STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


AIUTIAMOCI A CAPIRE LA CRISI ITALIANA


Ieri sera, come al solito, invece di rilassarmi guardando un reality alla televisione, mi dilettavo a cercare informazioni sui soliti siti americani....

La quantità di informazioni trovate è sempre crescente. Si trovano dati importantissimi sullo stato dell'economia e dei singoli settori e nei singoli stati dell'america...

Ma in Italia??? le notizie arrivano con il contagocce....

Il mio è un buon osservatorio....grazie ai numerosi clienti e ai innumerevoli contatti tramite blog mi sembra di capire che l'italia è come un pugile che sta per cadere al tappeto.

Ci sono ancora delle parti del corpo che resistono e che fanno sperare in un recupero...ma i colpi inferti dal nemico e il debito appesantisce sempre più il corpo ...e un giorno o l'altro stramazzerà al suolo..

Il debito statale sale sempre più
Le Entrate fiscali stanno crollando
Il Pil è previsto in discesa verticale (si stima -3% nel corso dell'ultimo quarter)
Il rapporto debito Pil è stato stimato in salita al 109% MA LE STIME DI MERCATO LIBERO indicano 112%.
STandard & Poor (Gill) ha detto che la probabilità dell'uscita dall'Euro dell'Italia sono basse (ma non l'ha escluso!!!)

Tutti mi dicono che il lavoro in Italia si sta riducendo...

ALLORA VI CHIEDO DI MANDARE DUE RIGHE A NOI RACCONTANDO SU COME VA IL VOSTRO LAVORO QUALUNQUE ESSO SIA...

scrivete le vostre sensxazioni, se avete dei numeri (crollo vendite, disoccupati, ferie forzate...qualunque cosa che ci aiuti a capire quello che sui giornali non leggiamo!!!)

SE TUTTI NOI COMINCIAMO AD INFORMARCI FRA DI NOI SULL'ECONOMIA REALE ITALIANA.......NE SAPREMO DI PIU' E POTREMO SAPERE SE E QUANDO L'ITALIA NON RIUSCIRA' PIU' A STARE NELL'EURO...


CORAGGIO MANDATE UN VOSTRO COMMENTO E' IMPORTANTE
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46 commenti:

Anonimo ha detto...

E' ancora troppo presto, caro Paolo.
L'Italia è chiusa come un riccio e la dimostrazione l'hanno data i consumatori sotto Natale e in occasione dei recenti saldi. Nessuno ha fatto una piega e la crisi non l'hanno neanche pensata.
Hanno comprato tutti come degli assatanati!
Nel lavoro la stessa cosa. Si sente che le cose non girano bene, ma l'impatto vero non è ancora arrivato se non a livello di una grossa difficoltà nella riscossione dei crediti che si avverte già da luglio 2008.
La mia impressione è che, nel classico stile italiano, nessuno voglia pagare la crisi. Tutti si preparano per un bel crack simultaneo con il loro gruzzoletto di debiti da buttare lì al momento giusto tanto per dire, beh, in fondo non ci ho poi perso molto..., pensa se pagavo tutti i miei fornitori prima di sto casino...
A livello di aziende, sta accadendo questo:
- chiusura delle sedi italiane di molte aziende USA (già in corso da novembre).
- credit crunch fortissimo nell'edilizia (in corso da ottobre).
- fallimenti numerosi nei settori trasporti, cooperative, meccanica.
- regge tutto il resto, con taglio di personale del 10% circa e circolazione del denaro molto lenta.
- pressione insostenibile del sistema bancario e soprattutto fiscale che si riperquote sulle aziende sane perchè quelle marce non vengono lasciate fallire.
- prevedo crisi entro luglio per le piccole aziende manufatturiere, dovuta più a mancanza di liquidità che a calo degli ordinativi.

Fondamentalmente il problema è che oggi fare impresa in Italia è antieconomico (tranne rari casi).
Solo una rapida riforma ad esempio dell'IVA potrebbe dare un po' di respiro al settore produttivo.
Per il resto, sono ottimista... haha.
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

ciao Paolo ci siamo sentiti oggi io faccio il tassista a ROMA e il lavoro e' calato da paura e come dici tu il peggio deve ancora venire speriamo che mi danno una mano le tiscali.....

Anonimo ha detto...

Egr. dott. Barrai, le posso dire che nella mia pizzeria in Valpolicella - Verona c'è un sensibile calo nei giorni feriali, mentre va bene sabato e domenica. Ritengo che vada imputato sostanzialmente al risparmio delle famiglie; siamo in gennaio, dopo gli acquisti di Natale.
Ho un amico cantiniere che dice di non potersi lamentare, perchè ancora esporta del buon amarone in USA. Ma per le imprese più grandi... son cavoli amari!
Spero che questa sua ultima iniziativa si riveli un successo.
Cordiali saluti, Riccardo Isalberti

Anonimo ha detto...

Caro Paolo,
ho comprato sul mercato telematico titoli di stato tedeschi... il rendimento sarà orrrendo ma almeno ho risolto il rischio euro2 dell'italia.
Ciao Marco

ML ha detto...

Marco, MI DISPIACE DELUDERTI MA AVERE BUND TEDESCHI IN UNA BANCA ITALIANA NON SERVE QUASI A NULLA.....

