STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


IL SENSO DEL CAPITALISMO MODERNO....


Il mercato libero e la concorrenza sono altro......

Quello che sta morendo è l'erba cattiva.....Non il capitalismo

è in inglese...se è scritto troppo in piccolo cliccate due volte sulla foto e si ingrandirà)
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11 commenti:

Anonimo ha detto...

Unicredit sopravviverà alla fine o morirà come erba cattiva? E quali altre banche/aziende pensate li seguiranno?

Un caro saluto,

Mario

Anonimo ha detto...

Sono caduto come Susy quando la banca offre dei tassi di interesse di oltre il 100% all'anno!
Nelson Eduardo Pereira (Brasile)

Giorgiob75 ha detto...

Quello che sta morendo tu dici che non e'capitalismo....posso essere d'accordo.
Pero'fino a "ieri" questo era IL capitalismo e il mercato era sacro.

Quando poi a bagno ci sono finiti i padroni del vapore (leggi le banche d'affari USA), l'intervento pubblico ha smesso di essere schifoso :))

Anonimo ha detto...

Bravo!
RedLizard

Anonimo ha detto...

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA allora concordi con me che è veramente improbabile (piuttosto che impossibile) un cambiamento di sistema economico.

Quelle che possono (e dovrebbero) cambiare sono le abitudini e le regole sui mercati finanziari (più in generale la finanza).

Un Neopromotore

Luca

P.S.
Siete troppo GRANDI, anche i fumetti...MITICIIIIIIIIII.

Anonimo ha detto...

Vi voglio regalare un mia personale visione prendendo spunto dal fumetto.

Mia personale visione ed esperienza,nessun suggerimento o incentivazione a comprare a fare o a dire...per tutto questo si paga...quello che dico è gratis.

C'è una parte del mondo che deve ridimensionarsi:

BANCHE

Le banche tirano con se le aziende non tutte e soprattutto, non quelle con un management serio e da sempre lungimirante. A cavarsela bene (forse) saranno anche le aziende più giovani ed operanti in settori innovativi(Hedge fund e Private Equity permettendo)

Dunque una parte di mondo si ridimensiona e questi sono i paesi sviluppati, ciò vuol dire, che per parecchio difficilmente rivedremo gli indici sui (grandi) massimi passati.

C'è però un'altra parte di mondo che seppur dipende dai paesi sviluppati, incorpora in se un potenziale esplosivo. E questi, a mio parere (col tempo necessario) sono quelli che ci potranno far vedere prima i (grandi) massimi del passato.
Per questi, secondo me, la valutazione non è tanto di carattere borsistico quanto, piuttosto di carattere economico o meglio ancora Sistemico.
In pratica, la scommessa è: tutti questi paesi in via di sviluppo che faranno? Continueranno "ad aderire" a quella logica capitalistica che li ha già fatti crescere tanto?

L'unico problema è da intravedersi nelle modalità di sviluppo. Si comporteranno come imprenditori avidi e casinari: bolle, crisi e via discorrendo, oppure, impareranno anche dagli errori/orrori a cui stanno assistendo (ed anche partecipando)?


Voi che dite?

;)

Un Neopromotore

Luca

Anonimo ha detto...

Secondo me dipende dalla cultura economica, sociale e religiosa di ciascuna area che consideri.
E' chiaro che lo sganciamento dal "sistema USA" non è un'operazione facile per nessuno, ma vanno fatte distinzioni per aree culturali.
I paesi arabi hanno per tradizione economie di casta molto stabili, stretti legami con l'oro ma anche poca ricerca di innovazione e, tranne pochi casi, poco sviluppo di alternative economiche al petrolio. Lì il futuro dipende molto, forse toppo, da due fattori: mercato del petrolio e religione. Situazione confusa.
In Cina c'è grande cultura del risparmio e del lavoro, ma anche una dittatura politica e finanziaria. Per cui molto dipenderà dalla visione di lungo termine di quest'ultima. Direi, sviluppo interno o repressione conservativa. Dipende dai tempi che la crisi concederà loro.
L'India è ancora molto divisa, una parte piccola avanzatissima ma molto dipendente dall'occidente, la stragrande parte della popolazione ancora fuori da logiche di mercato. Direi che tra tutti i paesi è quello che potrebbe accusare in modo più devastante la crisi in atto, se questa diventa molto grave. Potrebbe avere anche problemi bellici.
Il Sud America invece lo vedrei bene, ma deve trovare un equilibrio soprattutto politico interno, una nuova forma di democrazia non troppo socialista, non troppo anti USA, non troppo portata a derive militariste. Esiste? Ci vuole saggezza e unità.

L'argomento è complesso, ho buttato lì due idee, come sempre discutibili, comunque grazie Luca per lo spunto interessante.

Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

Un po' macchinosa la traduzione, ma nel suo piccolo ricalca molte delle situazioni che si vedeono nel mondo del lavoro :( e tutte le puttanate che ti rifilano :(

che dire Bonjour paresse!! :D

(boungiorno pigrizia di Corinne Maier)

Anonimo ha detto...

RedLizard, quando parliamo di economia ti leggo molto volentieri.

Concordo con te.

Il sudamerica, e il Brasile lo sta dimostrando, in questo sviluppo verso il capitalismo sembra rappresentare un'area cmq ad alto potenziale, ma più stabile di quella asiatica.

Complimenti per le riflessioni.

Un Neopromotore

Luca

Anonimo ha detto...

Il bello è che io di economia non ci capisco un tubo! hahaha
Grazie comunque...
Saluti.
RL

Anonimo ha detto...

Non capirai nulla ma ci hai preso lo stesso.

Complimenti 2 volte.

Un Neopromotore

Luca