli indici. Infatti, in tutti i casi i tassi di variazione degli indici a catena di Laspeyres e di Paasche sono una buona approssimazione di quelli dell'indice di Fisher;
Ancora una volta dal confronto degli indici a catena con l’indice a base fissa di Laspeyres, utilizzato nelle attuali misurazioni in volume della contabilità nazionale italiana, emerge che l’approccio a ponderazione variabile tende ad eliminare il fenomeno del substitution bias caratteristico del procedimento tradizionale.
Il principale problema che si riscontra con l’adozione della metodologia del concatenamento è dato dal mancato rispetto della condizione dell’additività, e ciò, in un ambito contabile, implica la perdita di coerenza dei conti economici che ne derivano. Dall'analisi fatta in questo lavoro si è notato che l'entità della mancata additività è piuttosto contenuta e non comporta grossi problemi di riallocazione.
In realtà la non-additività è un problema che può essere probabilmente superato ponendo grossa attenzione alla presentazione dei dati agli utenti. Inoltre utilizzando l'approccio degli indici a catena con la formula di Laspeyres, così come suggerito dal CPS98, automaticamente si ottengono conti economici ai prezzi dell’anno precedente che sono consistenti."

ALLORA VI RENDETE CONTO QUANTO SONO MATTI!!!!

Il Folletto

Anonimo ha detto...

Vorrei segnalare una cosa molto importante: miliardi di euro di debito pubblico "di fatto" sono fuori bilancio!!!!!!!!!!
Se includessimo anche questi debiti, nascosti sotto il tappeto qua e là, tipo derivati, tav, debiti in capo a società controllate dallo stato.....il valore sarebbe molto più alto! Per esempio la Tav Torino-Lione, oltre ai costi di costruzione, ogni anno produrrà deficit operativi per circa 400 milioni per 30 anni....

Luca Salvarani Mantova.

Anonimo ha detto...

Allora che direbbe Chuck (e il Folletto) della Cina?

Lors du même colloque (Con le massime sutorità economico politiche cinesi), le professeur Xu Xinzhong, de l'université de Pékin a pointé les risques liés aux déséquilibres internes de l'économie chinoise. Il a ainsi déploré que

la reprise chinoise soit en partie « artificielle », en rappelant que « l'investissement a contribué pour 95% à la croissance du PIB en 2009 ». Et que 80% de cet effort d'investissement est le fait du
secteur public, alors que l'investissement privé décline.

fonte Figaro con articolo completo

Anonimo ha detto...

Ho già risposto l'altro giorno

Folletto

Anonimo ha detto...

Grazie Olorin, ops scusa, grazie Folletto.
Noiosisssssssssssssimo ma utile.

RL

Fiorenzo ha detto...

Sono convinto anch'io che Ciarroca non sappia fare i conti. Perchè dati dell'Economist 2008 Pil 1536, se il dato di WSI fosse giusto ci sarebbe un crollo Pil del 17% non sostenibile vista la struttura del nostro pil 70,9% Servizi, 27% Industria, 2% Agricoltura. Valutando uno scostamento del 6% catastrofico dal 2008, andiamo a 1443 di pil petanto il rapporto è 124%.
Saluti Fiorenzo

Anonimo ha detto...

la cina sta vendendo sempre meno all'estero.
hanno immesso molto denaro all'interno ma la produzione non e' aumentata per cui ci sara' inflazione.
non sono messi bene.

Anonimo ha detto...

@Fiorenzo,
il crollo del PIL è vero: nei Servizi il calo del privato viene bilanciato con l'aumento della produttività della pubblica amministrazione e l'aumento delle spese per le opere pubbliche, che chissa perchè sono considerate ricchezze prodotte, anzichè spese.
L'industria invece nella media è calata del 20/25%, quindi un calo di circa il 5% globale.

Per cui continuo a dire che sono numeri per lo più sperimentali, diciamo un'esperimento alla Marrazzo....


Il Folletto

Anonimo ha detto...

non che mi dispiaccia il suo ritorno, ma il folletto non se ne era andato sbattendo la porta?

kermitilrospo ha detto...

l'unica cosa da fare:

dePILiamoci !

Anonimo ha detto...

L'Argentina farà la fine...dell'Argentina?

Il governo argentino ha annunciato che accantonerà una parte delle riserve in valuta estera della banca centrale in un fondo ad hoc, che servirà per coprire le spese connesse al debito pubblico dal Paese. Un’operazione - riferisce il Wall Street Journal - necessaria anche per placare le preoccupazioni degli investitori, che temono la possibilità di un nuovo clamoroso default.

Complessivamente gli stanziamenti previsti ammontano a 6,57 miliardi di dollari, che consentiranno - nelle intenzioni del governo di Buenos Aires - di far fronte anche alla crescita dei bond argentini dovuta alle nuove tempeste finanziarie provenienti da Dubai e dalla Grecia. Ma gli analisti già storcono il naso, spiegando che la creazione del fondo alimenta i dubbi sulle possibilità di controllo della spesa sul lungo periodo. Il tasso di crescita delle uscite statali è infatti arrivato al 30% (in termini nominali), mentre le entrare sono cresciute solamente del 10%.

Il ministro dell’Economia Amado Boudou ha spiegato che la quota che sarà sottratta dalle casse della banca centrale è solamente una frazione delle riserve complessive in valuta estera, che ammontano a 47,54 miliardi.

http://www.valori.it/italian/finanza-globale.php?idnews=1873

RedLizard

Anonimo ha detto...

@anonimo delle 14.36
solo gli idioti non cambiano mai idea!!!
fan del folletto