DIFFERENZIALE BTP - BUND
Il miglior indicatore del grado di rischio di un paese in Eurolandia è il differenziale di rendimento del BTP rispetto al suo gemello BUND.
Oggi questo differenziale è salito a 0,70% . Ovvero 0,70% è il maggior costo che lo Stato italiano deve sopportare per finanziare il suo debito rispetto allo stato tedesco.
Siamo in Europa, quindi tali differenze non devono esistere! E' impossibile uscire dall'euro, ma intanto i cittadini italiani devono pagare più tasse di quelli tedeschi perchè il costo del nostro debito è più alto del loro.
I tedeschi hanno a disposizione più soldi per innovazione, cultura, educazione ecc ecc Noi Italiani no perchè il nostro debito ci costa di più.
E' strano, ma in questa Europa di uguali....qualcuno è più uguale degli altri....ben sapete come è finita la storia di Orwell.
Ora i soliti ottimisti diranno che nei prossimi mesi le entrate fiscali aumentereanno e il PIL salirà enormemente, la spesa pubblica crollerà (ma se crolla la spesa pubblica il Pil verrà affossato, almeno nel breve, se la matematica non è un'opinione)...
Io mi astengo...non voglio fare il catastrofista. prendo atto di quello che i mercati dicono e lascio voi giudicare.
Ci scommetto un caffè che la BCE taglierà presto i tassi d'interesse (ovvero prima della fine di novembre) lo dico da mesi e vengo dato per pazzo....vediamo un po'....
DIFFERENZIALE BTP - BUND
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7 commenti:
Paolo,ma se adesso la BCE taglia i tassi,non è una sconfessione della politica seguita finora per combattere l'inflazione?
Che oltretutto non accenna a diminuire?
ASSOLUTAMENTE NO. L'INFLAZIONE SCENDERA' NEI MESI PROSSIMI E' UNA CERTEZZA, anzi andremo in deflazione.
I tassi scenderanno e forse anche in maniera sostanziale.
Devono tagliare i tassi e anche molto velocemente. I paesi deboli sono in ginocchio, e per salvare l'euro saranno costretti a tagliare.
Luigi
i tassi scenderanno almeno di mezzo punto da qui a fine anno, ma la bce si terrà l'arma da usare a sorpresa nel momento peggiore; questo contribuirà a rafforzare il dollaro usa, a mantenere calmo il prezzo delle materie prime, a dare fiato ad una economia europea al collasso
Sinceramente non credo che la BCE abbassi ... alla Germania non serve più di tanto, rallentano un po' ma grossi problemi non ne hanno.
Inoltre i segnali vanno nella direzione opposta, a cominciare dalla stretta sulla qualità dei titoli dati in garanzia nelle operazioni di rifinanziamento, in modo da evitare gli abusi (delle banche spagnole in primis, ma anche di qualche istituto italiano).
Poi in clima di crisi deflazionistica, i tassi della BCE non hanno molto effetto al di là dell'overnight o del brevissimo termine, in quanto la violenza e la (giusta) brutalità del libero mercato ha il sopravvento; e qualche bp verso il basso non potrà certo salvare gli istituti più esposti (ricordo che sull'interbancario gli spread sull'euribor per le banche europee più malmesse viaggiano
a centinaia di bp). Il mercato del credito si assottiglia, chi ha liquidità in eccesso se la tiene, chi è a secco deve pagare spread sempre più elevati ... cash is king, the horse does not drink ...
In definitiva in fase deflazionistica il ruolo della BC diventa marginale in quanto la (scellerata) teoria monetarista sulla base della quale l'attuale sistema monetario è costruito semplicemente non sa come comportarsi in questa circostanza (l'esempio giapponese avrebbe dovuto mettere il chiodo finale nella tomba della follia monetarista, ma tant'è ...).
Le BC hanno tutti i mezzi per provocare crisi sistemiche (come hanno fatto manipolando i tassi al ribasso), ma non hanno alcun mezzo per fronteggiare una crisi deflazionistica.
gli yankee vogliono un dollaro debole e, finchè loro non vorranno, Trichet non taglierà i tassi.
ciao
COMPRATE BEI.....
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