Mi dispiace, ma davanti a una uscita dall'euro.....le regole e le leggi cambieranno...

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo
Chiede gentilmente di lasciare un commento ed io lo lascio:
Spno un piccolo imprenditore di Quarrata provincia di Pistoia e come quasi tutti lavoro nel settore delle forniture per salotti e imbottiti. Qua la situazione è drammatica, ditte che chiudono (circa 30 fra chiusure e fallimenti nell'ultimo anno) e tutte le altre in difficoltà finanziaria rette per ora da alcuni crediti cooperativi di zona che hanno rapporti decennali con i clienti visto che le cosiddette banche grandi hanno ristrinto tutte i cordoni. Il quotidiano del posto l'altro giorno parlava della perdita di circa 250 posti di lavoro nell'ultimo anno e di 1000 a rischio per l'avvenire, vorrei solo rammentarle che questo paesello conta 18/19000 anime e ci sono tanti vecchi e bambini. Lei e il suo blog siete gli unici che parlate del reale dei veri problemi, con tutto il rispetto per Gaza (ci mancherebbe) e anche per Alitalia ma qua come al solito si guarda al granello di sabbia e si lasciano stare gli scogli. Qua la crisi si sente anche nelle pizzerie del circolo parrocchiale, un sabato di dicembre sono andato senza prenotare con mia moglie per una pizza (quella ancora la circolo possiamo permettercela) e fra lo stupore generale eravamo a un tavolo io e lei a l'altro il prete del paese con il suo sacrestano e tutti gli altri tavoli vuoti, dopo mezz'ora un tavolo da quattro.... di sabato sera! Fino a un anno fa c'era l'indotto florovivaistico della vicina Pistoia che reggeva adesso anche lì non assumono più nessuno.
Sono anni che non mi schiero politicamente perchè ritengo che chiunque oltrepassi quella riga con un colore politico addosso lo faccia al 99% per il proprio interesse personale ma se persone come Voi si schierassero sotto forma non so neppure io di cosa (non con stemma politico insomma) sono convinto che con un po' di passaparola riusciremo ad ottenere davvero qualcosa di grande.
Mi scusi per lo sfogo un po' lungo
Cordialità
Luciano

Anonimo ha detto...

Dott.Barrai, lavoro in un ospedale come operatore tecnico dipendente (elettricista). Qui non si vede nulla anzi i lavori aumentano per il rifacimento dei reparti, allo stato attuale spendono molto nella struttura, tendono invece al risparmio con il personale, riducendo straordinarie, turni e ricorrendo sempre più a manodopera esterna anche nell'ambito sanitario, ma questa è una tendenza in atto da anni ben prima dell'avvento di questa crisi. Spero sia stato utile.

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti,
sono titolare di un'agenzia di comunicazione operante nella regione Friuli. Il lavoro negli ultimi mesi del 2008 ha subito una netta fenata, fino ad oggi dove ci troviamo con un blocco completo sia verso nuovi progetti ma anche verso passati lavori rimasti sospesi. La sensazione è terribile: mancanza di liquidità e zero propensione all'investimento finalizzato a progetti di marketing.
Saluti e buona giornata
Massimo

Anonimo ha detto...

Ieri su rai 3 veneto hanno fatto vedere la situazione del traffico in tangenziale a mestre: riduzione del traffico impressionante e trasporti merci su gomma -30% con camion pieni solo a metà che tornano quasi sempre vuoti nel viaggio di ritorno.....

Henry Short

Anonimo ha detto...

Io faccio consulenza alle aziende in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente, nonché un pò di progettazione impiantistica.
Effettivamente i miei clienti che sembrano in crisi sono pochi e niente, io la situazione terribile la percepisco facendo un raffronto tra quello che leggo su blog come il vostro e la stupidità al massimo livello che riconosco nel cosiddetto "parco buoi", che poi è quella che ci ha portato ad avere la classe politica che abbiamo.
L'unica grossa anomalia che incontro sul lavoro è la sempre crescente difficoltà a farsi pagare, ancora di più quando ci sono di mezzo società di gestione pubbliche o semi-pubbliche che danno appalti e poi non pagano, ma nessuno ne è responsabile e, anche legalmente, non si possono aggredire perchè non hanno beni (sarà mica un sistema studiato appositamente...?)

Anonimo ha detto...

Ricordiamoci che siamo comunque in pochi, detto questo ho un laboratorio di erboristeria ( chiaramente in settore di nicchia con produzione di qualità ) e il lavoro tiene, ma solo perchè i miei clienti sono per la maggior parte i migliori erboristi d'Italia. Io considero il calo del 10/20% una enorme fortuna e sarei felicissimo se la crisi si limitasse ad un 50% di calo. Stanno aumentando gli insoluti anche per me. Ma ripeto che rispetto agli altri mi ritengo fortunato.
Lasciatemi però accennare al peggior nemico della mia attività ( che è lo stesso che hanno altri PICCOLI ) : Si tratta dei camerieri delle multinazionali , siano essi politici o consulenti o funzionari seduti a Bruxelles che mettono in atto tutta l'eurocrazia possibile per costringerci a chiudere. Molti lo hanno fatto. Nel mio settore ne conosco quattro o cinque, ma non mi occupo di raccogliere dati , per cui potrebbero essere di più. Parlando con la gente sento solo , da anni, di imprenditori autonomi che chiudono. Chiaro che non fanno notizia in se stessi ma dopo 10 anni ci si accorge passeggiando per la città che pullula di cartelli affittasi vendesi e i negozi sono vuoti ( nel senso che non li affitta nessuno...... e anche gli uffici ancora peggio ).
Buona giornata a tutti
RobertoLara

