STABLE COIN LA VIA PER ESSERE LIBERI DAL FALLIMENTO DEL SISTEMA EURO


ZALESKY, LE BANCHE, LE PERDITE: UNA PARTITA A CARTE PERICOLOSA!!!


ZALESKY GIOCA A CARTE LA PARTITA DELLA VITA FINANZIARIA DELLA CARLO TASSARA. MA ANCHE GLI AZIONISTI DI UNICREDITO E INTESA POTREBBERO ESSERE COINVOLTI IN CASO DI DISSESTO FINANZIARIO DEL GRUPPO.

Il finanziere amico di Prodi e Bazoli, colui che ha sorretto l'impalcatura di potere di Banca Intesa è DEFINITIVAMENTE in acque sospette. Sospette e che preoccupano l'intero sistema finanziario nazionale.
Gli azionisti di minoranza di Unicredito e Intesa dovrebbero chiedere alle loro banche come procede la due diligence sulle linee di credito concesse Zalesky.

L'impero del polacco, fino a luglio, era sorretto da ERAMET e da Arcelor . Eramet è una società francese legata alle materie prime, le cui quotazioni garantivano a Zalesky laute plusvalenze e margini di garanzia alle banche finanziatrici.

Il titolo, in poche settimane è passato da 669 euro e 360!!!
Zalesky, detentore del 13,7% del capitale, ha perso circa 1 miliardo di euro solo da questa operazione!
Infatti la capitalizzazione di borsa è passata da 17,2 miliardi di euro a giugno 2008a 9,15 miliardi di euro di ieri. La perdita di capitalizzazione pari a 8 miliardi, se si considera la quota di oltre il 13% di Zalesky, porta a una perdita di circa 1 miliardo.

A luglio qualche giornale scrisse che i conti di Zalesky erano stati salvati da Arcelor Mittal, di cui Zalesky è stato obbligato a vendere una quota. Ebbene...la plusvalenza realizzata dalla vendita è già stata ampiamente compensata dal crollo in borsa di Eramet.

Senza contare che le quotazione di Arcelor Mittal sono in difficoltà (proprio nell'ultimo mese) -20%!!!



Le altre partecipazioni hanno già messo in ginocchio il finanziere che vive in Valcamonica. Se nella prima settimana d'agosto il rimbalzo del mercato aveva fatto sperare i credit officers delle banche finanziatrici...la situazione che trovano al ritorno dalle vacanze, con le borse sui minimi, è molto preoccupante.

Probabilmente all'interno di Intesa e di Unicredito stanno girando dei Memo sullo stato di salute finanziario di Zalesky che potrebbero portare a decisioni importanti a settembre sul riassetto del gruppo di Valcamonica

Ecco un elenco delle partecipazioni di Zalesky e dell'andamento delle quotazioni negli ultimi 12 mesi:
-Banca Intesa (con una quota del 5,9%!) da 5,70 euro a 3,40!!!
La Tassara ha in portafoglio circa 700 milioni di azioni Intesa San Paolo sulle quali ha avuto una perdita media di circa 1,9 euro dai massimi raggiunti (tenuto conto del dividendo incassato!), ovvero DI CIRCA 1,3 miliardi di euro.

- Banca MontePaschi• è continuato nel corso dell'ultimo anno, l’investimento in Banca Monte Paschi di Siena attraverso l’acquisto di ulteriori n. 63.042.890 azioni Monte dei Paschi SpA per un controvalore Euro 260.615.279 che portano la quota di partecipazione al capitale sociale del 4% circa; LA PERDITA QUI E' MOLTO PIU' ACCENTUATA E ARRIVA (POST AUMENTO E INCASSO DIVIDENDO) A CIRCA 400 MILIONI DI EURO.

-Generali da 33,8 euro a 22 (Zalesky detiene il 2,3% della società).
Oggi la sua partecipazione vale poco più di 720 milioni di Euro. a 33 euro era pari a 1080 milioni....(fate voi i conti sulla perdita di valore eventuale)

-Edison (da 2,4 a 1,18) di cui Zalesky detiene il 10%. La perdita è molto pesante. Pensate che oggi il titolo capitalizza 6,3 miliardi di euro. Solo pochi mesi fa ne valeva 12,6! La perdita di valore rispetto ai massimi di borsa è pari a 630 milioni!

