STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


COSA SI DEVE FARE PER EVITARE LA GRANDE DEPRESSIONE?


In queste settimane le banche non si fidano più fra di loro, i mercati azionari non si fidano più dei regulators (in questa settimana tutti i tentativi di ristabilire l'ordine sui mercati hanno avuto effetto contrario).

Gli unici che ancora si fidano delle banche e dei mercati sono i cittadini.
In Italia poi, invece di spiegare in dettaglio la reale situazione i politici chiedono ai cittadini di fidarsi.... che tutto andrà per il meglio...
Sono i cittadini così stupidi da crederci?

Forse coloro che leggono i giornali italiani e coloro che guardano Canale5....ma non
gli altri che si informano e capiscono che la situazione è gravissima.

COSA SI DOVREBBE FARE PER EVITARE IL DISASTRO TOTALE SUI MERCATI:
-In Europa devono essere tagliati i tassi di 150 basis point in poco tempo.
-In America altro taglio di 0,5%
-Tutti i depositi bancari devono essere garantiti dagli stati per evitare la corsa agli sportelli

-BISOGNA SEPARARE LE MELE MARCE DALLE MELE BUONE.Le banche insolventi devono essere chiuse. Le banche solide devono essere salvate, altrimenti RISCHIANO DI MARCIRE CON LE PRIME.

I GOVERNI NON devono COMPRARE assets maleodoranti NE devono ACQUISTARE azioni privilegiate.
I soldi pubblici devono essere usati per comprare le azioni delle banche, NAZIONALIZZANDOLE (ovvero l'opposto di ciò che dice il governo)

-I titoli azionari dovranno poi essere distribuiti ai cittadini

-Si deve offrire liquidità alle aziende (piccole e medie)

In aggiunta a questo occorre anche un forte stimolo fiscale per evitare il crollo dell'economia e dei consumi. Il governo deve lanciare nuovi progetti infrastrutturali....ovvero : spendere spendere spendere.

Il debito americano nei prossimi anni dovrà triplicare. La domanda è : Ma chi finanzierà tutto questo negli USA??? Questo è un bel problema, forse i
cinesi?

Ma se una soluzione verrà trovata all'estero...In Italia? Molte di queste cose che sono difficili da realizzare per gli Stati Uniti, diventano impossibili per lItalia, non avendo fondi.

Sento odore di aumento delle tasse, allungamento età pensionabile, diminuzione pensioni, tagli pesanti alla spesa pubblica, patrimoniale sulla ricchezza.

Mercato Libero stima che siano necesari 100 miliardi di euro per evitare che la la sola recessione ci faccia uscire dai parametri di Mastricht.
Per il salvataggio delle banche in Italia occorreranno 200 -300 miliardi.Il piano del governo tedesco per salvare le banche costera'secondo fonti governative riportate da Handelsblatt fra 300 e 400 miliardi. Quindi...in Italia...

Provare a dividere questa cifra per il numero di italiani. Ma ricordate che i benestanti saranno i più colpiti.

Altro che blocco dei consumi .......forse è meglio consumare e goderci i soldi prima che qualcuno ci rapini!!! Io quasi quasi mi gioco i miei risprmi al casinò, faccio una vacanza e organizzo feste....!!!


Ecco cosa potrebbe accadere.

- Disoccupazione a livelli record. Milioni di persone del mondo predereanno il lavoro.

- Immobiliare: i prezzi scenderanno di almeno un 30% in Italia dai prezzi attuali, specie nelle città di vacanze (Portofino, Cortina, Cerinia, Coumayeur, ecc ecc)

- Prezzi in generale continueranno a scendere

- Consumi crolleranno

- Tassi in Germania e di ciò che resterà dell'Europa scenderanno a 0.

- La recessione non sarà a U ma a L. La durata di questa crisi sarà molto lunga.

- Saremo in piena deflazione.
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31 commenti:

piero ha detto...

le azioni cominceranno a riprendersi ed entro la fine del 2009 ritorneranno ai valori di inizio anno; dopodichè si salvi chi può! e occhio ad oro e petrolio!

Anonimo ha detto...

Sig.Barrai,
non trova invece che tutta la liquidità iniettata nel sistema fino ad ora e successivamente possa tradursi in una spirale iperinflazionistica ?

