STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


OBAMA GRAZIE: SE IL PIANO E' VERO TI RINGRAZIO


Il piano presentato da Timmy Geithner (TG) ministro del tesoro di Obama è di quelli da applaudire. Non certo dala comunità finanziaria, non certo dalle lobbies e dalle caste di potere ma da parte della gente comune, e dalla parte di chi ha preservato il suo capitale (cash is king)

Certo il mercato voleva qualcosa di diverso. Il mercato voleva il ritorno al passato, voleva il salvataggio del sistema finanziario così com'era precedentemente.

Questa volta Obama sta gettando le basi per qualcosa di diverso. Se dovesse riuscire nella sue impresa MICHELE NISTA potrebbe avere ragione (come sempre del resto) , fra pochi mesi i mercati azionari potrebbero provare a salire seriamente.

Il piano è ancora molto fumoso e soprattutto ha fatto capire una cosa : PRIMA DI RIVEDERE LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL DOBBIAMO AFFRONTARE ANCORA LA PARTE PIU' BUIA.

Vediamo alcuni aspetti significativi del piano:

L'idea innovativa di Obama è di creare una sorta di Fondo o di Partnership fra CAPITALE PUBBLICO E CAPITALE PRIVATO che acquisti assets tossici dalle banche.

Il fatto che sia un misto di capitali genera tre importanti considerazioni:
1) Ai cittadini coterà meno
2) Se parteciperà il capitale privato sarà evidente che non saranno fatti sconti ai banchieri
3) Il sistema finanziario attuale sarà definitivamente ridimensionato. Ci sarano nuovi soggetti che prenderanno il potere finanziario.

Un importante punto del piano prevede l'attuazione di un: STRESS TEST per le banche.
Una sorta di esame sulla tenuta dei bilanci. I soldi pubblici veranno dati solo alle banche buone. Le altre probabilmente verranno fatte fallire.
Anche qui si evidenzia il cambio di marcia rispetto a Bush. Il tentativo è di fare PULIZIA VERA. (si parla di 1000 banche che falliranno)

Ma come mai un piano tanto rivoluzionario ha causato una forte discesa dei listini?

Facciamo un esempio:
Supponete di lavorare per un'azienda. Siete in 50 operai e venite a sapere che l'azienda è in difficoltà e che 20 di voi dovranno probabilmente essere licenziati. Tuttavia non sapete ancora chi sarà lo sfortunato e quando avverrà!!!
E' evidente che tutti e 50 comincerete a tagliare i consumi. Nessuno cambierà l'auto anche se verranno proposti incentivi, nessuno andrà in vacanza perchè avrà paura del futuro.
Ora, supponete che l'azienda sia basata in un paesino dove il 40% della popolazione lavora nella azienda. E' evidente che tutto il paesino subirà una pesante recessione. Dal panettiere al lattaio, al venditore di polizze assicurative al prezzo degli immobili.
Tutto il sistema andrà in profonda crisi.
L'azienda deve fare presto a licenziare i 20 operai. Altrimenti la crisi si prolunga e il rischio è che l'intera azienda debba chiudere.
Una volta che i 20 operai sono andati a casa...i consumi dei rimanenti 30 riprendono. In quanto i salari sono garantiti.
I 30, che nel frattempo avevano risparmiato, possono finalmente tornare a spendere serenamente. Senza contare che al'inizio i prezzi dei beni saranno bassi.
L'economia che sembrava sull'orlo del baratro può ricominciare a respirare. I sopravissuti ricominciano a crescere. Certo, il ritmo di crescita economica sarà molto ridotto in quanto 20 persone sono a casa e senza lavoro. Ma la situazione sarà comunque migliore rispetto a quando tutti e 50 erano a rischio.
Se l'azienda, invece di licenziare 20 persone avesse chiesto aiuto e si fosse indebitata...avrebbe solamente spostato il problema in avanti di qualche mese.
L'amministrazione BUSH ha solamente creato massa monetaria e debiti su debiti per salvare il sistema nel suo complesso.

Oggi Obama (sulla carta) dice che le banche che non supereranno lo stress test potrebbero fallire (siamo nel caso in cui tutti e 50 dipendenti rischiano il posto). Le altre potrano essere aiutate. Ma l'economia potrà ripartire solo quando si sarà fatta la separazione fra le mele bacate e quelle sane.
Oggi e nei prossimi mesi tutti DOVRANNO SOFFRIRE.