-UBI Banca da 22 euro a 15

-Mittel da 6 euro a 4

-Mediobanca (da 18 a 9,3)
nel corso dell’esercizio scorsa la Carlo Tassara S.p.A. ha investito 297.804.854 per l’acquisto di n. 18.066.000 azioni Mediobanca SpA;
SU QUESTA OPERAZIONE LA PERDITA è DI CIRCA 140 MILIONI DI EURO.

-BPM (da 11 a 6,5)• sono stati investiti Euro 86.331.461 per l’acquisto di n. 8.260.000 azioni Banca Pop. di Milano; LA PERDITA E' DI CIRCA 35 MILIONI

-A2A di cui Zalesky possiede il 2,5%. Il titolo, la cui attuale capitalizzazione è di 6,5 miliardi, è passato dai 3,10 euro ai poco più 2 euro di ieri. La perdita rispetto al valore massimo è di circa 80 milioni.

-Vinci da 55 a 37 euro. La società capitalizza oggi 18 miliardi. Zalesky detiene il 2% della società. La perdita dai valori massimi è di circa 160 milioni.

Senza contare le perdite realizzate sulla quota in Telecom (venduta frettolosamente e con pesanti minusvalenze)
Di Eramet e Arcelor vi abbiamo già parlato.

Le linee di credito concesse alla Carlo Tassara sono pari a circa 6 miliardi.

Vi state domandando che cosa potrebbe accadere nel caso si arrivi a un black monday come nel 1987 (teorizzato da alcuni economisti) o a un 11 settembre dopo l'attacco alle Torri Gemelle.

Non siamo tanto lontani da questo scenario...basterebbe che la Crisi Georgia Russia USA si acuisse nelle prossime settimane. Abbiamo già visto un movimento di forte indebolimento dell'Euro in queste settimane (alcuni dicono per colpa del rallentamento dell'economia, altri sostengono che la colpa sia la probabilità di inizio di una Nuova Guerra Fredda....il cui peso maggiore verrebbe pagato dal vecchio continente, le cui fonti energetiche arrivano per la grande maggioranza proprio dalla Russia). Russia che non è certo contenta di vedere il prezzo del petrolio collassare da 150 a 115 dollari e che non può certo permettersi di vedere ulteriori e repentine discesa a 90 dollari...



Ma torniamo a zalesky:
GUARDATE COSA SCRIVEVA MERCATO LIBERO L'8 GIUGNO 2008!
"Dal bilancio della Tassara, la società di ZALESKY di cui siamo venuti in possesso si evince che: Il totale degli investimenti finanziari della Società è passato da 3.917,1 milioni di Euro del 31.12.2006 a 7.520,4 milioni di Euro del 31.12.2007 con un incremento quindi del 91,99%.
I debiti verso il sistema bancario sono pari a 5.865 milioni di Euro alla fine dell’esercizio, in crescita di 3.178,5 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.
Da qui si desume che di soli interessi passivi la Tassara dovrà pagare nel corso del 2008 oltre 360 milioni!!!"

Nel caso di ulteriori discese delle borse le banche avranno il loro bel da farsi per far rientrare le linee di credito.

Ricordo che una banca che ha a cuore i suoi investimenti dovrebbe concedere linee di credito ai finanzieri, quali Zaleswky, se i soldi prestati non superino il valore di guardia del 60% dei titoli dati in garanzia (o del capitale della azienda) a mark to market. Ci piacerebbe sapere da Banca Intesa e Unicredito, fra i più grossi finanziatori del gruppo, a che punto sono...nel controllo del credito.

Ci piacerebbe pensare che Zalesky venga trattato alla stregua di Gnutti con la Royal Bank of Scotland nella partita Telecom. la banca scozzese, una volta raggiunto il limite di guardia sulle azioni in pegno, ha chiesto a Gnutti maggiori garanzie, non ricevendole, nel giro di pochi giorni ha venduto sul mercato tutti i titoli Telecom (escutendo il pegno).