Alessandro

Unknown ha detto...

ierisera a matrix il direttore del sole ci ha detto che la carta creata in questi anni ammonta a 500.000 miliardi di dollari contro un pil mondiale di 56.000 miliardi di dollari. occorre fare come dicono a napoli: chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato.
una bella resettata del mercato...punto e a capo.
Basta OTC..basta hedge funds..basta leve finanziarie e basta ingegnerie tarocca soldi. e via tutti gli pseudo banchieri di questi anni..da profumo a mussari..a vincenzi..ecc
questa crisi è l'occasione per un nuovo rinascimento e per liberarci dei parassiti.
una nuova bretton woods..nuove regole..nuovo mondo.
ciao

ML ha detto...

dificile che i prezzi salgano....
ma la sua ipotesi è sostenibile

Anonimo ha detto...

perchè non ci dicono la verità?

Hermano Tobia ha detto...

Purtroppo penso che non ci sia modo di evitare una severa recessione. Il debito accumulato nella fase precedente, grazie alla manipolazione al ribasso dei tassi, deve essere in qualche modo liquidato. Si tratta solo di vedere chi lo paga.

In merito alle proposte, vorrei aggiungere alcune considerazioni:

- la garanzia implicita dello stato (moral hazard) al sistema bancario è stata una della CAUSE dell' attuale crisi. Infatti gli istituti di credito sapendo che nel caso di problemi lo stato sarebbe intervenuto in loro soccorso, hanno assunto rischi impropri , che nei periodi normali hanno portato il ROE delle banche ad essere quasi il doppio di quelli delle imprese industriali.

Ma ragioniamo un attimo su questo aspetto: perché un euro di capitale di una banca dovrebbe rendere di più rispetto ad un euro di capitale di una fabbrica ? Non ha senso: la banca non fa alcuna innovazione, non produce alcunchè, non fa ricerca, nè sviluppo, nè registra brevetti. Semplicemente in virtù della garanzia implicita dello stato può assumersi rischi che un'impresa tradizionale non può fare.

Pertanto la garanzia dello stato sulle banche va eliminata, subito. O meglio, le attività delle banche vanno divise in due parti (narrow banking):

Da una parte le banche di deposito, che sono LE UNICHE abilitate alla raccolta diretta, con percentuali di riserva molto più elevate delle attuali, ed impieghi limitati a titoli di stato e/o equivalenti a breve termine. Queste hanno garanzia dello stato ed eventualmente possono essere anche banche statali.

Dall'altra le banche di investimento, che si finanziano sul mercato. Devono avere perfetta corrispondenza temporale tra raccolta ed impieghi. Vanno aboliti i mutui a tasso variabile mentre quelli a tasso fisso vanno finanziati dalla banca con un'obbligazione di pari durata. Queste banche funzionano come intermediari creditizi senza alcun tipo di garanzia statale e possono fallire come qualsiasi altra azienda.

Pertanto: lo stato deve garantire SOLO i depositi delle banche e non altro. Delle banche in difficoltà deve essere scorporata e garantita la parte di deposito (se c'è) ed il resto venga liquidato dal curatore fallimentare.

Una garanzia statale anche sulle sole obbligazioni bancarie consentirebbe loro di finanziarsi a tassi artificialmente più bassi di un'impresa industriale (e quindi penalizzandone l'accesso diretto al credito), alimentando di fatto una concorrenza sleale nel mercato del credito, a vantaggio del settore finanziario ed a discapito di quello industriale.

Inoltre: la questione dei tassi. L'esperienza giapponese ha dimostrato in maniera inequivocabile che la deflazione NON si può "curare" con politiche monetarie (ma politiche monetarie scellerate possono provocarla, come è successo). Quindi calare i tassi di 1,5 o 2,5 o portarli direttamente a zero è inutile e non cambia assolutamente nulla. Il prezzo del denaro lo fa il mercato in ultima istanza e NON si può manipolare. E' questo il punto centrale che fa crollare la teoria monetarista ed la gestione monetaria delle banche centrali che sono state la CAUSA della crisi, non certo la soluzione.

Ergo: le banche centrali vanno abolite o comunque ridotte ad organi di vigilanza. Da valutare un ritorno ad una forma modernizzata di gold-standard: quando tale regime monetario era attivo nella sua forma originaria (1800-1900 circa) oppure con Bretton Woods (1948-1971) NON c'è stata alcun tipo di crisi perchè tale sistema monetario le impedisce.

paolo m ha detto...

mumble mumble quando vedrò mamme che al posto di portare i bimbi all'asilo con la classe A li porteranno in bici forse cominceranno a capire qualcosa ,fino a quello non penso che l'italico popolo capisca qualcosa ,ciao paolo

Anonimo ha detto...

