STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


RISCHIO BANCAROTTA DELL'ITALIA - PAROLA DI SACCONI!!! SIETE PRONTI PER PERDERE TUTTI I VOSTRI RISPARMI??


Tremonti, allarme per i titoli di Stato
E Sacconi: "Rischio bancarotta"

Tremonti preoccupato per il mercato finanziario e per i titoli di Stato. E il ministro Sacconi alza il livello dell'allarme parlando di un rischio bancarotta per il Paese, certo "non probabile, ma non impossibile".

Non è tanto il patto di stabilità, dunque, a preoccupare il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ma il mercato finanziario. La politica economica italiana deve essere dettata dalla ''prudenza'' perché ''il nostro Paese ha il terzo debito pubblico del mondo e questo debito sarà in competizione con le emissioni crescenti fatti da altri Paesi a sostegno delle ricapitalizzazioni bancarie''.

Per mantenere la credibilità sul mercato finanziario, avverte dunque il ministro dell'Economia, "l'impegno, non dico del governo, ma della Repubblica italiana è di non aumentare il debito".

Considerazioni preoccupanti, che si traducono in allarme con le affermazioni del ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Nello spiegare che non esistono dissidi con il suo collega all'Economia, Sacconi aggiunge di essere anche lui "preoccupato per il rischio di default del Paese. E c'è - ha proseguito - qualcosa di peggiore della recessione che è la bancarotta dello Stato, una ipotesi improbabile ma comunque possibile".

Sacconi, nel corso del suo intervento, ha inoltre sottolineato come "non possiamo permetterci neanche lontanamente che vada deserta un'asta pubblica di titoli di Stato. Ci sarebbe una carenza di liquidità per pagare pensione e stipendi e faremmo come l'Argentina".
(3 dicembre 2008)


Mercato Libero da 12 mesi vi ha consigliato di spostare i capitali fuori dall'Italia (in maniera regolare). Siamo stati accusati di SCIACALLAGGIO, CATASTROFISMO, STUPIDITA'

ANCHE IERI, RACCONTANDOVI DEL COLERA....CI HANNO INSULTATO...

OGGI SACCONI CI DICE CHE IL COLERA DEI TUOI RISPARMI E' DIETRO L'ANGOLO.

Tu hai il vaccino? Noi si!!! Prova a contattare il nostro ufficio di consulenza INDIPENDENTE DALLE BANCHE E DAL SISTEMA. invia una mail mercatiliberi@gmail.com
o telefona 02.26005366.

Vi ricordo che saremo a Torino il 10 Dicembre (leggete il programma che è indicato sul lato destro del sito)!!! Sarà un'occasione per conoscerci e per capire dove potranno finire i nostri risparmi.
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14 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che vuol dire spostare i capitali fuori dall'italia, comprare bund che rendono il 3% scadenza 2010 e costano 103? andiamo bene...

Anonimo ha detto...

spero almeno che la scadenza di fine marzo 2009 sia rimborsata ... poi giuro che non ne faccio più perchè tanto non rendono niente.

Anonimo ha detto...

Ma come ho letto proprio ora una smentita di Sacconi che dice che non c'è nessun pericolo di bancarotta, o ci stanno prendendo per i fondelli o non so NON CI SI CAPISCE PIU' NULLA!

Anonimo ha detto...

L'articolo prosegue cosí:
La reazione del Pd non si è fatta attendere: "Quanto affermato dal ministro Sacconi è segno di assoluta irresponsabilità: manifestare preoccupazione per un rischio di default per il nostro paese è di una gravità inaudita", afferma Michele Ventura, ministro dell'attuazione del programma nel governo ombra del Pd, che attacca: "un allarme di bancarotta dello stato può avere infatti pesanti ripercussioni proprio sulla questione della fiducia che invece il governo dovrebbe trasmettere al paese e ai mercati internazionali".

"Per fortuna che per il governo i pessimisti eravamo noi. Se l'ottimismo invece è quello del ministro Sacconi, allora c'è poco da stare allegri" gli fa eco Andrea Orlando, portavoce del Pd.

Quindi di default NON si puó e non si deve parlare.
Punto.
Sicuramente é colpa di Berlusconi.. anzi no, della CAI.

