GRECIA DOWNGRADATA...SUL FINANCIAL TIMES SI PARLA DI USCITE DALL'EURO DEI PIGS
ARTICOLO DEL FINANCIAL TIMES DI IERI
E SONO IL PESSIMISTA...ci stanno sbattendo fuori un giorno dopo l'altro.... ricordatevelo!!!
Ma per Tremonti va tutto bene!!!
S&P cuts Greece’s credit rating
By David Oakley in London and Kerin Hope in Athens
Published: January 14 2009 14:44 | Last updated: January 14 2009 19:16
Greece on Wednesday became the first big western European economy to have its credit ratings downgraded since the start of the financial crisis because of rising fears over its ballooning public sector debt.
Standard & Poor’s decision to cut its ratings sent Greek stocks plunging, saw the euro weaken, and heightened concerns across the eurozone over the public finances of the weaker economies as they take on record levels of debt.
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Marko Mrsnik, S&P analyst, said: “The global financial and economic crisis has exacerbated an underlying loss of competitiveness in the Greek economy.”
Thomas Mayer, chief European economist at Deutsche Bank, added: “The downgrade of Greece is a wake-up call to everyone that there is a price to pay for taking on big levels of debt.”
The downgrade of Greece’s sovereign credit ratings from A, which is five notches below the top triple A rating, to A minus comes only five days after the country was put on credit watch by S&P.
It turns the spotlight on Portugal and Spain, which were put on credit watch by the agency this week, and Ireland, which was put on a negative outlook last Friday. These countries could face imminent downgrades.
On Wednesday night, the European Commission said that it never commented on ratings moves. Officials in Brussels are understood to be watching the situation with some concern, but take the view that the countries involved still appear to have their individual situations under relatively good control.
It also puts further strain on the eurozone as it celebrates its 10th birthday this month, with the bonds of Germany, the monetary union’s biggest economy, outperforming the so-called peripheral countries.
This is reflected in the widening gap in bond yields between Germany and Greece, Spain, Portugal, Ireland and Italy, which have risen to record highs since the start of the single currency in 1999.
Ken Wattret, economist at BNP Paribas, said it was “valid to say that there are question marks about the cohesion of the monetary union” with the region experiencing its worst downturn.
He said the collapse in housing prices and stock markets in some of these peripheral economies had exposed serious competitiveness problems as they no longer had the option of devaluing their way out of difficulties.
The vast amount of bonds due to be issued this year – more than €1,000bn is expected in Europe, nearly double that of last year – is also putting increasing pressure on governments as they try to issue debt.
On Wednesday, Italy was forced to pay much higher interest rates than it had bargained for to attract investors to sell five-year bonds. Last week, a German bond auction failed as it fell short of the amount of cash it had targeted to raise.
In Athens, the stock exchange plunged by more than 5 per cent on S&P’s move, with the banking sector, the bellwether of the market, hardest hit.
The sharp fall in the market also reflects concerns about political stability following last month’s street riots in Athens.
Athens has seen its current account deficit soar above 14 per cent, the highest in the eurozone, while its debt to gross domestic product ratio has risen to 94 per cent – only Italy has higher debt levels.
S&P said the country’s repeated failures to stick to budgetary plans had led to structural weaknesses in fiscal management.
The agency believed the sizeable share of social transfers, public wage bill and interest payments in public expenditure highlighted the need for reform.
GRECIA DOWNGRADATA...SUL FINANCIAL TIMES SI PARLA DI USCITE DALL'EURO DEI PIGS
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6 commenti:
Perchè dare ancora credito a S&P............che credibilità ha ancora ? Esiste ancora un mercato finanziario ?
dott. Paolo, se io non avessi conosciuto Michele Spallino penserei che siamo prossimi all'uscita dall'euro. proprio come lei!!
Se Italia Spagna Portogallo e Gracia escono dall'euro, l'euro muore.
Chi ha creato l'euro e la Bce vuole poche monete nel mondo e poche Banche centrali. Proprio dal suo blog ho letto delle news che nessun tg ha riportato : una unione monetaria tra i paesi opec arabi, e il ruolo di moneta di riserva dello yuan in asia.
se poi ci mettiamo l'amero per il nord america con l'aggiunta del Brasile e Colombia.Ma per quest'ultimo è necessario che il usd vada a 2 contro euro. un po' come è successo a noi italiani quando Ciampi era governatore di Bankitalia . quanti italiani si ricordono patrimonio che è stato distrutto da Ciampi? circa 50 mila miliardi di lire ?? contro chi? George Soros and Company. Chi sono gli sponsor di Obama? coincidenza?
cordiali saluti, Riccardo
Caro Riccardo, pensa alle creazione di sistemi diversi..non all'uscita di una singola nazione.
Se l'amico Michele Spallino ritiene che alcuni paesi
mesi meglio non si staccheranno da alcuni paesi messi peggio faccio alcune domande...
1) Perchè non dare all'Europa l'emissione di carta obbligazionaria con lo steso spread...invece di lasciare che gli spread giochino un ruolo così devastante sulle economie deboli d'europa?
2) perchè la politica economica degli ultimi anni ha prediletto la distribuzione di dividendi invece che la patrimonializzazione e lo sviluppo?
3) Perchè l'Europa è legata da un CONTRATTO che afferma che se non rispetiamo le regole veniamo sbattuti fuori.
Credo che nessuno (ne io ne l'amico Michele Spallino possiamo oggi escludere cigni neri in America o in Europa)
Nessun abitante nel palazzo FED o BCE poteva prevedere un tale e repentino peggioramento della fiducia.
Forse fra un anno o due rideremo di questi scritti....MA CARO RICCARDO...SE COSI' NON FOSSE...E SE QUALCOSA CAPITASSE....NON FARTI PRENDERE DAL RIMORSO DI NON AVER PROTETTO ADEGUATAMENTE IL TUO CAPITALE ...I TUOI RISPARMI DI UNA VITA???
Oggi difendersi da una tale eventualità non costa nulla. La fisicità della ricchezza non ha un prezzo in quanto i tasi d'interese sono prossimi a zero.
Quando arriveranno ancor più bassi...se la fiducia non ripartisse.....lascio a te immaginare...
ho anch'io una domanda (premetto che sono totalmente ignorante in materia e leggiucchio qua e la di economia e finanza da quando c'è la crisi.. altrimenti preferivo i romanzi di fantascienza :-D):
alcuni mesi fa leggevo un articolo di EFFEDIEFFE dove il giornalista descriveva la "tendenza" (non saprei come altro chiamarla) dei risparmiatori tedeschi quando ritiravano contante in banca a pretendere solo banconote col numero di serie che iniziava con X....... (euro stampato ..suppongo... per la Germania) e a rifiutare quelle di serie S...... (ovvero le banconote "italiche") prevedendo che in caso di default dello stato italiano le banconote S....... potessero venir declassate - secondo lei e secondo i numerosi lettori del blog questa notizia è (era) una presa in giro o ha un fondo di verità (nel qual caso inizio subito la mia raccolta di euro SERIE X..... e butto gli altri)?
Se li butti, avvertimi che li prendo io.
Quando si parla di uscita dall'euro, bisognerebbe citare almeno un fantomatico comma di un altrettanto fantomatico trattato che preveda tale possibilita'.
Tale possibilita' NON e'prevista in alcun trattato. Nessuno puo'sbattere nessun altro fuori dall'Euro, mettetevelo in testa.
Potra' forse accadere che qualche paese chieda di uscirne, il che e'ben diverso dall'esserne sbattuti fuori.
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