BE AWARE OF....(STATE ATTENTI...CHE....)
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Ultima intervista a Roubini....LE BANCHE SONO FALLITE!!! 15 gennaio 2009
hai bisogno di un consiglio ...mercatiliberi@gmail.com . Abbiamo visto giusto fin da giugno 2007 e ancora non siamo ottimisti....
Oggi non basta non avere azioni o fondi azionari per essere al sicuro
-Il nostro attuale governo (e l'opposizione dov'era) ha suggerito di consumare mentre il debito procapite aumenta (un buon padre di famiglia quando fuori piove apre l'ombrello....ovvero risparmia )
-Il nostro governo (e l'opposizione dov'era?) ha suggerito di comprare azioni che nelle settimane sucesive hanno continuato a perdere di valore
-Il nostro governo non ha venduto Alitalia ai francesi per poi darla a un gruppo di amici. Il nostro governo ci ha regalato 2 miliardi di perdite di Alitalia (che dandola ad AirFrance non avrebbe accollato all'Italia)
-Il nostro governo ha azzerato il valore delle Obbligazioni Alitalia-....neppure con Parmalat siamo arrivati a tanto...
-Il nostro Governo permette di comprare ENI a Ghedafi...e per aiutarlo introduce una tassa sui profitti di ENI, in modo tale da far scendere il prezzo in borsa e permettere al libico di acquistare a prezzi bassi)
-Il nostro governo ha regalato un'autostrada a Gheddafi...ma i costruttori saranno Italiani e precisamente Benetton, Gavio e Ligresti.
-Il nostro governo pagherà l'Autostrada con la tassa sull'ENI
-L'ENI per mantenere i profitti sposterà la tassa sul prezzo della Benzina (che tanto paghiamo noi). Praticamente...NOI CITTADINI ITALIANI DIAMO I SOLDI A GHEDDAFI PER COMPRARE UNA NOSTRA AZIENDA.
-Il governo ha introdotto la Robin Tax quando il petrolio stava 150 dollari (l'ha forse tolta oggi? e chi la paga la Robin Tax se non noi???)
-Il governo vuole aumentare il peso delle emissioni di titoli a tasso fisso e a lunga scadenza quando TUTTI i maggiori economisti preannunciano tasi d'interesse in forte aumento fra 6 -18 mesi. Il governo vuole quindi spingere gli italiani a comprare titoli di debito il cui valore poi scenderà. E se noi non li compreremo...obbligherà a farlo i fondi pensione e le assicurazioni...e i fondi comuni
-Il nostro governo ha cancellato l'iva a Murdoch e SKY, in cambio la Fininvest è entrata in Premiere e Barclays (banca fallita) compra azioni di Mediaset per il 5% ....
Mi domando come si fa ad avere fiducia in questo governo e nelle opposizione attuale.
MERCATO LIBERO E' INDIPENDENTE DALLE LOBBIES BANCARIE E DALLE LOBBIES GOVERNATIVE DI DESTRA E SINISTRA.
mercato libero non e' italiano o francese o americano a saudita...
MERCATO LIBERO E' CON VOI...PER AIUTARVI E CONSIGLIARVI SENZA NESSUNO CHE CI POSSA INDIRIZARE O COMANDARE...
MERCATO LIBERO E' SULLA RETE E FINCHE' LA RETE SARA' LIBERA NOI LO SAREMO!!!
Se vuoi contattare gente libera invia una mail mercatiliberi@gmail.com o telefona (orario ufficio ) 02,.26005366
Ultima intervista a Roubini....LE BANCHE SONO FALLITE!!! 15 gennaio 2009
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-Il nostro Governo permette di comprare ENI a Ghedafi...e per aiutarlo introduce una tassa sui profitti di ENI, in modo tale da far scendere il prezzo in borsa e permettere al libico di acquistare a prezzi bassi)
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-Il governo ha introdotto la Robin Tax quando il petrolio stava 150 dollari (l'ha forse tolta oggi? e chi la paga la Robin Tax se non noi???)