Anche nell'economia industriale e dei servizi siamo allo stesso punto. I licenziamenti e i fallimenti non sono ancora in fase di diminuzione. I cittadini sono ancora TUTTI preoccupati. Ricominceranno a spendere solo quando recupereranno fiducia nel sistema e saranno sicuri di non essere disoccupati.

OBAMA STA PROVANDO A CAMBIARE IL SISTEMA. MA PER CAMBIARLO DEVE METTERE SOTTO PRESSIONE IL SISTEMA STESSO, TROPPO ABITUATO A CHIEDERE AIUTI DI STATO INVECE CHE AUTOPULIRSI E AUTOREGOLAMENTARSI.

OBAMA STA CERCANDO DI RIPRISTINARE IL VECCHIO CONCETTO DI LIBERO MERCATO SENZA BARRIERE ALL'ENTRATA, SENZA SUSSIDI, SENZA TARIFFE IMPOSTE. (Naturalmente non può cambiare l'america in pochi mesi, infatti gli 800 miliardi di stimoli vanno in direzioni diverse e per altro discutibili. Ma L'amministrazione ha detto anche che potrà sbagliare, che non è infallibile , che la situazione economica attuale merita provvedimenti difficili.
MERCATO LIBERO COMINCIA AD APPREZZARE OBAMA.

In Italia non ci riusciamo. Nessuno sta mettendo in atto un piano di tale portata. Mi raccomando, se nelle prossime settimane il governo italiano dovesse tentare strade come quela scelta ieri da Obama (avremo qualche speranza per i nostri figli) altrimenti ci avvicineremo velocemente al punto di non ritorno.

In America gli azionisti delle banche continueranno a perdere soldi...In Italia chiamiamo dei libici per salvare Unicredito NON ABBIAMO CAPITO NULLA O FACCIAMO FINTA DI NON CAPIRE PERCHE'...FORSE....

Gli Stati Uniti nei prossimi mesi giocheranno una partita rischiosa e i mercati azionari saranno ancora sotto pressione. Ma stanno provando a gettare le basi per un mondo migliore.

In Italia e in Europa NO!!!
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41 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo, grazie

Anonimo ha detto...

Se il piano in sintesi sarà questo si comincerà a vedere una luce in fondo al tunnel,come dice PAOLO, occhio ai TEMPORALI di primavera in arrivo.
Saluti a Tutti Andreaa

Anonimo ha detto...

QUINDI COSA CI CONSIGLI PER IL MERCATO AZIONARIO AMERICANO? FLAT, SHORT, LONG?

GRAZIE PAOLO, SEMPRE IL NUMERO 1

Anonimo ha detto...

Ciao, Obama secondo me sta giocando una partita persa. Per vincere la partita dovrebbe congelare tutti i debiti dovuti agli strumenti derivati che sono in pratica scommesse da casino'. Solo facendo questo puo' sperare di farcela: deve toglere quella spada di Damocle rappresentata dal debito inesigibile e quantificabile quanto il PIL di 66 pianeti Terra in attivo, dalle tasche dei normali cittadini che nulla hanno fatto per meritarsi questo. Obama deve spazzare via i veri avvoltoi, Greespan, Bernanke e compagnia bella e dar loro una punizione esemplare: ovviamente anche ai manager delle banche ed i loro proprietari.

Anonimo ha detto...

Dott. Barrai,

l'esempio da Lei fatto non fà una piega, ma ci sono 2 particolari che vanno considerati:

l'enorme massa monetaria in circolazione ed il tempo.

1 - Con le tonnellate di dollari immesse nel mercato in questi 2 ultimi anni, l'iperinflazione in USA è certa come la morte... con effetti sociali ed economici imprevedibili.

2 - gli effetti di questa manovra si "vedranno" minimo tra 6 mesi.. nel frattempo crolla tutta la baracca USA (banche, Stati federali, fondi pensione, in primis).

In pratica, secondo me è semplicemente troppo tardi per fare alcunchè... e prima il mondo se ne renderà conto e prima si vedrà la luce in fondo al tunnel.

