E SE LA GOLDMAN SACHS NON CI FOSSE PIU'?
I recenti avvenimenti penso che hanno fatto capire a tutti una cosa : SE LA GOLDMAN SACHS NON CI FOSSE, i mercati finanziari starebbero meglio.
-La maggior parte dei reports che gli analisti della Goldman fanno uscire hanno il solo intento di attirare il parco buoi…poi i titoli crollano
- La loro vicinanza a Geithner e soci DEL GOVERNO AMERICANO, permette l’utilizzo di informazioni privilegiate per guadagnare montagne di soldi a danno del mercato
- I recenti avvenimenti sulla scomparsa di un programma software che garantiva milioni di dollari al giorno di profitti alla Goldman, ci fanno capire che i mercati sono altamente imperfetti e che la Goldman sfrutta tale imperfezione per ottenere profitti dannosi ai mercati.
SENZA LA GOLDMAN SACHS STAREMMO TUTTI MEGLIO. Altro che fondi hedge….
E SE LA GOLDMAN SACHS NON CI FOSSE PIU'?
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4 commenti:
Francamente non capisco il senso di questo post. A parte essere un valido pro memoria per i più sprovveduti.
E' da tempo infatti che i più "scafati" sanno che devono seguire i report di GS e poi fare l'esatto contrario. Se ne era parlato anche in questo post l'anno scorso quando i guru-cucuru stimavano il barile oltre i $200. La fine che ha fatto la conosciamo tutti.
Che siano dei santi questo no, ma fanno un mestiere complesso. Personalmente non credo siano dei buffoni e se escono dei target sui titoli questi vanno guardati a 12mesi; del resto anche voi avete notato che ad aprile dicevate "si scende" ma avete dovuto aspettare fino a luglio per il realizzarsi della previsione. Eppure lo scorso inverno G.S. usci con uno studio sui mercati che a distanza di 7/8 mesi si è rivelato eccellente per chi l'ha seguito e che vi ripropongo di seguito. Quando tutti parlavano di mercati allo sfascio (voi stessi vedevate un FtseMIB a 3000/5000), loro suggerivano di comprare con l'arrivo della primavera e delle ciliegie.
Pietro, Rivoli
BORSA 2009 Il rimbalzo verrà con le ciliegie, dice Goldman Sachs
Websim - 05/12/2008 16:39:54
E' troppo presto per puntare sul recupero delle Borse europee: chi
smania per investire in azioni è meglio che aspetti almeno sei mesi. Il consiglio viene da Goldman Sachs che oggi ha diffuso uno studio sulle prospettive dei mercati nel 2009.
Da metà 2009, dice Goldman,è lecito aspettarsi una ripresa dei mercati azionari con un rimbalzo compreso fra il 30 e il 50 per cento, dai livelli di quel momento. Ma da adesso al prossimo giugno l'indice Stoxx 600 delle
Borse europee potrebbe tranquillamente scendere di un altro 20-30%. Anche se
alcuni indicatori, in particolare il rapporto fra i prezzi di Borsa e gli utili delle aziende, dicono che negli ultimi 100 anni le quotazioni in Europa non sono mai state così basse, i mercati continueranno a soffrire.
Goldman non crede che in Europa ci sarà un lungo periodo di deflazione
paragonabile a quello del Giappone negli Anni '90, ma questo non impedirà alle Borse di scendere, perché ormai la parola "deflazione" echeggia ovunque e la sua ripetizione ossessiva condizionerà i prossimi mesi di Borsa.
Goldman Sachs rileva che allo stato attuale le 600 società europee che compongono l'indice Stoxx 600 sono valutate 8,3 volte gli utili. Si tratta di un livello più basso rispetto al minimo toccato nelle due precedenti
crisi di Borsa del 1992 e del 2003, quando il P/E medio scese a 10,7. Questa considerazione, però, non deve indurre in errore, perché la recessione colpirà duro le aziende nei prossimi mesi e nel 2009 gli utili si ridurranno in media del 20%.