Anonimo ha detto...

scrivo dalle marche, dove saprete che la situazione dei dipendenti merloni a fabriano è sulla soglia del drammatico ... la CIG non dura per sempre.
mi risulta da fonti dirette che le ditte stanno facendo fare le ferie, hanno difficoltà con le banche che stanno chiedendo di rientrare in maniere assurde, facendo firmare alle ditte la richiesta (risulta che sono le ditte stesse a chiedere di rientrare ... non ho capito perché), straordinari inesistenti, cassa integrazione.
Molte ditte micro e piccole ancora reggono, non so per quanto.
FInche' al 10 del mese hai l'accredito dello stipendio in banca la crisi la senti solo in televisione.

Anonimo ha detto...

Buon giorno Dott. Barrai

Le propongo questo quesito: nel caso di uscita dall'euro dell'Italia e detenzione in portafoglio di equity di aziende italiane, esiste un modo per salvaguardarne il valore senza essere costretti a liquidare tutto per comprare Kg di Pound Inglesi?
Trasferire il portafoglio su di un conto fuori Italia potrebbe essere una soluzione?

Grazie
Marco da Varese

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
(grazie per la telefonata dell’altro giorno)
Io lavoro in un azienda del settore alimentare. Forse il settore che durante la crisi ha risentito meno e forse (e ripeto forse) durante i prossimi anni risentirà di meno di questo terremoto.
Quest’anno guardiamo tutti dall’alto perché abbiamo avuto un aumento del 4. 38%, su un fatturato di 13milioni (siamo piccoli), ma la vera incognita è il 2009!
Forse il consumatore finale dei prodotti che produciamo (prodotti di trasformazione per laboratori artigianali non destinati al consumo diretto) non rinunceranno mai ad un buon prodotto al costo di soli € 1,50-2, durante una bella passeggiata estiva.
Comunque siamo soggetti come tutte le azienda ad un alto rischio di impresa. Io segue l’estero (made in italy del 2008 ha segnato un +4,4%). La crisi finanziaria ha fatto crescere il rischio di insolvenza e le assicurazioni hanno ridotto gli affidamenti alle aziende assicurate a causa dei clienti a rischio di default. Le insolvenze a livello mondiale sono aumentate del 25% circa nel 2008. Conseguenza: un maggiore formalismo da parte delle banche, allungamento dei tempi per ottenere lettere di credito e controlli anche tra partner commerciali che già si conoscono. Credo ad ogni modo che la proprietà oggi debba intraprendere delle scelte strategiche, importanti, a volte anche dolorose, ma con una visione a lungo termine per la sopravvivenza di oggi. Grazie all’espansione che ci offrirà l’estero forse resisteremo ma in Italia bisogna fare veramente a spallate con un sacco di fattori.
IL 2009 COSA SUCCEDERA'? BELLA DOMANDA! "CHI VIVRA' VEDRA'" (diceva una canzone)
Concludo: io 6 anni fa lavoravo nel campo della moda, nello specifico delle calzature. Oggi? Tutti morti! Tranne quelli che si sono specializzati e che hanno fatto della R&S un must. Gli altri…tutti morti!
Alessandro

Anonimo ha detto...

Dipendente metalmeccanico ditta che lavora prevelentemente per il settore automobilistico tedesco e italiano. Da novembre circa 1/3 in ferie 1/3 in CI, richiesta CI a rotazione per tutto il 2009, per i pochi che lavorano c'e' decisamente poco da fare.Saluti
Beppe Torino

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
(grazie per la telefonata dell’altro giorno)
Io lavoro in un azienda del settore alimentare. Forse il settore che durante la crisi ha risentito meno e forse (e ripeto forse) durante i prossimi anni risentirà di meno di questo terremoto.
Quest’anno guardiamo tutti dall’alto perché abbiamo avuto un aumento del 4. 38%, su un fatturato di 13milioni (siamo piccoli), ma la vera incognita è il 2009!
Forse il consumatore finale dei prodotti che produciamo (prodotti di trasformazione per laboratori artigianali non destinati al consumo diretto) non rinunceranno mai ad un buon prodotto al costo di soli € 1,50-2, durante una bella passeggiata estiva.
Comunque siamo soggetti come tutte le azienda ad un alto rischio di impresa. Io segue l’estero (made in italy del 2008 ha segnato un +4,4%). La crisi finanziaria ha fatto crescere il rischio di insolvenza e le assicurazioni hanno ridotto gli affidamenti alle aziende assicurate a causa dei clienti a rischio di default. Le insolvenze a livello mondiale sono aumentate del 25% circa nel 2008. Conseguenza: un maggiore formalismo da parte delle banche, allungamento dei tempi per ottenere lettere di credito e controlli anche tra partner commerciali che già si conoscono. Credo ad ogni modo che la proprietà oggi debba intraprendere delle scelte strategiche, importanti, a volte anche dolorose, ma con una visione a lungo termine per la sopravvivenza di oggi. Grazie all’espansione che ci offrirà l’estero forse resisteremo ma in Italia bisogna fare veramente a spallate con un sacco di fattori.
IL 2009 COSA SUCCEDERA'? BELLA DOMANDA! "CHI VIVRA' VEDRA'" (diceva una canzone)
Concludo: io 6 anni fa lavoravo nel campo della moda, nello specifico delle calzature. Oggi? Tutti morti! Tranne quelli che si sono specializzati e che hanno fatto della R&S un must. Gli altri…tutti morti!
Alessandro