Concordo con la vostra analisi, il momento è realmente molto grave e imporrà misure eccezionali e drastiche.
Credo tuttavia che il periodo temporale che inesorabilmente ci porterà sull'orlo del baratro non sarà estrememente rapido, per diversi motivi potrebbero propinarci un periodo di falso ed apparente miglioramento delle condizioni generali della durata di tre-sei mesi; ergo avremo probabilmmnete il tempo per ponderare accuratamente il da farsi e cercare almeno di salvare i risparmi di una vita. In galera i bancarottieri!!
Cordialmente.

Anonimo ha detto...

Secondo Michele Nista siamo arrivati nell' area di acquisto: per questo pensate che le azioni ripartiranno? Il gap dell'SPMIB non potrebbe creare un'isola lunedì, vista la chiusura di wall street? Forse vedo quello che voglio vedere, che dite?
Paolo

ML ha detto...

Concordo con Gianni, dovranno lasciare il tempo agli amici di salvare il salvabile...
Anche i mercati a un certo punto potrebbero respirare...

ML ha detto...

Non concordo con Pierino Franco....
le azioni non torneranno per un decennio al valore di inizio anno....

Anonimo ha detto...

Il debito americano nei prossimi anni dovrà triplicare. La domanda è : Ma chi finanzierà tutto questo negli USA??? Risposta: "L'Oro del Vaticano".

Fabius ha detto...

Credo che sia immorale far pagare le malefatte delle Banche ai contribuenti. Facciamole fallire queste banche ....

Anonimo ha detto...

Perfettamente d'accordo con te Fabius, se nn si fa pulizia ci troveremo con un popolo alla fame, un debito statale da paura e banche tutte vive ma in condizioni sempre pietose (in confronto ai colossi stranieri che nel frattempo si saranno ristrutturati).
Sergio.

Anonimo ha detto...

Leggete questo su una possibile bolla azionaria fra qualche anno, che sia tutto preparato?

http://etleboro.blogspot.com/2008/03/le-strane-dimissioni-dello-sceriffo-di.html

Anonimo ha detto...

"Il debito americano nei prossimi anni dovrà triplicare. "

"Per il salvataggio delle banche in Italia occorreranno 200 -300 miliardi"

ma dove sta scritto che il debito americano deve triplicare!? qui mi sembrano numeri da fantafinanza.
Non si arriverebbe mai a quella somma, fallirebbe molto prima il sistema.
Il salvataggio delle banche italiane, altra cosa non certo scontata: le banche italiane sono le meno esposte, non abbiamo casi patologici al momento, chi lo dice che andranno salvate e che non si salveranno da sole? e poi quella cifra da quali calcoli viene fuori?!

ML ha detto...

Al signore che non crede all'aumento del debito....consiglio di leggere Roubini e il Financial Times o altri giornali esteri e di non perdere il tempo con i canali televisivi nazionali.

I numeri sono già scritti, basta informarsi.

Anonimo ha detto...

quindi secondo voi il rapporto debito/pil degli usa passerà dal 65% al 195%, visto che il debito triplicherà e il pil rimarrà sostanzialmente invariato ...!! bah, il mondo è bello perchè vario.
Rispetto le vostre idee, ci mancherebbe, ma per me sono irrealistiche.

Fabius ha detto...

@ Anonimo

Come fai a pensare che le nostre banche sono immuni ? Ti sei chiesto perchè le nuove emissioni obligazionarie offrono tassi dal 6 al 7% e alcune banche offrono il 5%netto sul conto corrente ?
Come mai hanno così bisogno di liquidità in così poco tempo. Fino a qualche mese fà questi rendimenti te li sognavi.
Ora sei tu che contratti con loro i tassi, forse perchè chi conta davvero ha già da tempo tolto i soldoni dalle banche di tutto il mondo ?

Anonimo ha detto...

tutto vero e probabile
sto infatti pensando di comprarmi un poderino con casa prima di vedere i miei risparmi andare in fumo e di chiudere il mutuo(che avevo preso qualche mese fa solo per investirlòo in borsa), almeno se mi trovero'senza lavoro avro' qualcosa da fare. Solo un appunto
la carta è molto spesso a saldo zero, cioè x esempio 200 euro sono in realta' 100 in dare e 100 in avere. Il problema è se chi deve dare non ha piu' una lira.