Riducendo di conseguenza il denominatore (E sta earnings, utili), il rapporto P/E sugli utili previsti al 2009 salirà a 10,1, che è più alto dell'8,5 toccato nella crisi del 1982. Da qui l'indicazione di Goldman Sachs
che le Borse europee hanno di fronte ancora un 20-30% di possibile calo.
Poi, alla stagione delle ciliegie, le cose dovrebbero cambiare con un
rimbalzo-rally del 30-50 per cento nei successivi 6-12 mesi.
Come tutte le previsioni, anche questa va prese con le pinze. Gli
analisti di Goldman Sachs lo sanno bene e fanno una cosa gradita ai clienti corredando la previsione di un piccolo manuale per capire le avvisaglie dell'inversione di rotta.
Il primo consiglio è di tenere d'occhio gli indicatori che normalmente anticipano le tendenze dell'economia: si tratta di indici costruiti sulle aspettative delle aziende o dei manager, come il tedesco Ifo, il francese
Insee e l'italiano Isae, e soprattutto il Gli costruito in casa dagli analisti di Goldman Sachs.Questo Gli ha segnato a novembre il minimo dall'ottobre 2001, il che vuole dire, in sintesi, che nei prossimi mesi
l'economia europea è destinata a peggiorare ancora.
Un altro segnale importante di prossima inversione sarà quando le
Borse reagiranno alle notizie sottolineando il lato positivo, e non quello negativo degli annunci. Che in questo momento qualsiasi notizia venga interpretata dai mercati in senso negativo, non c'è dubbio: l'ultima dimostrazione l'abbiamo avuta questa settimana con il taglio dei tassi da
parte della Bce, una decisione accolta con un nuovo pesante ribasso delle Borse.
Ma lo si è visto anche con tanti risultati societari: titoli che da
tempo sottoperformavano perché il mercato scontava dati inferiori alle stime del management, hanno continuato a scendere anche dopo i profit warning che hanno riportato chiarezza e trasparenza sul mercato.
Infine, la Borsa cambierà di segno quando si allenteranno le tensioni
sul mercato interbancario e la corsa all'acquisto dei bond avrà spinto i rendimenti a livelli così bassi da fare recuperare l'interesse per l'investimento azionario.
Mi pare siano stati bravissimi.
Pietro. Rivoli
A fine settimana ho guardato grafici e ne ho fatti anche , di rudimentali, per chiarirmi le idee.giugno 2009 veramente puo' essere un punto centrale tra il 30 mesi da marzo 2003, al marzo 2008, e il successivo,teoricamente fino al marzo 2013 ,cioe' 5 anni che sono meta' del quarto ciclo 1972-2012,tutto corrisponde bene fino a marzo 2008, e anche giugno 2008.Dopo,per capire lo sviluppo, devo immaginare il secondo 30 mesi di seguito al primo ma capovolto rispetto a se' stesso e al primo 30 mesi:allora tutto corrisponde,fin'ora, anche il periodo marzo- giugno 2009, che avrebbe dovuto essere ribassista e invece e' stato rialzista;ma giugno 2009 segna davvero una svolta rialzista,dopo 30 mesi di ribasso, solo che prima dovra' pagare il dazio al ribasso fino a settembre (da luna nuova d'agosto),restituendo i 3 mesi che hanno anticipato il rialzo.Percio' non mi aspetto piu',che si scenda da settembre a novembre, ma che si scenda gia' da agosto, dopo questo rimbalzo, con un minimo a settembre,ripreso poi a novembre, ma gia' fuori tempo, come fuori tempo era il rialzo marzo-giugno 2009.Credo che gia' alle scadenze di settembre si posizioneranno long su marzo,e dopo un rialzino a prima parte di ottobre, shorteranno allo scoperto per poi sul minimo di novembre acquistare seconda tranche di derivati per marzo.
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