IL SONDAGGIO DEL SOLE 24ORE
Il giornale chiede ai lettori se sarebbero disposti a pagare una sola notizia se costasse come un sms...
Ecco i risultati del sondaggio del Sole 24 ore:
Sareste disposti a comprare una notizia su un giornale online, se costasse quanto un sms?
Sì 8%
No 92%
Le risposte parlano chiaro...ma poi la realtà come sarà?
Io so solo che milioni di italiani hanno scelto di pagare la televisione di SKY quando il servizio era gratuito. Il risultato: la televisione pubblica e gratuita ha PERSO I CONTENUTI ed è diventata spazzatura di serie B.
Non permettiamo che L'INFORMAZIONE FACCIA LA STESSA FINE.
Ricordiamoci che l'informazione è potere e ricchezza. La ricchezza di un popolo dipende anche dal grado di informazione libera che circola.
Se il costo per informarsi aumenta...il sistema si impoverisce e solo i ricchi avranno ancora più vamntaggi. NON PERMETTETELO.
Ecco i risultati del sondaggio del Sole 24 ore:
Sareste disposti a comprare una notizia su un giornale online, se costasse quanto un sms?
Sì 8%
No 92%
Le risposte parlano chiaro...ma poi la realtà come sarà?
Io so solo che milioni di italiani hanno scelto di pagare la televisione di SKY quando il servizio era gratuito. Il risultato: la televisione pubblica e gratuita ha PERSO I CONTENUTI ed è diventata spazzatura di serie B.
Non permettiamo che L'INFORMAZIONE FACCIA LA STESSA FINE.
Ricordiamoci che l'informazione è potere e ricchezza. La ricchezza di un popolo dipende anche dal grado di informazione libera che circola.
Se il costo per informarsi aumenta...il sistema si impoverisce e solo i ricchi avranno ancora più vamntaggi. NON PERMETTETELO.
IL SONDAGGIO DEL SOLE 24ORE
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2 commenti:
A proposito di informazione....
Berlusconi dice che la crisi è un'invenzione dei pessimisti-disfattisti...poi si scopre che pure le sue società sono in crisi...Quando abbatteremo questo muro di menzogne che ci opprime???
Leggete qui...
Mediaset in sciopero
bella notizia (oscurata)
Udite udite. E diffondete. Forse è l'unico modo per permettere a questa notizia di raggiungere più orecchie possibile: i lavoratori di Mediaset sono in sciopero. Difendono i loro salari e chiedono che vengano ripristinate le "normali relazioni sindacali". Ma oggi devono prima di tutto lottare contro il silenzio. La loro astensione dal lavoro, infatti, sembra non interessare a nessuno. Di loro non parlano neanche le agenzie di stampa. Paradossale ma vero: accade "qualcosa" - qualcosa di inedito, c'è da dire - nella più grande azienda di comunicazione italiana, e i protagonisti faticano a bucare lo schermo. Ma tant'è, a Berluscolandia.
I fatti: Cgil, Cisl e Uil hanno indetto per oggi uno sciopero dei lavoratori della Videotime di Roma. La Videotime è la società licenziataria di Mediaset-Rti che lavora nei centri di produzione "Palatino" e "Elios". Qui vengono registrati programmi molto seguiti: dal Tg5 a Matrix a Forum. I lavoratori della Videotime si occupano anche del programma "Uomini e Donne" di Maria De Filippi, che però viene registrato a Cinecittà. Si tratta dei tecnici, della parte di produzione, dei parrucchieri, dei truccatori, dei sarti. Insomma, di tutto il personale che serve per mettere in piedi un programma. Ebbene, dall'anno scorso sono tempi di magra. Mediaset dice di essere in crisi (ricavi netti nell'anno 2008: +9%, utile netto: +14,3%) e per questo stringe la cinghia: niente più diaria per gli esterni, fermi i passaggi di livello, diminuzione dei premi di produzione, azzeramento della politica retributiva. Questo è quanto denunciano i sindacati: "Un esempio - spiega Roberto Crescentini, delegato fistel-Cisl della Rsu di Videotime - sabato registriamo Matrix. I lavoratori hanno chiesto di lavorare in straordinario. Ma l'azienda ha chiesto ai parrucchieri solo quattro ore di lavoro, e non sette. Alla domanda: perché? La risposta è stata: l'azienda è in crisi. Figurarsi - dice Crescentini - noi siamo i primi a non voler affossare l'azienda e a capire che è in corso una grave crisi economica e finanziaria. Ma Mediaset è in crisi?". La domanda è pertinente, visto che, racconta Crescentini: "Alla puntata di Forum in cui era ospite Barbara D'Urso, Mediaset ha pagato un parrucchiere 1.300 euro. Come anche viene pagato tutti i giorni un parrucchiere per la conduttrice Rita Dalla Chiesa, ad un prezzo che ci pare esorbitante, visto il momento: 700 euro". Insomma, dicono i lavoratori, se bisogna fare sacrifici che li facciano tutti.
Secondo il dato dei sidnacati lo sciopero è andato benissimo: l'adesione ha sfiorato il tetto del 95%. Ultima chicca: il Comitato di redazione del Tg5 ha inviato un comunicato di solidarietà ai lavoratori di Videotime. Il comunicato, a quanto pare, doveva essere letto durante l'edizione odierna. Ma è stato stoppato. Ci sono notizie più importanti.
E' incompleta la domanda del Sole 24 ore. La domanda dovrebbe essere invece: siete disposti a pagare una notizia dei giornali che ci sono in circolazione ? La risposta sarebbe devono pagarmi loro per sorbirmi la loro spazzatura.
Sono disposto a pagare se chi da le notizie si dimostra autorevole, come questo blog.
Quindi il problema potrebbe essere che ormai gli attuali giornali si sono sputtanati per cui se domani decidessero di farsi pagare nessuno li seguirebbe (almeno quelle persone che sanno quale è il valore delle informazioni e che quindi sarebbero disposti a pagare per esse).
Massimiliano.
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