Anonimo ha detto...

Sig. Presidente Consiglio dei Ministri On. Silvio BERLUSCONI
Sig. Ministro del Tesoro Giulio TREMONTI
p.c. Sig. Ministro allo Sviluppo Economico

Oggetto: ristoro dei risparmiatori traditi.

La sfiducia dei risparmiatori italiano nei confronti della finanza, delle banche e del mondo politico italiano è massima. Alle gravissime crisi : Parmalat, Cirio,Bond Argentina ecc non sono seguiti, ad oggi, reali volontà di ristoro .
Anche per questo i cittadini tengono i soldi sotto il materasso ( non gli impiegano per far girare il meccanismo produttivo), bloccando la potenzialità espansiva del paese.
In Italia la crisi sta mordendo da parecchio tempo perché il clima di sfiducia è stato seminato.
Prestare soldi dello Stato alle imprese, con un sistema a pioggia, è deleterio per il paese.
La crisi nasce, anche, dalla fantasia finanziaria messa in atto dalle banche e ,soprattutto, da un calo vistosissimo del consumo per una maggior insicurezza delle persone (il 25% della popolazione teme la recessione più di una guerra) e tante volte per indisponibilità di denaro. Forse, il governo dovrebbe concentrarsi , preminentemente, su quest’ ultimo punto.
Gli imprenditori italiani, troppo spesso, si sono distinti nell’ utilizzare i loro guadagni su attività speculative (mattone,terreni, mercati esteri ecc) lasciando che le loro aziende divenissero obsolete dal punto di vista produttivo.
Lo Stato non può indebitarsi, ulteriormente, per aiutare tali imprenditori, o imprese manifatturiere che hanno fatto il proprio tempo; calzatura e tessile, che verrebbero spazzati via in un mese se non ci fossero le importazioni a numero chiuso per la Cina.

Gli aiuti dello Stato dovrebbe essere nell’indirizzare gli imprenditori verso le produzioni del futuro:
• auto a metano + idrogeno (le automobili già in uso possono utilizzare tale miscela, mancano distributori e l'idrogeno);
• costruzione di centrali ad idrogeno (a Marghera la prima verrà ultimata nel 2009) ;
• anticipare l’eliminazione del polietilene per i sacchetti, ed utilizzare al suo posto del mater-by (derivato da amidi naturali).
• utilizzo del solare per la produzione di acqua calda e di energia elettrica ecc
Abitazioni
Nell’ultimo quinquennio ne sono state costruite in eccedenza, l’edilizia si deve concentrare nei prossimi anni al recupero e al miglioramento energetico dell’esistente. La diminuzione in atto dei prezzi per le diminuite compravendite e il calo dei tassi dei mutui prossimi venturi daranno la possibilità di acquisto alle giovani coppie.
Infrastrutture
Le Ferrovie dello Stato dispongono di 17-mila km di strada ferrata e le merci vengono trasportate per la quasi totalità su camion. Sarebbe opportuno girare una grossa fetta di trasporto merci sulla ferrata, decongestionando strade e autostrade. Nazionalizzare le autostrade non sarebbe un’idea da scartare:
• Rientrano i soldi nelle tasche degli imprenditori
• Lo Stato può eliminare i balzelli , decongestionando di fatto le strade comunali, provinciali e regionali
• Minore smog nei centri abitati
Gli introiti dovrebbero essere garantiti da un’accisa sui carburanti

Aiutare le imprese, quando vanno a finanziare autostrade (in project financing.) a pedaggio, centri commerciali ecc, non ha senso. Più logico diminuire le tasse ai salariati e agli stipendiati e ristorare i risparmiatori truffati che aspettano ormai da tanti anni .
La crisi produttiva del paese si risolverà quando
• le imprese impiegheranno i loro guadagni nell'ammodernamento delle proprie industrie, chiudendo quelle non competitive e assumendo dei rischi aprendo le nuove che hanno futuro;

• mettendo dei soldi nei portafogli degli italiani: consentendo il recupero del fiscal drag o concedendo un'ulteriore detrazione di 20 euro mensili per spese di produzione. Detrazioni che debbono essere giustificate con l’esibizione di fatture o scontrini fiscali ; quello che esce per le detrazioni rientra per la minor evasione ;

• Eliminare i derivati dal sistema finanziario.

