MI VIENE UN DUBBIO....
J&J annuncia la trimestrale.
Il fatturato crolla da 15,92 miliardi di $ a 15,08.
Ma l'utile per azione passa da 1,17 a 1,2 $ per azione.
Mi viene un dubbio....
E' meglio avere fatturati in crescita o profitti netti più elevati?
Oggi le aziende, per paura della crisi, stanno tagliando di tutto, anche i rami secchi, a discapito di un po' di fatturato, ma a favore del profitto.
Non è poi così male...no?
Il fatturato crolla da 15,92 miliardi di $ a 15,08.
Ma l'utile per azione passa da 1,17 a 1,2 $ per azione.
Mi viene un dubbio....
E' meglio avere fatturati in crescita o profitti netti più elevati?
Oggi le aziende, per paura della crisi, stanno tagliando di tutto, anche i rami secchi, a discapito di un po' di fatturato, ma a favore del profitto.
Non è poi così male...no?
MI VIENE UN DUBBIO....
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26 commenti:
Pecunia non olet.
Nicola
Immenso dott. Barrai.
La situazione non è chiara.
Ci dica quando uscire da questa bolla prima che ci rimettiamo le penne.
Con stima
Massimo B.
Bella questione.
Da consulente aziendale spesso mi sono trovato a proporre questo baratto.
"Buttiamo via un po' di fatturato non redditivo"
Diciamo che per piccoli movimenti è senz'altro positivo.
Viceversa, tagli troppo onerosi nascondono dei costi occulti che si possono presentare in un secondo momento.
Diz.
Leggo spesso le sue opinioni e commenti sugli eventi dell'economia mondiale. Mi trovo spesso a condividere il suo punto di vista ma qui non sono d'accordo con lei.
Non concordo con 2 punti del suo post:
1) non credo che si possa parlare di "crollo" per la diminuzione di ricavi di J&J che lei riporta
2) sono convinto che l'efficientamente aziendale (potatura dei rami secchi) sia uno delle opportunità che ci ha portato questa crisi. Questo però sino a quando non si intaccano i posti di lavoro in modo rilevante. A mio avviso uno stipendio in meno è un acquirente in meno (soprattuto per aziende come J&J)che potenzialmente comporta una riduzione della domanda (ed una erosione di risparmi), che può causare l'innesco di fenomeni deflattivi (il venditore è costretto ad effettuare "offertone" per innescare nuova domanda). Quindi, ridurre i costi tagliando la forza lavoro (come sta succedendo in USA con i dati della disoccupazione che riporta anche su queste pagine) comporta vantaggi solo nel breve, esattamente come migliorare i bilanci delle Banche gonfiando i ricavi da Trading.
Spero di essermi spiegato e di non cadere in un fraintendimento di natura politica (che vorrei caldamente evitare), visto che il tema si presta.
Colgo l'occasione per ringraziarla per quanto sta facendo.
Non sono daccordo con la conclusione...
E' vero, a prima vista sembrerebbe un vantaggio per gli azionisti...Ma alla lunga sarà un disastro. Perchè i "rami secchi" significano "licenziamenti", prepensionamenti...
Cioè: impoverimento generale, riduzione dei consumi, taglio della capacità di spesa del popolo.
Il capitalismo, accecato dal profitto, sta uccidendo se stesso. E c'è pure anche da considerare che prima o poi i rami secchi smetteranno di bersi il cervello con la defilippi e il grande fratello, si accorgeranno di essere stati usati e si incazzeranno di brutto.
E poi non ci scordiamo che le aziende anche lo scorso anno facevano profitti. Anzi, come nel caso di Johnson, ne facevano di più. Com'è che gli indici erano sprofondati??? Il problema dei mercati è l'enorme debito che pesa su stati, banche, finanza.
Aspetta che salti CIT, poi vediamo che succede. Io prevedo un altro effetto Lehman. Anzi, peggio, perchè CIT salta nonostante i 2,7 miliardi regalati dal Tarp di Paulson, il perverso meccanismo di trasferimento di ricchezza (togli ai poveri per dare ai ricchi strafalliti) sul quale la nuova icona della sinistra italiana (pensa come sono messi....) non ha avuto nulla da dire.
Paolo
era normale che il fatturato crollasse....il periodo di crisi, la gente si lava di meno.....
non senti l'odore che c'è a giro?