Unknown ha detto...

ecco quanto so:
- la BRACCO importante az. farmaceutica lo scorso anno ha messo in mobilità quasi centinaia di persone, in parte del centro ricerca (la presidente bracco (dr.a diana bracco) è anche la presidente di assolombarda ex delegata di confindustria per la ricerca... futuro premier di expo...) poi con delle sovvenzioni ha riaperto un centro ricerca a IVREA (senza dare la possibilità ai ricercatori già assunti di essere trasferiti, quindi perdendo conoscenze e capacità, sembra la storia dell'italia) il risultato finale è molto gente a spasso a carico della collettività e futura nuova cassa integrazione/mobilità ancora una volta a carico dello stato (e la bracco ha fatto e fà utili!)

altra informazione :
i parcheggi dei campi di sci sono pieni, ma le piste mezze vuote

in valsesia capitale mondiale dei rubinetti le fabbriche iniziano a mettere in cassa integrazione/mobilità

un ortolano amico mi dice che adesso comprano molto le mele e le arance cioè i frutti più economici a discapito di quelli più "in" come in passato , non mi pare male ai fini dietetici, ai fini economici invece....

cs
laura

Anonimo ha detto...

Nella mia zona (Castelfranco veneto) ricca ed opulenta la situazione lentamente sta peggiorando. Vedo meno traffico e si sente tanta gente in ferie forzate o cassa integrazione. Ma voglio darti una testimonianza su cosa sono le banche oggi: da noi arriva un direttore di filiale della banca xy (locale ma in "espansiione" nazionale. bene si parla della situazione in generale e senti cosa mi dice: noi di banca xy abbiamo chiuso o ridotto i rubinetti per tanti nostri clienti perchè non ci fidiamo (!!???) e al posto di far girare l'economia abbiamo deciso che con i soldi "risparmiati" alle aziende ci andiamo a comprare altre banca (una delle marche). E questo idiota era fiero di quel che diceva: tagliamo soldi all'economia reale per andare a comprare banche. IDIOTA DI UN DIRETTORE!!!
La situazione cmq è grave ma il mercato immobiliare stenta a tagliare i prezzi. Intanto le banche tagliano drasticamente i fidi alle immobiliari (e dico in questo caso giustamente). Il settore manifatturiero (quello che conta) deve essere sostenuto dalle banche ma le banche i soldi te li danno con il contagoccie se non addirittura chiudono il rubinetto. Dicono che lavoro c'è ma non riescono a incassare. Questo è il problema!
Domanda: se andassi in banca e volessi 10.000 euro in franchi svizzeri.....mi fanno problemi???

Buona giornata

Anonimo ha detto...

Sono in mobilità da maggio 2008. Prima lavoravo a Roma in una azienda di informatica che nel 2008 ha messo in mobilità circa 120 lavoratori su 1100. A Natale i mie ex colleghi sono stati in ferie "forzate" dal 22 dicembre al 6 gennaio (mai successo prima nei miei 26 anni di attività). I problemi della Società in cui lavoravo sono essenzialmente di due tipi
1) problemi finanziari dovuti all'acquisizione della mia (ex) Società da parte di altra società (non operativa) con cui poi si è fusa per incorporazione;
2) problemi relativi alla riduzione delle commesse su contratti già stipulati e all'aumento dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione che negli ultimi mesi si sono notevolmente dilatati .
I miei ex colleghi mi dicono inoltre che il numero di gare bandite dalla P.A. sta diminuendo, anche se per ora la Società va avanti con le commesse relative alle gare pluriennali vinte nel 2007 (l'anno più grasso degli ultimi 10 anni).

Saluti a tutti

Marco

Anonimo ha detto...

Sono di Verona, ho un'agenzia pubblicitaria, solo una considerazione, nel tratto autostradale padova verona che bazzico molto spesso il lunedì mattina sembra di essere nel deserto, non ho mai visto così poco traffico in autostrada!! E' una sensazione assurda, mentre andavo mi sono chiesto "non è che sono rincoglionito e oggi è domenica mattina?", poi ho guardato il mio telefonino ed ho avuto la conferma, lunedì ore 10.
SENSAZIONE MOLTO BRUTTA, ed io sono un ottimista per natura. Purtroppo ho 36 anni e non saprei cosa fare, guardo avanti, cerco di proteggermi e punto sull'innovazione, che vuoi fare.

Anonimo ha detto...

Sig.Barrai,
non potrebbe chiarire meglio perchè acquistare bund tramite una banca italiana non dovrebbe garantire da una eventuale uscita dall'euro dell'Italia ?

Alessandro

gino ha detto...

