STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL PIU' BEL COMPLIMENTO MAI RICEVUTO


in riferimento all'incontro al Liceo Grigoletti riporto questo commento di una lettrice, di una mamma.

E' sicuramente il commento più bello che un blogger possa ricevere. GRAZIE A LEI PER IL TEMPO CHE MI HA DEDICATO A SCRIVERE E A LEGGERE IL BLOG..

Mi sono commossa
Ho un figlio laureato in economia, ma non capisci una cippa di quel che gli spiego dopo che ho letto il suo blog. Mi dice di lasciar perdere che lui è laureato e se non mi ride in faccia è solo perchè mi vuole bene. Anche se tra quei ragazzi non c'ero nè io nè mio figlio, la ringrazio di cuore
una mamma
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Aggiungo io:
Ogni genitore DEVE avere a cuore l'educazione di un figlio. A scuola l'educazione economica è zero. Ci devi pensare tu!
Comincia questa sera!
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17 commenti:

The lone investor ha detto...

L'educazione finanziaria fa paura ai potenti.

E' molto facile soggiogare le menti delle persone senza fornire loro il libretto di istruzioni. Gli ignoranti in materia sono molti e gli ignoranti inconsapevoli sono ancora peggio (anche se in buona fede - mi riferisco al laureato che, essendo in possesso in un foglio di carta, si permette di sbeffeggiare CHI VUOLE CAPIRE ED ANDARE OLTRE)

Messaggi di questo tipo valgono veramente molto per chi crede che la ricchezza non sia solo denaro ma sopratutto emozioni.

Messaggi del genere valgono molto, moltissimo. E quindi:

FORZA!!!! FORZA!!!! FORZA!!!!

Anonimo ha detto...

non si preoccupi, signora. E' colpa dell'università.
Alberto

Anonimo ha detto...

Cara mamma commossa
se può esserle di (magra) consolazione,alcuni mesi fa ho scoperto che mio nipote,brillantemente laureato in economia con 110 e lode in una prestigiosa facoltà,era convinto che i BTP non potessero essere venduti prima della scadenza a prezzi di mercato.A me è sembrato scandaloso.Auguri e buon lavoro Giuseppe

ExTrEmE ha detto...

Come spesso accade (almeno in italia) il laureato si sente sempre in qualche modo un gradino sopra gli altri, anche se spesso non avendone il motivo "perchè lui è laureato".
La presunzione è una brutta bestia.
:-/

Alberto - Bs ha detto...

Ok, la scuola non fornisce educazione economica ma, secondo me, non fornisce soprattutto un'adeguata preparazione alla capacità di gestione dei numeri.
E i numeri stanno alla base di un milione di cose.

Anonimo ha detto...

concordo pienamente con Alberto da Bs.
io sono Alberto da milano :-)
i numeri non imbrogliano, i modelli si!

Anonimo ha detto...

Purtroppo é colpa di universitá come la Bocconi.

Anonimo ha detto...

La scuola dovrebbe servire per imparare un mestiere.
Essere laureati non e' diverso da essere meccanici. Anzi un meccanico puo' verificare immediatamente se e' preparato,un laureato no.
La scuola inoltre "castra" la nostra capacita' di "sentirci" e ci insegna a fare cose che non desideriamo affatto.
Vantarsi di essere laureati e' non avere compreso tutto questo,e' sintomo di profonda ignoranza.

Anonimo ha detto...

Basta vedere gli articoli dei vari Giavazzi, Alesina, Monti.... sul Corriere per capire che sono lautamente pagati per essere stupidi.
gjovi

Anonimo ha detto...

sono pagati per dire bugie!!
Alberto
Altrimenti davvero, se le cose che dicono le pensassero, sarebbe scandaloso che siano professori..

Alberto

HenryGondorff ha detto...

Salve,
innanzitutto mi scuso per l'intromissione e ringrazio per la possibilita' offertami di esprimere il mio pensiero.

Io non sono al 100% d'accordo con chi dice che l'educazione economica nelle universita' e nelle scuole (italiane) sia pari a zero. Dipende, in maniera rilevante, dai docenti che tengono i corsi.
Io sono laureato in economia e commercio e nella mia esperienza ho trovato docenti (molti) che parlano tanto in astratto e non trasmettono i concetti essenziali dell'economia, e altri (pochi) che sono invece molto concreti e, molto spesso, dicono cose che possono risultare "scomode" a qualche caporione.

L'educazione economica dovrebbe essere il frutto di un processo di ponderazione di:
a. insegnamento accademico (o scolastico in generale);
b. insegnamento famigliare (non dimenticarsi mai da dove si viene);
c. esperienze personali (sbagliando si paga, ma si impara pure);
d. esperienze/suggerimenti altrui (per esempio, le discussioni e le informazioni contenute in questo blog).

Questo vale per l'economia, ma anche per le altre scienze in generale (medicina, arte, letteratura, giurisprudenza ...).

La verita' sta sempre dentro di noi: non la troveremo mai completamente in un libro o nelle parole di un docente (piu' o meno bravo).
Per ognuno di noi(tutti - nessuno escluso) arrivera' un momento in cui dovremo rendere conto alla nostra coscienza se le nostre convinzioni e le nostre azioni ci hanno resi felici o meno.

