TENSIONI BELLICHE PRECONCORDATE
Il rischio geopolitico è il tormentone di questa fine estate...
Lo scorso agosto furono i mutui subprime a spaventare i mercati....poi le monolines, i rischi di fallimento delle banche, il crollo dei valori mobiliari, il salvataggio di Bearn Stearns, il credit crunch, Freddie Mac e Fannie Mae. Subito dopo il petrolio e le materie prime che sono cresciuti a livelli altissimi spaventando il mondo con una crescita inflattiva sorprendente.
In queste settimane , poi, è iniziato il tam tam mediatico sulla recessione europea (che già era presente, ma che i dati macro addomesticati...ci tenevano lontani).
Se oggi guardiamo i prezzi delle borse ci accorgiamo che sono interessanti, le materie prime stanno frenando la crescita (anzi), i prossimi dati inflattivi saranno in calo, i tassi d'interesse potranno calare, le aziende, anche se venderanno meno...potranno mantenere i margini. In Europa, poi, l'aumento del dollaro non potrà che far bene alle esportazioni di molte aziende o alla rivalutazione di certi assets contabilizzati in dollari...
Per un trimestre poi potremmo stare tranquilli che anche in America le cose continueranno bene.... Ieri gli ordini di beni durevoli (molto legati alle esportazioni) sono andati benissimo e al di là della più rosea aspettativa. Il trend potrebbe continuare..anche se il dollaro potrà guadagnare ancora nei confronti dell'euro e le aziende europee riprendersi quella quota di business perso nei confronti degli americani stessi.
Allora a settembre i mercati azionari POTRANNO SALIRE? I gestori, al rientro dalle vacanze se lo domandano...e qualcuno prova a comprare... (anche in Italia abbiamo visto alcuni tentativi di strappi al rialzo in questi giorni...STM, Terna, Pirelli ecc ecc)...
Ma questa buona volontà dei gestori POTREBBE VENIRE ANNULLATA dalla pesante situazione geopolitica, con lo scontro per la Georgia.
A ben vedere questo scontro politico potrebbe essere stato studiato a tavolino da Bush e Putin. Ad entrambi potrebbe andare bene.
Vediamo alcune ragioni:
1) Nel caso i rapporti con la Russia dovessero peggiorare sotto elezioni, i Repubblicani potrebbero più facilmente vincere su Obama e i democratici.
2)In caso di deterioramento dei rapporti politici...i mercati finanziari potrebbero scendere e il governo americano potrebbe addossare la colpa alle tensioni con la Russia, più che alla debolezza intrinseca dell'economia.
3) I russi potrebbero veder il prezzo del petrolio inerpicarsi, con ovvi vantaggi per la propria economia
4)I fund managers, la banche d'affari, potrebbero entrare sui mercati azionari a prezzi molto bassi, riducendo il rischio di perdita sugli investimenti a livelli molto bassi.
5)L'europa potrebbe giustificare un taglio dei tassi (taglio per un eccessivo rallentamento economico...e riportarli al 4%).
Alla fine di tutto questo processo...il presidente americano e russo si incontreranno in qualche ameno posto di vacanza e si fumeranno il calumet della pace!
E i mercati festeggeranno (sempre che la situazione non sfugga di mano!)
TENSIONI BELLICHE PRECONCORDATE
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3 commenti:
oggi alla radio ho sentito parlare di stagflazione in italia !!!!!
Approvo il tuo ragionamento, ma per dire che hai ragione, ma per avallare l'ipotesi che molte volte le situazioni internazionali sono pilotate, come dico io, dalle "mani forti", perchè sono queste che fanno il bello e ilcattivo tempo sui mercati e sanno con esattezza i tempi per vendere o comprare $$$$$. Ciao buon lavoro,Paolo da Cecina.
"il calumet della pace" hahahaha
Post bellissimo e cattivissimo!
Se non fosse che stiamo parlando della Russia sarei disposto a prenderlo come una mandakata.
Ma i Russi se la prendono con il filo-occidentale governo georgiano per dare l'esempio agli altri..
Quindi é una cosa abbastanza seria.
Maurizio
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