Tuttavia esite un enorme conflitto d'interessi da parte di Intesa san paolo.
La Banca è una delle maggiori sostenitrici (a livello di linee di credito) di zalesky.
Chiedere il rientro a Zalesky significherebbe obbligare il finanziere a vendere quote di Intesa san paolo, affossando il valore delle azioni della Banca stessa e mettendo in cattiva luce la gestione garibaldina di questi anni di Bazoli e Passera (già nell'occhio del ciclone per Alitalia, Airone, Telecom, Granarolo, Tiscali e tante altre operazioni le cui perdite non fanno dormire tranquilli i torinesi del San paolo e della Fondazione che si trovano, per colpe non loro, in un mare di problemi, senza fra l'altro avere la bacchetta del comando).

Forse in autunno la resa dei conti?

Vedremo....intanto la prima partita che si gioca è quella di Alitalia, dove gli italiani perderanno 1,4 miliardi di euro (la bad company, dove il Ministero del Tesoro è presente, così come le obbligazioni di Alitalia di cui il tesoro detiene 400 milioni...andranno a 0. Senza contare i 300 milioni che Alitalia ha ricevuto dal governo e il costo per 6000 esuberi che si accollerà il governo).
Un gruppo di imprenditori capitanati da Colannino e Banca Intesa (una volta strapagato TOTO e gli assets della sua Airone, società che naviga in pessime acque)
si troverà una società nuova, immetterà 1 miliardo di euro che nel giro di 12 -24 mesi varranno il doppio....e poi ....

Poi, dopo la vendita a qualche compagnia estera realizzando una grossa plusvalenza...

Poi...cari lettori VIVA L'ITALIA - VIVA L'ITALIA.

MAGARI QUALCHE POLITICO PROPORRA' UN MONUMENTO AI CORAGGIOSI IMPRENDITORI ITALIANI!!!



Per Mercato Libero ci vorrebbe una lapide (sarebbe più appropriato)
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9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo, quindi si potrebbe pensare di effettuare una entrata nelle nuove azioni Alitalia. . . . in ottica diciamo cosi' speculativa, in vista di un aumento della quotazione subito dopo l' emissione delle nuove azioni??
Un Saluto con Stima da Zanotti Roberto di Cesena.

ML ha detto...

troppo presto, non si conoscono ancora i dettagli

Adamo Smiddo ha detto...

sono azionista di unicredito
ma quanto è esposta unicredito?
la reputo una banca ben gestita (contrariamente alla politicizzata Intesa)
e questo articolo mi spiazza, nonostante non ci siano sufficienti dettagli sull'esposiz di unicredito
ciao e grazie

Anonimo ha detto...

Il caso Alitalia insegna, anzi conferma, che le nostre banche dai dissesti in cui sono coinvolte alla fine ci guadagnano sempre (al limite paga il parco buoi). Per chi ha buona memoria basti ricordare Ferruzzi, banco Napoli, Fiat.......
E anche per zalesky, potrebbe finire che gli prendono i titoli in garanzia, non li rivendono certo come ha fatto RBS, se li gestiscono e li rivendono in utile, magari con la compiacenza degli organi di vigilanza.
Quindi...... inutile fare battaglie contro i mulini a vento: il sistema vince sempre, che piaccia o no; l'importante è adeguuarsi e stare dalla parte giusta

Anonimo ha detto...

probabilmente, come per alitalia, banca intesa "fregherà" anche Soru, gli porterà via Tiscali per poco ( basta vedere oggi, sui multipli di Alce France Tiscali guadagna il 7%....)tanto Soru vive molto bene lo stesso (non ha bisogno di chiedere l'elemosina....)e farà lei stessa il merger saltato (magari apposta?) la scorsa estate.
Le banche Italiane alla fine vincono sempre, giusto o sbagliato che sia; perde chi gli va contro!!!!!

ML ha detto...

Per gli ultimi due commentatori:
SONO PIU' CHE DACCORDO.
Anche noi di mercato Libero che denunciamo questa situazione ne vogliamo trarre vantaggio.
Siamo sempre sulla riva del fiume aspettando i famosi orologi al polso dei cadaveri...

Anonimo ha detto...

il rag. colaninno è una garanzia...

Anonimo ha detto...

Sapete cosa vi dico: le tasse le comincerò a tenere a casa mia. Che vengono pure ad arrestarmi. L'importante è finire come Coppola: guardate questa foto su Corriere http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2008/08/27/pop_coppola.shtml

hehehe

Saluti
Tiago Gomes nick: tito_gomes

Anonimo ha detto...

Eintanto Intesa continua a battere a cassa......vai con i subordinati!!

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=607864