Detto questo,indipendentemente dal fatto che uno sia laureato o meno, ci deve essere sempre il rispetto per il prossimo e la flessibilita' mentale che porta ad aprirsi e confrontarsi con gli altri. Io ho imparato importanti lezioni economiche all'universita', ma anche dal confronto (rispettoso) con imprenditori e operai che hanno al massimo la licenza media.

Rinnovo le mie scuse per lo spazione occupato e ringrazio il dott. Barrai per avermi concesso di pubblicare (spero) queste righe.

Buon lavoro a tutti e buona serata !

Anonimo ha detto...

Una facoltà come economia ti prepara per la contabilità aziendale, la gestione aziendale, il fisco, il marketing, non certo per la borsa o l'intermediazione dei mercati finanziari.

M ha detto...

NON TUTTI I LAUREATI SONO COSì SACCENTI; IO AHIMè LO SONO, MA LEGGO, MI INFORMO, AMO IL CONTRADDITTORIO E, SOPRATTUTTO, FACCIO IL FRUTTIVENDOLO :-)

Anonimo ha detto...

L'Università costa circa 1500 Euro/anno, quando la facevo io costava circa 300000 mila lire anno. Ogni anno seguivo circa 900 h di lezioni e pagavo la mia cultura circa 333 lire/h, adesso circa 1,667 Euro/h.
Ma cosa crediamo di imparare con così poco: se la cultura ha un valore non possiamo pretendere di impare nulla per il costo di un cappuccino.
Ecco cominciamo a valutare così le nostre lauree per quelle che sono, pezzi di carta come le banconote fiat attuali.
Come dietro le banconote ci sta il nulla, dietro la nostra laurea pure....

Il Folletto

Anonimo ha detto...

La scuola non si fà sui libri,
si fà sul campo.
Conosco gente che ha titolo di studio della terza elementare, eppure fà il commercialista.
Come invece il laureato che essendo tale, crede di essere sul gradino più alto, però aimè deve
fare l'operaio nella fabbrica.
Perchè ?
Quello che conta è l'esperienza fatta sul campo, perchè nella scuola non ti imparano cosa e come fare quando avrai di fronte
una marea di squali.

SKORPION

PS: Per l'utente che ha Cell a 1,20 .......ma non potevi almeno mettere uno stop ?
Fare un investimento massiccio su quel titolo ( fa poi parte della black list ) è da suicidio.
Solo speculativo, toccata e fuga.
Titoli per investimento, prendi almeno quelli che fanno parte dell'indice.
Personalmente non mi sento di darti un consiglio sul da farsi.
Buona fortuna.

Anonimo ha detto...

E' questione di umilta' e consapevolezza e nient'altro.
All'universita' di economia (ROMA)non ho fatto nemmeno un esame di materia bancaria , materia per la quale non avevo il minimo interesse.
Anche da commercialista mi erano ostili sia le banche che la stessa materia finanziaria.
Mi malgrado poi ho scelto di fare il promotore finaziario, ma dovendo confrontarmi con il cliente ho studiato nuove materie. Ho provato interesse. E studio ancora . Studio per me e per poter spiegare a chi ne sa meno di me che e' la cosa piu' difficile e quello che manca effettivamente oggi. La gente ha bisogno e deve imparare ad ascoltare.
Mercato libero ha questa dote .rendere concetti in maniera semplice. molto difficile. per questo lo leggo.
Quindi possiamo dire che la vera regola per crescere e' avere l'umilta ' di ascoltare .imparare e poi trasmettere.
Altrimenti fineremo tutti a fare i dirigenti di banca .
Io dico che suo figlio e' gia' fortunato,se lei non molla. come chi ha avuto fortuna a trovare questo blog. certo spinto da interessi personali e dalla fame di sapere.
E questa sera mi viene in mente di fare un po' di scuola ai miei figli di 14 e 16 anni. Vediamo come me la cavo.
salutoni
PF

Anonimo ha detto...

cito direttamente dal sito mercato libero news:

Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione.
(Henry Ford)

“Pochi comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il sistema è contrario ai suoi interessi” [Rothschild, 1863]

Il primo giorno di ingegneria, mi hanno spiegato cosa sono i numeri naturali... e lo 0.
si si, poi nei giorni successivi siamo arrivati al resto.

Quando una qualunque università di economia, il primo giorno di insegnamento, spiegherà ai ragazzi quanto c'è di vero in quelle due citazioni, e verranno rese NERO su bianco nella prefazione dei vari manuali di economia, allora e solo allora crederò nell'istruzione economica. Fino a quel momento, riterrò l'unversità di economia come centro di ammaestramento giovani, con lo scopo di non educarli ma di insegnar loro come arricchire le persone già ricche. Poi certo, come effetto collaterale ci sarà che qualcuno di questi ragazzi diventerà a sua volta ricco... .
Ricordate, che fare profitto vendendo la corda al vostro boia, non è un buon affare...

Alberto