STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ATTENTI A INTESA...VUOL RIFILARE GRANAROLO A PARMALAT

Siamo molto preoccupati che Parmalat stia ricevendo forti pressioni per comprarsi l'indebitatissima, nonchè cliente di Intesa (come Tiscali, Zalesky, AirOne, Telecom Zunino ecc ecc) GRANAROLO.

Intesa si è liberata di AirOne grazie allo stato, Tiscali e Zalesky stanno creando TANTISSIMI problemi alla Banca.....ma per favore ...non toccate PARMALAT...

Ci proponiamo per capeggiare una cordata che diventi azionista di riferimento di Parmalat. Si dice che Ferrero stia comprando se vuole potremmo appoggiarlo.

Vorrei contribuire a far affogare i progetti di Passera per salvare Granarolo fregando gli azionisti di parmalat.
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7 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è una cosa che mi sfugge! Se Granarolo è davvero un bidone pieno di debiti per quale motivo Parmalat dovrebbe comprarlo?, quali sono le pressioni in grado di forzare potenzialmente questa operazione? Essendo Parmalat una pubbic company gli azionisti non tollererebbero una simile operazione e la bloccherebbero! A intesa non converrebbe convertire in capitale le sue azioni, diminuendo il leverage di Granarolo e divenendo quindi azionista di Parmalat? Luca Salvarani, Mantova.

paolo m ha detto...

quindi niente yoghurt yomo ....solo parmalat oppure latte milano ...

Anonimo ha detto...

su Ferrero sono scettico... pare che sia anche lui abbastanza intrallazzato col sistema via opus dei

Anonimo ha detto...

Io ne ho un pò in portafoglio, appoggio il progetto, uniti si vince, ingabbiamo il passero

Daniele Ferri

Anonimo ha detto...

Ci sono due buone ragioni per unire Parmalat a Granarolo. E sono solamente ragioni POLITICHE.
La prima ragione è che il settore lattiero-caseario primario (i produttori di latte, le stalle) sono un ottimo pozzo di San Patrizio per i fondi neri, per i finanziamenti occulti e per la corruzione.
Granarolo è un carrozzone pieno di debiti e di sprechi. Basti pensare che è tenuto in piedi da finanziamenti pubblici vari e che è attorniato dalle coop di vario colore. Verificate con Granlatte (la controllante) e con le società satelliti.

La seconda ragione è che sotto c'è una enorme operazione finanziaria che coinvolge i soliti noti, Banca Intesa in primis. E Banca Intesa ovviamente lo sa benissimo perchè è dal 2002 che segue Granarolo e la finanzia.
Banca Intesa ha poi bisogno di rientrare perchè sono passati quasi 10 anni ed è il momento di fare cassa. Intesa vuole LIBERARSI della partecipazione di Granarolo, recuperare il proprio investimento e tutti i crediti vantati (prima che sia troppo tardi e che la crisi colpisca anche l'alimentare... e ciao), incassare un bel premio sull'operazione YOMO (che è la ragione per la quale Intesa ha il 20% di Granarolo).
D'altra parte si sa anche che Granarolo è gestita MALISSIMO da burocrati di "partito"(in primis Sita) che per anni hanno promesso lo sbarco in Borsa e sempre rimandato perchè i conti non tornano mai...
Il risultato di un'operazione con Parmalat permetterebbe, alla faccia di tutti gli onesti investitori, di:
- salvare Granarolo e i contadini emiliani,
- salvare banca Intesa con una bella e ricca plusvalenza sull'operazione Granarolo (300-500mioEuro),
- sistemare qualche testa di legno politica a spasso,
- mandare finalmente Luciano Sita al parlamento europeo e "premiarlo" con la pensione politica da parlamentare in aggiunta a quella da dirigente...

Ne volete altre di buone ragioni?
Ci sarebbe da vergognarsi a scrivere.

Ci sono anche altri vincoli da superare. Vi dice niente l'antitrust?
Ne vedremo delle belle, alla faccia delle regole di mercato. Tante belle eccezioni alle regole consolidate di garanzia del mercato.
MC

Anonimo ha detto...

l'operazione è il solito "pacco" confezionato ad arte per spennare gente onesta. spero che Parmalat abbia forza e resistenza per gestire l'operazione e comprarsi l'unica cosa che vale qualcosa: YOMO e insieme lo stabilimento che ora contiene anche Centrale del Latte di Milano. Lo stabilimento è in stato pietoso, non meno delle condizioni pietose in cui è ridotta Granarolo (probabilmente già oltre la soglia del fallimento, ma è pur sempre stato uno stabilimento eccezionale. L'imbroglio è finito.
Banca Intesa dovrebbe accontentarsi di uscire dall'operazione in parità. e gioire se riesce a limitare i danni. posso solo aggiungere che purtroppo la banca ha un potere enorme e saprà forzare la mano in qualche modo (antitrust-alitalia vi ricorda qualcosa). intanto Granarolo ha solo fatto danni.
Bondi resisti, comprati solo Yomo e lascia a casa loro i "rispettabili" rapin-manager di granarolo!!
ciao
Leonardo

Anonimo ha detto...

magari
il rischio che parmalat venga SVENDUTO ai soliti protetti della lazard con la loro danone che in quanto a intrallazzi, protezionismi da buona azienda francese non è seconda a nessuno.