L'impero Americano è segnato e farà la fine di tutti quelli che nella storia l'hanno preceduto... (che per delirio di onnipotenza hanno "strafatto" e poi sono crollati).

Anonimo ha detto...

Se in America falliranno 1000 banche, che rischio corriamo noi?

Anonimo ha detto...

OBAMA STA CERCANDO DI RIPRISTINARE IL VECCHIO CONCETTO DI LIBERO MERCATO SENZA BARRIERE ALL'ENTRATA, SENZA SUSSIDI, SENZA TARIFFE IMPOSTE.

Questo è giustissimo ed è uno dei pilastri della scuola Ausriaca di economia che tra l'altro aveva già detto tutto su questa crisi più di 50 anni fa con L. Von Mises. Manca che Obama metta la ciliegina sulla torta: eliminare la banca centrale!! (andrebbero eliminate tutte). A tal proposito consiglio a tutti una stupenda lettura: prevedibile e inevitabile (usemlab ed. www.usemlab.com) in questo libro attraverso gli studi della scuola Austriaca di economia viene spiegato tutto, tutto, tutto....questa crisi era già scritta più di 50 anni fa!!!
Grazie e ciao Paolo

Fabio

Anonimo ha detto...

forza Obama

Anonimo ha detto...

Abolire la banca centrale sarebbe una ottima soluzione, però sarebbe da condire con l'obbligo delle banche a raccogliere denaro solo con strumenti tier 1 (attualmente invece fanno anche peggio avendo i conti correnti "riscattabili immediatamente").
Ma questa è una utopia eccessiva

Anonimo ha detto...

Gran bel post. Speriamo che le cose stiano esattamente in questi termini.
Daniele

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, vorrei sapere se il simpaticone che ti ha apostrofato "Barrao Consultao" si è ancora fatto sentire!! Non lascia piu' commenti anonimi?

Anonimo ha detto...

Mi sorprende che non si tenga conto che l'Italia non ha gli stessi gravi problemi dell'America. Come si possono paragonare gli stili di gestione delle banche nostrane con quelle americane,anglosassoni ma anche tedesche e francesi? Il problema dell'Italia è la non crescita, non la fragilità del sistema bancario che in una crisi gravissima ha visto molte banche italiane rimanere egregiamente a galla (non come quotazioni azionarie,quello che c'entra,la speculazioe fa di tutto in questi momenti). La non crescita dovrebbe far decidere una riduzione delle tasse per i ceti bassi e medi, su questo sono d'accordo con lei, i nostri politici non capiscono un c...o !!!!

Anonimo ha detto...

Ultima analisi di Masetti sembra convergere sul medio con l'ultimo scritto di Nista,che sposta da marzo a giugno il bottom d'acquisto.A.P. Rapallo.

Andrea ha detto...

Rischioso... ma tanto che dovevamo toccare il fondo lo sapevamo (l'importante e non "raschiaelo"...) con o senza Obama. Quoto Barrai riguardo la "iperflazione". Poi si vedrà cosa succederà in Europa e Italia.
Ciao a tutti, Andrea

Anonimo ha detto...

Sia come sia, alla fine della fiera chi investe in America è sicuro di avere nel lungo e lunghissimo periodo dei ritorni interessanti. E' scandaloso che l'Europa e l'Italia sia ancora impaludata in una sorta di feudalesimo finanziario. Francamente non capisco come mai ci si scapiglia tanto a fare analisi e congetture sui titoli di Piazza Affari che servono solo a far perdere soldi ai piccoli risparmiatori :(

Mario da Verona

Anonimo ha detto...

mah..chi è quel pazzo suicida di un privato che comprerebbe titoli derivati tossici? no seriamente.. perchè se Obama riesce a convincere grossi investitori privati a bruciare i propri patrimoni nell'acquisto di titoli potenzialmente distruttivi..beh sarebbe un prestidigitatore..
temo che quel benedetto capitale privato verrà dal privato cittadino..quindi capitale pubblico e privato coincide..si è solo usato un artifizio semantico per manipolare la realtà..
non si può riportare in vita l'economia del passato..non ci riuscirebbe nemmeno il dottor Frankenstein..

devin

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe che gli americani potessero leggere questo blog..comunque se lasciano lavorare Obama come si deve avremo una grande lezione dall'America, stavolta un pò di fiducia l'ho ripresa, sempre cash is king, aspettiamo con calma...

maitruffe ha detto...

