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FIAT : MAGGIO MESE DI RITRACCIAMENTO?

Fiat intende chiudere impianti Pomigliano e Termini Imerese-Faz
FRANCOFORTE, 5 maggio (Reuters) - Fiat ha intenzione di chiudere dieci impianti industriali Fiat/Opel fra il 2011 e il 2016 e di tagliare 18.000 posti di lavoro.
E' quanto scrive il quotidiano tedesco Faz citando documenti interni sul progetto di takeover con data 3 aprile.
In Italia smetterebbero di produrre gli stabilimenti di Termini Imerese e Pomigliano.
Da chiudere anche gli impianti Opel britannici di Luton e Ellesmere così come il sito di Anversa.
In programma anche la chiusura parziale o completa del centro di produzione di motori e trasmissioni a Kaiserslautern, Ruesselsheim e Bochum in Germania, e quello di Aspern in Austria.
Fiat non ha commentato l'articolo del giornale tedesco.

E i sindacati...scommettiamo che prima o poi si incazzano. Fiat sta facendo qualcosa di ENORME E DI GRANDE....ma la strada è tutta in salita per Marchionne. Se i mercati stornassero....il titolo potrebbe vedere le quotazioni iniziare con il 6.....davanti.


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Fiat smentisce articolo quotidiano Faz su piano Fiat/Opel - nota
Reuters - 05/05/2009 20:46:07
MILANO, 5 maggio (Reuters) - Fiat ha smentito un progetto citato dal quotidiano tedesco Faz che ha riportato di una prevista dismissione di 10 impianti Fiat/Opel tra il 2011 e il 2016.

"Circa il progetto Fiat/Opel, si precisa che non si tratta di informazioni che provengono dalla Fiat né fanno parte di alcun piano preparato dall'azienda", scrive Fiat in una nota diffusa in serata.


CERTAMENTE NON POTEVANO CONFERMARE..MA IL DUBBIO RIMANE...SE FOSSI UN SINDACALISTA CHIEDEREI DELLE GARANZIE, SE FOSSI UN OPERAIO COMINCEREI A RISPARMIARE.....NON SI SA MAI....


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DAL WALL STREET JOURNAL
Fiat Plan for Opel Raises Specter of Job Reductions
German auto maker Adam Opel GmbH might close one of its plants if it merges with Italy's Fiat SpA, according to a senior German official, signaling for the first time that Fiat's plan to create one of the world's biggest car makers could lead to significant job cuts in Europe.
Fiat Chief Executive Sergio Marchionne met with German officials Monday to present his plan for merging Fiat with the European operations of General Motors Corp., which include Opel and British auto maker Vauxhall. The plan calls for Opel to maintain three of its four plants in Germany, German Economy Minister Karl-Theodor zu Guttenberg told a news conference after the meeting. Mr. Marchionne described potential job cuts in Germany as "not too dramatic," Mr. zu Guttenberg said, adding that the plan left in doubt the fate of Opel's engine plant in Kaiserslautern.
Fiat has been in talks with GM for months about a potential merger with the troubled U.S. auto maker's European and Latin American operations. As part of a potential deal, Mr. Marchionne aims to create a public company that would combine Fiat's auto unit with Opel, as well as Fiat's 20% stake in Chrysler LLC, which entered bankruptcy proceedings in the U.S. last week. Fiat expects the three-way alliance to generate annual revenues of about €80 billion ($106 billion).
To reach a deal, however, Mr. Marchionne would need to wrest concessions from labor unions in Italy and Germany, which both have laws making it difficult to lay off workers. Amid the current slump in auto sales, many European auto makers have been forced to temporarily suspend production at their plants, rather than shut them down.
Mr. Marchionne hasn't said whether he intends to eliminate jobs in Europe, but says that auto makers need to rein in production costs to survive. Fiat, which is saddled with €6.6 billion in net debt, would need the financial backing of the German government to help fund its proposed alliance. Mr. zu Guttenberg said the combined company would need as much as €7 billion in short-term financing, which could be covered by government loan guarantees.
Mr. Marchionne's plans to restructure Opel also would need the support of Germany's powerful unions, which strongly oppose job cuts and hold seats on Opel's board. The potential closure of the Kaiserslautern plant would put about 2,300 jobs at risk.

A Fiat spokesman didn't respond to a request for comment.

Mr. Marchionne's pursuit of Opel comes ahead of German elections in September. Foreign Minister Frank-Walter Steinmeier, the Social Democrats' candidate for chancellor, has compiled a list of 14 criteria for judging a bid for Opel. The list, reviewed by The Wall Street Journal, cites the preservation of jobs and factories in Germany, as well as the question of where the new auto group would be based.

Though the list reflects Mr. Steinmeier's position, rather than the government's, the Social Democrats hold half of the seats in Chancellor Angela Merkel's cabinet, and thus are in a position to push for concessions from Fiat or another bidder. The sale of Opel would be GM's decision, but the government would have to authorize any state-guaranteed loans.

Opel workers were skeptical of whether Mr. Steinmeier's initiative would achieve much. "As we all know, there's an election campaign going on, and all sorts of people are getting involved" said Rainer Einenkel, head of the works council at Opel's factory in Bochum, Germany
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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah secondo me il titolo è più facile che vada verso i 10, mia opinione naturalmente.

Anonimo ha detto...

ciao paolo sono un tuo grande ammiratore ....io possiedo fiat ord a 7,6 euro ...da quello che hai scritto.. consigli di vendere aspettare lo storno e rientrare a prezzi più bassi vero ?ma sinceramente hai fiducia in marchionne e nel suo piano x creare uno dei più grandi gruppi automobilistici del mondo ?grazie mille

Anonimo ha detto...

"se fossi un operaio io comincierei a risparmiare".....(!!!!!?????)
Bhè questa devo dire che è la + bella che ho sentito da un pò!; la paragonerei a quella dello psiconano, "gli italiani devono cercare di lavorare di +".....

Che meraviglia.... e pensiamo cosa succederà se veramente tornerà l'inflazione a doppia cifra; se li vede gli operai risparmiare???!!!

In questo paese (insieme a tanti altri) potrebbe realmente scoppiare la rivoluzione, come mai prima.

Il modello economico attuale è FALLITO. punto e a capo. Tutto il resto sono perdite di tempo e pagliativi destinanti ad avere vita breve. Bisogna prendere atto di ciò ed accellerare il cambio di paradigma mettendo al centro la dignità dei + deboli, dando loro maggiore e stabile potere d'acquisto; ma con l'attuale sistema monetario e bancario non c'è alcuna speranza. Questi devono essere abbattuti e ricostruiti su nuovi principi di equità ed etica, messi a disposizione dei popoli e non delle elites finanziarie, ecc.ecc.
Saluti.

Andrea P.