STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


1090 MILIARDI DELLE VECCHIE LIRE!!! PROFUMO DI VERGOGNA!!!


















Sono 551 i milioni di profitto netto che la Banca Unicredito ha fatto nel solo terzo trimestre!!!

VERGOGNA!!!

Leggendo bene...ci si accorge che la cancellazione del mark to market ha permesso di non segnalare delle ingentissime perdite.

VERGOGNA!!!

La divisione investment banking ha segnalato una perdita di ioltre 500 milioni ma avrebbe dovuto essere molto di più.

VERGOGNA!!!

I proventi che arrivavano dal risparmio gestito sono letteralmente crollati (segno che la gente ha finalmente capito che certi prodotti ingrassavano solo i proventi della banca e che sono meglio ETF e i BOT).
Unicredito ha visto crescere del 15% i proventi da interessi. Segno che è riuscito a far pesare sui mutui e sulle aziende debitrici un maggior spread sui tassi. In un momento di crisi...Unicredito guadagna alle spalle di chi è in difficoltà.

VERGOGNA!!!

E poi ognuno di noi pensa di avere l'AMICO CHE E' DIRETTORE DI FILIALE....
Bell'amico...bell'amico........

VERGOGNA!!!

Nulla si dice a riguardo del patrimonio di Unicredito, pesanti svalutazioni sul patrimonio detenuto in Europa dell'est non sono state considerate. (pensate al solo valore a cui sono iscritte a bilancio le filiali polacche, austriache, tedesche..ecc ecc.....solo da quelle svalutazioni ci sarebbe da inorridire).

VERGOGNA!!!

Non parliamo poi del valore della singola filiale in Italia, oramai non valgono più di 3 milioni di euro.....pensate che le valutazioni erano arrivate a 9 milioni per sportello....

VERGOGNA!!!

E non parliamo dell'aumento dei crediti incagliati...uno su tutti? i crediti verso lo speculatore di borsa Zalesky. Crediti ogni giorno più a rischio.
Mi domando chi è il credit officer che non ha evidenziato al management il problema già alcuni mesi fa (lo stesso Mercato libero aveva avvisato da oltre 1 anno di possibili problemi e rischi). Tale credit officer o è un incompetente (e allora vorremmo saperlo....per capire come mai è stato messo lì, e da chi) oppure aveva segnalato con delle mail interne il problema al top management. E allora ci domandiamo perchè non sono intervenuti prima, visto che si trattava di finanziamenti per operazioni speculative (e non industriali) e che vi erano evidenti segni di cedimento dell'economia e quindi delle quotazioni dei titoli che garantivano i finanziamenti stessi.

VERGOGNA!!!

Ma lo scandalo arriva dal fatto che lo stato sta per aiutare questa e altre banche con soldi pubblici.....Mentre queste banche registrano ancora 551 milioni di utili in un singolo trimestre!!!

VERGOGNA!!!

Ci sono poi le Fondazioni (proprietarie di una parte cospicua della banca e di tanta liquidità) che potrebbero, senza intaccare il denaro pubblico, varare un maxi aumento di capitale a 0,80 euro, ricapitalizzando la banca con 30 miliardi di denaro fresco.Perchè questo non succede?

VERGOGNA!!!

Lo chiedo in primis a TREMONTI E A TUTTI COLORO CHE AL GOVERNO STANNO PENSANDO DI USARE IL DENARO PUBBLICO PER SALVARE DELLE BANCHE CHE ANCORA PRODUCONO UTILI CONTABILI.

O LA CONTABILITA' E' FALSATA???

comunque la vogliamo mettere.........VERGOGNA!!!
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10 commenti:

Anonimo ha detto...

L'aiuto governativo alle banche. Cose dell'altro mondo!!

Anonimo ha detto...

torneremmo ad arare i campi con dei buoi....ma non sarebbe meglio lasciare fallire tutte le banche?

Anonimo ha detto...

scusate, ma a quali aiuti di Stato state facendo riferimento? Non mi risulta che il governo abbia stanziato alcunchè fino ad ora. E ovviamente ancor di meno sarebbero comprensibili aiuti a fronte di utili operativi (oltre che superflui). Mi risulta che almeno le due maggiori banche (SPI e UCI)non abbiano chiesto nulla allo Stato e, gelose della propria indipendenza, abbiano fatto fronte alle difficoltà con risorse interne, UCI con aumento di capitale. Altre banche non so. Inoltre è di questi giorni la comunicazione al mercato che UCI stanzia plafond di 5 miliardi per nuovi affidamenti alle PMI: oltre all'innegabile valore mediatico dell'annuncio, mi parrebbe strana una uscita in pompa magna se poi i fondi non ci fossero. Un segnale rassicurante e di solidità quindi?

Anonimo ha detto...

Che Profumo si stia portando avanti con il lavoro ?

(ANSA) - ROMA, 7 NOV - L'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, e' stato nominato presidente della Federazione Bancaria Europea (Fbe). Profumo assumera' l'incarico dal primo gennaio 2009.

Anonimo ha detto...

BANCHE Un trimestre nel nome degli Ias


I veri protagonisti delle trimestrali delle banche italiane si stanno rivelando i nuovi principi contabili IAS 39. La possibilità di non adeguare al valore di mercato gli strumenti finanziari in portafoglio ha permesso a Intesa (ISP.MI) e Unicredit (UCG.MI) di attenuare, almeno a bilancio, l'impatto della crisi finanziaria. Una facoltà di cui non tutte le banche si sono avvalse: per esempio l'hanno trascurata Popolare di Milano (PMI.MI) e Ubi (UBI.MI).

