IL DILEMMA DI BERLUSCONI
Avete visto come si agita Frattini, il nostro ministro degli esteri? La crisi della Georgia lo sta tenendo impegnatissimo.
E non si può non dargli ragione di tanto attivismo...
Infatti il suo capo, Berlusconi, è famoso per la sua simpatia per l'America e in particolare i repubblicani di Bush. Ma è forse ancor più famosa la sua amicizia con Putin.
Senza contare la crescente importanza degli affari commerciali fra Russia e Italia, e l'enorme quantità di petrolio e gas che acquistiamo da quel paese.
Si dice che lo stesso Berlusconi abbia investito parte delle sue fortune in terra sovietica (approfittando della cacciata dei "comunisti" e della sua amicizia con Putin).
E' ovvio che il Primo Ministro Italiano sia agitato...
Se la crisi fra Stati Uniti e Russia dovesse acuirsi...(come è probabile) l'Europa dovrà prendere posizione e anche l'Italia, in quanto facente parte dell'Europa.
E' ben noto il crescente contrasto degli ultimi due anni fra il governo russo e l'Europa.
-Berlusconi rischia di dover decidere se appoggiare l'amico Putin o il sistema liberista americano.
-Berlusconi rischia di non avere una visione simile a quella dei partner europei.
-Berlusconi rischia di veder precipitare i mercati finanziari russi e il rublo (con conseguenze dirette sulle attività finanziarie, commerciali italiane e personali in quei paesi)
-Berlusconi rischia di veder ridotto l'invio di petrolio e gas in Italia
Insomma, meglio la Nato, la Coca Cola, McDonald, gli elicotteri di Finmeccanica (che deve molta della sua fortuna degli ultimi anni alle commesse americane, e che oggi sta rilevando un'importante azienda americana, con il rischio che se la crisi si dovesse acuire e che se l'Italia decidesse per Putin...le commesse americane verrebbero improvvisamente ad azzerarsi....) ecc ecc o l'amicizia e i rapporti commerciali con i russi?
Non saranno tempi facili per il governo Berlusconi e, in quanto investitori...non dovrebbero essere tempi facili neppure per noi!
Post Scriptum: in caso di aumento delle tensioni internazionali...il credit crunch non potrà che aumentare. Immaginatevi infatti il rischio di credito in caso di situazioni pre belliche... Non potrà che aumentare....! La crescita economica rallentare, la nascita di nuovi business bloccarsi ecc ecc...
IL DILEMMA DI BERLUSCONI
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3 commenti:
pongo un quesito:
e' meglio essere amici della Rusia e avere petrolio e gas a "prezzi favorevoli" nei prossimi anni, magari stipulando contratti appositi sfruttando la tanto famosa amicizia Burlucco-Putin
oppure...restare amici dell'America che finiora ci ha rifilato:
a)esporta da noi la sua inflazione tenendo artificiosamente basso il
dollaro
b)ci fa pagare sempre tramite il $ le sue spese di guerre inutili irachene e afgane
c) ci fa concorrenza sempre col $ basso alle ns. esportazioni
d)ci ha impestato con le sue crisi di mutui sub-prime e credit crunch
e) magari fra quache mese ci "regala" un altro pasticcio con L'Iran,cosi' nella peggiore dell'ipotesi il petrolio riprendera' a salire e le forniture a scarseggiare....
e infine se il kossovo meritava l'indipendenza dalla serbia x via dell'etnia diversa dagli slavi...
perche' gli Osseti e Abcazi se sono di etnia slava non dovrebbero
ambire ad egual trattamento???
Bah il commento di anonimo é privo di senso. Gli americani avranno i loro problemi, ma la Russia... sono anni luce da noi.
Cmq investitori di tutto il mondo unitevi. E andate short!
A parte Edison (che accumulo da praticamente dopo il post su zalesky che vendeva) io sono short intraday e over
Ritengo che Berlusconi in politica estera sappia muoversi con avvedutezza, sicuramente meglio che negli affari interni, dove peraltro è condizionato da pesantissimi conflitti di interesse.
Quello che reputo un'eventualità molto remota è un confronto permanente USA-Russia, la Russia non è l'Iraq e neanche l'Iran è semplicemente un osso troppo duro e si sono riarmati fino ai denti.
Bush o chi per lui farà la voce grossa, ma non potrà impedire a Putin di riprendersi una parte del ex-impero sovietico : gli americani vorrebbero rivedere una Russia debole per saccheggiarne le risorse naturali, Putin mostra i muscoli, ma è pronto a giocare la partita diplomatica con la mediazione degli europei e così Berlusconi potrebbe mantenere l'amicizia con il diavolo e l'acqua santa..
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