Sono un dottore commercialista che svolge tra l'altro le funzioni di curatore fallimentare con studio in Provincia di Pordenone.
La situazione attuale è drammatica e le prospettive per il 2009 sono tragiche. Il problema principale è la sottocapitalizzazione delle piccole e medie imprese che hanno pochissima autonomia finanziaria e che saranno costrette a chiudere nei prossimi mesi.
Da marzo la situazione precipiterà.
Sinceramente non vedo soluzioni alla crisi e la mia previsione è davvero nera per tutti.
Ai miei clienti consiglio: beni rifugio e soldi sotto il cuscino (meglio se monete forti es. franchi svizzeri).
Evitate Titoli di Stato, Obbligazioni, azioni, immobili.
Ultimo consiglio: non guardate la televisione, non leggete i quotidiani (tutti schierati) ma informatevi su alcuni ottimi blog (tra cui ovviamente Mercato Libero).
Luigino-

Anonimo ha detto...

ho esercitato l'attività di promotore per 10 anni presso 2 banche, settimana scorsa ho dato le dimissioni definitivamente in quanto o cominciavo a sottostare ai voleri della banca, vendita di titoli strutturati-fondi di fondi-polizze etc etc o andavo in bancarotta visto le differenze di provvigioni tra investimenti sani e non...
a breve mi trasferirò a Berlino dove ho un fratello che possiede un ristorante e mi darò alla cucina (che è la mia seconda passione dopo la finanza). personalmente dati alla mano ho paura di trascorrere il 2009 in italia, non preoccupazione ma paura, stanno accadendo cose mai viste, questa fusione trà governo e capitalisti senza capitali(che sono facce dietro la quale si celano interessi sporchi)mi inquieta assai. La cosa peggiore è il totale stordimento del popolo italiano davanti a questo scempio, per questo ho deciso di trascorrere il 2009 fuori dall Italia. Qui mi sento come un italiano in algeri...
Complimenti a Voi che siete tra i pochissimi che fate Informazione senza ottimismo a buon mercato!
Simone da Milano.

Anonimo ha detto...

Anche io richiedo, come mai avere bund in Italia non va bene?

Anonimo ha detto...

Anche la mia azienda,sul mercato dal 1982 nel ramo dei contenitori cosmetici(scatole,rossetti,mascara ecc)è andata in crisi dal settembre 2008.Attualmente siamo in cassa integrazione una settimana al mese(siamo piu' di 100 dipendenti).Prospettive cupe sono all'orrizonte in quanto si naviga a vista per ordinativi che sono sempre piu' contenuti e che minano la redditivita' dell'azienda per i continui cambi delle linee di produzione e tanti tempi morti improduttivi.Non sono al corrente delle linee di credito delle banche verso la mia azienda ma posso dire,a mio avviso,che la crisi di un comparto del genere dove le donne per truccarsi hanno sempre speso(in considerazione del fatto che un prodotto cosmetico non costa come un'auto o una Tv)milascia alquanto certo che il futuro sara' difficile.Credo che superare il 2009 sia la sfida piu' terribile che ci sara'per tutti (tranne che per le caste politiche e non che vivono alle nostre spalle cascasse il mondo).Guerrino dall prov.di Varese

Anonimo ha detto...

Complimenti dott. Paolo :molto interessante per tutti noi avere queste testimonianze "dal fronte" e spero che diventi un punto fermo di questo stupendo blog.
Io scrivo dalla zona di Lecco ed anche qui ,pur tra qualche contraddizione (come le code al rientro dei vari ponti festivi),la crisi si fa sentire sulle aziende e sui piccoli esercizi commerciali.
Gestisco un negozio di abbigliamento e mi appresto a chiudere la stagione autunno/inverno con un fatturato in calo del 15% circa,ma per mia fortuna non ho un affitto da pagare.
Un saluto a tutti.

Anonimo ha detto...

Scrivo dalla brianza, il cuore industriale dell'Italia, qui molte aziende sono sull'orlo della chiusura (grandi e piccole), moltissime hanno chiesto la cassa integrazione, gli imprenditori più intelligenti (perché un bravo imprenditore non deve solo saper fare il suo lavoro bene, ma deve saper anche analizzare la situazione attuale e specialmente quella futura) negli anni scorsi hanno venduto e ora sono sulla spiaggia di qualche isoletta caraibica e non hanno ancora finito di contare i soldi incassati dalla vendita (i più intelligenti hanno incassato ovviamente offshore). Noi siamo una piccola realtà, abbiamo sempre puntato sulla massima qualità (non abbiamo mai avuto problemi, non dico che il lavoro arrivava da solo, ma chi voleva il meglio sapeva a chi rivolgersi), ma oggi alla maggior parte dei clienti non interessa la qualità, quello che conta è unicamente il prezzo perché il prodotto fatto nei paesi a basso costo pian, piano è aumentato di qualità (e non dobbiamo stupirci visto che tantissimi nostri imprenditori hanno insegnato ai produttori dell'est come ottenere una buona qualità, e tenete presente che dietro l'angolo ci sono molti paesi africani)e la differenza non viene più percepita dal cliente finale il quale in questo periodo guarda anche lui solo il prezzo. Noi grazie anche all'informazione libera offerta da internet (il sito del Dott. Barrai è uno di quelli che consultiamo) due anni fa, visto che la produzione di nicchia non offre spazio a tutti e tutti anche se non capaci la vogliono fare, visto che la vendita della nostra attività non ci avrebbe permesso di campare fino alla soglia dell'aldilà, dopo un'attenta analisi della situazione abbiamo avviato uno studio progettuale durato quasi un anno, ora il progetto è nella fase conclusiva e di avvio. Siamo abbastanza tranquilli perché le nostre decisioni le abbiamo prese in momenti più tranquilli e non pressati dall'urgenza, il problema ora purtroppo viene dalle banche che hanno cambiato modo di operare in modo radicale, ma speriamo di superare anche questa difficoltà.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, sono titolare di una piccola azienda metalmeccanica della provincia di Brescia (contoterzista di importanti aziende, anche multinazionali).
La mia situazione di fatturato è questa:
Nov 2008, meno 50%
Dic 2008, meno 30%
Gen 2009, meno 40%
Feb 2009, meno 40%
Aggiungiamo che i clienti, soprattutto quelli più grandi, allungano i tempi di pagamento oltre misura.
Una banca su quattro mi ha imposto il rientro dai fidi.
Ho dovuto ridurre i dipendenti del 15% e sto facendo fare ferie e cassa integrazione.
Prospettive? sembra che la ripresa arriverà nel 2010...............
Nota per "Luigino": (Il problema principale è la sottocapitalizzazione delle piccole e medie imprese) - vero, ma in parte.
Io avrei un immobile da mettere a garanzia, ma le banche non lo vogliono; un banchiere (o meglio, un bancario) mi ha detto testualmente: noi non siamo un immobiliare, i miei capi mi hanno imposto di non fare più operazioni a lungo termine di questo tipo.
Non aggiungo altro, gradirei però un vostro commento in merito a quest'ultima parte del post.
Grazie mille, RV