La norma di modifica dei principi contabili approvata dall'Unione Europea prevede l'obbligo per le società che decidono di ricorrervi, di comunicare il reale impatto a bilancio della riclassificazione contabile. Vediamo nel dettaglio come sarebbero stati i dati di Intesa e Unicredit se avessero adeguato al valore di mercato tutti gli strumenti finanziari (azioni, bond, certificati, eccetera) in portafoglio.

Intesa SanPaolo. La banca guidata da Corrado Passera ha comunicato un utile netto trimestrale di 673 milioni di euro da 1,46 miliardi del 2007. L'utile lordo è sceso a 1,432 miliardi (-26%) e il risultato operativo si è assestato a 2,226 miliardi (-4,1%). Intesa, sulla base dei prezzi al primo luglio 2008, ha effettuato una riclassificazione di attività finanziarie da negoziazione per circa 4,2 miliardi di euro. Senza questa modifica contabile, Intesa avrebbe registrato un impatto negativo dell'attività di negoziazione per 141 milioni di euro, con la conseguenza che il risultato da trading sarebbe stato ben inferiore ai 329 milioni annunciati.

Altri 212 milioni di impatto negativo sull'utile lordo annunciato (1,432 miliardi) si sarebbe verificato senza la riclassificazione di 6 miliardi di attività disponibili alla vendita.

Unicredit. L'istituto di Piazza Cordusio ha annunciato questa mattina i dati trimestrali, che si sono chiusi con un utile netto di 551 milioni di euro, in calo del 54,2% rispetto allo stesso periodo 2007, un margine di intermediazione di 6,746 miliardi (-1,5%), un risultato operativo di 2,589 miliardi (-8%) e un utile lordo di 1,116 miliardi, in flessione del 46,7%. Risultati migliori delle attese degli analisti, ma anche qui l'escamotage contabile è rilevante. L'impatto positivo a livello di utile lordo, infatti, è stato pari a 856 milioni di euro: "Senza questo intervento ? spiega l'analista di una sim milanese ? Unicredit avrebbe chiuso il trimestre con un risultato netto in rosso per circa 90 milioni di euro".

Diversa, invece, la scelta della PopolarediMilano (PMI.MI) e di Ubi (UBI.MI), che hanno deciso di non ricorrere alla riclassificazione degli asset. La banca guidata da Roberto Mazzotta ha chiuso il terzo trimestre 2008 con un utile netto di 15,8 milioni di euro, in calo del 76,4% sul 2007. A incidere sul risultato netto è stata la perdita da trading, pari a 11 milioni di euro, contro attese di un utile superiore ai 20 milioni di euro. Ubi, invece, ha registrato un utile netto nel trimestre di 100 milioni di euro (-38,6%), penalizzata per circa 67 milioni di euro da perdite da trading.

Anonimo ha detto...

Mi scusi signor Barrai, potrebbe quantificare, almeno a spanne (tanto per avere un' idea) quante sarebbero state le perdite non contabilizzate attraverso la mancata applicazione del mark to market? Escludendo i valori delle filiali perchè adesso valgono poco ma quando la crisi sarà superata il loro valore ripenderà pertanto non c'è una vera perdita durevole di valore che imponga una svalutazione su questi assetts! Il fatto che Unicredit produca utili operativi non centra niente con il fabbisogno di capitale e la necessità di rimborsare un grande ammontare di obbligazioni in scadenza senza poter fare dismissioni a prezzi decenti e finanziarsi a medio-lungo termini a prezzi accettabili: è nell' interesse del paese che Unicredit finanzi le imprese, soprattutto quelle medio-piccole...ecco perchè non trovo scandaloro una emissione obbligazionaria rivolta allo stato! Non sono soldi buttati nel cestino tipo Alitalia, sono fondi su cui lo stato percepisce interessi più alti di quelli che deve pagare per finanziarsi! Lo stato ci guadagna perchè il margine da interessi è positivo e perchè cosi facendo supporta l' economia.Sarebbe invece scandaloso l' acuisto di assetts tossici ma anche gli Usa hanno abbandonato questo programma e da noi non è in agenda. Mi dica se mi sto sbagliando. Da ultimo vorrei chiederle se a suo avviso la crisi dell' economia reale terminerà a fine 2009 o se è destinata a prolungarsi!? Arrivederci e grazie Luca Salvarani, Mantova.

ML ha detto...

Per salvare Unicredito se si svalutassero TUTTE le poste si parla di 150/250 miliardi di Euro.

Ma questo non lo confermerà mai nessuno.

Se invece si pensa che molte delle attività della banca andranno a buon fine....allora bastano 6 miliardi.

Tutto dipende da come andrà l'economia nei prossimi mesi.

Anonimo ha detto...

Ne hai dimenticata una: il giochino pubblicato da voi o da iceberg, non ricordo, che le banche fanno con UK e Lussemburgo x tagliare le tasse. (articolo di qualche giorno fa, che andrebbe riproposto, era molto interessante)
VERGOGNA!!!
RL

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta tempestiva. Cmq se le sue stime fossero verosimili la banca sarebbe tecnicamente fallita e le azioni dovrebbero valere zero! Io non dispongo delle sue informazioni e delle sue conoscenze tecniche ma mi paiono cifre allucinanti, esagerate! Forse sto veramente sottostimando l' entità della crisi! Grazie e arrivederci Luca Salvarani.

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, e la tua scommessa su Unicredit? Pensi sia ancora fattibile?
Buon lavoro