Meno fatturato, meno Pil,meno entrate fiscali, meno occupazione capace d'essere un soggetto sociale e politico.Si rafforzano le multinazionali e alcune banche.Da noi si discute dell'immunita' parlamentare, e la discussione parte gia' tarata dalle solite polemiche.Di fronte alla forza degli interessi privati, ultimo esempio la TAV,e' interesse nostro che i nostri rappresentanti( non quelli espressi dall'attuale legge elettorale)siano tutelati,tanto piu' oggi che ai privati vengono delegate attivita' prima svolte dal pubblico.Che forza ha un parlamentare, o anche un semplice comunale o provinciale per ostacolare interessi privati che dovrebbe controllare?Quand'anche sia un professionista, e non un dilettante, com 'e' in molte amministrazioni, comunale, provinciale, regionale,che capacita' puo' avere di resistere alle pressioni multiformi esercitate da gruppi privati diabolici, in grado di venderti un presidente come una saponetta?Per non dire delle imprese che hanno dietro la criminalita' organizzata.VIVA I PADRI COSTITUENTI!!!Restaurare la proporzionale e con essa l'immunita'parlamentare, e rendere obbligatorio che la televisione pubblica trasmetta il dibattito con cui il Parlamento ogni volta debba decidere se concedere o meno l'autorizzazone, e obbligare la RAI,servizio pubblico,a fare ogni volta una serie di tribune politiche, di quelle serie, d'una volta, dove parlano uno per volta, magari un partito solo per volta coi giornalisti, domanda, risposta replica, e forse la moda del gossip si trasformerebbe in un po' di partecipazione della gente,e di consapevolezza.
Quando andavo alle Scuole Elemtentari, molti anni fa, ricordo che sul libro di lettura c'era una novella dal titolo "Il ciuco di Melesecche". Mi aveva impressionato gia' allora e ne consiglio a tutti la lettura.
Questo il link al formato elettronico:
http://web.sky.mi.it/forum/FAV2-0000D708/FAV2-0000DCF4/I001195D5.0/il_ciu_r.zip
Tutto il resto del libro e' O.T. ma ugualmente interessante.
Felicita' y
Suerte
"Non è poi così male"....
Mi viene da fare una riflessione al riguardo:
Da un punto di vista borsistico, ovviamente è quello che ci vuole. Ma nel lungo termine questa filosofia consolidata è nefasta, come dimostra l'attuale crisi (ops, volevo dire quella appena passata.....). Ok, riprendiamo tutto come prima, come se niente fosse accaduto negli ultimi 12 mesi. Fatturati che ovviamente si attestano su livelli più bassi in maniera, a mio avviso, definitiva; ma utili come in passato, se non addirittura più alti. Dov'è l'inghippo??? Semplice: il sistema si è riadattato a dimensioni di domanda minore, quindi si è rimpiccilito, come un cerchio che si è ristretto. Quelli fuori dal cerchio sono "fottuti"; nel senso che solo una minima parte di loro verrà riassunta e quindi potrà rientrare nel cerchio; quindi continua il trasferimento di "ricchezza" (ormai poveretti si tratta di derubarli degli ultimi spiccioli) dai tanti (lavoratori) che continuano piano piano a perdere potere d'acquisto, ai pochi (managers ed imprenditori); fino alla prossima crisi che vedrà nuovi licenziamenti, ristrutturazioni aziendali con altri tagli di costi e quindi fatturati che si attesteranno su livelli più bassi ma utili costanti come quelli di oggi e di ieri.... e via che il cerchio si stringe ancora, e così fino a che la società sarà formata da grandi sacche di disperati che vivranno sotto la soglia di povertà, derubati di tutto da un capitalismo sinistro e "diabolico"; e da una sempre più ristretta elite di ricchi che passeranno il tempo a pensare alla loro sicurezza personale....
Non è poi così male???? NO, E' TERRIFICANTE!
Non sono mai stato comunista, anzi arrivo da una famiglia di imprenditori, ma qui bisogna capire che o si cambia strada o sarà una lenta agonia prima dell'implosione. A mio modestissimo parere l'imprenditoria e le classi dirigenti devono capire che se non rinunciano a parte dei loro profitti e non danno più potere d'acquisto alle classi + deboli (AUMENTATE I SALARI!!), oggi certo festeggiano per i gran soldoni che tornano a fare, ma domani verranno travolti anche loro d questa bella creatura che hanno dato alla luce.... auguri!
Andrea P.
il problema è che i rami secchi tengono famiglia...
Nell'immediato non è male, però è un operazione unatantum, il problema nascerà quando le aziende a forza di ristrutturare e licenziare tutte insieme si accorgeranno che i loro clienti sono diventati disoccupati e che di conseguenza il loro mercato inevitabilmente proscugherà.....
è un pò come vendere l'argenteria per fare cassa, ma se l'azienda che produce per fare profitto è costretta a ridimensionarsi.... che fine fa il mito della crescita infinita?
A me pare che sia iniziata una fase di decrescita forzata da quando è venuta meno la leva sull'indebitamento e gli effetti li stiamo solo iniziando ad intravedere....
Se tagli i posti di lavoro, diminuisce il fatturato e aumenta l'utile. Ma globalmente l' economia peggiora perchè aumenta la disoccupazione e la gente non compra
Paolo
condivide la paura sui mutui ARMs e il rischio del default del sistema?