Anonimo ha detto...

Sempre peggio INDESIT porta sempre più fabbriche in Polonia anche l'AMMINISTRAZIONE!!!, un amico ha chiuso il suo negozio di biciclette, BICICLETTE!!!, un altro la concessionaria di moto, hanno detto che si mettono insieme e apriranno una panetteria!!

Anonimo ha detto...

Per pararmi il sedere ho parecchio contante in cassetta di sicurezza, non so se faccio bene o male ho un pò, secondo Lei sono al riparo da un eventuale euro2?
Gianni

Anonimo ha detto...

Sono di Roma e dato il srervizio che svolgo su strada leggo segnali contrastanti... Molti colleghi hanno più difficoltà di prima, tuttavia non ce n'è uno che a Natale non ha fatto regali (per la maggior parte inutili), che non si sia comprato le mutande da 30 euro (scontate!), ce non usi l'automobile anche per andare al cesso, che non sprechi il mangiare (a me hanno insegnato che buttare il cibo è la cosa più sbagliata del mondo), che non abbia voglia di comprare un bel suv (argh!). Per le strade è tutto un via vai di automobili, nei negozi assisto ad assalti alla baionetta per le canottiere... A volte credo di essere un alieno quando parlo di gruppi d'acquisto, risparmio (sia esso economico, energetico o alimentare), energie alternative, uso dei mezzi pubblici (derelitti, non lo metto in dubbio), ricerca di informazoini tramite la Rete... Magari non servirà a nulla (e se invece servisse?), ma appena risistemo il telefono chiamerò il dott. Barrai... Se proprio devo soccombere almeno voglio vendere cara la pelle!

Alessio

Anonimo ha detto...

Luigino dice:Il problema principale è la sottocapitalizzazione delle piccole e medie imprese che hanno pochissima autonomia finanziaria e che saranno costrette a chiudere nei prossimi mesi.
Posso tradurre polemicamente la parola sottocapitalizzate con " si sono mangiati i guadagni e hanno messo da parte " ed ora preferiscono chiudere senza rischiare del loro.
Perchè negli ultimi decenni ( un pò meno in quelli recenti ) si è guadagnato tutti. Possibile che tutti gli imprenditori siano già alla frutta all'inizio della crisi.
Non è che molti si fanno la villa etc e poi chiedono i soldi in prestito per fare la bella vita.
RedLizard dì la tua che ti segue sempre con interesse.
Ciao
RobertoLara

Anonimo ha detto...

Ho 33anni ho una piccola attività di ferramenta in provincia di milano, gli affari vanno male ho subito un calo del 40% nell'ultimo semestre e con l'acqua alla con la rata del mutuo della casa. Ho un bambino di 3anni e una di sette mesi se le cose peggiorano non so veramente come fare. Ho sempre vissuto una vita normale, sempre vivendo di quello che potevo permettermi senza eccessi!Però quando torno a casa con la mia fiat punto a metano del 96 mi sverniciano tutti i SUV di ultima uscita!! Dall'inizio dell'anno ho ricevuto due proposte di acquisto da parte di un cinese e di un arabo per aprire un kebab quel che è! Il bello che non ho messo in vendita niente!!!!! Dicevano di farmi un favore e mi pagavano in contanti!!!!!!Come è??? Il fatto è che questa crisi è stata studiata per ridurci alla fame e comprarci!!CI STANNO INVADENDO!! Ti ringrazio di cuore per il tuo blog!! Non ho grandi risparmi con una parte ho comprato delle sterline d'oro, per il resto non posso fare altro perchè mi servono per vivere. Spero tanto che le cose migliorino, ma conosco la risposta purtroppo.

Anonimo ha detto...