-Il governo vuole aumentare il peso delle emissioni di titoli a tasso fisso e a lunga scadenza quando TUTTI i maggiori economisti preannunciano tasi d'interesse in forte aumento fra 6 -18 mesi. Il governo vuole quindi spingere gli italiani a comprare titoli di debito il cui valore poi scenderà. E se noi non li compreremo...obbligherà a farlo i fondi pensione e le assicurazioni...e i fondi comuni
-Il nostro governo ha cancellato l'iva a Murdoch e SKY, in cambio la Fininvest è entrata in Premiere e Barclays (banca fallita) compra azioni di Mediaset per il 5% ....
Mi domando come si fa ad avere fiducia in questo governo e nelle opposizione attuale.
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16 commenti:
Ma i soldi...dove tocca metterli ragazzi!?!?
Salve Dottor Barrai reputo Roubini un grande guru dell'economia mondiale ma in un'intervista del 12/12/2008 disse che i mercati dovevano scontare ancora il 20% di perdite prima di ripartire non le sembra una previsione troppo ottimista visto la gravità delle situazione?.San Obama riuscirà a metterci una pezza?.Salve Roberto fedele lettore del blog.
Devo dire la verità: vi ho contattato, ho lasciato il n. di cellulare perchè eravate impegnati. Nessuno mi ha richiamato. Chapeaux
Mi scuso enormemente per non averla contattata.
Come può capire riceviamo ogni giorno decine di richieste....
Se mi manda una mail con il suo contatto telefonico la contatterò immediatamente (anche di domenica).
SENZA IMPEGNO ALCUNO PER LEI...
Come immagina sono milioni le persone in Italia che si stanno domandando se il loro promotore o il loro banker è all'altezza di questa crisi.
Vi assicuro che noi lo siamo. L'abbiamo studiata in dettaglio e l'abbiamo di gran lunga anticipata.
ed è per questo che per l'Italia è possibile il peggio...
del resto lo stesso tremonti ha detto in un'intervista in settimana che non sa che pesci pigliare e che per fare previsioni ci vorrebbero astrologi.
E' vero!!! ed è proprio per questa insicurezza delle istituzioni che io sono portato a pensare al peggio!!!
Mi scusi ancora
A chi mette in dubbio Roubini..faccio notare che se avesse sentito l'intervista avrebbe capito che Roubini parla di due scenari ...crisi a L e crisi a U.
Quindi Roubini è il massimo conoscitore di questa crisi. Chi lo mette in dubbio....non ha sentito...e non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire
ma che dice nell'intervista?
RECUPERARE CREDITO
Non serve regalare pesce, bisogna insegnare a pescare …
L’esercito dei “falliti” per scelta
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C’era una volta l’America delle banche allegre e spregiudicate, che convincevano l’uomo della strada ad indebitarsi in modo insostenibile per comprare una casa, il cui costo era molto oltre le sue possibilità presenti e future. Era l’America strabica e bigotta raccontata dai songwriters più sensibili, il paese incomprensibile dove possedere ed usare disinvoltamente un’arma da fuoco è considerato moralmente meno disdicevole che concedersi una sigaretta; dove il concetto di fare la guerra ad un altro paese veniva e viene accettato senza patemi d’animo mentre non avere soldi per pagare i debiti era un marchio di infamia.
Quel paese in qualche modo non c’è più, rivoltato come un calzino da eventi tanto distruttivi quanto inattesi ai più: il crollo del mercato immobiliare e la bomba dei subprime; i bilanci in rosso delle banche di Wall Street e il robusto e convinto interventismo statale, dopo che è stata abiurata in fretta e furia la fede, un tempo cieca ed acritica, nella “mano invisibile” del mercato. I tempi si sono fatti difficili e, tra gli altri, crolla l’ultimo mito a stelle e strisce: non pagare i propri debiti, lungi da trasformare l’insolvente in un paria, sta diventando quasi trendy.