Anonimo ha detto...

tutto vero e probabile
sto infatti pensando di comprarmi un poderino con casa prima di vedere i miei risparmi andare in fumo e di chiudere il mutuo(che avevo preso qualche mese fa solo per investirlòo in borsa), almeno se mi trovero'senza lavoro avro' qualcosa da fare. Solo un appunto
la carta è molto spesso a saldo zero, cioè x esempio 200 euro sono in realta' 100 in dare e 100 in avere. Il problema è se chi deve dare non ha piu' una lira.

Anonimo ha detto...

una cosa interessante sarebbe capire perchè il bund tedesco sia tanto più sicuro dei nostri btp, quando la d bank ha esposizioni pari all'intero pil della germania ...

Anonimo ha detto...

ALLE CHIUSURE DI VENERDI' :

ENEL = RENDIMENTO OLTRE 10 %

ENI = RENDIMENTO QUASI IL 10 %

E SE BERLUSCONI AVESSE RAGIONE CHI LO TIENE ?

MA A PARTE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E' ANCORA RISCHIOSO ENTRARE SUI DUE TITOLI ?
CHE NE PENSA DOTT. BARRAI ?
ANCHE SU QUESTO E' DISPOSTO A SCOMMETTERE UN CAFFE' ?

E POI ANCORA , QUESTO BLOG COMINCIA AD ESSERE DIFFUSO SEMPRE PIU' CON UN TAM TAM IMPONENETE E MI CHIEDO MA DI COSA HANNO PAURA I MASS-MEDIA A NON CITARLO O NON INVITARE NELLE TRASMISSION TV NAZIONALI UN ANALISTA CHE HA LETTERALMENTE SALVATO DA DISATRI I SUOI LETTORI CHE LO SEGUONO DA OLTRE UN ANNO ?
GRAZIE PER I SACRIFICI CHE FA DOTT. BARRAI !!!!!

ALDO

Anonimo ha detto...

Per me, il mercato azionario Us, e quindi tutti i mercati del mondo, si andranno piu' o meno ad arenare, fra un po'. Ci puo' stare anche che il Dow scenda a 6.800, qualche volta, ma, fossi un trader, istituzionale o privato egli fosse
a} mi sembrerebbe di sparare alla Croce Rossa, shortando a qs livelli, allorche' lo stesso Fmi sta' parlando di collasso probabile di tutto il sistema,
b}riterrei la cosa pericolosa: ci si puo' potenzialmente anche far male, a shortare in generale col Dow ballante attorno al 8.000. Comunque, qs stagione 2007/2008, penserei che ne io, ne Paolo Barrai, ce la scorderemo facilmente. Nell'autunno 2007, un giorno, Paolo Barrai scrisse " e se crollasse a 8000"? Il Dow era attorno 13.000 e qualcosa, ricordo. Perche'lo scrisse? Perche' gli dissi due giorni prima che per me, il Dow, sarebbe andato a 8.000, prima delle elezioni Us. Notai che rimase tra lo scioccato e il persuaso. Era un po' come prevedere la fine del mondo: possibilta' di fare figure da ciuccio, a miliardate, di azzeccare, quasi zero. Io azzeccai a dire cio' ed egli azzecco' a scriverlo. Una visione simil incredibile che si e' avverata. Qualcosa di non troppo naturale, quasi, mi vien da pensare. Ci compensammo bene. Saluti e ringraziamenti a chi mi ha voluto dar atto di tutto cio'. Se Paolo Barrai ora diventera' star televisiva, probabilmente, anche l'appena ha citato, potra' aver aiutato, in cio'. A medio/lungo termine, comunque, cercherei ora, opportunita' per comprare e non piu' tanto per vendere, ma, ripeto, a medio/lungo termine. Per vendere, lo farei con un Dow attorno al 8.600, ma tenderei ad accontentarmi di piccoli guadagni.
Michele Nista

Anonimo ha detto...

Comprerei solo a medio lungo termine, di nuovo, medio lungo termine. Tutti i target prices fin'ora li abbiamo presi. Dow a 10.600 preannunciato, mentre era 13.500. Dow a 4 numeri preannunciato mentre era 12.500. Dow a 8.800 preannunciato mentre era 11.000. Dow a 7.800 pre annunciato mentre era 9980. Prevederei una toccata in giu del Dow, potenzialmente, anche ora, fino a 6.800. Ma vendere a qs livelli mi sembrerebbe un po' come sparare a un moribondo, cosa che ripudio enormemente (l'Fmi parla di potenziale collasso del sistema; vendere qui mi parrebbe un po' come ballare sul Titanic prima dell'inabissiamento dello stesso) e comunque pericolosa, anche a livello di business. Si puo' vendere con un Dow sopra i 9.000, se una eventuale reazione, portante lo stesso in qs area, avvenisse prima di, invece, una eventuale discesa, in area 7.800/7.600. A medio lungo termine, comunque, ora, tenderei a comprare e non piu' a vendere. Il recupero del dollaro e' per me, un preannuncio, un sintomo, che puo' rafforzare la fiducia dei compratori, e far scappare i venditori. Qualcuno sa' gia chi vincera' le prossime elezioni Usa, e quindi......
Michele Nista