Sono un imprenditore del settore delle costruzioni, serramenti e facciate continue (le vetrate dei palazzi a specchio). Credo di avere una vista privilegiata sulla situazione economica globale inquanto vedo tasto ed interloquisco con tutta la società (clienti privati, enti pubblici, multinazionali fornitrici di materie prime, aziende edili grandi e piccole, poiccoli fornitori, artigiani, progettisti)
sono di Trento, zona reputata ricca. Premetto che la mia situazione e molto fortunata: la mia azienda è sinonimo di qualità e finora ho potuto selezionare i clienti. Tuttavia in 12 mesi sono passato da 15 dipendenti + 6 montatori esterni a 5 dipendenti e 1,5 montatori esterni. Non ho grosse spese fisse o leasing, non sono obbligato a lavorare e così ho un pò mollato in attesa di tempi migliori. Tuttavia la situazione generale è drammatica, le aziende che non pagano sono ormai la regola, le ingiuzioni di pagamento qua girano come le minicambiali degli anni 70, e molte aziende visto i leasing in atto a buon mercato grazie al credito facile sono obbligate a tenere botta e lavorare sottocosto, pur di pagare un pò le spese! alcune multinazionali ultimamente ti cercano per cercare di avere ordinidi quantitativi ridicoli. I margini per tutti sono al minimo! solo a titolo d'esempio nel prezziario della Provincia di Tn, consultabile online, su cui si basano i prezzia base d'asta per la nns minirepubblica.. le opere edilizie sono prezzate su base dei costi presunti con un +12 di spese generali ed il 10% di utile! che poi diventa il 5% dopo le tasse. Attualmente gli appalti vanno in ribasso dal 20 al 40%!!!! notare poi che lo studio di settore del mio comparto mi impone per non essere considerato evasore un utile del 15%!!! quindi per il pubblico devo lavorare al 10% di utile e pagare le tasse sul 15%!! (quante aziende taroccano i bilanci, pagando un pizzo allo stato per evitare il controllo?) Sempre da tale prezziario, che ormai è diventato la bibbia delle aziende di costruzione una squadra di 2 operai specializzati mi viene pagata 17/ora euro per l'operaio e 23/ora il caposquadra.. per chi non è pratico faccioi conti "della serva" dei miei costi: 15 euro retribuzione + attrezzatura compreso furgone e sicurezza 2 euro, pasto/trasferta 1 euro, malattie premi rischi 1 euro, coordinazione di un tecnico + tempi morti 1 euro = 20 euro. ed ho fatto i conti notevolmente per difetto!! e capite anche come mai molte aziende decidano di essere criminali per quanto riguarda sicurezza e lavoro in nero!!quindi la mia azienda manda in giro i lavoratori gratis!!! è ovvio che le aziende hanno il fiato corto, e stanno scoppiando... è da 4-5 anni che le si sta impoverendo via via... ed il governo mi dice che essendoci crisi dovrei investire in nuove tecnologie? personalmente, e non è una battuta, guadagnerei mooolto di più chiudendo tutto, affittare al primo idiota che ci casca ancora nel miraggio dell'imprenditore, e investire il mio patrimonio con l'aiuto del nostro eroe... infatti lo farò! la mia previsione è tetra, mi dispiace che molte persone, lavoratori onesti affabulati da confinsustria o dai partiti in questa crisi a forza di voler resistere si troveranno i patrimoni polverizzati! scusate lo stile un pò confusionario... ma sto lavorando ed ho scritto tutto a piccoli pezzi.

se per caso interessa qualche aspetto particolare, si faccia riferimento a qs mia in qualche editoriale futuro

Anonimo ha detto...

fabrizio da torino: ho un negozio di abbigliamento e devo ammettere che la percezione della crisi ancora non c'è,il natale è andato bene i saldi ottimi nelle prime settimane.La visibilita per il 2009 è molto scarsa e credo che il contenimento dei costi possa essere una buona mossa per contrastare la crisi che arrivera'(io ridurro di un 30-35% gli ordini diacquisto merce e tentero di avere meno magazzino possibile ,diversamente cedero a un possibile compratore Francamente sono molto preoccupato e il vedere le strade piu vuote è effettivamente una situazione nuova e che proccupa.Aspettero di vedere che succede a marzo per avere un quadro migliore della situazione.
Concordo . +blog e siti indipendenti zero televisione e giornali
ciao paolo:ti abbraccio
fabri

Anonimo ha detto...

sono di nuovo l'imprenditore trentino.. nel mio commento autocentrato mancavano alcune considerazioni:

a) vedo le persone che sono dipendenti un pò smarrite, ma non hanno capito ancora cosa sta succedendo, pensano che la crisi li toccherà ma alla fine in modo relativo. dei miei 9 vicini di casa 4 sono dipendenti pubblici 1 è pensionato 2 sono in cig 1 è autonomo.

b) riguardo al fatto di essere in autostrada e pensare di avere l'orologio sbagliato mi è successo 3 volte in dicembre di cui la prima mi sono fermato all'autogrill perchè pensavo che cellulare e orologio dell'auto fossero sballati assieme.

c) a22, l'autobrennero ha segnato nel 3° trimestre -17% di pedaggi e -22% rifornimenti

d) alcuni fornitori richiedono il pagamento anticipato

e) spesso quando vado nel sipermarket di fiducia da 3-4 mesi riesco a parcheggiare davanti all'entrata, prima era molto raro.

f) nonostante tutto vedo nei carrelli degli altri una marea di cazzate... 4salti in padella acque minerali... vedo meno olio extravergine e vedo pochi succhi di frutta, meno prosciutto crudo pero un sacco di cene pronte egualmente costose

un saluto a tutti e un grazie di cuore a te Paolo

Anonimo ha detto...