In effetti, una volta erano principalmente le persone in difficoltà economiche a farsi prendere la casa dalla banca che li aveva finanziati; oggi, anche grazie ad una scappatoia prevista dalla legge, sono sempre di più quelle che decidono di dichiarare bancarotta anche se dotati di mezzi sufficienti a coprire le rate. Immaginiamo il caso di un professionista che ha acquistato una casa per 500.000 dollari accendendo un mutuo ipotecario di pari importo. Se un bel giorno la sua casa valesse 300.000 dollari, egli continuerebbe a pagare (a frazioni) 500.000 dollari per una cosa che ne vale 200.000 di meno. Da un punto di vista contabile, il suo attivo (la casa) varrebbe molto di meno del suo passivo (il mutuo): gli anglosassoni definiscono questa situazione “negative equity”, ovvero “capitale negativo”.
Certo, il cittadino può anche decidere di farsi carico del suo “capitale negativo”; ma una legge emanata nel periodo della Grande Crisi gli consente di mettere in conto alla banca il suo “capitale negativo”. Se il cliente non paga, come noto, la banca può confiscargli la casa e venderla per cercare di recuperare il credito. Negli Stati Uniti, però, se la banca recupera in questo modo una somma inferiore alla sua effettiva esposizione, la legge le impedisce di rivalersi sul mutuatario per la differenza tra il quanto da lui dovuto e quanto ricavato dalla vendita delle di lui proprietà.
Tutto questo, in tempi di mercati immobiliari in picchiata, costituisce un chiaro incentivo ad abbandonare il mutuo. Per questa ragione, oggi sono sempre più i benestanti che, facendo leva su una legge costruita in un momento di crisi, semplicemente smettono di pagare le rate, traslocano e lasciano che sia il loro direttore di filiale a sistemare il pasticcio.
Questo ci dice una prima cosa interessante: non esistono tabù perenni, se perfino in un Paese dove niente è più serio e più sacro del denaro, aumenta drasticamente la diffusione e l’accettabilità sociale dell’insolvenza. Karen Trainer, una professionista di successo intervistata dalla BBC, la mette così: “Certo, la mia solvibilità è uscita danneggiata dalla mia decisione di smettere di pagare il mutuo, ma nel giro di cinque anni (il periodo di tempo oltre il quale ogni evento negativo relativo alla storia creditizia di ogni privato viene automaticamente cancellato dagli appositi database ndr) mio marito ed io risaliremo la china; del resto, siamo franchi, la banca mi pagherà la pensione come premio perché ho fatto la brava ragazza e pagato il mutuo fino all’ultimo dollaro?”.
Quello che Nouriel Roubini definisce lo “tsunami” dei “falliti per scelta” sta travolgendo società e la finanza. In primo luogo la grande quantità d’immobili confiscati e messi in vendita produce una ulteriore depressione delle quotazioni, causando un avvitamento della crisi. Inoltre, i proprietari degli immobili aggrediti dalle banche sono spesso anche locatori e, in caso di confisca, i loro affittuari non hanno diritto ad alcun preavviso di sfratto: la banca li può semplicemente cacciare via di casa. Infine, calcola Roubini, una generalizzazione del fenomeno potrebbe causare al sistema bancario USA perdite stimate di circa 1.000 miliardi di dollari.
Per capire la gravità del problema, si pensi che il totale del capitale delle banche americane si attesta intorno ai 1.300 miliardi: insomma tutte le banche potrebbero semplicemente essere spazzate via dalle perdite. E’ abbastanza ironico, a pensarci, che questa situazione così drammatica sia favorita da una legge scritta per aiutare le persone in difficoltà. Un ossimoro ad alta valenza simbolica per il paese dell’assurdo.
Ciao Paolo,
oggi mi sono letto questo studio dell'harward University sulle crisi finanziarie: http://www.economics.harvard.edu/faculty/rogoff/files/Aftermath.pdf.