E' uno scherzo?...Forse il profitto si fa a scapito dell'occupazione o della vendita di una rete distributiva?Per me ,che non sono un analista di aziende il profitto si fa ,nonostante l'eliminaione o la riconversione dei rami secchi,con l'incremento del fatturato rispetto all'anno in cui erano contabilizzate a bilancio i rami secchi.Altrimenti sono perdite o malaffare!Vorrei un chiarimento in merito ben sapendo che ci possono essere una moltitudine di casi,ad esempio,se uno vende degli asset che non rendono sostituendoli con delle attività più remunerative,ma oggi penso che ciò nell'economia reale non sia valido.Forse nella finanza cartacea e marcia ,nel breve periodo,si.Una spiegazione please.
No paolo, perchè comprimendo il fatturato per avere utili uguali o maggiori dovresti avere un ROS (return on sale) altissimo e ciò alla lunga non è gestibile, ecco perchè il mercato si spaventa di fronte alle contrazioni di fatturato.
A.
Aspetterei le trimestrali delle grandi banche americane , l'altro giorno pensavo...ma se l'ho fatto io qualche profitto sui mercati, figurati cosa non hanno combinato le varie goldman, jp morgan, bank of america, etc etc. Mi aspetterei una vera e propria esplosione del mercato se le trimestrali battono le aspettative degli analisti tipo ftmib vicino se non oltre 25000, altrimenti man mano che le trimestrali vanno male si potrebbe vede sp500 in zona 800 e il nostro ftmib sotto i 19000...ricordate che la realta è sempre piu fantasiosa di qualsiasi previsione...buon trading
Aspetterei le trimestrali delle grandi banche americane , l'altro giorno pensavo...ma se l'ho fatto io qualche profitto sui mercati, figurati cosa non hanno combinato le varie goldman, jp morgan, bank of america, etc etc. Mi aspetterei una vera e propria esplosione del mercato se le trimestrali battono le aspettative degli analisti tipo ftmib vicino se non oltre 25000, altrimenti man mano che le trimestrali vanno male si potrebbe vede sp500 in zona 800 e il nostro ftmib sotto i 19000...ricordate che la realta è sempre piu fantasiosa di qualsiasi previsione...buon trading
Nel breve sarà anche un bene...
Ma quando hai tagliato il tagliabile, e i nuovi disoccupati hanno finito i sussidi, chi te lo fa fare il fatturato?
E quando il costo del denaro tornerà a salire?
non penso che i licenziati per presentare bilanci piu'belli per sostenere o far salire i titoli mentre i dipendenti che rimangono vengono sfruttati come cinesi la pensino come lei
IL SITO DI LONDRA E' BLOCCATO
Non mi sembra un "crollo" una diminuzione del 5% del fatturato, comunque tra crescita del fatturato e profitti netti più elevati scelgo la seconda, di fatti oggi ho comprato jnj a 60,88
ANDREA
Non si puó parlare di crollo, stiamo parlando di un 5% di meno!
Sono contento che vi siate scatenati su questo argomento.
In realtà, come vedete, le reazioni sono contrastanti.
A chi diceva che un -5% è poco....rispondo che per il tipo di azienda che è la J&J non è poi così poco.
Daccordissimo con Zio Barbero...
Ma dove sta scritto che ci deve sempre essere crescita economica??..
Non mi stupirei se fra 5/10 anni il pil GLOBALE fosse ancora su questi livelli (valore reale ovvio)..
ma se si abbassa la leva del debito sarà pia illusione; invece sono convinto che ci sarà UN ENORME TRAVASO DI PIL E DI ATTIVI IN GENERALE DAI PAESI OCCIDENTALI AI PAESI EMERGENTI...
E' una ruota che gira...
Centinaia di anni fa la ricchezza era a oriente, e qui c'era solo la peste bubbonica...
Ora a Oriente si riprendono un po' di quella ricchezza che gli spetta...
Bruno
Daccordissimo con Zio Romolo
Semmai il dubbio è: perchè le "classi subalterne" (cioè chi perde il lavoro e non partecipa ai rialzi di borsa) continuano a votare in massa per forze conservatrici (Italia) oppure votano Obama che fa finta di essere "progressista" ed invece si è messo subito al servizio dei bancarottieri, salvando il culo a loro invece che ai poveracci che sono ancora convinti che sia il nuovo Messia??
In compenso ho alcuni amici stra-ricchi (ma non lo danno a vedere :-) che votano Rifondazione Comunista e simpatizzano per il movimento no global :-)
E' un mondo complesso... :-)
Paolo
Paolo, non è un mondo complesso è la solita borghesia italiana. Quella che Montanelli definiva borghesia stracciona, quella che riceveva i sessantottini nei loro salotti e simpatizzavano per le brigate rosse, per pararsi il culo(e il portafolio) nel caso avessero preso il potere.
Quella che nei grandi paesi europei è la spina dorsale del sistema capitalistico, qua da noi è un ceto parassitario incolto e immorale dal quale non verrà nessun riscatto e che dovrebbe essere spazzato via e mandato a mungere vacche nelle stalle lombarde.
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