Ma per quanto riguarda i contanti l'euro non resta una moneta forte?
marco

ivan ha detto...

Ciao Paolo
io lavoro per uno spedizioniere aereo americano. I nostri responsabili avevano deciso a fine dicembre di lasciare a casa i nostri 4 colleghi precari perchè le previsioni dicevano che gennaio sarebbe stato pessimo.Di fatto nel mio reparto (export)i volumi di merce non sono bassi considerando che a gennaio abbiamo sempre una forte contrazione così come ad agosto.Il nostro responsabile ieri sera asseriva che comunque ci sono gli stessi volumi di agosto, ma noi abbiamo verificato e i volumi addirittura maggiori rispetto alla standard di gennaio.Perciò finora la crisi qui si stà vedendo solo sotto il profilo del taglio di personale.Da ultimo, parlando con il mio vicino di casa che lavora nella mia stessa azienda ma nel reparto import, dice che da loro c'è molto lavoro.Ti aggiorno nel momento in cui cambierà la situazione.Ciao.

Anonimo ha detto...

Per quanto mi riguarda posso dire che il gruppo per cui lavoro stà soffrendo pesantemente il crollo delle vendite sulle vetture nuove di fascia medio-medio alta ed alta, per contro il lavoro nei reparti assistenza è aumentato a dismisura.
edoardo

Anonimo ha detto...

Non so se sia un caso o una mia suggestione...ma negli ultimi 2 mesi sto notando che in tutti i ristoranti in cui ho cenato è sempre un pò freddo..cioè il riscaldamento mi sembra spento davvero, cosa che non mi è mai successa..l'ho detto fatto notare hai miei commensali, che sono sempre gli stessi, è a parte un sorriso fanno spallucce...
ma diversi non si sono nemmeno resi conto che non hanno osato togliere il cappotto.
Ripeto, sarò paranoico ma a 30 anni ne ho passati di inverni nei ristoranti!

Marcello

Anonimo ha detto...

RV dice:
"Io avrei un immobile da mettere a garanzia, ma le banche non lo vogliono; un banchiere (o meglio, un bancario) mi ha detto testualmente: noi non siamo un immobiliare, i miei capi mi hanno imposto di non fare più operazioni a lungo termine di questo tipo."

Io gli risponderei che però, finchè gli immobili salivano, li accettavano come garanzia, eccome se li accettavano!
Poi gli chiederei perchè, se non sono un'immobiliare, tengono a libri gli immobili ai prezzi di acquisto e non al mark to market?
Prova a chiederglielo, vedrai che diventa tutto rosso e balbetta: "beh, vede... hanno fatto una legge che fino al 31.12... possiamo..."
In bocca al lupo RV! e a tutti gli altri.
Saluti.
RedLizard

Anonimo ha detto...

Sono un agente immobiliare opero su Milano e in una zona turistica. Credo che a parte chi legge i blog come questo e pochi altri la gente non abbia ancora capito la gravità dela situazione. Comunque per dare una testimonianza, il lavoro è praticamente fermo, arrivano pochissime telefonate ed email, negli annunci immobiliari vedi sempre gli stessi immobili, (che ovviamente non si riescono a vendere) ma nonostante tutto i prezzi non calano di un euro. Dall'altra parte, però, sono stato a sciare a Natale, e non avevo mai visto così tanta gente in vita mia (sono 22 anni che vado nella stessa località) addirittura un giorno la polizia locale ha chiuso la strada per impedire l'accesso alle auto: non c'era più neanche un buco dove metterle.

gino ha detto...

Caro Redlizard.
Purtroppo è incappato in una banca che è ben gestita. Io ragionerei allo stesso modo e in questo momento di un immobile a garanzia non saprei che farmene.
E' triste dirlo ma è così: almeno nella mia zona (Pordenone) il mercato immobiliare è completamente bloccato specie nel settore degli immobili commerciali, artigianali o industriali.

paolo m ha detto...

con i risparmi ho chiuso il mutuo e pagata la casa circa 11 anni prima anche perchè non si sa mai ,chi non ha soldi ha problemi chi li ha ha problemi bè mal comune mezzo gaudio

Anonimo ha detto...

Messaggio rivolto al Dott. Barrai ed a tutti i lettori del blog:

e se pensassimo di unirci e di trasferire le nostre famiglie tutte insieme all'estero?

L'unione fa la forza (prima che sia troppo tardi).

pensateci!!

Anonimo ha detto...

Ma di cosa vi preoccupate, fate tutti una srl, e poi come l'Alitalia andiamo dal governo e gli diciamo che per salvare l'Italianità delle nostre aziende dobbiamo accollare i nostri debiti allo stato e tenerci l'azienda, altrimenti dobbiamo fallire. SEMPLICE, è quello che hanno fatto quei maiali al governo.
Un consiglio per tutti, cercate di resistere, ma non giocatevi la casa e i vostri risparmi, fanculo, se questo vogliono, questo avranno.