PAOLO BARRAI ( GRILLO 2 ) se grillo 1 (beppe grillo) l' 8 marzo(riunione nazionale) a firenze accetta UN INCONTRO con grilli e non grilli ( ho gia chiesto invito )TU CHE FAI ? VIENI CON NOI " PROGETTO CAMBIAMO L' ITALIA "??

maitruffe ha detto...

io la vedo brutta per le grandi banche italiane con intralacci fino a ora con banche in america .

Anonimo ha detto...

Obama mi sta sempre più simpatico, assomiglia tanto a Gorby..............

Anonimo ha detto...

grazie per l'esempio dell'azienda e del paesino che nella sua estrema chiarezza e semplicità è riuscito a fare comprendere i contenuti dell'articolo anche un ignorante in materia come me.
saluti
marco

Anonimo ha detto...

ATTENZIONE!!!!:
se è vero come è vero che la massa di derivati ammonta a quasi 700mld di $ i quali sono pronti ad esplodere via via che la tempesta perfetta compie il suo corso (prossimo grande boom saranno i default sui mutui commerciali, e sulle carte di credito!) NESSUNA GRANDE BANCA POTRA' PASSARE LO "STRESS TEST"!!! e quindi tutto questo gran casino sarà assolutamente inutile, anzi solo dannoso!!
Moratoria di 50 anni e bancarotta controllata dell'intero sistema! questa è l'unica soluzione, SOLO QUESTA SAREBBE LA BASE PER UN MONDO MIGLIORE! Come si sarà capito non condivido affatto il tono ed il contenuto moderatamente ottimista dell'articolo!
Saluti.

Andrea P.

Anonimo ha detto...

Mi sembra di capire che Davide sfida Golia. Coraggio Obama ...YES YOu can..... e che gli altri capi di governo ... speriamo anche il nostro lo segua anche se non a braccetto come con il caro George W.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Quando la barca galleggia a filo d'acqua, l'unico rimedio è quello di buttare giù la zavorra, per riportare la barca in sicurezza.
Antonio

Anonimo ha detto...

Per Antonio.
d'accordissimo con te ma ricordiamoci sempre una cosa;
GLI STRONZI RESTANO A GALLA ....
SEMPRE
Max

Anonimo ha detto...

tutto ciò, che và nella direzione di riportare fiducia, và condiviso.
Le prime parole dette da Obama sono state "l'unica cosa di cui bisogna avere paura è della paura stessa"

Anonimo ha detto...

La fumosità delle dichiarazioni di T. Geithner possono essere interpretate anche in senso ottimistico, ma dubito che capitali privati possano essere disposti ad acquistare degli asset difficilmente valutabili; anche Paulson aveva tentato questa strada ma poi ha dovuto rinunciare.
Non vedo via d'uscita e visto tutti esprimono pareri, provo ad esprimere il mio: nazionalizzazione delle migliori banche del paese che possano garantire il regolare flusso monetario e creditizio e per il resto chi ha sbagliato paghi!
Bisogna in primis uscire da questa cristi di insolvenza finanziaria e privata che attanaglia il paese.

Spero comunque che abbia ragione il grande Michele Nista dal quale sarei curioso sentire un parere.

Grazie a Barrai per l preziosa informazione che ci regala ogni giorno!!!

Pedro45

Anonimo ha detto...

...grandissimo Max... è sempre questo il problema!

Anonimo ha detto...

OT che riguarda qualche post fa riguardo il discorso di Erdogan al forum economico mondiale.
Per chi e' interessato c'e' la traduzione scritta e con sottotitoli del filmato
http://www.tlaxcala.es/detail_artistes.asp?lg=it&reference=275
Beppe Torino

Anonimo ha detto...

...meritereste un blog a pagamento,e se ciò capitasse sarei il primo cliente a sottoscrivere l'abbonamento.
Ezio

Anonimo ha detto...

Pero' quei 30 rimasti al lavoro vedendo i loro colleghi licenziati potrebbero pensare: oggi a loro domani a noi e non spendere o no?

ML ha detto...

E poi sono io il pessimista....

la sua battuta mi è piaciuta tantissimo!!!

Anonimo ha detto...