Gli interventi statali, spesso dissanguano le casse degli Stati e sono destinati a mettere in discussione anche la credibilità degli stessi titoli pubblici. Cosa che sta puntualmente avvenendo sul mercato italiano (vedi spred con i bund tedeschi).


Una veloce distribuzione dei fondi dormienti tra i risparmiatori traditi darebbe parecchio ossigeno al sistema.

Resto in attesa di un vs. cortese riscontro, sull'ultimo capoverso.
distintamente

per i risparmiatori bond argentina

Anonimo ha detto...

cmq ragazzi non gettiamo panico sui itoli di stato altrimenti salto tutto.
Stiamo clami.

Anonimo ha detto...

Basta un piccolo calcolo, semplice semplice; se dicono che va bene...sicuramente in realta' va male, se dicono che va male allora...va malissimoooo!!!

Fabius ha detto...

Gent.le Dott. Barrai, non riesco a capire una cosa che ormai mi gira in testa da molto tempo.
La domanda è: qual'è la differenza fra portare i soldi all'estero e metterli in cassaforte a casa ? Cioè se io li lascio in cassaforte e poi da un giorno con l'altro fanno, diciamo questo "euro 2" per l'Italia con valore dimezzato, come fanno a sapere quali euro sono italiani a quali del resto dell'Europa visto che sono identici ? Se invece li deposito in un conto all'estero perchè dovrebbero essere più protetti che tenerli in Italia ?
Spero di non fare una figuraccia con questi quesiti, ma davvero non capisco come risolvere il rebus.
Grazie

Fabio

ML ha detto...

se le obbligazioni non rendono più nulla....vi consiglio di non comprarle. Meglio oro, contante e terreni. Magari qualche azione. Via dal debito pubblico!

ML ha detto...

non gettare il seme della paura ???

certo, basta non aver le obbligazioni italiane!!!

fino a che siamo in pochi a saperlo...va bene....altrimenti se lo sanno tutti son dolori.

Anonimo ha detto...

Ma a noi il default non capiterà mai!
Primo, perchè il nostro debito, al contrario dell'Argentina, è soprattutto interno.
Secondo, perchè abbiamo una massa di denaro, diciamo così, nascosto (lavoro nero, mafia, camorra, ecc.)che da solo vale probabilmente più del 10% del PIL e che costantemente sostiene il nostro fabbisogno finanziario ed economico.
Terzo, nessun paese europeo ha interesse a buttarci fuori per tutta una serie di motivi. Uno per tutti: le nostre aziende farebbero festa grazie alla possibilità di vendere con il 50% di sconto in tutto il mondo! Se ci buttassero davvero fuori, il giorno dopo comprerei a man bassa azioni delle nostre aziende!
Da sei mesi ho tutto in Bund tedeschi, ma tra un pò di tempo li girerò sui CCT.
Emma

Anonimo ha detto...

Emma, dici bene. e anche altri hanno ragione. tutti hanno ragione.
Ma più di tutti Giorgio Gaber:
TUTTO è FALSO ,IL FALSO è TUTTO.

Quello che succederà soorprenderà tutti.
Roberto

Anch'io ho ragione: Bund comprato 97 venduto ieri 105. Paolo ti ho anticipato!!

Anonimo ha detto...

Emma è convinta che da noi non possa succedere? se qualceh mese fà qualcuno avesse parlato di fallimento di colossi bancari come quelli falliti sarebbe stato preso per pazzo e allarmista; ora si parla di default di Stati , è così sicura che non possa succedere ? o forse quando i telegiornali diranno che è possibile cambierà idea?

Anonimo ha detto...

Ora anche Jp Morgan ufficializza che siamo tra i paesi più a rischio. Dopo Grecia e Irlanda però... Leggete qui

http://www.sconfini.eu/Economia/jp-morgan-litalia-e-la-piu-esposta-al-rischio-bancarotta-dopo-grecia-e-irlanda.html