Anonimo ha detto...

scusate l'ignoranza in economia. Ma se servono 100 miliardi di euro per salvare le banche, ed essendo impossibile aumentare le tasse o fare una patrimoniale, non si puo stampare moneta dal momento che le tensioni inflazionistiche non sono piu un grosso problama dato che le materie prime si vanno a schiantare a causa della recessione?

Anonimo ha detto...

Ma un po di SANA PENA DI MORTE no eh?

Anonimo ha detto...

Io invece sono curioso.
Secondo voi come apriranno i mercati lunedì (se apriranno).
Forte rimbalzo dopo il crollo della settimana trascorsa o prevarranno le spinte riabbassiste?

Anonimo ha detto...

Domani rimarrei stupito se non chiude più di 2% Milano!!.

Anonimo ha detto...

Da dove prendi questa stima Paolo?
Sulla base del esempio storico offerto dalla Svezia?



Che ne pensi di questo:

LA PROPOSTA DELLA
NUOVA BRETTON WOODS
IN BREVE

Convocare una conferenza delle maggiori nazioni del mondo per decidere di:

1. Ristabilire parità fisse tra le monete – rispetto all’oro e modificabili solo nel contesto degli accordi – allo scopo di:
a) rendere possibile il finanziamento a lungo termine
delle attività produttive e commerciali reali,
b) vietare la speculazione sui cambi.

2. Congelare e annullare i titoli finanziari speculativi, che ammontano a svariati trilioni di dollari, secondo i regolari criteri di procedura fallimentare.

3. Emettere crediti d’emergenza – dove occorrono per garantire il funzionamento delle normali attività – e credito agevolato ai grandi programmi infrastrutturali che daranno notevole impulso anche all’impresa produttiva privata.

4. Ripristinare regole e controlli sulle attività finanziarie e amministrative abolite dalla “deregulation”.

5. In tale contesto, incoraggiare i paesi a istituire banche nazionali, sotto la sovranità del Parlamento, in sostituzione dell’attuale sistema delle banche centrali autonome.

Ciao
Luigi

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo,
ti sottopongo di seguito le elucubrazioni della mia mente che ormai penso sia malata, spero tanto che tu mi dica che sto esagerando e mi sbaglio.
Quello che io penso è che la questione subprime, derivati, cds, ecc, sia un sintomo del problema, e non la causa.
La causa dobbiamo cercarla più indietro, intorno agli anni '90.
L'Unione Sovietica è alla fine, il comunismo sopravvive solo in Cina, e questo paese rimane x gli USA l'ultimo ostacolo prima della supremazia mondiale. Un ostacolo troppo grosso e potente x combatterlo con le armi, meglio comprarlo, ovvero assegnargli enormi commesse, praticamente l'intera produzione di media tecnologia occidentale, così se ne sta buono, produce a basso costo e ci fa fare un sacco di soldi. Solo che questi soldi i cinesi hanno iniziato a investirli massicciamente negli USA, comprando pian piano pezzi di America. Come poteva reagire una nazione in questa situazione? Semplice, pompando nella propria economia enormi moli di carta straccia, in modo che gli yjuan in arrivo andassero a comprare solo roba senza valore (es. Freddy & Fannie). Per capirci è come se uno, per figurare il più grosso in palestra, assume anabolizzanti e un altro fa davvero palestra. Dopo un pò il primo scoppia e l'altro manifesta la propria superiorità.
E' quello che sta accadendo ora e così si spiega xchè negli USA non vi sia stata una guerra di accuse tra finanza e politica. In qualche modo erano alleate nel fronteggiare lo stesso problema.
Se hai tempo, dimmi cosa ne pensi, xchè se tutto ciò ha un senso, allora si potrebbero intravvedere prospettive di investimento a lunghissimo e analoghe catastrofi a brevissimo.
Ciao.
Sergio M.
P.S. a chi obiettasse che anche la borsa cinese va a rotoli, dico: un conto è perdere quote di mercato o commesse(Cina), molto peggio è perdere la propria capacità produttiva (USA).