Scusate se vado fuori tema, volevo parlare sempre dell'articolo dei giorni scorsi sugli incentivi e la fiat. Siccome (ero gia' in linea con la teoria di non buttare via i soldi) ho una panda dinamic benzina del 2003 che ha fatto 145000 km, sono andato dal concessionario fiat. Gli ho chiesto la stessa vettura (non mi importa se la linea e' vecchia, guardiamo al sodo) a metano, che usufruisce dell'incentivo di e. 3500 del governo. In pratica il venditore ha fatto i conti e mi ha chiesto 8200 euro di differenza, domani penso di tornare e magari chiudo a 8000, finanziabili dalla loro finanziaria a 60 mesi la rata viene circa e. 150 mensili. Considerando che faccio km 27000, questi e. 150 mensili credo che per 1/3 in pratica li paghero' con il risparmio della benzina (il metano costa 1/3 della benzina ) , 1/3 ulteriore come minimo con i minori costi dei ricambi soprattutto per i primi 2 anni coperti dalla garanzia. Volevo far notare che, quando si dice il caso, le macchine a metano in Italia sono pochissime(molte invece a gpl ma l'incentivo non riguarda loro), secondo me governo e fiat erano gia' d'accordo da tempo, hanno lavorato bene tutti e due. Quindi credo che riusciro' (e chiunque lo potra' fare anche con un'altra macchina usata da dare indietro) a coniugare il risparmio giustamente auspicato da Paolo(a metano c'e' puro la punto normale ed altre auto fiat), con la necessita' mia di cambiare auto prima o poi. Berlusconi sara' contento ed i verdi pure, in culo le auto straniere. Scusate se ho fatto pubblicita' alla fiat, assicuro di non essere un loro dipendente e neanche tifoso Juve, volevo solo pubblicizzare una buona iniziativa italiana una volta tanto. Saluti. MGF

Anonimo ha detto...

Rispetto il vostro articolo ma NON SONO ASSOLUTAMENTE DACCORDO!

1-Che Obama "stia cercando di ripristinare il vecchio concetto di libero mercato senza barriere all' entrata,senza sussidi, senza tariffe imposte" è come minimo una sciocchezza! Appena arrivato ha sussidiato quei 3 zombi di Detroit (niente sussidi), ha fatto mettere la clausola di comprare l' acciaio americano (niente barriere), ha minacciato la Cina accusandola di manipolare il cambio...insoma esattameente il contrario!!!
Aggiungo che il libero mercato non solo richiede che imprese decotte falliscano ma che a sopportarne i costi siano anche investitori e lavoratori (ai lavoratori di Detroit, che sono nettamente avvantaggiati rispetto ad sempio a quelli di Toyota perchè Obama non ha setto nulla??).Con tutto il rispetto Obama non sa nemmeno cosa sia il libero mercato!

2-Passiamo al piano finanziario! Se i titoli vengono comprati al loro valore di mercato lo stato regala soldi alle banche e questo Obama non lo sta facendo! Tuttavia se vengono comprati al loro valore reale TUTTE le banche fallirebbero, altrochè stress test..., questa è una barzelletta! Se i privati vengono coinvolti nell' acquisto dei titoli (ammesso di trovarne qualcuno...) vorranno pagare quei titoli in funzioni del loro valore intrinseco e costringerebbero le banche a postare enormi minusvalenze! Lo stress test sicuramete è una buone idea per il futuro ma non risolve i problemi di oggi! Non capisco proprio come si possa dire che si possono comprare i titoli a prezzo equo e non danneggiare i bilanci delle banche e quindi non costringerle a non prestare (dal momento che ci deve essere un vincolo tra ammontare dei prestiti e capitale, quindi se le svalutazioni erodono il capitale si possono fare meno prestiti!), vorrei che qualcuno mi rispondesse su questo punto! Sul primo punto direi che non c'è proprio discussione! Non riesco ancora a capacitarmi del vostro articolo! Infatti se lo stato non regala soldi alle banche strapagando i titoli ma li acquista a prezzo equo dovrà poi coprirne i buchi quindi cambia solo la modalità ma l sostanza e il costo a carico dei contribuenti non cambia!
Luca Salvarani, Mantova.

Anonimo ha detto...

