BALTIC INDEX E PORTI GRECI
Il prezzo dei noli per il traporto delle merci e del petrolio continua a scendere.
Un buon indicatore del costo dei noli è il baltic Index.
Tale indice è crollato del 93%.
A IERI, PER UN ARMATORE ERA MEGLIO TENERE LE NAVI FERME IN PORTO. Il costo di farle viaggiere superava il costo di tenerle ferme.
E' ovvio che tale situazione NON potrà durare.
Se i trasporti si rallentano....le merci non vengono trasportate. I magazzini si svuotano (anche se lentamente).
Il giorno in cui mancano le merci....I PREZZI RICOMINCERANNO A SALIRE (sia delle materie prime che dei noli)
Nel frattempo le navi saranno diminuite e quindi i prezzi saliranno più rapidamente.
Il mercato riprenderà e solo gli armatori sani (con poco debito) rimarranno e riusciranno ad aumentare le quote di mercato e quindi i profitti.
A quel punto I PORTI SARANNO ESSENZIALI!!!
E' notizia di questa settimana che LA CINA (SEMPRE LEI) ha preso in concessione i due porti principali della Grecia, Il Pireo (atene) e Salonicco.
E' evidente che questa scelta E' DESTINATA A PESARE MOLTISSIMO sull'industria portuale Italiana.
La Cina, fra Italia e Grecia, ha scelto la grecia. I porti Italiani sono destinati a subire un lento e continuo declino, quelli greci vivranno, si svilupperanno, creeranno posti di lavoro.
L'Italia anche qui (come in tante e tante partite) ha perso una partita importantissima.
BALTIC INDEX E PORTI GRECI
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4 commenti:
Riflessioni azeccatissime :
I Cinesi Hutchison Whampoa
http://www.key4biz.it/Profili_societari/2006/11/Hutchison_Whampoa.html
quelli della telefonia 3 italia soono un IMPERO
GENOVA il porto più importante d'Italia ha appena fatto un accordo di scambio azioni CON IL 40% tra le parti
PSA del voltri terminal europe (maggioranza CINESE)
e
SECH http://www.sech.it/web/ita/home.jsp terminal operante nel South East
Il gruppo Hutchison Whampoa ha confermato che la controllata Hutchison Port Holdings, la prima società terminalistica privata del mondo che gestisce 39 porti in 19 Paesi, ha ceduto parte delle sue quote nelle due principali società terminalistiche di Hong Kong a PSA International (quest'ultima controlla 18 porti in 11 Paesi) tramite PortCapital, una holding controllata dalla società di Singapore. (Il Secolo XIX; 15/06/2005)
INSOMMA QLCHE BARLUME DI SPERANZA C'È ANCORA SOTTA LA LANTERNA
Secondo me sarebbe meglio fare a meno di investimenti cinesi, e per di più in un settore così strategico ! ! !
Seguo anch'io questo indice e sembra che sia pronto per ripartire
http://investmenttools.com/futures/bdi_baltic_dry_index.htm
Beh, noi abbiamo sempre i porti di Lampedusa e Mazara del Vallo, anche lì approdano un sacco di navi...
RL
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