Dice che in media il debito pubblico durante le crisi bancarie aumenta dell'86%. Arriveremo dunque al 180/190% di debito sul Pil. In pratica siamo falliti se non facciamo velocemente interventi strutturali.
Ho sentito una intervista ad un'economista di cui non ricordo il nome che proponeva 5 semplici cose:
1) Far ritornare la sanità a livello centrale per eliminare il colabrodo della sanità regionale
2)Intervento strutturale sulle pensioni
3) Abolizione delle province
4) Intervento strutturale sul debito
Potremmo liberare in questo modo 200.000 miliardi e prepararci per affrontare la crisi.
Ovviamente i nostri politici non ci sentono...
Io penso che saranno spazzati via come quelli della prima repubblica e che arriveranno tempi veramente duri.
Luigi
Caro Paolo,
complimenti per il bellissimo post, un ennesimo esempio di onestà intellettuale e indipendenza.
Domanda che può risultare utile ai possessori di obbligazioni Fiat : a questi prezzi consigli di vendere o di tenere?
Personalmente sarei per vendere in quanto da ottobre ha fatto una performance stellare.
Grazie di un commento,
cordialità,
Luca C.
Vendere i cororate dove guadagnate se la duration è superiore ai 18 mesi (a meno che neabbiate per piccole quantità...)
A Luigi rispondo che alle lobbie, ai massoni, agli affaristi alla Berlusconi, fanno più comodo popoli e stati strangolati dai debiti, inebetiti dalla propaganda, umiliati dalla precarietà.
Con un buon marketing della crisi si può andare oltre le solite porcherie, estendere ulteriormente tentacoli della politica del malaffare, far pagare a molti gli errori di pochi...
Saluti,
Luca C.
Per me ora non pagare una rata di un mutuo (che spero nella mia vita di non avere bisogno di fare) è un marchio d'onore non d'infamia!
Sul sito di icebergfinanza c'è un bellissimo post che allarga la visuale alla crisi generale della nostra società moderna.
Non c'è niente di male a salvaguardare i nostri risparmi, anzi è sacrosanto!
Ma mantenere o addirittura partire da una visione "superiore" della realtà è basilare.
Grazie Andrea e anche a Paolo che ogni tanto ci riportano a questi temi.
Cito, se mi è consentito, solo un piccolo estratto da icebergfinanza:
Più ne sono consapevole, più mi chiedo dove mai sta avviandosi questo nostro vecchio mondo, si muore di obesità, ci si suicida per il troppo benessere, si contribuisce indirettamente allo sterminio per fame di milioni di persone, i bambini vengono "aiutati" con una buona dose di psicofarmaci, l'anticamera della morte dell'anima, si dell' anima prima che del corpo e noi ci preoccupiamo di come sarà il futuro, di dove andranno a finire i nostri soldi, di come raccimolare scorte di cibo e in quale paese nascondere i nostri risparmi......
E chiudo con un saluto a RedLizard che leggo sempre con interesse.
RobertoLara
Dott. Barrai buonasera ...
sono un vostro cliente di Portafoglio Europa e non riesco a capire una cosa.
In alcuni post ed anche in alcune mail da lei inviate legate alla gestione del portafoglio, invita a comperare valuta "fisica" (sterline o altre) in modo da attenuare il rischio di uscita dall'euro dell'Italia.
Al tempo stesso con 1000 per cambiare l'ipotesi è quella di aprire un CC presso una banca che ci garantisse determinate condizioni migliorative rispetto alle attuali. Ora mi chiedo, ma perseguendo questo secondo obiettivo non saremmo comunque colpiti da una eventuale uscita dell'Italia dal diciamo Euro di prima fascia?
Saluti e grazie per i consigli.
Umberto
Grazie Roberto, un saluto anche a te.
RedLizard
Caro Umberto il tutto fa parte della diversificazione...
una cosa non esclude l'altra.
Noi consigliamo di avere i risparmi in più panieri. Uno dei quali è una banca italiana e quindi .....
Mi chiami pure per approfondire
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