Paolo, pero' stamattina presto avevo letto un articolo dell'agenzia apcom che diceva che il piano di 800 mld non era piaciuto perche' era giudicato insufficiente ed Obama gia' starebbe predisponendo un piano da 2000 mld(si spera risolutivo) . MGF

ML ha detto...

Luca, la partita che Obama gioca con la crisi è disperata...e forse ha con se più nemici che amici.

Comunque vada...dopo il piano io vedo i mercati pronti al profondo rosso!!!

Poi si vedrà...intanto guadagnamoci sta pagnotta

Anonimo ha detto...

Coinvolgere i privati nel riacquisto dei titoli sicuramente rende l' operazione più trasparente. Tuttavia non è accettabile che quando i privati ci guadagnano i contratti vengono onorati e quando ci perdono i soldi ce li deve mettere lo stato...troppo comodo fare cosi! Se facesse gravare i costi anche sugli investitori allora si, Grazie Obama! Per il resto non è lontanamente mia intenzione incolpare Obama della crisi economica-finanziaria...sarebbe da ipocrita! Dico solo che nazionalizzare sarebbe stata forse una soluzione più semplice, meno onerosa e avrebbe consentito di accorciare i tempi dell' intervento e messo prima in circolazione i soldi che le banche non vogliono prestare. Ovviamente nazionalizzazioni momentanee, per poi riprivatizzare le banche una volta risanate! E' presto per giudicare Obama però curare una crisi originata dall' eccesso di debito privato e pubblico ricorrendo a nuove montagne di debito non mi sembra una genialata! Da uno che pareva il messia mi aspettavo ben altro! Piuttosto non capisco perchè anche i paesi con grossi surplus commerciali non fanno grandi sforzi per risollevare l' economia rafforzando la domanda e lasciano questa incombenza ai paesi più indebitati? Poi se l' inflazione brucerà gran parte del valore reale dei loro crediti non potranno dare la colpa solo agli altri! Oltretutto la Cina avrebbe motivazioni non solo economiche ma anche socio-politiche per intervenire! Voi cosa ne pensate?
Luca Salvarani, Mantova.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

il libero mercato di Obama è fatto di dazi doganali e sussidi pubblici alle aziende. Per quanto non dica siano misure inappropriate al contesto, non hanno nulla di liberale.

Per quanto riguarda il piano finanziario, il punto che mi sorge è sempre quello.

Posto che i "titoli tossici" non hanno più un mercato liquido, i casi sono 2:

1) il fondo li compra alle quotazioni attuali di mercato. In questo caso la maggioranza degli istituti di credito USA, che hanno un fair value teorico negativo fallisce

2) Il fondo li compra a quotazioni superiori ai prezzi di mercato. In questo caso i prezzi sarebbero frutto di stime più o meno prudenziali sul possibile rientro dei capitali. Di conseguenza, nessun privato comprerebbe i titoli tossici a prezzi superiori al mercato e gli spazi grigi insiti in questo tipo di valutazioni sono enormi.

In conclusione, il piano di Obama non ci dice nulla sulle reali intenzioni (e questo è un male perchè gli operatori avversi al rischio contraggono i consumi in fasi di incertezza).

Si poteva chiedere un gesto coraggioso: il ripristino del fair value e la nazionalizzazione di tutti gli istituti tecnicamente falliti per una successiva rivendita al termine della crisi di liquidità.

E, per finire, invece di parlare di tetti agli stipendi di un manager, mandare a casa i responsabili della situazione. Come è giusto (stra)pagare un manager capace, è doveroso licenziare gli inetti.

Tanto fumo e niente arrosto....


Un saluto,

Alessandro Rossi

Anonimo ha detto...

Luca,

anche se la notizia non e' ufficiale, ti posso dire che la Cina ha ordinato a molte industrie di mantenere inalterata la produzione (anche se cio' produrra' enormi magazzini di merce invenduta) pur di mantenere certi livelli occupazionali per evitare, in questo modo, ben piu' gravi problemi di carattere sociale...

Nicola

Anonimo ha detto...

X Nicola:

E' colpa mia, non mi sono spiegato bene!

Io intendevo dire questo semplice concetto: se le famiglie e il governo americano hanno finora speso più ricchezza di quanta ne hanno prodotta è perchè si sono indebitati fino al collo col settore estero, leggi Cina! Da un lato questo andava bene alla Cina perchè rappresentava il motore delle sue fabbriche ma a lungo andare i debiti si devono ripagare...o gli squilibri esplodono! Io mi aspetterei che la Cina stimoli i consumi e la domanda interna in modo tale da sopperire al calo della domanda Usa e da riequilibrare la bilancia commerciale! In sostanza usare i soldi del surplus non solo per comprare buoni del tesoro usa ma anche per finanziare un minimo di welfare state (non so se adesso sarà possibile con tutte le emissioni programma!). Ciò avrebbe molti vantaggi: sostegno della domanda in via anticiclica, riequilibrio bilancia commerciale e dunque dei pagamenti, maggiore decorrelazone tra economia cinese ed americana, maggiore forza del regime comunista che ovviamente schricchiola in momenti di crisi economica e si rafforza in momenti di sviluppo, aumento significativo dei consumi privati oggi ridotti perchè ciò che i cinesi guadagnano in gran parte lo risparmiano per evenienza vista l' assena del welfare state. Insomma non c'è motivo per non fare una scelta di questo tipo! Aggiungo che se la Cina continua a produrre, risparmiare e finanziare gli Usa senza consumare mai... potrebbe trovarsi in mano una montagna di crediti e un debitore molto indebolito, fatalmente attratto dall' idea di bruciare in valore reale del debito con una bella manovra monetaria espansiva e conseguente inflazione (un economista razionale sceglierebbe questa strada e sappiamo come gli Usa siano stati aggressivi in passato sulla leva monetaria! Scelta oltretutto molto apprezzata dalle lobbies finanziarie!). E' interesse della Cina non tanto far lavorare le sue fabbriche perchè se nessuno consuma....ma far consumare i cinesi e far importare merci estere, anche per combattere le tentazioni protezionistche che la penalizzerebbero moltissimo! L' alternativa è un crollo del dollaro, non si può riequilibrare altrimenti la bilancia dei pagamenti! Questo ragionamento vale al di là della crisi di questo periodo. D' altronde come in Europa spedono di più paesi come la Germania rispetto all' italia, perchè se lo possono permettere credo che la Cina, praticamente senza debito pubblico, dovrebbe spendere ben più degli USA! Ovviamente il mitico Obama ha talmente presente questo rgionamento che tanto per cominciare si è messo a minacciare la Cina perchè manipola il cambio! Un vero genio!

X Alessandro Rossi: Io intendevo dire, malamente, ciò che tu hai spiegato molto bene; la penso esattamente come te sul piano salvabanche! Cosa ne pensi del mio ragionamento sulla Cina!

Cmq la cosa paradossale è che alla fine Obama fà quello che diceva Poulson che era stato bersagliato e criticato! Se Obama avesse le palle di dire le cose come stanno, di mandare a f. i banchieri-ladri e rimuoverli davvero e far pagare gli investtori e non i contribuenti, indebitandoli fino al collo e precludendone di fatto ogni futuro, allora sarebbe il mio idolo al pari della Thatcher ma non lo farà mai! Luca Salvarani, Mantova.

Anonimo ha detto...

X Luca Salvarani,

ho letto il tuo post dopo aver scritto il mio e condivido pienamente quello che riguarda il piano salva - banche. Qui abbiamo un buco nei bilanci bancari. Se si salvano le banche o si inietta capitale pubblico o si comprano i titoli (sopra gli attuali prezzi di mercato). L'unica alternativa è chiamare la fata Turchina e farle fare un incantesimo.

Per quanto riguarda la Cina, credo che sia difficile pensare di mantenere un simile tasso di crescita e che il paese dovrà muoversi per ridurre le tensioni interne latenti durante gli anni di forte crescita. Un altro punto fondamentale riguarda le ragioni di scambio:

posto che la Cina è ormai leader di mercato in alcuni settori (elettrotecnica, tessile, manifatturiero a basso valore aggiunto ecc...) e che la domanda occidentale è ferma, un aumento di produzione non farebbe altro che abbassare i prezzi dei loro prodotti sul mercato internazionale.

Che si stiano avviando verso un rallentamento della crescita e decidano di ridurre l'aggressività sul mercato internazionale come il Giappone sull'industia automobilistica alla fine degli '80 ?
Solo il tempo ce lo dirà

Alessandro Rossi